I nostri Social

Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 9° turno di Premier League

Pubblicato

il

All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della nona giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Nono turno: Tottenham solo al comando, rialza la testa il City. Pari pirotecnico tra Chelsea e Arsenal

All Eyes On Me

TOTTENHAM 2-0 FULHAM (36′ Son, 54′ Maddison)

La Premier League ha un’unica squadra al comando: il meraviglioso Tottenham di Postecoglu. Gli Spurs ora possono guardare tutti dall’alto grazie al convincente successo ottenuto nel monday night ai danni del Fulham.

La gara viene decisa dalla nuova coppia del momento, quella ritratta nella foto. Per Son sono sette le reti in campionato più un assist sfornato proprio in questo incontro a beneficio di Maddison, che di passaggi vincenti ne conta già cinque e di segnature tre. Che la “Maddison to Son” possa sostituire o equiparare in termini di spauracchio per gli avversari la “De Bruyne to Haaland” dello scorso anno?

In attesa del responso Postecoglu, arrivato a tagliare il traguardo delle cinquantadue partite interne consecutive senza sconfitte, si gode i frutti dell’ottimo lavoro svolto fin qui: tra questi annoveriamo un ritrovato Hojbjerg, alla prima da titolare in stagione vista la squalifica di Bissouma, da cui parte l’azione del raddoppio, un sempre più determinante Van de Ven, decisivo nel recupero palla alto nel gol che sblocca il risultato, e la solita saracinesca Vicario, autore di due parate strepitose su Palhinha e Raul Jimenez.

Non si deve, inoltre, dimenticare che il Tottenham non è coinvolto in alcuna manifestazione europea ed ha subìto l’eliminazione nel secondo turno di Coppa di Lega proprio dal Fulham ai calci di rigore, e dunque potrà concentrare le proprie forze interamente o quasi, considerata la FA Cup, sul campionato, al contrario di tutte le dirette rivali.

Per i Cottagers, invece, prosegue la maledizione negli scontri diretti con gli Spurs: la vittoria nei 90 minuti manca infatti dal marzo 2013, 0-1 targato Berbatov nell’allora White Hart Lane.

MANCHESTER CITY 2-1 BRIGHTON (7′ J.Alvarez, 19′ Haaland, 73′ Ansu Fati)

Ventunesima vittoria casalinga consecutiva in tutte le competizioni che coincide con l’ennesimo record ottenuto dai Guardiola boys: nessuna squadra inglese, infatti, aveva mai messo a referto una così lunga striscia di successi tra le mura amiche.

Tutto merito, stringendo il campo all’ultima uscita, di un imprendibile Doku e del solito Haaland che torna al gol dopo tre gare di digiuno. Se per il norvegese sono già nove le volte in cui ha gonfiato la rete avversaria in stagione, undici se aggiungiamo la doppietta contro Cipro in nazionale, per Alvarez il conto si ferma a sette, equivalenti a ben otto punti sui 27 complessivi ottenuti dai Citizens tra campionato e Champions.

Il Manchester City del rientrante Rodri torna dunque al successo dopo tre ko di fila tra Premier e Coppa di Lega, di cui l’ultimo beffardo all’Emirates con l’Arsenal, contro un Brighton falcidiato dagli infortuni, Lamptey, Estupinan ed Enciso a cui si sono aggiunti March e Welbeck nel corso del match, ma comunque dimostratosi all’altezza delle aspettative della vigilia.

L’undici di De Zerbi, lodato sia nel pre che nel post-partita da Pep, dopo un avvio shock causato anche dal mismatch atletico tra Milner e Doku è, infatti, riuscito a prendere le misure agli avversari e con un pizzico di sana spregiudicatezza ha prima accorciato le distanze con Ansu Fati, agevolato da una delle tante sgasate di Mitoma, e poi sfiorato la rete del pari allegando a tutto ciò anche l’espulsione di Akanji nel finale. I tre punti mancano, però, dal 24 settembre per i Seagulls che possono ricostruire il feeling con il successo già giovedì contro l’Ajax in Europa League.

