Premier League
All Eyes On Me – il focus sull’8° turno di Premier League
Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato dell’ottava giornata del campionato più seguito al mondo.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Ottavo turno: vola l’Arsenal, risorge lo United. Pari spettacolo tra Brighton e Liverpool
ARSENAL 1-0 MANCHESTER CITY (86′ Martinelli)
L’Arsenal fa propria una partita votata alla quintessenza del tatticismo infliggendo al Manchester City il secondo stop consecutivo in campionato per la prima volta dal 2018. Il gol del rientrante Martinelli, scaturito da una visionaria intuizione di Thomas e dalla rifinitura di Havertz, regala ai Gunners una vittoria che contro i Citizens mancava in campionato dal 2015.
Ancora una volta decisive le deviazioni sulle conclusioni vincenti per l’undici di Arteta: si è riproposto, infatti, lo stesso scenario dell’ultimo Community Shield seppur con protagonisti diversi, ad agosto Trossard e Akanji, ieri Martinelli e Aké.
Il doppio play, Jorginho al fianco di Rice con l’iniziale esclusione di Thomas, non ha dato i frutti sperati, inficiando anche sulla prova di Zinchenko, abituato ad usufruire di un altro tipo di uscita dalla morsa avversaria, in fase di possesso.
Anche la pesante defezione di Saka ha tolto imprevedibilità, costringendo ancora una volta Gabriel Jesus, grande ex della gara insieme al terzino ucraino, a decentrare la propria posizione di partenza. Ciononostante i rossi di Londra superano i diretti rivali in classifica e chiudono la giornata in testa alla classifica insieme al Tottenham.
Prestazione analoga anche da parte dei ragazzi di Guardiola, resisi realmente pericolosi soltanto ad inizio gara con la zampata di Gvardiol sventata sulla linea da Rice ed il mancino ravvicinato di Aké terminato in curva.
Non sono bastati i costanti avvicendamenti in cabina di regia e sulla catena di destra dell’asse Bernardo, Lewis, Alvarez per impensierire gli avversari. Arriva la terza sconfitta consecutiva tra Premier e Coppa di Lega senza Rodri. Coincidenza o fattore?
LUTON 0-1 TOTTENHAM (52′ Van de Ven)
Non si ferma più il Tottenham di Postecoglu: vince soffrendo, con l’uomo in meno, anche sul campo del Luton ed eguaglia il personale record di punti fatti dopo 8 giornate risalente alla stagione 1960-61, anno del double.
Il gol vittoria porta la firma dell’uomo meno atteso, Micky Van de Ven, che corregge in rete il quinto assist in campionato di Maddison sugli sviluppi di un corner corto. Prima rete in maglia Spurs, invece, per il centrale olandese arrivato in estate dal Wolfsburg.
Bravi, pazienti e coesi i ragazzi del nord di Londra nel non scomporsi dopo gli interventi monstre del portiere avversario Kaminski su Maddison e Kulusevski in avvio di gara e le colossali palle gol sprecate da Pedro Porro e Richarlison. Eccezionali, soprattutto, nel sopperire per un tempo intero all’ingenua espulsione di Bissouma, frutto di un doppio giallo arrivato in seguito ad una deprecabile simulazione.
Secondo stop di fila per il Luton dopo essere caduto anche nel recupero infrasettimanale contro il Burnley. Dopo il successo sul campo dell’Everton nella precedente giornata i ragazzi di Edwards devono tornare a guardarsi le spalle nonostante una prestazione generosa che li porta soltanto ad accarezzare il pareggio contro un avversario di tutt’altra levatura qualitativa.
Resta il rammarico per l’occasione da due passi cestinata da Adebayo ed il diagonale stretto di Morris sventato da Vicario nella ripresa.
BRIGHTON 2-2 LIVERPOOL (20′ Adingra, 40′, 46’pt (rig.) Salah, 78′ Dunk)
Pari spettacolo all’Amex Stadium tra due dei primi quattro attacchi del campionato, coadiuvati anche da grossolani errori delle rispettive difese avversarie.
I Seagulls, al secondo 2-2 di fila dopo quello in Europa League contro il Marsiglia, sbloccano la partita proprio su una macroscopica defaillance di Van Dijk che consegna il pallone al giovane Adingra bravo poi a depositare in porta il suo secondo gol in stagione. Stesso procedimento, ma a parti invertite nell’azione che porta al rigore del vantaggio Reds trasformato da Salah: il protagonista è Verbruggen che regala la sfera a Szoboszlai successivamente steso da Gross.
Lo stesso centrocampista ungherese da il là alla splendida azione del pari che termina sempre sui piedi di Salah, arrivato a quota 192 reti con i rossi del Merseyside, così come March, schierato per l’occasione terzino sinistro viste le pesanti assenze di Estupinan e Lamptey, che ispira su calcio da fermo la correzione sotto porta di capitan Dunk valida per il 2-2 finale
Il pareggio finale, incredibilmente non alterato dalle gigantesche palle gol divorate da due protagonisti delle ultime serate europee Gravenberch e Joao Pedro, mantiene invariate le distanze in classifica e non scalfisce l’ottimo status di entrambe le squadre.
WOLVERHAMPTON 1-1 ASTON VILLA (53′ Hee-Chan, 55′ Pau Torres)
Pareggio con rammarico per l’Aston Villa reduce da un successo gravoso in termini di energie spese in Conference League targato McGinn. Proprio lo scozzese marchia l’unico acuto dei Villans nel primo tempo sfiorando un gol da antologia.
