Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 6° turno di Premier League
Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della sesta giornata del campionato più seguito al mondo.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Sesto turno: pari nel North London Derby, ok City e Liverpool. Newcastle a valanga
MANCHESTER CITY 2-0 NOTTINGHAM FOREST (7′ Foden, 14′ Haaland)
La cartolina dall’Etihad è sempre la stessa: Haaland che esulta con e per i suoi tifosi in visibilio. Il Manchester City sbriga la pratica Nottingham in 14 minuti regalandosi il ventesimo successo interno consecutivo in tutte le competizioni. L’ultima sconfitta tra le mura amiche, infatti, risale al 12 novembre 2022 contro il Brentford.
A portare giubilo ed irrobustire la classifica dei campioni in carica sono i soliti noti; il primo è Foden, a cui bastano 7 giri d’orologio per mettere a referto la sua prima marcatura stagionale con un collo mancino sul primo palo, al termine di una strabiliante combinazione iniziata da Rodri e rifinita da Walker. Il secondo è, ovviamente, il gigante norvegese che dopo altri 7 minuti schiaccia in porta il morbido cross di Mateus Nunes, chiamato a sostituire l’indisponibile Bernardo Silva alla prima da titolare con la nuova maglia. Per l’ex 9 del Dortmund sono 60 reti in 62 apparizioni con i Citizens.
L’unica macchia sul sesto successo consecutivo dei ragazzi di Guardiola è rappresentata dall’ingenua espulsione di Rodri, reo di aver atterrato Gibbs–White a gioco fermo con un colpo al volto. Nonostante l’inferiorità numerica, l’attuale miglior difesa del torneo concede poco, se non una girata di Elanga a tempo scaduto che chiama Ederson al miracolo, ad un Forest appannato e poco lucido nel tramutare in prolifico il 69% di possesso della ripresa. Certamente un passo indietro per gli uomini di Cooper sotto l’aspetto attitudinale dopo le ottime prestazioni, peraltro in trasferta, fornite contro Arsenal, Man United e Chelsea.
LIVERPOOL 3-1 WEST HAM (16′ (rig.) Salah, 42′ Bowen, 60′ Nunez, 85′ Jota)
Il 9 e il 10. Il 10 a servizio del 9. In questa essenziale descrizione del momentaneo 2-1 dei Reds è racchiusa la nuova essenza dell’undici di Klopp, tornato temibile, terribile e ricandidatosi prepotentemente come principale antagonista del Manchester City. I rossi del Merseyside sono imbattuti in campionato dallo scorso primo aprile, e non cadono ad Anfield addirittura dal 29 ottobre 2022, 1-2 contro il Leeds; con questo successo ai danni degli Hammers il Liverpool corrobora il proprio status e mette a tacere qualche critica di troppo scaturita dagli scricchiolii messi in evidenza nella trasferta austriaca contro il Lask in Europa League.
Menzione d’onore doverosa per Salah, che si guadagna e trasforma il rigore dell’1-0 mettendo a referto il terzo gol in campionato e il decimo ai danni del West Ham in tredici precedenti, e Diogo Jota, fondamentale per blindare il risultato sfruttando l’assist aereo di un ritrovato Van Dijk.
Secondo ko consecutivo, invece, per gli uomini di Moyes dopo i 10 punti ottenuti nelle prime quattro uscite ed il successo europeo ai danni del Backa Topola dello scorso giovedì. Poco, però, si può rimproverare ai londinesi sotto l’aspetto dell’atteggiamento, delle idee e delle trame proposte, la rete del momentaneo pareggio di Bowen (già a quota quattro marcature e sempre più leader) ne è un chiaro esempio. Sugli scudi anche Soucek e Coufal. Spenti, al contrario, Ward-Prowse, reduce comunque da un ottimo avvio di stagione al primo anno in maglia Hammers, e Paquetà.
BRIGHTON 3-1 BOURNEMOUTH (25′ Solanke, 47’pt (aut.) Kerkez, 46′, 77′ Mitoma)
Kaoru Mitoma: è lui l’uomo a cui il Brighton si aggrappa per venir fuori dal primo momento complicato della stagione. Dopo l’inaspettata sconfitta interna per mano dell’AEK in Europa League i Seagulls si affidano al giapponese per superare un generoso Bournemouth e regalarsi il quinto successo in Premier che vale il terzo posto solitario in classifica. Tre i gol totali come le vittorie consecutive e le reti realizzate in tutte le tre ultime uscite in campionato. Alla doppietta di Mitoma si aggiunge il clamoroso autogol di Kerkez che livella al tramonto del primo tempo sia il risultato che il numero di grossolani errori, considerato il regalo di Natale anticipato del portiere Verbruggen a Solanke in occasione dello 0-1 iniziale.