CHELSEA 2-2 ARSENAL (15′ (rig.) Palmer, 48′ Mudryk, 77′ Rice, 84′ Trossard)

Portieri protagonisti in negativo nel delicatissimo derby di Londra andato in scena a Stamford Bridge tra Chelsea e Arsenal. Prima Raya si fa scavalcare dal cross di Mudryk in occasione del 2-0 dei Blues, e per poco non regala il 3-0 a Palmer incespicando con il pallone tra i piedi, poi Sanchez rimette in partita i Gunners consegnando, proprio con i piedi, il pallone a Rice che lo punisce da fuori area.

Ai poli opposti dei gol intermedi ci sono gli acuti di Palmer, freddo dal dischetto dopo il tocco di mano di Saliba su un suo colpo di testa in area, e Trossard, entrato in campo sei minuti prima e scaltro nel chiudere sul secondo palo l’ennesimo cross panoramico del ristabilito Saka.

Ai ragazzi di Pochettino resta l’amaro in bocca considerato il doppio vantaggio gettato alle ortiche, ma anche la consapevolezza di essere usciti dal buio pesto di inizio stagione. Senza un punto di riferimento in attacco hanno messo in seria difficoltà quella che era la miglior difesa del torneo, riscoprendo Mudryk, al secondo gol nelle ultime tre di Premier, ed eleggendo Palmer, che aveva già punito i Gunners nel Community Shield di agosto con la maglia del City, a leader tecnico e all’occorrenza falso nueve.

L’undici di Arteta, dal canto suo, riesce a mantenere l’imbattibilità in campionato ottenendo il terzo pari per 2-2, dopo quelli maturati negli altri due derby con Fulham e Tottenham, dando fondo a tutte le energie residue che per poco non si sono tramutate in vittoria con il destro velenoso di Nketiah che accarezza il palo in chiusura di match. Il doppio play sembra irrobustire le certezze di questa squadra che grazie alla seconda rete in questa Premier di Trossard prolunga anche la striscia senza sconfitte a Stamford Bridge in auge ormai dal 2018.

LIVERPOOL 2-0 EVERTON (75′ (rig.), 97′ Salah)

Sette gol e seconda doppietta in dieci match contro l’Everton per Mohamed Salah che si porta a quota otto marcature stagionali. I Reds si affidano per l’ennesima volta al quinto miglior marcatore della loro gloriosa storia, Liddell, il quarto, dista 34 lunghezze, per avere la meglio nel terzo derby di giornata.

Ad Anfield accade tutto o quasi, considerata la precoce espulsione di Young al 37′ per doppio giallo, dal 75′ in poi con l’egiziano che si prende la ribalta grazie alla trasformazione del rigore causato dal tocco di mano di Keane sul cross dell’incontenibile Luis Diaz e al comodo sinistro che spinge in porta il tocco smarcante di Darwin Nunez sugli sviluppi di contropiede.

Klopp si impone così per l’undicesima volta su diciotto nel derby del Merseyside, nonostante defezioni importanti quali quelle di Robertson, Jones e Gakpo, anche complice una prestazione monstre dell’esterno colombiano, artefice anche del rosso rifilato a Young, e all’ottimo inserimento a gara in corso di Elliott

Per i Toffees la stracittadina resta una maledizione, specie se si considerano i soli due successi ottenuti ad Anfield negli ultimi ventiquattro anni, e dopo le tre vittorie nelle ultime quattro uscite tra campionato e coppa che avevano disteso il clima nello spogliatoio arriva un altro stop che potrebbe complicare nuovamente le cose.

ASTON VILLA 4-1 WEST HAM (30′, 52′ (rig.) Douglas Luiz, 56′ Bowen, 74′ Watkins, 89′ Bailey)

“Six in a row at Villa Park” come recita il post celebrativo dell’Aston Villa dedicato a Douglas Luiz. Sesta partita consecutiva a segno nello stadio di casa per il centrocampista brasiliano che con una doppietta spiana la strada ai propri compagni verso l’undicesima vittoria di fila al Villa Park in campionato.