L’undici di Emery, schierato con un insolito 4-4-2 con Cash esterno alto, alza i giri del motore nella ripresa tanto da costringere José Sa al miracolo sul tentativo di Watkins.
Il risultato si sblocca e viene inchiodato sull’1-1 finale in due minuti: i Wolves passano in vantaggio a sorpresa al 53′ con il secondo gol consecutivo di Hwang Hee–Chan innescato dall’ennesima fuga funambolica di Pedro Neto, davvero in un momento di grazia, e vengono ripresi dalla prima rete in Premier League di Pau Torres, fedelissimo di Emery arrivato in estate dal Villarreal, imbeccato dal cross di Watkins. Da annotare nel finale la doppia ammonizione rifilata a Lemina, reo di aver strattonato Zaniolo, ed il palo colpito sempre dall’11 dei Villans.
Il team di Birmingham mantiene comunque il quinto posto, mentre i lupi d’oltremanica ottengono un punto sofferto, utile per mantenere le distanze dalla zona retrocessione.
WEST HAM 2-2 NEWCASTLE (8′ Soucek, 57′, 62′ Isak, 89′ Kudus)
Dopo il roboante successo contro il PSG in Champions League il Newcastle impatta sul 2-2 al London Stadium contro il sempre ottimo West Ham, reduce anch’esso da una vittoria europea ai danni del Friburgo.
Ai Magpies non basta un Isak formato super per centrare il quarto acuto di fila in campionato. La doppietta che permette al centravanti svedese di agganciare Son al secondo posto della classifica marcatori alle spalle di Haaland viene livellata dalle marcature di Soucek, che bissa quella di settimana scorsa, e Kudus, arrivata nel momento più difficile per gli Hammers.
Sicuramente alla lunga hanno pesato le assenze di Gordon e Barnes, sostituiti dall’adattato Anderson, oltre a quelle altrettanto pesanti di Joelinton e Botman nello scacchiere di Howe. Da evidenziare, inoltre, nel computo totale della gara l’ennesimo assist chirurgico di Trippier e la bordata decisiva di Kudus, pagato 43 milioni in estate all’Ajax, alla prima gioia in campionato dopo la doppietta messa a segno contro il Backa Topola in Europa League.
MANCHESTER UNITED 2-1 BRENTFORD (26′ Jensen, 93′, 97′ McTominay)
Vittoria al cardiopalma per il Manchester United che nel recupero risorge dalle proprie ceneri e ricaccia, almeno momentaneamente, nell’abisso gli spettri della quinta sconfitta nel torneo ed il possibile conseguente esonero di ten Hag.
L’eroe di giornata è un puro cuore Red Devils, Scott McTominay, che mette a referto la sua seconda doppietta con i rossi di Manchester dopo quella siglata contro il Leeds nel dicembre 2020.
Il centrocampista scozzese, subentrato ad un Amrabat inserito per la prima volta al fianco di Casemiro, al minuto 87, cancella l’ennesima incertezza di Onana ed una delle tante prestazioni incolori dei propri compagni, punendo l’ex Lazio Strakosha, schierato al posto dell’infortunato Flekken, prima con una girata di destro in seguito ad un inusuale arpionamento della sfera, e poi con un colpo di testa da distanza ravvicinata sulla sponda aerea di Maguire, sistemato per l’occasione al centro della difesa insieme ad Evans con il conseguente spostamento di Lindelof sulla corsia mancina.
Il Brentford resta con un pugno di mosche dopo aver condotto la gara in termini di risultato per quasi 70 minuti. Il terzo centro in campionato di Jensen, arrivato con la forte complicità dell’ex portiere dell’Inter, non ha fruttato nemmeno un punto per le Bees che non vincono dal 19 agosto e perdono il terzo match di fila ad Old Trafford.
CRYSTAL PALACE 0-0 NOTTINGHAM FOREST
Pareggio senza gol a Selhurst Park tra Crystal Palace e Nottingham Forest. Le Eagles si confermano come seconda miglior difesa del torneo, ma anche come terzo peggior attacco.
Di occasioni prodotte dagli uomini di Hodgson infatti se ne contano due, entrambe capitate sui piedi di Mateta. La produzione offensiva dei padroni di casa senza Olise ed Eze risulta essere davvero innocua.
Ad uscire dal campo con maggiori rimpianti sono gli ospiti, resisi sensibilmente più pericolosi dalle parti di Johnstone rispetto a quanto abbia patito Turner. Il palo colpito da Gibbs–White con un dolce lob e la folle discesa palla al piede di Murillo sono le opportunità più ghiotte prodotte dall’undici di Cooper.
Terza “X” nelle ultime quattro uscite per il Forest, il Crystal Palace mantiene il nono posto.
BURNLEY 1-4 CHELSEA (15′ Odobert, 42′ (aut.) Al-Dakhil, 50′ (rig.) Palmer, 65′ Sterling, 74′ Jackson)
Seconda vittoria consecutiva per il Chelsea che prova a rilanciarsi dopo un avvio di stagione piuttosto complicato. I Blues si affidano ad uno Sterling immarcabile per superare il Burnley a domicilio con un risultato rotondo.
Prestazione sopra le righe dell’esterno ex City che, nell’ordine, provoca l’autogol di Al–Dakhil, si procura il rigore trasformato da Palmer e sigla la rete del doppio vantaggio con un diagonale mancino imprendibile. A rifinire il risultato ci pensa la seconda marcatura in questa Premier di Nicolas Jackson, trovato nel cuore dell’area dall’altro ex golden boy del City Palmer. I ragazzi di Pochettino arriveranno con il vento il poppa al derby della prossima giornata contro l’Arsenal.
