Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 34° turno di Premier League
Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentaquattresima giornata del campionato più seguito al mondo.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Trentaquattresimo turno: rialzano la testa Arsenal e Liverpool, scatto salvezza dell’Everton. Tutto facile per il Villa.
WOLVERHAMPTON 0-2 ARSENAL (45′ Trossard, 95′ Odegaard)
Dopo la cocente delusione dell’eliminazione ai quarti di Champions League per mano del Bayern Monaco ed il pesante 0-2 incassato nello scorso turno di campionato dall’Aston Villa l’Arsenal rialza la testa al Molineux riprendendosi, almeno per il momento, la vetta della classifica.
I Gunners non entrano bene in partita, concedendo un paio di buone opportunità al Wolverhampton, fermato solamente dal palo colpito da Joao Gomes intorno alla mezz’ora. In seguito al grande spavento l’undici di Arteta prende in mano le redini del match e sblocca il punteggio proprio al tramonto del primo tempo con il nono centro in campionato di Trossard, bravo a sfruttare l’encomiabile sforzo di Gabriel Jesus piazzando la palla in zona incrocio.
Nella ripresa gli ospiti comandano le operazioni e chiudono la sfida, seppur con qualche patema nel finale, nel recupero con l’undicesimo gol stagionale di capitan Odegaard che permette di mettere in ghiaccio i tre punti assicurandosi il primo posto, preparandosi, così, al meglio per il recupero di martedì contro il Chelsea.
Si allunga a sei, invece, la striscia di gare senza successi per i Wolves, considerando anche i quarti di FA Cup persi con il Coventry. Questo 0-2 coincide con l’ottavo ko casalingo in campionato per i ragazzi di O’Neil.
FULHAM 1-3 LIVERPOOL (32′ Alexander-Arnold, 47’pt Castagne, 53′ Gravenberch, 72′ D. Jota)
Discorso analogo anche per il Liverpool che torna a sorridere a Craven Cottage dopo cinque anni nel tentativo di dimenticare l’orribile settimana vissuta che lo ha visto uscire dall’Europa League nel doppio confronto con l’Atalanta e scivolare clamorosamente in casa con il Crystal Palace.
Sulle rive del Tamigi ci pensa il solito Alexander–Arnold, già eroe nel pazzo 4-3 dell’andata, a rompere l’equilibrio con un calcio di punizione da stropicciarsi gli occhi, entrando per la centesima volta in carriera in una marcatura in termini di gol o assist.
Nel recupero del primo tempo il Fulham torna sul livello del mare grazie al primo centro in maglia Cottagers dell’ex Atalanta Castagne, ma i Reds si riportano avanti al 53′ sfruttando l’errore in costruzione di Iwobi, mandando in rete Gravenberch, al primo centro nel torneo, bravo ad inarcare quanto basta il destro dal limite dell’area di rigore.
La formazione di Klopp si mette a distanza di sicurezza, bissando anche il successo nella doppia semifinale di EFL Cup dello scorso gennaio, diciannove minuti dopo grazie all’imbucata di Gakpo che trova il puntuale smarcamento e l’altrettanto puntuale realizzazione di Diogo Jota, a secco dal 10 febbraio causa infortunio, il cui diagonale mancino viene solamente sporcato ma non deviato fuori dallo specchio da Leno.
I rossi del Merseyside, dunque, tengono il passo dell’Arsenal, mentre la formazione di Marco Silva incassa la terza sconfitta nelle ultime quattro sfide disputate, la nona tra le mura amiche.
ASTON VILLA 3-1 BOURNEMOUTH (31′ (rig.) Solanke, 46’pt Rogers, 57′ Diaby, 78′ Bailey)
L’Aston Villa ha ufficialmente ripreso la propria marcia verso la prossima Champions League: dopo qualche risultato negativo inaspettato, infatti, arriva un 3-1 in rimonta che dà continuità al fragoroso 0-2 imposto all’Arsenal nella scorsa giornata e certifica l’ottimo stato di forma della squadra, irrobustito anche dal raggiungimento delle semifinali di Conference League grazie alla vittoria ai rigori nel doppio confronto con il Lille (da ricordare, inoltre, come il Villa sia l’unica compagine inglese rimasta in Europa).