A rifinire il risultato per i Villans in un match senza storia ci pensano Watkins e Bailey con due marcature da stropicciarsi gli occhi, rispettivamente la quinta e la terza in questa Premier. Secondo miglior attacco, miglior rendimento e miglior attacco interno, quinto posto in solitaria conquistato: soltanto alcuni numeri che certificano l’estrema bontà del lavoro di Emery unita alla crescente qualità e consapevolezza del gruppo.

Resta al palo il West Ham che torna a perdere in quel di Birmingham dopo tre successi negli ultimi tre anni e vede ridimensionate le proprie velleità europee. Non basta il sesto acuto di Bowen in stagione, agevolato dalla deviazione di Pau Torres nell’occasione, per evitare il naufragio: ora i ragazzi di Moyes dovranno rialzare la testa nei prossimi impegni con Olympiacos ed Everton.

 

NEWCASTLE 4-0 CRYSTAL PALACE (4′ Murphy, 44′ Gordon, 47’pt Longstaff, 66′ Wilson)

Match impari anche al St. James’ Park tra il Newcastle due ed il Crystal Palace. Nonostante le scelte conservative di Howe in vista della sfida di Champions contro il Borussia Dortmund i Magpies dominano, gestiscono e stritolano la partita già nel primo tempo con un Murphy in forma smagliante.

L’alter ego di Almiron ripaga la fiducia concessagli dal mister sbloccando l’incontro dopo quattro minuti con un lob che sorprende Johnstone e risultando determinante con due passaggi vincenti in occasione del 2-0 di Gordon e del 4-0 di Wilson, stanziatosi già a quota cinque in classifica marcatori dopo la splendida campagna da diciotto gol dello scorso anno. L’altra rete porta la firma di Longstaff, schierato al posto di Tonali a cui è stata tributata una splendida standing ovation, al terzo timbro nelle ultime cinque uscite.

Miglior attacco del campionato, sesta vittoria negli ultimi otto match e sorti della stagione momentaneamente ribaltate dopo un avvio difficile. In contrapposizione a tutto ciò c’è il momento del Crystal Palace, orfano sia di Eze che di Olise, con uno dei reparti offensivi meno prolifici anche in virtù della fallace campagna acquisti che non ha portato in dote un degno sostituto di Zaha.

SHEFFIELD UNITED 1-2 MANCHESTER UNITED (28′ McTominay, 34′ (rig.) McBurnie, 77′ Dalot)

Il Manchester United passa a Bramall Lane soffrendo oltre il previsto contro il fanalino di coda Sheffield United. Al contrario del match pre-sosta contro il Brentford McTominay, partito titolare anche per l’infortunio occorso nei giorni scorsi a Casemiro, si rivela come croce e delizia agli occhi dei suoi, prima siglando il gol del vantaggio e successivamente procurando con un tocco di braccio il rigore del pari avversario trasformato da McBurnie.

Per fortuna dello scozzese e dell’intero gruppo Red Devils a risolvere l’intricato enigma Sheffield ci pensa Diogo Dalot con un poderoso destro dalla distanza che vale tre punti ed il suo ritorno al gol dopo sei mesi. Ten Hag inizia così a recuperare terreno in classifica, uomini a disposizione, considerato il reinserimento in rosa di Antony e l’ingresso in campo di Varane e Mount, e a godere del miglior Amrabat, decisivo nell’azione del definitivo vantaggio in seguito allo scambio di posizione con Dalot, che poi punisce Foderingham dalla stessa porzione centrale di campo dalla quale proprio il centrocampista marocchino aveva colpito la traversa qualche istante prima.

Per ciò che concerne le Blades siamo costretti a ripeterci: momentaneamente la squadra non sembra avere i requisiti giusti per mantenere la categoria, al netto di una prestazione generosa contro un avversario nettamente superiore in termini di qualità.

BOURNEMOUTH 1-2 WOLVERHAMPTON (17′ Solanke, 47′ Cunha, 88′ Kalajdzic)

Dopo aver sconfitto il City ed inchiodato sul pari l’Aston Villa i Wolves espugnano il Vitality Stadium con il solito Pedro Neto in stato di grazia e agevolati dalla clamorosa ingenuità del tandem NetoBilling in uscita palla nel frangente che ha portato alla rete decisiva del gigante austriaco Kalajdzic.