A nulla è servita la rete del momentaneo vantaggio di Odobert al Burnley. Dopo aver superato il Luton nel recupero infrasettimanale i ragazzi di Kompany subiscono il sesto ko nelle prime otto uscite e restano inchiodati al terzultimo posto a quota quattro punti, davvero troppo pochi al netto dell’attenuante di un calendario fin qui proibitivo.
FULHAM 3-1 SHEFFIELD UNITED (53′ Decordova-Reid, 68′ (aut.) Robinson, 76′ (aut.) Foderingham, 92′ Willian)
Vince il Fulham davanti a propri tifosi e si scrolla di dosso l’etichetta di peggior attacco del torneo: tre gol rifilati al fanalino di coda Sheffield United tutti nel secondo tempo, dopo una prima frazione di studio e controllo.
La partita la sblocca Decordova–Reid che torna a segnare a Craven Cottage dopo un anno al termine di una ripartenza fulminea guidata dall’ex Lazio Andreas Pereira. Ad incrementare il numero di segnature ci pensano Cairney, il cui tiro dalla distanza ripropone la stessa dinamica vista sugli sviluppi della conclusione di Valverde contro il Napoli in Champions, e Willian, che grazie ad una sfavillante azione personale marchia il suo nome negli almanacchi della Premier per la decima stagione diversa.
Continua a volare a picco lo Sheffield che entra nel match solamente grazie all’infortunio di Diop che provoca la sgasata di Larouci decisiva per l’autogol di Robinson. La squadra di Heckingbottom resta da sola in ultima posizione con ben 22 gol concessi e solamente 6 realizzati.
EVERTON 3-0 BOURNEMOUTH (8′ Garner, 37′ Harrison, 60′ Doucouré)
Dal Bournemouth al Bournemouth: dopo quattro sconfitte interne consecutive l’Everton ritrova lo smarrito il feeling con Goodison Park nel match contro le Cherries, l’ultimo avversario ad essere uscito sconfitto dallo stadio blu di Liverpool nello scorso campionato.
Un 3-0 perentorio degli uomini di Dyche che sbrigano la pratica già nel primo tempo con le prime reti in questa Premier di Garner, agevolato dallo scivolone di Zabarnyi, e Harrison, che scavalca Neto con un bellissimo arcobaleno. Il punto esclamativo sul successo dei Toffees lo mette Doucouré, già a quota tre nella classifica marcatori, bravo nel ribadire in rete il tentativo aereo ancora dell’esterno offensivo ex Leeds.
Resta al palo il Bournemouth, unica squadra insieme allo Sheffield United a non aver ancora vinto una partita nel torneo. Il penultimo posto ed il peggior attacco in solitaria impongono ora ad Iraola un cambio di rotta immediato per evitare il peggio.
Classifica e prossimo turno
1 |
Tottenham |
20 | 8 | 6 | 2 | 0 | 18:8 | +10 |
2 |
Arsenal |
20 | 8 | 6 | 2 | 0 | 16:6 | +10 |
3 |
Manchester City |
18 | 8 | 6 | 0 | 2 | 17:6 | +11 |
4 |
Liverpool |
17 | 8 | 5 | 2 | 1 | 18:9 | +9 |
5 |
Aston Villa |
16 | 8 | 5 | 1 | 2 | 19:12 | +7 |
6 |
Brighton |
16 | 8 | 5 | 1 | 2 | 21:16 | +5 |
7 |
West Ham |
14 | 8 | 4 | 2 | 2 | 15:12 | +3 |
8 |
Newcastle United |
13 | 8 | 4 | 1 | 3 | 20:9 | +11 |
9 |
Crystal Palace |
12 | 8 | 3 | 3 | 2 | 7:7 | 0 |
10 |
Manchester United |
12 | 8 | 4 | 0 | 4 | 9:12 | -3 |
11 |
Chelsea |
11 | 8 | 3 | 2 | 3 | 11:7 | +4 |
12 |
Fulham |
11 | 8 | 3 | 2 | 3 | 8:13 | -5 |
13 |
Nottingham Forest |
8 | 8 | 2 | 3 | 3 | 8:10 | -2 |
14 |
Wolverhampton |
8 | 8 | 2 | 2 | 4 | 9:14 | -5 |
15 |
Brentford |
7 | 8 | 1 | 4 | 3 | 11:12 | -1 |
16 |
Everton |
7 | 8 | 2 | 1 | 5 | 9:12 | -3 |
17 |
Luton Town |
4 | 8 | 1 | 1 | 6 | 6:15 | -9 |
18 |
Burnley |
4 | 8 | 1 | 1 | 6 | 7:20 | -13 |
19 |
Bournemouth |
3 | 8 | 0 | 3 | 5 | 5:18 | -13 |
20 |
Sheffield United |
1 | 8 | 0 | 1 | 7 | 6:22 | -16 |
Prossimo turno:
Sabato 21 ottobre
Liverpool 13:30 Everton
Manchester City 16:00 Brighton
Newcastle 16:00 Crystal Palace
Bournemouth 16:00 Wolverhampton
Brentford 16:00 Burnley
Nottingham Forest 16:00 Luton
Chelsea 18:30 Arsenal
Sheffield United 21:00 Manchester United
Domenica 22 ottobre
Aston Villa 17:30 West Ham
Lunedì 23 ottobre
Tottenham 21:00 Fulham
Premier League
Liverpool, Chiesa: “Voglio dare il massimo. Giocare ad Anfield mi emoziona”
Federico Chiesa dichiara il suo amore per il Liverpool, entusiasta di giocare ad Anfield e sentirsi parte di uno dei club più grandi al mondo.