Al Villa Park la formazione di Emery s’imbatte nel solito, sfrontato Bournemouth che passa al 31′ con il ventesimo gol stagionale di Solanke, glaciale nel trasformare il penalty provocato dal fallo di Cash su Kerkez, ma capitola nel recupero del primo tempo sotto il colpo di Morgan Rogers, perfettamente imbeccato da un sontuoso esterno destro di Bailey, bravo a sterzare sul destro con cui supera Neto.
A fare la differenza in termini di risultato è il solito Ollie Watkins: l’attaccante inglese questa volta si traveste da assist-man e serve prima Diaby per il 2-1 e poi Bailey, che taglia il traguardo della doppia cifra realizzativa in campionato riscattando il rigore sbagliato nella lotteria con il Lille, per il definitivo 3-1.
I Villans allungano, così, a +6 sul Tottenham con due partite disputate in più, mentre le Cherries restano al tredicesimo posto complice l’ottavo ko in trasferta.
CRYSTAL PALACE 5-2 WEST HAM (7′ Olise, 16′ Eze, 20′ (aut.) E. Palmieri, 31′, 64′ Mateta, 40′ Antonio, 89′ (aut.) Henderson)
Clamoroso tonfo del West Ham a Selhurst Park dopo l’eliminazione ai quarti di Europa League subìta dal Bayer Leverkusen.
Il Crystal Palace sbriga la pratica nella prima mezz’ora rifilando quattro gol ai concittadini potendo godere di uno stato di forma risplendente dei propri gioielli Olise ed Eze. Il primo la sblocca di testa al 7′, il secondo raddoppia al 16′ sfoderando una rovesciata da copertina sulla corta respinta di Fabianski, portando il proprio bottino di reti in campionato a quota otto.
L’estremo difensore polacco non può nulla neanche al 20′ quando viene colpito dal fuoco amico di Emerson Palmieri che infila la palla nella propria porta sul cross di Hughes, né tantomeno al 31′ sul tentativo a porta praticamente sguarnita di Mateta.
Gli Hammers provano a rientrare in gara con la stoccata di Antonio, quarto centro nelle ultime otto complessive, ma a metà ripresa è ancora Mateta a ristabilire le distanze con la prima doppietta personale in Premier League. Nel finale c’è solamente spazio per il macroscopico errore di Henderson che stoppa male il retropassaggio di Mitchell provocando il definitivo 5-2, non compromettendo il successo delle Eagles.
Seconda vittoria consecutiva, dunque, per i ragazzi di Glasner che si portano a +11 sulla zona rossa con una partita in meno, mentre il West Ham è definitivamente in caduta libera: sono solamente tre i successi nelle ultime quindici partite di campionato e l’Europa che conta è sempre più un miraggio.
LUTON 1-5 BRENTFORD (24′, 46’pt Wissa, 62′ Pinnock, 64′ Lewis-Potter, 86′ Schade, 92′ Berry)
Match senza storia a Kenilworth Road in cui il Brentford domina in lungo e in largo per tutto l’arco degli abbondanti novanta minuti contro un Luton apparso piuttosto arrendevole.
Le Bees indirizzano la sfida già nella prima frazione con la doppietta di Wissa, la prima per lui nel massimo torneo d’oltremanica, bravo a finalizzare l’assistenza di Mbeumo per lo 0-1 ed a punire Kaminski da rapace d’area per lo 0-2.
Nei secondi quarantacinque minuti gli ospiti chiudono definitivamente la pratica tra il 62′ ed il 64′ con il colpo di testa di Pinnock sul corner calciato da Reguilon e la correzione aerea a porta vuota di Lewis–Potter sull’ennesima iniziativa di Mbeumo. Nel finale arrivano anche le reti di Schade, seconda gioia personale per il bomber di scorta arrivato in estate dal Friburgo, e quella della bandiera per i padroni di casa di Berry su uno svarione della difesa londinese.
Seconda vittoria consecutiva per la formazione di Frank che allunga a +10 proprio sugli Hatters, al quarto ko nelle ultime cinque, ora costretti a far più punti possibile per scongiurare la retrocessione.