Rilevante anche l’apporto di HeeChan Hwang, autore dell’assist vincente per l’1-2 e principale responsabile della reazione scomposta a palla lontana e conseguente espulsione di Cook che ha spostato gli equilibri dalla parte dei lupi d’oltremanica.

Per il Bournemouth non è sufficiente lo sfavillante gol di tacco di Solanke per evitare la quarta sconfitta consecutiva ed il penultimo posto in classifica, sintomo di una squadra in costante debito fisico che potrebbe correre il rischio di far restare incompiuto il proprio potenziale fino al termine della stagione.

 

BRENTFORD 3-0 BURNLEY (25′ Wissa, 62′ Mbeumo, 87′ Ghoddos)

Il Brentford torna a sorridere in campionato dopo due lunghi mesi fatti di perplessità, calo di rendimento e scarsa compattezza. Le Bees superano senza difficoltà l’ostacolo Burnley con un perentorio 3-0 marchiato da un Mbeumo sugli scudi, tornato al gol che mancava dal due settembre.

Anche un assist per l’attaccante camerunense per il compagno di reparto Wissa che dopo le due marcature messe a referto nelle prime due giornate sembrava aver smarrito la sua vena realizzativa. Il bellissimo 3-0 realizzato dalla distanza porta invece la firma di Ghoddos, centrocampista offensivo iraniano che proprio contro il Burnley aveva trovato la sua ultima gioia il 30 ottobre 2021.

Restano al terzultimo posto i Clarets di Kompany che non riescono proprio ad imboccare nuovamente il percorso che li ha portati a dominare la Championship lo scorso anno. La squadra concede troppo e sembra patire eccessivamente il salto di categoria.

NOTTINGHAM FOREST 2-2 LUTON (48′, 76′ Wood, 83′ Ogbene, 92′ Adebayo)

Clamorosa rimonta nel finale del Luton al City Ground che vale agli uomini di Edwards un punto d’oro in ottica salvezza. Grande rammarico, invece, per il Nottingham che lascia per strada due punti preziosi e ottiene il quarto pareggio nelle ultime cinque uscite.

La doppietta di Wood, propiziata da due assist di Elanga, mancava dall’ormai lontano 21 settembre 2019 contro il Norwich quando ancora vestiva la maglia del Burnley e sembrava aver messo in discesa il match per i padroni di casa, ma le reti di Ogbene, alla sua prima esultanza in carriera in Premier League, e Adebayo tra l’83’ e il 92′ hanno sovvertito qualunque tipo di pronostico.

Con il quarto punto ottenuto in trasferta gli Hatters escono per la prima volta dalla zona retrocessione e possono guardare al prosieguo della stagione con maggiore fiducia.

 

Classifica e prossimo turno

1

Tottenham

23 9 7 2 0 20:8 +12
2

Manchester City

21 9 7 0 2 19:7 +12
3

Arsenal

21 9 6 3 0 18:8 +10
4

Liverpool

20 9 6 2 1 20:9 +11
5

Aston Villa

19 9 6 1 2 23:9 +13
6

Newcastle

16 9 5 1 3 24:9 +15
7

Brighton

16 9 5 1 3 22:18 +4
8

Manchester United

15 9 5 0 4 11:13 -2
9

West Ham

14 9 4 2 3 16:16 0
10 Chelsea 12 9 3 3 3 13:9 +4
11

Crystal Palace

12 9 3 3 3 7:11 -4
12

Wolverhampton

11 9 3 2 4 11:15 -4
13

Fulham

11 9 3 2 4 8:15 -7
14

Brentford

10 9 2 4 3 14:12 -2
15

Nottingham Forest

10 9 2 4 3 10:12 -2
16

Everton

7 9 2 1 6 9:14 -5
17

Luton Town

5 9 1 2 6 8:17 -9
18

Burnley

4 9 1 1 7 7:23 -16
19

Bournemouth

3 9 0 3 6 6:20 -14
20

Sheffield United

1 9 0 1 8 7:24 -17

Prossimo turno:

