Premier League
Aston Villa, Monchi: “E’ tutto merito di Emery. Su Douglas Luiz…”
Il ds dell’Aston Villa ha rilasciato una lunga intervista sul suo passato e sulla sua nuova esperienza in Inghilterra. Leggi con noi le parole di Monchi.
L’Aston Villa di Emery sta confermando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione, culminata con la qualificazione in Champions League. Quest’anno i Villans hanno battuto anche il Bayern Monaco nella seconda giornata di Champions League. Monchi ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, parlando del suo passato, della sua nuova esperienza in Inghilterra e di alcune vicende del calcio italiano.
Le parole di Monchi
L’inizio di stagione.
“Siamo contenti, abbiamo iniziato bene il campionato. Siamo contenti di quello che stiamo facendo qui all’Aston Villa”.
Su Emery.
“Sì, qualcosa è cambiato negli ultimi due anni dopo il suo arrivo. In quel momento la squadra era in difficoltà e ora lottiamo con i club più forti, qualcosa di buono ha fatto il nostro allenatore. E’ il vero protagonista di questo miracolo. Lui è molto esigente, è il primo ad arrivare al centro sportivo e l’ultimo ad andare via. Lavora tanto, ma gestisce anche benissimo l’extra-campo: è molto importante anche il suo lavoro nello spogliatoio, col gruppo”.
Il rapporto tra Monchi e Emery.
“Abbiamo lavorato tre anni e mezzo insieme al Siviglia vincendo tre Europa League di fila e qualificandoci in Champions. Io sono felice di lavorare con lui perché sono sempre cresciuto dal punto di vista professionale e ho trovato il successo. Lavora tanto, ma soprattutto ha una onestà importante. Lavora tanto al video anche dopo gli allenamenti: è difficile dire una sola qualità di Unai, è un allenatore in continua evoluzione e rispetto al tecnico di sei anni fa è un altro allenatore”.
Qual è la difficoltà maggiore che si avverte quando si arriva in Inghilterra?
“Non è tanta, alla fine io faccio lo stesso lavoro. E’ vero che qui la figura del direttore sportivo è un po’ diversa perché chi comanda è l’allenatore, il manager. Io sono dietro le quinte e posso fare di più ciò che mi piace. In quindici mesi ho fatto 3-4 interviste e anche il rapporto coi tifosi è più tranquillo. Per me è meglio perché credo di poter aggiungere più cose alla squadra. Ho un rapporto diretto con la proprietà americana. Non ho trovato tante differenze, ma posso dire di essere molto contento di lavorare in Premier League e all’Aston Villa“.
Sul tifo.
“Ora si parla delle big six, ma l’Aston Villa è una delle squadre più forti del calcio inglese. Abbiamo tantissimi tifosi, quando andiamo in trasferta per giocare troviamo sempre tantissimi tifosi. E’ bello: non abbiamo giocato in Europa per tanti anni e loro sono una motivazione in più per trovare il successo”.
Il tifo del Principe Williams. Le è capitato di parlarci?
“Sì, lui è assiduo al Villa Park, viene sempre a vedere le partite dell’Aston Villa. Parla con Unai, parla coi calciatori e parla con me: è un vero tifoso dell’Aston Villa ed è contento del momento che stiamo vivendo”.
Sulla partenza.
“Forse ci manca qualche punto, nelle ultime due partite avremmo meritato di più. E’ difficile però giocare la Champions e la Premier: in Europa stiamo andando benissimo, abbiamo vinto due partite. Ora però ci aspettano sette partite complicate”.
L’estate di Duran.
“Abbiamo due attaccanti fortissimi, lui e Watkins. Duran voleva giocare più minuti e noi avevamo necessità per un discorso di FFP di vendere un giocatore, ma senza una offerta importante eravamo convinti restasse qui. Emery ha tanta fiducia in lui: è arrivata qualche offerta, ci sono state delle riunioni, ma non è arrivata la cifra che chiedevamo noi”.
Le vicende in Italia
La gara contro il Bologna.
“Essere favorito o no non cambia nulla, ognuno può pensare ciò che vuole. Il nostro inizio di stagione è stato bello, quello del Bologna così così ma sarà al 100% una sfida difficile. E’ vero che giocando al Villa Park avremo un piccolo vantaggio, ma alla fine è una gara di Champions e sono tutte difficili“.