EVERTON 2-0 NOTTINGHAM FOREST (29′ Gueye, 76′ McNeil)
Tre punti di vitale importanza per l’Everton nello scontro diretto in chiave salvezza con l’altra penalizzata del campionato in termini di decurtazione di punti, il Nottingham Forest.
I Toffees riscattano il clamoroso 6-0 incassato nel precedente turno dal Chelsea con un 2-0 contraddistinto da un fondamentale sempre più in disuso nel calcio liquido dei giorni nostri: il tiro da fuori.
Al 29′, infatti, l’ex Aston Villa e PSG Gueye raccoglie la corta respinta sul cross di Mykolenko e scaglia in porta un destro non troppo potente ma preciso dal limite dell’area, rompendo il digiuno personale da gol che si protraeva dallo scorso 11 novembre. Discorso analogo anche per McNeil, a secco dal 7 dicembre, che al 76′ si mette in proprio e dai venticinque metri abbondanti trafigge Sels con un mancino affilato che bacia il palo e si insacca.
La squadra di Dyche, dunque, centra il secondo successo casalingo di fila e allontana, almeno per il momento, il fantasma retrocessione aumentando a quota cinque il distacco dal terzultimo posto. Il Forest, una sola vittoria nelle ultime otto, dovrà, invece, continuare a guardarsi assiduamente le spalle considerato il solo punto di vantaggio sul Luton.
SHEFFIELD UNITED 1-4 BURNLEY (38′ Bruun Larsen, 40′ Assignon, 52′ Hamer, 58′ Foster, 71′ Gudmundsson)
Passa il Burnley a Bramall Lane condannando, di fatto, lo Sheffield United alla Championship, considerati i dieci punti che separano le Blades dal quartultimo posto con cinque gare ancora da disputare.
Dopo un buon avvio caratterizzato da un doppio intervento di Muric su Brereton Diaz, i padroni di casa si sciolgono come neve al sole sotto i colpi ravvicinati in termini cronologici di Bruun Larsen, terzo centro nelle ultime sei, e Assignon, al primo gol in assoluto in Premier League dopo una prodigiosa iniziativa personale. Da sottolineare come entrambe le reti vengano sporcate da due deviazioni che tagliano fuori Grbic.
Al 52′ il sussulto di Hamer prova a dare nuova linfa all’undici di Wilder, ma dopo sei minuti Foster piazza l’1-3, sfruttando ancora una volta la progressione di Assignon, che taglia definitivamente le gambe al match. Tant’è che a poco meno di venti minuti dal novantesimo Gudmundsson, già giustiziere dello Sheffield United lo scorso anno con una doppietta, sfodera un sinistro a giro imprendibile fissando il risultato sull’1-4.
Esito certamente severo per lo Sheffield United, che continua a peccare di scarso cinismo in zona gol e sembra ormai aver mollato la presa, mentre i Clarets possono rilanciare la propria candidatura per la salvezza, anche se il calendario risulta essere proibitivo.
