Premier League
Dewsbury-Hall “top target” per Maresca: l’intreccio con Gallagher e la posizione del Leicester

Dewsbury-Hall, miglior giocatore dello scorso campionato di Championship, sembrerebbe essere il “primo obiettivo” di Maresca da allenatore del Chelsea.
Attento Leicester, Maresca vuole portarti via Dewsbury-Hall
Dewsbury-Hall è senz’altro il calciatore che più di tutti ha giovato dell’avvento di Enzo Maresca. Il ragazzo ha sempre colpito, sin dai primi passi mossi nelle giovanili del Leicester, per una preparazione fisica e mentale “superiore” rispetto a quella dei suoi coetanei più talentuosi. Nonostante ciò, Dewsbury-Hall è sempre stato ritenuto sì un giocatore estremamente valido ma non un talento grezzo e cristallino.
La tecnica di base, il talento del predestinato con cui ci si nasce, non erano insomma alla base dell’identikit del centrocampista inglese. Con Maresca, però, le cose sono cambiate. L’Academy graduate è stato “liberato” dalla ingombrante presenza di Maddison (passato al Tottenham) che sin lì lo aveva oscurato, andando a battere quelle porzioni di campo che per il prodotto del centro di formazione delle foxes erano le più naturali.
Divenuto l’uomo di maggior qualità della squadra, Dewsbury-Hall ha ripagato il suo allenatore con una stagione pazzesca. 12 gol, 14 assist e il premio di “Miglior giocatore dell’ultimo campionato di Championship“. Una ascesa roboante, che gli hanno strappato di dosso la pesante etichetta del talento incompiuto per incollargli addosso quella del giocatore di alto livello: dal valore comprovato e perfettamente compiuto.
Kiernan non in vendita, ma…
Oggi Dewsbury-Hall è probabilmente il miglior giocatore del Leicester, ma non solo. E’ anche “capitan futuro” (come lo definì Brendan Rodgers nel Marzo del 2022) per i tifosi della Blue Army, in quanto è entrato nel centro di formazione delle foxes all’età di 8 anni. Sono quasi 16 anni che KDH veste la maglia blu e nessuno, nella contea del Leicestershire, vorrebbe veder andare via l’idolo con il ventidue indosso.
Tuttavia, la situazione economica del Leicester è precaria. Le volpi hanno bisogno di registrare il maggior numero di plusvalenze possibili entro il prossimo 30 Giugno, per scongiurare un’eventuale penalizzazione o quantomeno per attutirne l’impatto qualora questa fosse impossibile da evitare. E’ immediato come sacrificare il miglior giocatore della squadra, che tra l’altro essendo un homegrown boy permetterebbe di realizzare una plusvalenza piena a bilancio, sarebbe la via più semplice per “risolvere” un problema complesso.
Il Leicester, da canto suo, non sembra disposto a privarsi del giocatore, ma nell’East Midlands nessuno viene obbligato a restare contro la sua volontà. La storia recente del player trading operato dal board thailandese lo dimostra. Nessuno è incedibile, ma serve un’offerta folle: spesso fuori mercato. Per Dewsbury-Hall si parte da una base minima di circa 50 milioni di euro, propedeutica a spaventare parte della folta concorrenza.
Dewsbury-Hall, Gallagher e l’Aston Villa: le pedine del domino
Concorrenza alla quale, nelle ultime ore, si è aggiunto anche il Chelsea. Stando a quanto riportato da il “The Sun“, Dewsbury-Hall sarebbe stato indicato dal suo ex-allenatore come “l’obiettivo numero uno” della campagna acquisti dei Blues. Il Chelsea, che non ha certo problemi di liquidità ma che è ammanicato quanto (se non più) del Leicester nelle beghe finanziarie del PSR, dovrebbe comunque realizzare almeno un paio di cessioni importanti prima di lasciarsi andare a un acquisto tanto esoso.