Chiesa: una nuova avventura a Liverpool
Federico Chiesa, noto attaccante italiano, ha espresso pubblicamente il suo entusiasmo per il trasferimento a Liverpool, uno dei club più prestigiosi del mondo. In una recente dichiarazione, Chiesa ha affermato: “Voglio giocare per il Liverpool! Voglio essere qui, voglio fare del mio meglio per questo club”. La passione e l’energia del giocatore sono palpabili, come dimostrano le sue parole che sottolineano il desiderio di contribuire al successo del club inglese.
L’emozione di giocare ad Anfield
Chiesa ha inoltre menzionato quanto sia speciale l’esperienza di giocare ad Anfield, il leggendario stadio del Liverpool. Ha detto: “Giocare ad Anfield mi dà i brividi”. L’attaccante italiano sembra entusiasta dell’opportunità di esibirsi davanti a una delle tifoserie più appassionate del calcio mondiale, sottolineando come la fanbase del Liverpool sia incredibile. Questa nuova avventura rappresenta un importante capitolo nella carriera di Chiesa, che sembra pronto a dare il massimo per il club e i suoi tifosi.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨❤️ Federico Chiesa: “I want to play for Liverpool! I want to be here, I want to do my best for this club”.
“I’m enjoying being at the club, Liverpool is one of the biggest clubs in the world… and the fanbase is amazing. Playing at Anfield gives me shivers”. pic.twitter.com/qKQqo23JbU
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Premier League
Aston Villa, Emery: “Watkins è il nostro attaccante e non voglio che vada via”
Unai Emery ribadisce che Ollie Watkins non è in vendita, malgrado le offerte di altri club. L’attaccante resta un pilastro dell’Aston Villa.
Emery e la Fiducia in Watkins
Unai Emery, allenatore dell’Aston Villa, ha chiarito la posizione del club riguardo al futuro di Ollie Watkins, dichiarando che l’attaccante non è sul mercato. Nonostante le offerte ricevute da altre squadre, Emery ha sottolineato l’importanza di Watkins per i piani sportivi del team. “Non vogliamo che Ollie Watkins lasci il club, è il nostro attaccante”, ha affermato Emery, evidenziando come le offerte siano un buon segnale ma che il club ha obiettivi sportivi ben definiti.
Le Ambizioni dell’Aston Villa
L’Aston Villa non solo intende mantenere Watkins nel suo organico, ma è anche determinato a raggiungere i propri obiettivi sportivi con lui in squadra. Emery ha dichiarato che il club sarà esigente nel trattare eventuali proposte, ribadendo che Watkins è centrale nel progetto dell’Aston Villa. Questo approccio evidenzia la volontà della società di costruire una squadra competitiva attorno ai suoi talenti chiave.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🟣🔵 Unai Emery: “I don’t want Ollie Watkins to leave, he’s our striker”.
“It is good news to have offers from other clubs, but we have our sporting targets. So to get this deal we’re gonna be demanding. Watkins is our striker”. pic.twitter.com/yRMbDbMDEP
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 23° turno di Premier League 2024-25
Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 23°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Ventitreesimo turno: “Cum On Feel The Noize”
LIVERPOOL SUL VELLUTO
Tutto troppo semplice per il Liverpool che infila la terza vittoria consecutiva considerando il 2-1 in Champions League al Lille, mantenendo invariati i sei punti di vantaggio sull’inseguitrice Arsenal.
I Reds impiegano appena 11 minuti a sbloccare la squilibrata sfida con l’Ipswich; merito di un risplendente Szoboszlai, al terzo centro nel torneo, che riceve palla sulla trequarti da Konaté per poi spostarsela sul sinistro e battere con un chirurgico mancino rasoterra l’incolpevole Walton. La formazione di Slot, al gran completo, sbriga definitivamente la pratica prima dell’intervallo: al 35′ Salah, in rete anche martedì, arriva a toccare quota 40 coinvolgimenti diretti stagionali in gol (23 centri e 17 passaggi vincenti) e 100 in Premier League ad Anfield capitalizzando sul secondo palo il cross profondo di Gakpo, mentre al 44′ è lo stesso olandese a trovare la via per il 3-0 ribadendo in porta la corta respinta di Walton sul tentativo ravvicinato di Szoboszlai, diventando il primo olandese ad andare a segno in sei match casalinghi consecutivi da titolare in campionato superando Van Nistelrooy e Van Persie.
L’ex PSV incrementa il proprio score e quello della squadra nella ripresa trasformando in oro lo splendido traversone di Alexander-Arnold, che successivamente sfiorerà il 5-0, con uno stacco di testa nel cuore dell’area. L’unica nota negativa per la capolista arriva nel finale con Greaves, prima gioia in carriera in Premier League, che cancella il nono clean sheet dei Reds mettendo di testa in porta il corner del neo arrivato in prestito dal Brighton Enciso.
Il Liverpool celebra, così, al meglio le 300 presenze di capitan Van Dijk, mentre i Tractor Boys incassano il terzo k.o. di fila restando terzultimi a pari merito con il Wolverhampton.
ARSENAL: CALAFIORI DA TRE, MANITA DEL BOURNEMOUTH
Tre punti sudati, pesanti e meritati per l’Arsenal che passa di misura al Molineux di Wolverhampton al termine di una gara arcigna e complessa in cui accade di tutto.