Le Cherries restano, dunque, a secco di punti e vittorie, consce che per centrare l’obiettivo salvezza saranno vitali i successi con le dirette avversarie e che, stando ad un inizio di stagione proibitivo in termini di calendario, probabilmente di più non si poteva ottenere.
ARSENAL 2-2 TOTTENHAM (26′ (aut.) Romero, 42′ Son, 54′ (rig.) Saka, 55′ Son)
Né vincitori né vinti nel 194esimo North London Derby, il primo per gli Spurs senza Kane e con Postecoglu come guida tecnica. Il pareggio finale con due gol per parte è figlio di un match intenso, ricco di spunti ed errori individuali in cui nessuna delle due contendenti è riuscita ad avere la meglio.
I Gunners, passati in vantaggio e poi ripresi per due volte, fanno affidamento su un Romero non in giornata e protagonista in entrambe i gol dei padroni di casa: prima devia in porta la conclusione di Saka e poi causa il rigore con un goffo tocco di mano nel cuore dell’area sugli sviluppi di un corner. La mossa di Arteta, orfano di Martinelli e Trossard, mattatore del roboante successo ai danni del PSV in Champions League, dell’inserimento di Gabriel Jesus al fianco di Nketiah non ha dato i frutti sperati, anche per merito di uno strepitoso Vicario.
Il Tottenham mantiene l’imbattibilità in campionato ma non riesce ad espugnare l’Emirates, impresa che in Premier League manca dal 2010. Se l’Arsenal deve ringraziare Romero, gli Spurs sono debitori a Jorginho, protagonista in negativo in occasione del 2-2, e ovviamente a Son, nuovo capitano e leader tecnico e carismatico del gruppo, arrivato a quota sette gol in questa speciale sfida. Tra i protagonisti anche Maddison, autore di due assist dalle fattezze diverse ma che convergono entrambe verso la stessa direzione: il nuovo 10 del Tottenham è un valore aggiunto.
CHELSEA 0-1 ASTON VILLA (73′ Watkins)
Continua a perdere partite, punti e certezze il nuovo Chelsea di Pochettino, martoriato dagli infortuni, vero, ma davvero troppo poco incisivo per essere vero. Tutti i tentativi più significativi, quelli di Jackson nel primo tempo e di Chilwell nella ripresa, si infrangono su un superlativo “Dibu” Martinez in forma mondiale. Neanche la rete annullata a Disasi per evidente fuorigioco regala l’illusione di poter evitare la terza sconfitta in sei partite. La più degna rappresentazione del presente Blues è l’espulsione diretta di Malo Gusto al minuto 58 per un tackle inutilmente affondato sulla caviglia di Digne.
I Villans tornano a casa con tre punti pesanti griffati Watkins, alla sua prima marcatura in questo campionato, perfettamente imbeccato da Diaby sugli sviluppi di una mortifera ripartenza. L’undici di Emery rialza, così, la testa dopo la sconfitta in Conference League subita per mano del Legia, bissando il successo dello scorso anno a Stamford Bridge, ritrovando uno Zaniolo in forma e stanziandosi al sesto posto a sole due lunghezze dalla zona Champions.
SHEFFIELD UNITED 0-8 NEWCASTLE (21′ Longstaff, 31′ Burn, 35′ Botman, 56′ Wilson, 61′ Gordon, 68′ Almiron, 73′ B.Guimaraes, 87′ Isak)
Per la prima volta nella storia della Premier League una squadra vince con otto reti siglate da otto calciatori diversi. Basterebbe probabilmente questo per descrivere lo scontro impari tra Sheffield United e Newcastle. I Magpies, piuttosto rimaneggiati al calcio d’inizio, sbrigano la pratica nei primi 35 minuti dando continuità al successo di settimana scorsa contro il Brentford e, solamente in termini difensivi, al pari senza gol di San Siro con il Milan, sfiorando, peraltro, il record di vittoria esterna più larga stabilito dal Leicester quattro anni fa ai danni del Southampton (0-9).
Lo Sheffield United, oltre ad essere diventato la nuova peggior difesa del torneo, avrà il dovere di rimettere insieme i pezzi di un puzzle andato in frantumi in davvero poco tempo. Certamente la trasferta di Londra contro il West Ham di settimana prossima potrebbe non essere d’aiuto.