Proprio per questa ragione è stato recentemente messo sul mercato Conor Gallagher. Uno dei giocatori più importanti della scorsa stagione e con un passato molto simile a quello dell’omologo collega, dato che è entrato anch’egli a 8 anni nell’Academy del Chelsea. Oggi di anni Gallagher ne ha 24, porta fieramente al braccio la fascia di capitano dei Blues e (se fosse per lui) non avrebbe nessuna intenzione di lasciare Londra.
Tuttavia, parimenti a quanto detto per Dewsbury-Hall, essendo un giocatore cresciuto nelle giovanili una sua eventuale cessione porterebbe una plusvalenza piena nelle disastrate casse del club. Liquidità che poi servirebbe a finanziare i colpi in entrata, su tutti quello del ragazzo nativo di Nottingham. Sulle tracce di Gallagher (per il quale il Chelsea chiede non meno di 60 milioni di euro) c’è l’Aston Villa, anch’egli ammanicato nelle beghe del PSR (come quasi tutti i club inglesi) ma che vanta i proventi della Champions League.
Premier League
Premier League: nelle ultime 8 stagioni solo due vincitrici

Si è conclusa la lotta per il titolo in Premier League, con il Liverpool campione d’Inghilterra. Gli ultimi 8 campionati inglesi sono stati dominati da due club.
Il 5-1 del Liverpool contro il Tottenham ieri di ha consegnato la ventesima Premier League ai Reds nella loro storia. Insomma, niente male come primo anno di Slot alla guida del club.
I Reds tornano a vincere il titolo dopo 5 stagioni (2019/2020), dopo essere stati in vetta per quasi tutto il campionato. Le ultime 8 Premier hanno avuto solo due vincitrici del titolo. Una di queste, appunto, il Liverpool.
Premier League, dominio Liverpool-Man City
Dalla Premier 2017/18 solo Liverpool e Man City sono riusciti a laurearsi campioni d’Inghilterra. I Reds hanno trionfato due volte, nel 2019/20 e in questa stagione, mentre i Citzens hanno vinto le altre 6 Premier.
Per quanto riguarda le altre top 5 della Premier, il Chelsea non trionfa dal 2016/17: dalla prima di Conte con i Blues. Il Man Utd non vince la Premier addirittura dal 2012/13, l’ultima stagione con Ferguson alla guida.
L’Arsenal invece non vince la Premier dal 2003/04, con Wenger in panchina: i Gunners all’epoca portarono a casa la Premier da imbattuti.
Premier League
Chiesa: Incredibile, potrebbe non ricevere la medaglia di campione

Chiesa-Liverpool: Incredibile: Chiesa rischia seriamente di non ricevere la medaglia di campione della Premier League. Ecco perchè:
Nella giornata di ieri, a seguito della netta vittoria per 5-1 sul Tottenham Hotspur ad Anfield, il Liverpool si è laureato campione d’Inghilterra per la 20ª volta nella sua storia. Un traguardo storico per i Reds, che hanno conquistato aritmeticamente il titolo con diverse giornate d’anticipo.
Tuttavia, tra i protagonisti assenti in campo figura Federico Chiesa. L’ex esterno di Fiorentina e Juventus, approdato al Liverpool nella sessione estiva di mercato, non è sceso in campo nella sfida contro gli Spurs. Un dettaglio che potrebbe pesare in vista della consegna delle medaglie di campione.
Infatti, il regolamento della massima competizione inglese prevede che, per essere insigniti della massima onorificenza — ovvero la medaglia da campione — è necessario aver preso parte ad almeno 5 partite durante tutta la stagione.
Chiesa, al momento, ha collezionato soltanto 4 presenze, tutte per pochi minuti, coprendo appena l’1% del totale dei minuti disputati in Premier League, per di più senza mai partire da titolare.