Il primo colpo della sfida lo battono i padroni di casa con Pablo Sarabia che con il sinistro al volo non inquadra di poco la porta sul traversone di Semedo. La risposta dei padroni di casa, affidatisi per la prima volta dal 1′ dal 1998 a due inglesi di 18 o meno anni, Nwaneri e Lewis-Skelly, arriva puntuale con Havertz, in gol nel 3-0 in Champions League contro la Dinamo Zagabria, che fallisce due ghiotte opportunità su altrettanti suggerimenti di Trossard prima non inquadrando lo specchio e poi centrando in pieno José Sà a pochi metri dalla porta.
La prima sliding door della partita arriva al 43′: questa volta un corner a favore si rivela letale per gli stessi Gunners sui cui sviluppi perdono, infatti, Lewis-Skelly, che riceve dal direttore di gara Oliver un rosso diretto per il durissimo intervento con il piede a martello sulla caviglia di Doherty pronto a ripartire in contropiede. Il terzino classe 2006 diventa, così, all’età di 18 anni e 121 giorni il terzo calciatore più giovane dopo Rooney e Owen a venire espulso, inoltre la sua è la quarta espulsione incassata in questo campionato dalla squadra di Arteta, più di qualunque altro club.
Al rientro dagli spogliatoi il tecnico spagnolo lascia in panchina Nwaneri per dare spazio al rientrante Calafiori, così come Saliba, per coprire la porzione di campo lasciata scoperta da Lewis-Skelly, e in apertura di ripresa gli ospiti sfiorano il vantaggio con Rice e ancora Havertz, sui quali José Sà risponde alla grande. Con il passare dei minuti e complice la superiorità numerica i Wolves mettono con sempre più continuità il naso fuori dalla loro metà campo andando a un passo dall’1-0 con i due tentativi ravvicinati di Matheus Cunha che non producono l’effetto sperato. Nel momento migliore della squadra di Vitor Pereira, però, Joao Gomes, già ammonito, commette una clamorosa ingenuità intervenendo in ritardo su Timber a 80 metri dalla propria porta incassando il doppio giallo, ristabilendo la parità numerica.
Questo episodio regala nuova vigoria all’Arsenal che al 74′, quattro minuti più tardi del rosso al numero 8 dei padroni di casa, mette la freccia con il secondo centro in campionato proprio di Calafiori che mette in porta con un pulitissimo mancino di prima intenzione la corta respinta di Semedo sul cross di Martinelli. L’ultimo sussulto dell’incontro lo produce Ait Nouri che impegna Raya con il mancino, non riuscendo, però, a evitare la quarta sconfitta consecutiva in campionato, l’ottava in casa.
Sesto successo esterno, invece, per i Gunners che staccano di tre punti il Nottingham e provano a tenere aperta la lotta al titolo. Ora in calendario l’impegno con il Girona per blindare il terzo posto nella League Phase di Champions League e lo scontro all’Emirates con il Manchester City nel prossimo turno.
Lo scontro diretto tra le due più grandi sorprese della stagione si trasforma in un’autentica mattanza per il Nottingham, terza miglior difesa prima di questa giornata con soli 22 gol incassati, che ne prende addirittura cinque a Bournemouth.
Le Cherries concludono in vantaggio una prima frazione piuttosto equilibrata in cui accade poco grazie all’undicesimo centro in campionato di Kluivert che dopo averne fatti tre al Newcastle nel turno precedente si inventa un grande gol portando palla in solitaria dalla metà campo al limite dell’area di rigore, posizione da cui scaraventa in porta un destro tanto potente quanto angolato che lascia impietrito l’incolpevole Sels.
A inizio ripresa Espirito Santo prova a scombinare le carte inserendo Dominguez al posto di Yates, ma i padroni di casa sfoderano un cinismo senza precedenti chiudendo, di fatto, i giochi già al 61′. A prendersi la scena è Ouattara che ne fa due in sei minuti, prima mettendo di testa in porta il cross di Kluivert e poi capitalizzando il break a centrocampo di Adams che agevola la sua corsa verso l’area avversaria da dove incrocia il mancino trafiggendo nuovamente Sels.
Nel finale la squadra di Iraola esagera e irrobustisce ulteriormente il risultato nuovamente con l’11 burkinabé che sigla la sua prima tripletta in carriera mettendo in porta la corta respinta del portiere avversario sul tiro dalla distanza di Tavernier, e con Semenyo che fissa il definitivo 5-0 siglando il suo settimo gol in campionato aprendo deliziosamente l’interno destro per piazzare la palla sul secondo palo.
Undicesimo risultato utile consecutivo, dunque, per il Bournemouth che continua a volare agganciando il Chelsea al sesto posto e portandosi a -1 dalla zona Champions. Pesante, pesantissimo k.o., invece, per il Forest, sicuramente troppo largo per i valori espressi nel match, dopo aver raccolto ben 22 punti nelle ultime otto gare. I Tricky Trees restano, comunque, in terza posizione.
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Sesto risultato utile consecutivo per il Manchester City che fa da contraltare all’ennesima, incredibile rimonta subìta in Champions League per mano del PSG.
Il periodo di fuoco dei Citizens con ben sei big match in sequenza si apre in casa contro il Chelsea forte di due punti di vantaggio, ma con una sola vittoria nelle precedenti sei giornate. Guardiola si affida dal 1′ ai nuovi acquisti Khusanov e Marmoush, ma l’impatto con la Premier League del difensore uzbeko prelevato dal Lens per 40 milioni si rivela da incubo: dopo appena due minuti, infatti, nel tentativo di appoggiare la palla di testa a Ederson regala clamorosamente il pallone a Jackson che non ha difficoltà nel servire lo smarcato Madueke per lo 0-1 e il suo settimo centro in campionato. Poco dopo i Blues si presentano nuovamente davanti a Ederson con Palmer che, invece di calciare, serve Jackson prendendolo in controtempo perdendo l’opportunità di battere a rete, mentre la risposta dei padroni di casa è affidata a Foden che colpisce il palo con un violento destro dal limite.