BURNLEY 0-1 MANCHESTER UNITED (45′ B.Fernandes)
Il Manchester United torna a sorridere grazie al proprio capitano in casa dell’acerrimo nemico Vincent Kompany. I Red Devils rialzano la testa dopo 3 sconfitte consecutive tra campionato e Champions nonostante un reparto difensivo falcidiato da infortuni e le spinose questioni riguardanti Antony e Sancho, entrambi ancora fuori rosa. Ten Hag, infatti, si affida all’esperto Jones in coppia con Lindelof per arginare le iniziative offensive dei padroni di casa con l’ausilio di Casemiro e del reintegrato McTominay. Proprio il veterano Jones, tornato a casa dopo 8 anni, sforna un assist da numero 10 per lo strabiliante gol da tre punti di Bruno Fernandes, che in trasferta mancava dal 18 gennaio, e sigla anche una rete poi annullata dal Var.
Il Burnley rimane ancorato all’ultimo posto in classifica in compagnia del Luton e dello Sheffield United con la certezza, però, di aver intrapreso un percorso di crescita e maturazione che potrebbe coincidere con l’agognata salvezza al termine della stagione. Le due clamorose opportunità da gol capitate sui piedi di Amdouni, entrato nel tabellino settimana scorsa nel match del City Ground di Nottingham, sono il sintomo di quanto detto in precedenza; senza lo strepitoso Onana ed un palo probabilmente avremmo assistito ad un altro esito.
CRYSTAL PALACE 0-0 FULHAM
Altro pareggio nell’altro derby di Londra di giornata. Un incontro certamente diverso rispetto a quello che ha visto protagoniste Arsenal e Tottenham, ma comunque ricco di spunti. Su tutti quelli di un ispiratissimo Willian, sventati da un grande Johnstone, bravo a ripetersi in sequenza anche su Andreas Pereira e Raul Jimenez.
Le Eagles ottengono il primo pareggio interno stagionale, figlio di una prestazione senza dubbio sottotono soprattutto degli elementi di maggior talento Eze e Edouard. L’unico a rendersi concretamente pericoloso in zona gol è il subentrante Mateta il cui sinistro strozzato nel finale costringe Leno all’intervento. Continua a mancare come l’aria Olise, così come il successo a Selhurst Park contro i Cottagers, l’ultimo datato febbraio 2019.
Crystal Palace e Fulham restano appaiate in classifica a quota 8 punti.
BRENTFORD 1-3 EVERTON (6′ Doucouré, 28′ Jensen, 67′ Tarkowski, 71′ Calvert-Lewin)
Prima, inaspettata vittoria in campionato per l’Everton che espugna il Brentford Community Stadium e mette a referto tre reti in un solo match come solamente in due occasioni era riuscito a fare nel corso della scorsa stagione. Tre gol in una singola partita a fronte dei due siglati nelle precedenti cinque sono un bel segnale per Dyche che riparte dal proprio capitano Tarkowski, ex della gara, che decide di trasformarsi prima in assist-man in occasione della marcatura di Doucouré e successivamente in goleador insaccando di testa il corner di McNeil. A rifinire il risultato ci pensa Calvert–Lewin, a cui l’esultanza lontana da Goodison Park su azione mancava dal maggio 2021.
Seconda battuta d’arresto consecutiva per le Bees ed imbattibilità interna svanita dopo 7 risultati utili. All’undici di Frank non è bastato il sussulto del momentaneo pareggio di Jensen, già al terzo gol in stagione, per sovvertire una gara stregata.
LUTON 1-1 WOLVERHAMPTON (50′ Pedro Neto, 65′ (rig.) Morris)
Il Luton Town ottiene il suo primo, storico punto in Premier League. Lo fa nello scontro salvezza con il Wolverhampton, ridotto in dieci uomini dal 39′ per il rosso diretto sventolato in faccia a Bellegarde dopo il duro intervento su Lockyer. Il rigore di Morris causato dal tocco di mano di Joao Gomes livella la partita, inizialmente sbloccata dallo strabiliante coast to coast di Pedro Neto, a cui il gol in campionato mancava dal 22 maggio 2022.
L’undici di O’Neil sale a quota 4 punti e può comunque ritenersi soddisfatto del risultato finale considerata l’inferiorità numerica per più di metà partita.