Venerdì 27 ottobre

Crystal Palace 21:00 Tottenham

Sabato 28 ottobre

Chelsea 13:30 Brentford

Arsenal 16:00 Sheffield United

Bounremouth 16:00 Burnley

Wolverhampton 18:30 Newcastle

Domenica 29 ottobre

West Ham 14:00 Everton

Brighton 15:00 Fulham

Aston Villa 15:00 Luton

Liverpool 15:00 Nottingham Forest

Manchester United 16:30 Manchester City

Premier League

Tottenham contestato, Postecoglou “fugge”: e ora c’è la Roma

Pubblicato

il

Sconfitta shock del Tottenham (1-2) in casa contro il neopromosso Ipswich. Il tecnico degli Spurs “sfugge” al confronto con i tifosi.

Se Atene piange, Sparta non ride. Al ritorno dalla sosta per le nazionali ci sarà Tottenham-Roma, match valido per la quinta giornata di Europa League. Una partita che si prospetta decisiva per entrambe le squadre, ma se i giallorossi sono avviluppati in una crisi senza fine nel quartiere ebraico di Londra non se la passano certo meglio.

Tottenham

Tottenham, Postecoglou “fugge” dai tifosi

Il Tottenham è attualmente decimo in classifica in Premier League, con 16 punti racimolati in 11 giornate. Una squadra contraddistinta da una discontinuità cronica, che ha portato a risultati esaltanti ma anche a debacle difficili da comprendere e da spiegare come quella di ieri pomeriggio in casa contro il neopromosso Ipswich.

Una sconfitta che arriva dopo la batosta di Istanbul, 3-2 sul campo del Galatasaray, e che è stata la prima sconfitta europea della campagna degli Spurs. Al termine della gara contro i Tractors, dal Tottenham Stadium sono volati numerosi fischi e rimostranze di dissenso nei confronti del tecnico greco e della sua squadra.

Dopo il fischio finale, alcuni tifosi (seduti sugli spalti posti limitrofi al tunnel che conduce verso gli spogliatoi) hanno detto qualcosa ad Ange Postecoglou: che ha chiaramente fatto finta di non vederli. E’ stato poi “costretto” ad un confronto con loro prima di lasciare lo stadio con il pullman, ma la sostanza non cambia.

La lune di miele fra i tifosi del Tottenham e l’allenatore ellenico sta per finire e il loro rapporto scricchiola pericolosamente. Risultati deludenti in campionato, nessun trofeo e la sensazione che per vedere la propria squadra ai vertici del calcio inglese ci vorranno ancora molti anni: le prossime gare saranno decisive.

Continua a leggere

Premier League

Guardiola, nuovo record: quarto ko di fila, crisi Manchester

Pubblicato

il

Manchester City, Guardiola su Tuchel

Guardiola trema: era dall’agosto 2006 che non succedeva. Quattro sconfitte di seguito, fra campionato e coppe. Qualcosa di grave sta accadendo ai “Citizens”.

Nell’ultimo match la squadra inglese è stata battuta addirittura in rimonta.

Ecco cosa sta succedendo alla formazione di Guardiola.

Una brutta serie di risultati

Tutto è cominciato in Coppa di lega, in cui il Tottenham ha eliminato agli ottavi il Manchester City vincendo per 2-0.

In quella stessa occasione il Newcastle ha eliminato il Chelsea.

È seguito poi in campionato il 2-1 rimediato contro il Bournemouth , gol di Semenyo ed Evanilson.

Inutile la rete di Gvardiol all’82’.

Netta la sconfitta in Champions League: 4-1 contro lo Sporting Lisbona.

Infine la vittoria del Brigthon in Premier League, in rimonta.

Infatti dopo il gol del vantaggio messo a segno da Haaland, Joao Pedro e O’Riley hanno deciso il match. Il centrocampista naturalizzato danese ha chiuso la partita a sette minuti dalla fine.

Haaland Guardiola

La prima volta di Guardiola

Mai nella sua carriera il ct spagnolo aveva avuto una serie così nera.