La formazione di Guardiola inizia a spingere seriamente rendendosi seriamente pericolosa con due tentativi di Gvardiol che si perdono di poco larghi, anche se poi il terzo si rivela essere quello giusto: Gundogan smarca Matheus Nunes davanti a Sanchez con uno splendido lancio, il portiere spagnolo si oppone come può, ma sulla respinta arriva proprio il croato per il suo quinto acuto in campionato, più di qualunque altro difensore.
La ripresa inizia sulla falsariga della seconda parte del primo tempo con gli Sky Blues che si rendono pericolosi a più riprese, specie con Marmoush che sfiora un super gol dal limite dell’area. Rete che, comunque, arriva al 68′ con Haaland che raccoglie il lunghissimo rinvio di Ederson eludendo la marcatura di Chalobah e punendo con un delizioso pallonetto mancino l’avventata uscita di Sanchez. Il norvegese sale, così, a quota 18 in classifica marcatori, mentre l’estremo difensore brasiliano mette a referto il quinto assist in carriera raggiungendo Paul Robinson in cima alla classifica dei portieri con più passaggi vincenti in carriera in Premier League.
Sugli sviluppi di un altro rinvio di Ederson arriva anche il definitivo 3-1: De Bruyne lo spizza in direzione Haaland che difende la sfera spalle alla porta per poi riciclarla per il puntuale inserimento di Foden che si invola verso la porta battendo Sanchez segnando il suo sesto gol nelle ultime quattro partite. Tre punti meritati per il Manchester City che scavalca proprio i Blues al quarto posto e si proiettano al meglio all’ultima e decisiva giornata di Champions League contro il Club Brugge, mentre la formazione di Maresca compie un tangibile passo indietro anche sotto l’aspetto della consapevolezza incassando la terza sconfitta nelle ultime sette giornate.
Torna a vincere il Newcastle dopo lo stop interno contro il Bournemouth dello scorso turno, riprendendo la propria marcia verso il quarto posto passando senza troppe difficoltà sul campo del Southampton.
I Saints si portano a sorpresa in vantaggio al 10′ con l’incornata di Bednarek, secondo gol consecutivo, lasciato liberissimo di svettare sul cross di Bree, ma sostanzialmente la loro produzione offensiva termina lì. I Magpies, praticamente al completo, reagiscono alla grande allo svantaggio costringendo gli avversari perennemente nella loro metà campo, raggiungendo il pareggio con il solito Isak che mette il timbro per la sesta trasferta consecutiva in tutte le competizioni guadagnandosi e trasformando un calcio di rigore in seguito all’intervento in ritardo di Aribo al 26′.
Quattro minuti più tardi è ancora l’ex Real Sociedad a prendersi le luci della ribalta addomesticando meravigliosamente con il mancino l’imbucata di Murphy e battendo Ramsdale con l’interno destro sul secondo palo raggiungendo i 17 centri in campionato, 48 totali in Premier League diventando insieme a Ljungberg il miglior marcatore svedese nella storia della Premier League. I Magpies arrotondano il risultato al 51′ con il primo gol dopo un anno e mezzo in campionato di Sandro Tonali, bravo a sfruttare l’assist di Gordon a sua volta messo in moto dalla sponda di Isak.
La formazione di Howe si mantiene, dunque, a pari punti con il Manchester City ottenendo il settimo successo nelle ultime otto. Sesta sconfitta interna consecutiva per la prima volta nella propria storia per il Southampton sempre più ultimo.
VILLA-WEST HAM: UN PUNTO CHE NON ACCONTENTA NESSUNO, COLPO DI CODA DELL’EVERTON
Secondo pareggio consecutivo in campionato per l’Aston Villa che riscatta solo parzialmente il k.o. di misura in Champions League contro il Monaco.
I Villans, ancora orfani di Pau Torres e con Mings uscito al 38′ per infortunio, approcciano meglio alla sfida contro il West Ham trovando subito il vantaggio con il primo acuto in campionato di Jacob Ramsey che incrocia perfettamente il mancino dopo aver dialogato a velocità supersonica con Watkins che raggiunge quota 100 coinvolgimenti diretti in gol in Premier League con l’Aston Villa, il secondo nella storia del club dopo Agbonlahor, in 169 presenze, il più rapido a raggiungere tale obiettivo dopo De Bruyne nel luglio 2020 con 155 apparizioni all’attivo.
La squadra di Emery domina la prima frazione sfiorando a più riprese il raddoppio, specie con Tielemans e Rogers che intorno alla mezz’ora lo troverebbe anche, ma il Var cancella tutto per una posizione irregolare di partenza di Watkins, assist-man anche in questo caso, sull’imbucata di Bailey. Lo stesso attaccante inglese va vicino alla gloria personale in altre due occasioni, accarezzando soltanto, però, i pali difesi da Areola.
I padroni di casa abbassano notevolmente il ritmo nella ripresa prestando il fianco agli Hammers, usciti totalmente rigenerati dagli spogliatoi. Paquetà spreca una doppia opportunità in area di rigore, mentre Carlos Soler vede negarsi il pareggio, in seguito a un clamoroso errore di Martinez in uscita, dal salvataggio sulla linea di Konsa. Il meritato 1-1 arriva al 70′ con l’incornata sul cross profondo di Edson Alvarez di Emerson Palmieri, secondo centro in campionato, imprendibile per il portiere avversario. Nell’ultimo minuto di recupero gli ospiti vanno addirittura a un passo dal colpaccio complice un nuovo errore di Martinez che non blocca il tiro centrale di Irving permettendo a Soucek di servire Paquetà per l’1-2, anche in questo caso annullato per il fuorigioco del centrocampista ceco sulla conclusione di quello scozzese.