Classifica e prossimo turno
1 |
Manchester City |
18 | 6 | 6 | 0 | 0 | 16:3 | +13 |
2 |
Liverpool |
16 | 6 | 5 | 1 | 0 | 15:5 | +10 |
3 |
Brighton |
15 | 6 | 5 | 0 | 1 | 18:8 | +10 |
4 |
Tottenham |
14 | 6 | 4 | 2 | 0 | 15:7 | +8 |
5 |
Arsenal |
14 | 6 | 4 | 2 | 0 | 11:6 | +5 |
6 |
Aston Villa |
12 | 6 | 4 | 0 | 2 | 12:10 | +2 |
7 |
West Ham |
10 | 6 | 3 | 1 | 2 | 12:10 | +2 |
8 |
Newcastle United |
9 | 6 | 3 | 0 | 3 | 16:7 | +9 |
9 |
Manchester United |
9 | 6 | 3 | 0 | 3 | 7:10 | -3 |
10 |
Crystal Palace |
8 | 6 | 2 | 2 | 2 | 6:7 | -1 |
11 |
Fulham |
8 | 6 | 2 | 2 | 2 | 5:10 | -5 |
12 |
Nottingham Forest |
7 | 6 | 2 | 1 | 3 | 7:9 | -2 |
13 |
Brentford |
6 | 6 | 1 | 3 | 2 | 9:9 | 0 |
14 |
Chelsea |
5 | 6 | 1 | 2 | 3 | 5:6 | -1 |
15 |
Everton |
4 | 6 | 1 | 1 | 4 | 5:10 | -4 |
16 |
Wolverhampton |
4 | 6 | 1 | 1 | 4 | 6:12 | -6 |
17 |
Bournemouth |
3 | 6 | 0 | 3 | 3 | 5:11 | -6 |
18 |
Luton Town |
1 | 5 | 0 | 1 | 4 | 3:11 | -8 |
19 |
Burnley |
1 | 5 | 0 | 1 | 4 | 4:13 | -9 |
20 |
Sheffield United |
1 | 6 | 0 | 1 | 5 | 5:17 | -12 |
Prossimo turno:
Sabato 30 settembre
Aston Villa 13:30 Brighton
Wolverhampton 16:00 Manchester City
Manchester United 16:00 Crystal Palace
Bournemouth 16:00 Arsenal
Newcastle 16:00 Burnley
West Ham 16:00 Sheffield United
Everton 16:00 Luton
Tottenham 18:30 Liverpool
Domenica 1 ottobre
Nottingham Forest 15:00 Brentford
Lunedì 2 ottobre
Fulham 21:00 Chelsea
Premier League
Kluivert rinato a Bournemouth: 10 gol e 3 assist in stagione
Justin Kluivert brilla al Bournemouth: 10 gol e 3 assist in stagione, affare d’oro a 11 milioni di euro per il club inglese.
L’Ascesa di Justin Kluivert al Bournemouth
Justin Kluivert, sta vivendo una stagione straordinaria con il Bournemouth, dimostrandosi un acquisto vincente per il club inglese. Arrivato nel 2023 per 11 milioni di euro, l’olandese ha già segnato 10 gol e fornito 3 assist in tutte le competizioni: consolidando la sua posizione come uno dei giocatori chiave della squadra.
L’attaccante, figlio dell’ex calciatore Patrick Kluivert, sta dimostrando di saper reggere la pressione delle aspettative, confermando la bontà dell’investimento fatto dal Bournemouth. La sua velocità, abilità tecnica e visione di gioco lo rendono un elemento insostituibile per l’allenatore, contribuendo in modo significativo ai successi recenti del club.
Un Investimento che Ripaga
Il suo acquisto, per 11 milioni di euro, si sta rivelando un vero affare per il Bournemouth. La sua capacità di incidere nelle partite, non solo con i gol ma anche con assist decisivi, ha portato una ventata di freschezza e qualità all’attacco della squadra. Il giovane olandese, con la sua versatilità e determinazione, ha catturato l’attenzione non solo dei tifosi del Bournemouth, ma anche degli osservatori del calcio internazionale.
Con il suo rendimento attuale, Kluivert potrebbe attirare l’interesse di club ancora più prestigiosi ma per ora il Bournemouth può godersi le sue prestazioni eccezionali. Il futuro appare luminoso per Justin Kluivert, che continua a scrivere il suo nome tra le promesse più intriganti del calcio europeo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🍒✨ Justin Kluivert reaches 10 goals, 3 assists this season in all competitions following today’s brace.
Bournemouth signed him for €11m in 2023, excellent piece of business. 🇳🇱 pic.twitter.com/b3uFXzgkZm
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 18, 2025
Premier League
Everton-Tottenham, probabili formazioni e dove vederla
Le probabili formazioni di Everton-Tottenham, partita valida per la 22a giornata di Premier League, in programma domenica 19 gennaio alle 15.
La giornata numero 22 di Premier League mette di fronte due squadre in crisi di risultati: Everton e Tottenham. I Toffees hanno un solo punto di vantaggio sul terzultimo posto occupato dall’Ipswich Town, vengono da 3 sconfitte di fila in campionato (tutti senza segnare) e in generale non vincono dal 4-0 sul Wolverhampton dello scorso 4 dicembre.