Sul rapporto con Giovanni Sartori.
“Un rapporto buonissimo, quando io ero alla Roma lui all’Atalanta. Questa estate al Bologna abbiamo prestato Iling-Junior“.
La sfida contro la Juventus di Douglas Luiz.
“Lui è bravo, è forte. Per noi lo scorso anno fu un giocatore fondamentale, ha giocato il 90% dei minuti complessivi. Sono convinto che piano piano troverà la sua migliore condizione e sarà un giocatore importante per la Juventus”.
Sull’esonero di De Rossi.
“Roma è un club che resterà per sempre nel mio cuore, era la prima volta che uscivo da Siviglia. E’ un momento della mia vita che rimarrà per sempre, il primo anno giocammo la semifinale di Champions League e quella rimarrà per sempre. Un posto bellissimo”.
Ha sentito De Rossi dopo l’esonero?
“No, non l’ho sentito. Credo sia una situazione difficile ma non la conosco e non posso commentarla. Nessuno può mettere in discussione il suo amore per la Roma e lo scorso anno ha fatto un grande lavoro. Ma non posso dire di più”.
Premier League
Manchester United, Amorim furioso: chi può partire a Gennaio
Il Manchester United, alla prima in panchina di Ruben Amorim, non va oltre il pari (1-1) in casa dell’Ipswich neo-promosso.
Comincia male l’esperienza sulla panchina del Manchester United di Ruben Amorim. I Red Devils hanno sciorinato una prova opaca, avulsa e inconsistente. Era ovvio che le idee del tecnico portoghese e il suo nuovo sistema di gioco avrebbero richiesto tempo per attecchire, ma alcune cose lo hanno reso davvero “frustrato”.
Manchester United, i primi “epurati” di Amorim
Espressione letterale usata da Owen Hargreaves, ex-calciatore e oggi commentatore sportivo per conto di Sky Sports UK. Hargreaves, che si trovava a bordo campo al fianco del tecnico lusitano, lo ha definito “veramente frustrato” a causa della prestazione e dell’applicazione di alcuni giocatori. L’edizione odierna del Daily Mail fa anche i nomi dei bersagli dell’invettiva, ovvero Dalot, Rashford e gli ex-“italiani” Zirkzee e Hojlund.
Il laterale portoghese è stato impiegato dapprima come braccetto di destra (Amorim ha riproposto il 3-4-2-1 che è stato il suo marchio di fabbrica in Portogallo) e poi da esterno sinistro che viene dentro il campo. L’inglese è invece partito da prima punta, con Zirkzee ed Hojlund entrambi in panchina. Rashford ha segnato ma il suo apporto complessivo alla partita è stato miserrimo, mentre gli altri due hanno avuto un ingresso insufficiente.
Nel Manchester United è prevista una vera e propria rivoluzione, se non già a Gennaio sicuramente a Giugno. Al di là di quanto Amorim reputi la rosa dello United adatta al suo gioco, lo spogliatoio dei Red Devils ha la fama di fagocitare allenatori in serie. E’ nell’interesse del nuovo allenatore potare alla svelta i rami secchi, in modo tale da avere giocatori disposti a credere nel suo calcio sia a livello tecnico che professionale.
Premier League
Manchester United, Amorim: “Zirkzee un problema, a questo livello non si possono allenare le scelte”
E’ subito polemica in casa Manchester United dopo il pareggio di ieri contro l’Ipswich. Il nuovo tecnico, Ruben Amorim, critica l’ex del Bologna Zirkzee.
Dopo il pareggio di ieri, 1-1 in casa dell’Ipswich Town, sono scoppiate polemiche in casa Manchester United tra il nuovo tecnico dei Red Devils, Ruben Amorim, e l’ex giocatore del Bologna Joshua Zirkzee: colpevole di non sfruttare i cross che piovono in aerea di rigore. Polemiche anche sul minutaggio: appena 25 minuti.
Manchester United, è subito polemica Amorim-Zirkzee
E’ subito polemica nel day after di Ipswich Town-Manchester United, dove i Red Devils ora guidati da Ruben Amorim sono stati fermati 1-1 al Portman Road dai padron di casa dell’Ipswich.
Il tecnico dello United ha soprattutto rimproverato l’ex giocatore del Bologna Joshua Zirkzee, reo di non saper sfruttare i cross che sono piovuti nell’aerea di rigore avversaria.