Classifica e prossimo turno
1 |
Arsenal* |
74 | 33 | 23 | 5 | 5 | 77:26 | +51 |
2 | Liverpool* | 74 | 33 | 22 | 8 | 3 | 75:32 | +43 |
3 |
Manchester City** |
73 | 32 | 22 | 7 | 3 | 76:32 | +44 |
4 |
Aston Villa |
66 | 34 | 20 | 6 | 8 | 71:50 | +21 |
5 |
Tottenham** |
60 | 32 | 18 | 6 | 8 | 65:49 | +16 |
6 |
Newcastle** |
50 | 32 | 15 | 5 | 12 | 69:52 | +17 |
7 |
Manchester United** |
50 | 32 | 15 | 5 | 12 | 47:48 | -1 |
8 |
West Ham |
48 | 34 | 13 | 9 | 12 | 54:63 | -9 |
9 | Chelsea*** | 47 | 31 | 13 | 8 | 10 | 61:52 | +9 |
10 | Brighton** | 44 | 32 | 11 | 11 | 10 | 52:50 | +2 |
11 | Wolverhampton* | 43 | 33 | 12 | 7 | 14 | 46:53 | -7 |
12 |
Fulham |
42 | 34 | 12 | 6 | 16 | 50:54 | -4 |
13 |
Bournemouth* |
42 | 33 | 11 | 9 | 13 | 48:60 | -12 |
14 |
Crystal Palace* |
36 | 33 | 9 | 9 | 15 | 42:56 | -14 |
15 |
Brentford |
35 | 34 | 9 | 8 | 17 | 52:59 | -7 |
16 |
Everton* |
30 | 33 | 10 | 8 | 15 | 34:48 | -14 |
17 |
Nottingham Forest |
26 | 34 | 7 | 9 | 18 | 42:60 | -18 |
18 |
Luton Town |
25 | 34 | 6 | 7 | 21 | 47:75 | -28 |
19 |
Burnley |
23 | 34 | 5 | 8 | 21 | 37:69 | -32 |
20 |
Sheffield United* |
16 | 33 | 3 | 7 | 23 | 31:88 | -57 |
– Everton 8 punti di penalizzazione
– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione
* Una partita in meno
** Due partite in meno
*** Tre partite in meno
Prossimo turno:
Sabato 27 aprile
West Ham 13:30 Liverpool
Wolverhampton 16:00 Luton
Fulham 16:00 Crystal Palace
Newcastle 16:00 Sheffield United
Manchester United 16:00 Burnley
Everton 18:30 Brentford
Aston Villa 21:00 Chelsea
Domenica 28 aprile
Bournemouth 15:00 Brighton
Tottenham 15:00 Arsenal
Nottingham Forest 17:30 Manchester City
Premier League
Southampton, Juric perde ancora ma si gode Dibling
Nonostante la quarta sconfitta nelle prime 4 partite in Premier League, il nuovo allenatore del Southampton Ivan Juric si gode il baby talento Tyler Dibling.
Continua la crisi del Southampton, che ieri contro il Manchester United ha incassato la quarta sconfitta consecutiva in Premier League. I Saints erano passati in vantaggio con l’autogol di Ugarte al minuto 43, ma tra l’82’ e il 94′ uno scatenato Diallo ha messo a segno una tripletta che ha regalato il successo ai Red Devils per il 3-1 finale.
Nemmeno il cambio di allenatore, con l’arrivo di Ivan Juric al posto dell’esonerato Russell Martin, sembra aver dato la scossa necessaria. La squadra resta ultima in classifica con 6 punti in 21 partite, e la zona salvezza si allontana sempre di più col passare delle settimane: il quartultimo posto dista infatti 10 lunghezze.
Southampton, il baby talento Dibling promosso da Juric
E’ ancora alla ricerca del primo punto in campionato da quando siede sulla panchina del Southampton, ma nel frattempo Juric sta puntando su un giovane talento che rappresenta una delle pochissime note positive per i Saints: si tratta del classe 2006 inglese Tyler Dibling.
Cresciuto nel settore giovanile del Southampton, ha esordito in prima squadra appena diciassettenne l’8 agosto 2023 in EFL Cup con il Gillingham, mentre la prima presenza nel massimo campionato inglese risale alla prima giornata di questa stagione contro il Newcastle.
Lo scorso 21 settembre ha segnato all’Ipswich il suo primo gol in Premier, ma è col nuovo allenatore che Dibling sembra sul punto di sbocciare. Prima la rete in campionato contro il Crystal Palace, poi la doppietta rifilata allo Swansea in FA Cup, l’unica vittoria fin qui per l’ex tecnico della Roma.
Mancino naturale, predilige partire da destra per rientrare e calciare, ma Juric lo sta impiegando anche come trequartista o all’occorrenza come punta nell’attacco a 2. Nel match di Old Trafford è stato sostituito dopo 63 minuti a causa di un infortunio. Si spera non sia nulla di grave, perché questo ragazzo è destinato a fare strada.
Premier League
Arsenal, il dato da record sulle palle inattive: merito di Nicolas Jover
Grazie all’idea geniale di Nicolas Jover, membro dello staff di Arteta, l’Arsenal ha realizzato ben 26 gol su palla inattiva dall’inizio della stagione 2023/24.