Tuttavia, rimane ancora una piccola speranza per l’esterno italiano: qualora dovesse scendere in campo in almeno una delle prossime quattro partite — contro Chelsea, Arsenal, Brighton e Crystal Palace — potrebbe ottenere il diritto alla medaglia da campione e concludere così la stagione con il massimo riconoscimento
Chiesa, chi come lui
Partendo dal presupposto che ogni club ha a disposizione 40 medaglie da assegnare tra giocatori e membri dello staff, solo chi ha totalizzato almeno cinque presenze in Premier League riceve automaticamente il riconoscimento. Attualmente, il Liverpool conta 21 giocatori che hanno già raggiunto questa soglia, il che significa che le restanti 19 medaglie saranno assegnate in parte allo staff e a a chi riuscirà a totalizzare il numero minimo di presenze.
La situazione di Federico Chiesa non sarebbe un unicum nella storia della Premier League. In passato, diversi giocatori non sono stati premiati con la medaglia di campione pur facendo parte della rosa del club vincitore. Tra questi, due hanno avuto giocato per un club italiano.
Micah Richards, ex difensore con un passato anche alla Fiorentina, nella stagione 2013/14 non ricevette la medaglia da campione con il Manchester City perché non raggiunse il numero minimo di presenze.
Mohamed Salah, oggi superstar mondiale, nella stagione 2014/15 — la stessa in cui si trasferì in prestito proprio alla Fiorentina — non riuscì a ottenere la medaglia con il Chelsea, rimanendo fermo a 3 presenze in campionato, insufficienti per il riconoscimento.
Infine, Wes Brown, colonna del Manchester United per anni e vincitore di 5 titoli nazionali, fu escluso dalla medaglia nella stagione 2008/09 a causa di un infortunio che lo tenne lontano dal campo per quasi tutta la stagione.
Premier League
Arsenal, Saka blindato: pronto un mega rinnovo di contratto

La stella dell’Arsenal, Bukayo Saka, è pronto a rinnovare il contratto con i Gunners. Cresciuto nelle giovanili del club, Saka diventerà il più pagato della rosa.
Alla vigilia dell’attesissima semifinale di andata di Champions League contro il Paris Saint Germain, arriva un importantissima indiscrezione in casa Arsenal. Secondo quanto riportato da addetti ai lavori inglesi e dall’esperto di mercato Ekrem Konur, i Gunners avrebbero trovato un accordo con Bukayo Saka per il rinnovo del contratto. L’esterno inglese, prodotto delle giovanili dell’Arsenal, è pronto a legarsi per molto tempo con il club di Londra.
Nonostante il contratto di Saka non scadesse prima del 2027, il rinnovo di Star Boy, l’idolo dei tifosi Gunners, è sempre stata una priorità per i proprietari del club inglese. Anche il calciatore ha sempre manifestato pubblicamente il suo amore per la squadra e la volontà di rimanere a Londra, nonostante il forte interesse di top club come Real Madrid e PSG. Vi era quindi il reciproco desiderio di arrivare presto ad un nuovo accordo. Come premio per la fedeltà e della costante crescita avuta in questi anni, il classe 2001 diventerà il calciatore più pagato della rosa dell’Arsenal.
Arsenal, Saka diventerà il più pagato in squadra
Secondo le indiscrezioni, passerà dall’attuale stipendio di 10 milioni di sterline ad un ingaggio intorno ai 15-16 milioni di pound. Con il nuovo accordo, Saka riceverà uno stipendio superiore a quelli dei tre attualmente più pagati nell’Arsenal: Gabriel Jesus, Martin Odegaard e Kai Havertz.
Il rinnovo di Saka rappresenta la prima grande operazione condotta dal nuovo direttore sportivo Andrea Berta. L’ex dirigente dell’Atletico Madrid, entrato in carica al posto di Edu nel mese di marzo, inaugura la sua avventura con i Gunners blindando la stella della squadra.
Nonostante l’infortunio al bicipite femorale che lo ha costretto ai box per oltre 3 mesi, Saka ha fatto registrare ottimi numeri: 11 gol e 14 assist in stagione per lui. Soprattutto in Champions League è stato spesso il trascinatore della squadra, grazie alle 5 reti realizzate in Europa. Prima di ufficializzare il suo rinnovo, lo Star Boy vuole condurre il suo Arsenal alla seconda finale di Champions League della sua storia.
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