Ha allenato il Barcellona, il Bayern Monaco ed è al Manchester City dal 2016.

A pesare forse le numerose assenze: Rodri, Grealish, Ruben Dias, Stones e Doku sono out.

Inoltre anche Ake, De Bruyne e Akanji non sono al massimo della condizione fisica.

Manchester City, un cammino difficile in Premier League

La vetta della classifica ora è più lontana.

Infatti il Liverpool ha vinto contro l’Aston Villa e  si è portato a +5 sui “Citizens”, grazie alle reti di Darwin Núñez e Salah.

Liverpool, Salah

 

 

 

Continua a leggere

Premier League

Manchester United-Leicester, probabili formazioni e dove vederla

Pubblicato

il

Premier League

Manchester United-Leicester è uno dei match valevoli per l’undicesima giornata di Premier League. Ad Old Trafford i Red Devils ospitano le Foxes.

Manchester United e Leicester City si incontrano nuovamente a undici giorni di distanza dalla sfida in League Cup, terminata 5-2 per coloro che anche allora erano i padroni di casa. Ad Old Trafford la “cura” van Nistelrooy sta funzionando, con i Red Devils che sono imbattuti (2 vittorie e 1 pari) dall’esonero di ten Hag.

Qui Manchester United

In attesa dell’insediamento effettivo di Ruben Amorim, che avverrà il prossimo 24 Novembre in casa dell’Ipswich, il tecnico ad interim dovrebbe confermare le scelte che hanno portato la sua squadra a vivere un discreto momento di forma. Onana era un pupillo di ten Hag, ma anche Ruud sin qui ha dato dimostrazione di volerci puntare. Davanti a lui la linea a quattro dovrebbe essere la stessa del pareggio interno con il Chelsea.

Sulle fasce non ci sono grosse alternative e il tecnico olandese dovrebbe puntare ancora una volta su Mazraoui e Dalot, mentre in mezzo De Ligt e Lisandro Martinez sono i titolari: in attesa del rientro di Yoro. Ugarte e Casemiro stanno componendo una mediana solida in mezzo al campo, unico dubbio il fatto che abbiano giocato tre partite negli ultimi undici giorni. Dovesse riposare uno dei due spazio ad Eriksen da interno.

Bruno Fernandes è l’anima dello United: non rimarrà fuori. L’ex-Atalanta Diallo ha fornito una prestazione straripante in Europa League contro il PAOK, chissà che non possa essere confermato. Garnacho e Rashford (che può fare la punta) sono comunque in vantaggio, ma se riposa uno dei due l’ivoriano è caldo. Davanti Hojlund dovrebbe vincere ancora il ballottaggio fra ex-Serie A con Zirkzee: sempre più fuori dai radar.

Manchester United-Leicester

Qui Leicester

Cooper aveva varato un ampio turnover per il match di coppa, ma non farà altrettanto per la “rivincita” in Premier. Le foxes hanno bisogno di punti e devono cercarli anche in campi apparentemente proibitivi come questi, per archiviare il prima possibile la pratica salvezza e iniziare a programmare al futuro. In porta questa volta giocherà Hermansen, che in campionato ha tolto tante volte le castagne dal fuoco ad una difesa pessima.

Sui laterali difensivi sono in tre per due maglie, con Justin e Kristiansen favoriti su Ricardo Pereira. E’ rientrato dall’infortunio Vestergaard, che ha giocato uno spezzone proprio contro lo United in League Cup prima di partire titolare nello spareggio salvezza dell’ultimo turno contro l’Ipswich. La difesa ha sofferto meno del solito e il danese dovrebbe essere confermato a discapito del disastroso Okoli, mentre non si tocca Faes.

Nella cerniera mediana davanti alla difesa possibile conferma per Winks, che sta giocando molto bene. La partnership con Ndidi è oliata dalla scorsa stagione e il nigeriano è uno degli intoccabili di Cooper, ma Soumaré ha avuto un impatto sorprendente nelle ultime gare. In Inghilterra viene dato in ballottaggio proprio con il nigeriano, ma non è escluso che possano anche giocare assieme con quest’ultimo in un ruolo più avanzato.