Il punto a testa che ne consegue non soddisfa nessuno con i Villans, impegnati in settimana con il Celtic per assaltare la qualificazione diretta agli ottavi di Champions, che restano all’ottavo posto e gli Irons, a cui comunque il cambio modulo di Potter ha portato qualche beneficio, al quattordicesimo.
Seconda vittoria consecutiva per l’Everton, rigenerato dalla cura Moyes, che espugna l’American Express Stadium conquistando tre punti vitali in ottica salvezza.
Hurzeler esclude dall’undici iniziale Rutter e Minteh, mentre Moyes si affida ai suoi uomini migliori per contrastare la ragnatela di passaggi della formazione di casa che, però, nel primo tempo produce poco o nulla concedendo ai Toffees le occasioni migliori. Beto, entrato al 13′ al posto dell’infortunato Calvert-Lewin, va vicino al vantaggio intorno alla mezz’ora, mentre poco dopo il 40′ provoca il tocco di mano di Veltman in area dopo il quale il direttore di gara Robinson concede il rigore dopo revisione al Var, trasformato con freddezza da Ndiaye, al quinto centro in campionato, il secondo consecutivo, il quarto in un mese.
Nella ripresa gli ospiti si rintanano nella loro metà campo, concedendo 12 tiri totali ai Seagulls di solo uno, però, diretto verso la porta di Pickford, sostanzialmente inoperoso per gran parte dei 90 minuti. I blu di Liverpool celebrano, così, al meglio le 700 panchine in Premier League di Moyes il terzo ad averne collezionate di più dopo Ferguson e Wenger, tornando a vincere in trasferta dopo tre mesi, mentre i Seagulls tornano a perdere dopo sei giornate complicando la loro rincorsa all’Europa.
UNITED DI MISURA, BRENTFORD, ANCORA TRE PUNTI IN TRASFERTA. TOTTENHAM A PICCO
Torna a sorridere il Manchester United che passa a Craven Cottage con l’unico tiro in porta prodotto dando continuità al 2-1 inferto ai Rangers in Europa League.
Amorim si affida nuovamente a Maguire in difesa e al tridente Diallo, Garnacho, Hojlund in avanti, a cui comunque nella prima frazione arrivano pochissimi palloni giocabili, come testimoniato dal solo tiro prodotto in 45 minuti (peggior dato dello United dal 2021-22). Sono, infatti, i Cottagers ad andare sensibilmente vicini all’1-0: Iwobi ci prova per due volte, Jimenez e Smith Rowe una a testa ma peccano di precisione. Nella ripresa le due squadre perdono un elemento a testa per infortunio, Wilson sostituito da Adama Traoré e Ugarte rilevato da Collyer, ma il leitmotiv non sembra cambiare più di tanto.
Proprio lo spagnolo ex Barcellona cestina una grande opportunità in ripartenza non inquadrando la porta da posizione favorevole, mentre gli ospiti battono il primo colpo verso la porta avversaria al 57′ con la punizione di poco a lato di Bruno Fernandes. La sfida si sblocca in via definitiva al 78′ sugli sviluppi di un cross basso di Garnacho respinto da Berge e raccolto da Lisandro Martinez che non ci pensa due volte e calcia di mancino da fuori trovando il suo secondo gol in campionato, complice anche la decisiva deviazione di Lukic.
Nel finale i padroni di casa vanno vicinissimi al pareggio con la spizzata Andersen sul corner di Andreas Pereira respinta sulla linea di porta da Collyer, che garantisce ai Red Devils la seconda vittoria esterna da settembre, e conseguentemente il primo k.o. interno del Fulham dal 23 novembre.
Colpaccio del Brentford a Selhurst Park nel derby con il Crystal Palace, costretto alla resa dopo tre vittorie consecutive in tutte le competizioni e ben sei risultati utili di fila.
Tra le due squadre londinesi accade tutto nella ripresa dopo un primo tempo piuttosto soporifero: le Bees perdono per infortunio capitan Norgaard rilevato da Jensen al 54′, e poco dopo il 60′ guadagnano un prezioso penalty per l’intervento in ritardo di Lacroix ai danni di Collins, poi trasformato (in due tempi visto il palo colpito nel primo tentativo, cancellato dal Var per la precoce entrata in area di rigore dello stesso Lacroix) da Mbeumo che fa 9 su 9 in carriera dal dischetto confermandosi nella top 5 di coloro con il 100% di realizzazione dagli undici metri. Il raddoppio ospite arriva all’80’ grazie alla splendida incornata di Schade sul cross di Damsgaard che firma l’ottavo assist in campionato (record per un calciatore del Brentford, l’unico danese ad averne messi a referto di più in una singola stagione è Eriksen).
Le Eagles accorciano all’85’ con il primo tocco in carriera in Premier League del classe 2005 Esse, prelevato qualche giorno fa per 15 milioni dal Millwall, su assistenza di Munoz, non riuscendo però a rovinare la festa agli ospiti che infilano la seconda vittoria esterna consecutiva, più di quante ne avevano raccolte nelle precedenti 17.
Quarta sconfitta consecutiva in campionato per il Tottenham che, dopo aver vinto per 2-3 con l’Hoffenheim in Europa League, cade per la prima volta dal 1912 contro una squadra proveniente da sette k.o. di fila come il Leicester.