Dopo l’eliminazione in FA Cup contro il Manchester United ai rigori, l’Arsenal si riscatta battendo 2-1 il Tottenham nell’ultima gara di campionato. Gli Spurs avevano sbloccato il derby londinese con Son, ma nel finale di primo tempo l’autogol di Solanke e la rete di Trossard hanno ribaltato il punteggio.
I Gunners si portano così a -4 dalla capolista Liverpool e allungano a +2 sul Nottingham Forest, approfittando del pareggio per 1-1 maturato nell’incontro tra queste due squadre. I Reds però devono ancora recuperare il derby con l’Everton.
Arsenal, Jover mago delle palle inattive: ben 26 gol nell’ultimo anno e mezzo
L’autogol di Solanke che ha dato il via alla rimonta dell’Arsenal è scaturito da un calcio d’angolo. Per la squadra allenata da Mikel Arteta, segnare da palla ferma è ormai un’abitudine, fin da quando nello staff del tecnico spagnolo è entrato Nicolas Jover. E’ lui ad aver ideato e messo in atto uno schema diventato a dir poco formidabile, che ha generato 26 reti dall’inizio della stagione 2023/24.
Lo schema di Jover parte da Declan Rice e Bukayo Saka, incaricati a battere il calcio d’angolo, di solito a rientrare: il mediano li batte quindi da sinistra, mentre l’esterno calcia dal lato opposto. Nel frattempo, all’interno dell’area di rigore i saltatori si ammassano sul secondo palo e creano una serie di blocchi per liberare Gabriel Magalhaes, il miglior colpitore di testa, autore di 3 gol in questa Premier League.
Proprio il brasiliano ha provocato l’ultima autorete, facilitato dal fatto che i suoi compagni creino densità attorno al portiere. Un fattore determinante è anche il metro di giudizio dell’arbitraggio inglese, che tende a essere permissivo in queste situazioni. Nel complesso però bisogna essere bravi e scaltri a non commettere fallo sull’estremo difensore avversario. Non c’è dubbio che Jover, il mago delle palle inattive dell’Arsenal, abbia pianificato tutto nei minimi dettagli.
Premier League
Arsenal-Aston Villa, le probabili formazioni e dove vederla
Arsenal-Aston Villa è uno dei match validi per la 22^ giornata di Premier League, ed è in programma sabato 18 gennaio alle 18:30 all’Emirates Stadium.
Arsenal-Aston Villa è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione di classifica abbastanza simile ed hanno bisogno di punti per rimanere in zona europa. I Gunners sfruttando il pubblico casalingo proveranno a centrare la quinta vittoria nelle ultime sei partite mentre i Villans cercheranno di fare la partita perfetta per centrare il quarto risultato utile consecutivo.
Qui Arsenal
In vista del match contro l’Aston Villa mister Arteta schiererà un 4-3-3 con Raya trai pali e il quartetto difensivo formato da Timber, Saliba, Gabriel e Lewis-Skelly. In mezzo al campo ci sarà il terzetto formato da Odegaard, Partey e Rice mentre in attacco spazio al tridente composto da Martinelli, Havertz e Trossard.
Qui Aston Villa
In vista del match contro l’Arsenal mister Emery metterà in campo un 4-2-3-1 con Martinez tra i pali e il quartetto difensivo composto da Cash, Konsa, Mings e Digne. In mediana ci sarà la coppia formata da Kamara e Onana mentre sulla trequarti alle spalle di Watkins opererà il terzetto composto da Rogers, Tielemans e Bailey.
Probabili formazioni di Arsenal-Aston Villa
Arsenal (4-3-3): Raya; Timber, Saliba, Gabriel, Lewis-Skelly; Odegaard, Partey, Rice; Martinelli, Havertz, Trossard. Allenatore: Arteta.
Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Cash, Konsa, Mings, Digne; Kamara, Onana; Rogers, Tielemans, Bailey; Watkins. Allenatore: Emery.
Dove vedere Arsenal-Aston Villa
Il match Arsenal-Aston Villa in programma sabato 18 gennaio alle 18:30 sarà visibile in esclusiva su Sky.
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