“Josh deve capire che deve entrare in area per sfruttare i cross“, ha dichiarato l’allenatore portoghese in conferenza stampa dopo il match contro l’Ipswich.
Poi ha fatto un discorso più generale sul rendimento della sua squadra: “Non puoi allenare a fare le scelte giuste, non a questo livello. E questo è un problema. Devi sapere tener palla e capire quando è il momento giusto per giocarla, avere il tempo del gioco. E a volte ho la sensazione che non riusciamo a tenerla e la spediamo avanti non perché sia giusto farlo ma perché non riusciamo a gestire il possesso”.
Infine, è tornato sempre su Zirkzee e su suoi scialbi 25 minuti di gioco “Ad esempio è successo verso la fine della partita, ci siamo ritrovati con due attaccanti che giravano attorno all’area invece di riempirla. Josh deve capire che deve andare dentro l’area per permettere di far arrivare i cross. Dobbiamo capire che c’è un momento giusto per fare delle cose e un momento per farne altre, e in questo momento facciamo cose non al momento giusto. Sento parlare di sistema, di 3-4-3, ma non è questa la chiave, lasciamo perdere il modulo, è la comprensione del gioco e di cosa fare quello su cui dobbiamo crescere, e tanto” ha concluso.
Premier League
Liverpool, Salah: “Non so nulla del rinnovo. Arabia? Penso alla squadra”
L’attaccante del Liverpool Mohamed Salah si dice deluso per non aver ancora ricevuto la proposta di rinnovo e al momento non pensa alle offerte arabe.
Autore di una doppietta che ha permesso al Liverpool di battere 3-2 il Southampton nell’ultimo turno di Premier League, Mohamed Salah resta l’uomo copertina di una squadra che ha avuto il cosiddetto ricambio generazionale negli ultimi anni ma che non può fare a meno di colonne come l’egiziano o Virgil van Dijk su tutti.
L’ex Roma ha scritto pagine memorabili della storia dei Reds, contribuendo a suon di gol e accelerazioni micidiali a vincere una Champions League, una Premier League, una Supercoppa Europea, una FA Cup, due Coppe di Lega e un Community Shield. Autore fin qui di 165 reti in 262 partite, è il miglior marcatore della storia del club. Eppure non si sa se il suo contratto (in scadenza nel 2025) verrà rinnovato.
Liverpool, nessuna novità sul rinnovo di Mohamed Salah
Salah ha espresso tutto il suo dispiacere sulla propria situazione contrattuale: “Siamo quasi a dicembre e non ho ancora ricevuto nessuna proposta di rinnovo. Quindi forse sono più fuori che dentro… Sono qui da molti anni e nessun club è come questo, ma non dipende tutto da me” ha riportato il Liverpool Echo.
“È quasi dicembre e non so ancora niente sul mio futuro. Io amo i tifosi e loro amano me, ma non decidiamo noi. Ora aspettiamo e vediamo: di sicuro è deludente non aver avuto ancora nemmeno una proposta. Le offerte dall’Arabia? Non voglio parlarne, sono concentrato solo sulla squadra“.
“Ritiro? Non vedo così vicino il giorno del mio addio dal calcio, penso a giocare. Quest’anno puntiamo a vincere la Premier e la Champions. Ad ora sono deluso ma resto professionale, tutti conoscono la mia etica del lavoro. Voglio continuare al massimo più a lungo che posso, darò il meglio perché sono fatto così e poi vedremo cosa accadrà” ha concluso Salah.
-
Calciomercato3 giorni fa
La Fiorentina piomba su un giocatore della Juventus
-
Notizie7 giorni fa
Milan, Cardinale ed Elon Musk…altri importanti dettagli: si è parlato di cifre | La nostra esclusiva
-
Serie A5 giorni fa
Milan, rivoluzione in difesa: trovato il vice Calabria
-
Calciomercato6 giorni fa
Fiorentina, spunta un calciatore del Newcastle per l’attacco
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, ora è ufficiale: arriva un rinnovo importante
-
Serie A5 giorni fa
Hellas Verona a stelle e strisce? L’indiscrezione dagli USA
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, assalto Pulisic: il Liverpool cala la carta Chiesa
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, non ha spazio: possibile addio a gennaio?