Gli Spurs, sempre con i soliti problemi legati agli infortuni ma con i rientri di Bentancur e Davies, comandano le operazioni nel primo tempo con Pedro Porro e Son fermati rispettivamente da Stolarczyk e traversa, sbloccando il punteggio al 33′ con il secondo centro consecutivo di Richarlison, bravo a capitalizzare il cross teso del terzino destro spagnolo. Al rientro degli spogliatoi gli Spurs staccano totalmente la spina incassando per la prima volta dal 1997 due gol nei primi cinque minuti della ripresa: al 46′ Vardy sigla l’1-1 capitalizzando l’assist di Decordova-Reid e la tutt’altro che perfetta uscita di Kinsky e al 50′ El Khannous mira e indirizza perfettamente il suo interno destro nell’angolino alla sinistra del portiere avversario ribaltando il match con il suo secondo gol in campionato.
Nel finale Pedro Porro colpisce un altro legno su calcio di punizione, non riuscendo a sventare la sesta sconfitta nelle ultime sette gare, il peggior rendimento degli Spurs dal 2008, mentre le Foxes escono dalla relegation zone con il secondo successo della gestione Van Nistelrooy.
Top & Flop
TOP
1) Dango Ouattara – Prima tripletta in carriera, peraltro contro una delle squadre più in forma del campionato. In una squadra in cui tutto sembra funzionare a meraviglia quelli che giovano maggiormente sono sicuramente gli attaccanti.
2) Alexander Isak – Altro giro, altra doppietta. Dopo un turno di riposo il bomber svedese torna a fare ciò che gli riesce meglio: gonfiare le reti avversarie. Terzo in classifica marcatori dietro Salah e Haaland, prosegue nel suo cammino senza senso.
3) Riccardo Calafiori – Inserito nella Top 3 principalmente per l’enorme peso specifico della sua rete a Wolverhampton che, oltre a regalare nuova linfa all’Arsenal, tiene ancora semi-aperta la lotta al titolo. Il suo rientro in pianta stabile sarà sicuramente fondamentale.
Extra: Cody Gakpo: Due gol e un assist in una gara tutta in discesa per i Reds. Il suo rendimento casalingo è degno dei migliori attaccanti, così come quello complessivo del Liverpool in stagione.
FLOP
1) Joao Gomes – Rimediare il doppio giallo per un fallo all’altezza dell’area di rigore avversaria nel momento migliore della tua squadra, forte dell’uomo in più, è deprecabile. Una buona parte di responsabilità della sconfitta dei Wolves passa dalla sua espulsione.
2) Myles Lewis-Skelly – Fortunatamente per lui il suo rosso diretto rimediato nel primo tempo non ha conseguenze sul risultato finale. La prima, vera nota stonata della sua stagione d’esordio.
3) Abdukodir Khusanov – Un errore che conduce al gol avversario, un giallo e ben sette passaggi sbagliati in costruzione, forse esordio peggiore non ci poteva essere. Esce dal campo al 54′ e per sua fortuna il City riesce a ribaltare il risultato. Guardiola avrà molto da lavorare.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool* |
53 | 22 | 16 | 5 | 1 | 54:21 | +33 |
2 | Arsenal | 47 | 23 | 13 | 8 | 2 | 44:21 | +23 |
3 |
Nottingham Forest |
44 | 23 | 13 | 5 | 5 | 33:27 | +6 |
4 |
Manchester City |
41 | 23 | 12 | 5 | 6 | 47:30 | +17 |
5 |
Newcastle |
41 | 23 | 12 | 5 | 6 | 41:27 | +14 |
6 |
Chelsea |
40 | 23 | 11 | 7 | 5 | 45:30 | +15 |
7 |
Bournemouth |
40 | 23 | 11 | 7 | 5 | 41:26 | +15 |
8 | Aston Villa | 37 | 23 | 10 | 7 | 6 | 34:35 | -1 |
9 | Brighton | 34 | 23 | 8 | 10 | 5 | 35:31 | +4 |
10 | Fulham | 33 | 23 | 8 | 9 | 6 | 34:31 | +3 |
11 | Brentford | 31 | 23 | 9 | 4 | 10 | 42:40 | +2 |
12 |
Manchester United |
29 | 23 | 8 | 5 | 10 | 28:32 | -4 |
13 |
Crystal Palace |
27 | 23 | 6 | 9 | 8 | 26:30 | -4 |
14 | West Ham | 27 | 23 | 7 | 6 | 10 | 28:44 | -16 |
15 |
Tottenham |
24 | 23 | 7 | 3 | 13 | 46:37 | +9 |
16 |
Everton* |
23 | 22 | 5 | 8 | 9 | 19:28 | -9 |
17 |
Leicester |
17 | 23 | 4 | 5 | 14 | 25:49 | -24 |
18 |
Wolverhampton |
16 | 23 | 4 | 4 | 15 | 32:52 | -20 |
19 |
Ipswich Town |
16 | 23 | 3 | 7 | 13 | 21:47 | -26 |
20 |
Southampton |
6 | 23 | 1 | 3 | 19 | 16:53 | -37 |
* Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 1 febbraio
Nottingham Forest 13:30 Brighton
Newcastle 16:00 Fulham
Everton 16:00 Leicester
Ipswich 16:00 Southampton
Bournemouth 16:00 Liverpool
Wolverhampton 18:30 Aston Villa
Domenica 2 febbraio
Manchester United 15:00 Crystal Palace
Brentford 15:00 Tottenham
Arsenal 17:30 Manchester City
Lunedì 3 febbraio
Chelsea 21:00 West Ham
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