In quel caso Buonanotte passerebbe dal ruolo di trequartista (alle spalle ovviamente dell’immarcescibile Jamie Vardy) a quello di ala destra, con Fatawu che scalerebbe in panchina. A sinistra Mavididi è parso appannato e il suo principale competitor (vale a dire il veterano Jordan Ayew) è uscito dalla panchina con tre punti pesantissimi in chiave salvezza per il Leicester: cioè quelli nel recupero contro Southampton ed Ipswich.

Manchester United-Leicester, probabili formazioni

Manchester United (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, L.Martinez, De Ligt, Dalot; Ugarte, Casemiro; Garnacho, Bruno Fernandes, A.Diallo; Rashford.

Leicester City (4-2-3-1): Hermansen; Kristiansen, Vestergaard, Faes, Justin; Winks, Soumaré; Mavididi, Ndidi, Buonanotte; Vardy.

Manchester United-Leicester, dove vederla

Manchester United-Leicester, in diretta dalle 15:00 di Domenica 10 Novembre all’Old Trafford, sarà trasmessa in esclusiva da Sky Sport sul canale 257 e in streaming su NOW TV e Sky GO.

Continua a leggere

Ultime Notizie

Juventus Juventus
Serie A8 minuti fa

Juventus: l’esito degli esami di Adzic

Visualizzazioni: 5 Il centrocampista della Juventus, fermatosi venerdì mattina per un problema all’adduttore, ha sostenuto gli esami. Scopri con noi...

Premier League29 minuti fa

Tottenham contestato, Postecoglou “fugge”: e ora c’è la Roma

Visualizzazioni: 191 Sconfitta shock del Tottenham (1-2) in casa contro il neopromosso Ipswich. Il tecnico degli Spurs “sfugge” al confronto...

Ronaldo Ronaldo
Nations League48 minuti fa

Portogallo, due assenze per la Nations League: i convocati di Martinez

Visualizzazioni: 139 Il Portogallo dovrà rinunciare agli infortunati Goncalves e Nunes in vista dei 2 match di Nations League: il...

Serie A1 ora fa

Torino, Graziani: “In questo squadra non ci sono punti di riferimento, le prossime partite saranno decisive”

Visualizzazioni: 166 L’ex calciatore del Torino Francesco Graziani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Stampa, relative al momento che...

Salernitana-Cesena Salernitana-Cesena
Serie B1 ora fa

Salernitana, UFFICIALE: esonerato Martusciello

Visualizzazioni: 171 La notizia era nell’aria da diversi giorni, ma ora è arrivata anche l’ufficialità. Giovanni Martusciello non è più...

Manchester United, Amorim Manchester United, Amorim
Esteri1 ora fa

Sporting Lisbona, ufficiale il sostituto di Ruben Amorim

Visualizzazioni: 177 Lo Sporting Lisbona ha reso noto l’erede in panchina di Ruben Amorim, partito direzione Manchester: si tratta di...

Parma Parma
Video2 ore fa

Venezia-Parma 1-2 Goal e Highlights

Visualizzazioni: 175 Al Penzo il Venezia di Eusebio Di Francesco ospita il Parma di Fabio Pecchia. L’incontro è valevole per...

Milan Milan
Serie A2 ore fa

Milan, il punto sul rinnovo di Theo Hernandez

Visualizzazioni: 305 Il punto della situazione sull’eventuale rinnovo di contratto con il Milan di Theo Hernandez, per ora in scadenza...

Lazio-Porto Lazio-Porto
Calciomercato2 ore fa

Lazio, un talento del Monza è più di un’idea per l’attacco

Visualizzazioni: 64 Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la Lazio avrebbe messo nel mirino un calciatore del Monza per rinforzare...

Genoa-Como, Gilardino Genoa-Como, Gilardino
Serie A2 ore fa

Genoa, UFFICIALE: Ekhator fino al 2029

Visualizzazioni: 207 Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità. L’attaccante del Genoa Jeff Ekhator ha rinnovato il contratto con il club...

Le Squadre

le più cliccate