Non se la passano tanto meglio gli Spurs, che nelle ultime 9 gare di Premier hanno battuto solo il Southampton ultimo in classifica. Le ultime 2 rimonte subite dal Newcastle e dall’Arsenal hanno peggiorato la situazione di classifica: il ritardo dalla zona Europa (11 punti) è maggiore rispetto al vantaggio sulla zona retrocessione (8 punti). All’andata hanno vinto i londinesi 4-0 con i gol di Son (doppietta), Bissouma e Romero.
Qui Everton
Dopo 12 anni David Moyes è tornato sulla panchina dell’Everton. L’esordio è coinciso però con la sconfitta interna per 1-0 contro l’Aston Villa. Previsto un solo cambio rispetto alla sfida coi Villans. Pickford in porta. Tarkowski e Branthwaite centrali di difesa, con Young terzino destro e Mykolenko a sinistra.
Qui Tottenham
In casa Tottenham si è aggiunto Werner alla lista degli infortunati, che comprendeva già: Vicario, Romero, van de Ven, Udogie, Bentancur e Odobert. L’allenatore Ange Postecoglou ha recuperato Richarlison e Forster e spera di contare anche su Bissouma e Johnson, non al meglio dopo l’ultima partita contro l’Arsenal.
Confermato quasi per intero l’11 titolare visto all’Emirates. In porta Kinsky favorito su Forster, che non è ancora al meglio. Linea difensiva a 4 con Porro terzino destro, Spence a sinistra e la coppia Dragusin–Gray in mezzo. A centrocampo Sarr vertice basso, mentre le due mezze ali saranno Maddison e Bergvall. In attacco Solanke, supportato da Kulusevski e Son sulle fasce.
Everton-Tottenham: probabili formazioni
Everton (4-2-3-1): Pickford; Young, Tarkowski, Branthwaite, Mykolenko; Mangala, Gueye; Lindstrom, Doucouré, Ndiaye; Calvert-Lewin. Allenatore: Moyes.
Tottenham (4-3-3): Kinsky; Porro, Dragusin, Gray, Spence; Maddison, Sarr, Bergvall; Kulusevksi, Solanke, Son. Allenatore: Postecoglou.
Everton-Tottenham: dove vederla
Sky Sport trasmetterà in diretta sul canale 257 l’incontro di Goodison Park, che sarà visibile anche su Sky Go e in streaming su NOW. Fischio d’inizio domani, 19 gennaio, alle 15.
Premier League
Ipswich-Manchester City, probabili formazioni e dove vederla
Ipswich-Manchester City, match valido per la 22ª giornata di Premier League, vedra i ragazzi di Pep Guardiola ospiti della neo promossa Ipswich.
Il Manchester City non sta disputando una grande stagione, attualmente gli azzurri di Manchester si trovano al 7° posto in classifica a -12 punti dal Liverpool capolista (che ha una partita in meno). L’Ipswich si trova nella zona calda e deve cercare di ottenere punti per sorpassare i Wolves al 17° posto.
Qui Ipswich
La neo promossa accoglierà i campioni d’Inghilterra con questa formazione: Walton in porta, difesa a 5 composta da Johnson, O’Shea, Woolfenden, Greaves e Davis. Centrocampo a 4 con Burns e Hutchinson sulle corsie laterali e Morsy e Cajuste sulla mediana. In attacco unica punta Liam Delap.
Qui Manchester City
La probabile formazione di Pep Guardiola è composta da: Ortega in porta, difesa a 4 con Rico Lewis, Akanji, Ake e Gvardiol. Sulla mediana spazio per Kovacic e Bernardo Silva. Trequarti di qualità con Foden e Savinho più esterni e Kevin De Bruyne dietro ad Erling Haaland.
Ipswich-Manchester City, probabili formazioni
Ipswich (5-4-1): Walton; Johnson, O’Shea, Woolfenden, Greaves, Davis; Burns, Morsy, Cajuste, Hutchinson; Delap. All. Kieran McKenna.
Manchester City (4-2-3-1): Ortega; Rico Lewis, Akanji, Ake, Gvardiol; Bernardo Silva, Kovacic; Foden, De Bruyne, Savinho; Haaland. All. Pep Guardiola.
Ipswich-Manchester City, dove vederla
Il match Ipswich-Manchester City, in programma Domenica 19 Gennaio alle ore 17:30 allo stadio Portman Road Stadium di Ipswich, sarà visibile su Sky e in streaming su Sky Go, oltre che su NOW.
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