Premier League
Il Manchester City è campione d’Inghilterra! Tutti i verdetti della Premier League
Il Manchester City è campione d’Inghilterra per la decima volta, ma non solo: tutti i verdetti dell’ultimo turno di Premier League.
Manchester City campione, battuto l’Arsenal al fotofinish
Il Manchester City vince la Premier League per la decima volta nella sua storia, l’ottava negli ultimi dodici anni. La squadra di Guardiola era padrona del proprio destino, in quanto gli bastava una vittoria a Etihad contro il West Ham per festeggiare. Partita indirizzata quasi subito, grazie alla doppietta di Foden in avvio di partita.
Nemmeno venti minuti e i Citizens si sentono già campioni. Forse per questo abbassano un filo la tensione e, alla fine del primo tempo, incassano la rete di Kudus (splendida rovesciata in mischia su sviluppo di calcio d’angolo) che riapre la partita. Le speranze dell’Arsenal vengono frustrate quasi subito. La rete di Rodri, che buca le mani di Areola con un gran destro dal limite dell’area di rigore, chiude la contesa al quarto d’ora del secondo tempo.
Vittoria di pirro invece per i Gunners, che vanno sotto alla fine del primo tempo. Gueye realizza (con evidente deviazione della barriera) su calcio di punizione, ma, due minuti dopo, la squadra di Arteta pareggia subito con la rete di Tomiyasu: appoggio preciso su servizio di Odegaard. L’Arsenal trova anche, nel finale di partita, la vittoria grazie alla rete di Havertz, ma non serve per evitare l’ennesima delusione.
La corsa all’Europa premia Chelsea e Newcastle, ma…
Il Chelsea batte il Bournemouth ed è certo di tornare a giocare le coppe europee dopo un anno di assenza. A stabilire quale sarà il derby di Manchester nella finale di F.A. Cup, che potrebbe ribaltare la classifica. Il gran gol da centrocampo di Caicedo apre le marcature a metà del primo tempo, poi la rete di Sterling a inizio secondo tempo sembrava averla chiusa ma un minuto dopo l’autorete di Badiashille regala patemi inattesi.
I Blues chiudono comunque al sesto posto in classifica, che varrà i preliminari di Conference League in caso di vittoria del Manchester United in finale di F.A. Cup. Red Devils che hanno vinto due a zero sul campo del Brighton, con le reti di Dalot e dell’ex-Atalanta Hojlund. La squadra di Erik ten Hag finisce il campionato all’ottavo posto in classifica, dato che ha vinto anche il Newcastle sul campo del Brentford.
I Magpies partono benissimo, trovandosi avanti di tre reti alla fine del primo tempo, ma le Bees, sostenute dal proprio encomiabile pubblico, vanno a un passo dal pareggiarla. Janelt accorcia subito le distanze a inizio secondo tempo, poi Wissa rimette tutto in discussione prima del rigore guadagnato da Lewis Hall. Il VAR cancella il penalty, in quanto il contatto si materializza al di fuori dell’area di rigore, ma il Newcastle trova comunque la rete del definitivo 4-2. Bruno Guimaraes sfrutta una respinta incerta di Flekken con un tap-in a porta vuota.
Tutti i verdetti della stagione di Premier League
Nessun altro verdetto è stato emesso questa giornata, con Liverpool e Aston Villa già certi di giocare in Champions League il prossimo anno. Tottenham certo dell’Europa League, mentre retrocedono le tre squadre che erano state promosse: ovvero lo Sheffield United, il Luton Town e il Burnley.
L’ultimo appuntamento stagionale del calcio inglese è la finale di F.A. Cup, che si giocherà settimana prossima a Wembley, e che potrebbe rivedere le graduatorie della zona europea. Un’eventuale vittoria del City libererebbe il settimo posto, con l’effetto di qualificare il Newcastle ai preliminari di Conference League e di “promuovere” il Chelsea (che altrimenti giocherebbe i preliminari di Conference) direttamente in Europa League.
La vincente della F.A. Cup si qualifica direttamente per l’Europa e per questo motivo l’eventuale vittoria di una squadra già qualificata (come il City) genera uno slot supplementare. In caso di vittoria dello United, che invece è ottavo in classifica e fuori da tutto, i Diavoli Rossi si qualificherebbero per la prossima Europa League. A rimanere fuori da tutto sarebbe il Newcastle, con il Chelsea che manterrebbe il suo posto in Conference.
Premier League
Crisi Manchester City: il San Marino li prende in giro
Dopo l’ennesima sconfitta in Premier League del Manchester City la pagina ufficiale della Nazionale del San Marino ha voluto commentare in maniera ironica.
Il Manchester City non riesce ad uscire dalla crisi, anzi. Ieri sera all’Etihad i Citizens sono stati battuti per 4-0 dal Tottenham, in una gara che è stata a senso unico sin dall’inizio.
Per Guardiola si tratta della terza sconfitta consecutiva in Premier League. Un momento nero da cui, per il momento, non sembra esserci fine.
Il tweet della Nazionale di San Marino
La crisi di risultati del Manchester City sta sorprendendo in molti, e c’è chi chi ci ha voluto scherzare su. I Citizens hanno pubblicato un post sul loro profilo di X con il risultato del match (0-4). Subito dopo è arrivato il commento della Nazionale di San Marino che, come si direbbe in gergo, ha trollato il club inglese in questo modo:
Premier League
Haaland, la macchina di gol si è ingolfata: tutti i dati
La crisi del Manchester City sta anche nella scarsa vena realizzativa di Haaland, fermo dalla rete segnata all’Arsenal a Settembre.
C’è un pre e un post-infortunio di Rodri nella stagione del Manchester City e questo è sotto lo si sapeva già, è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, nel giorno dell’infortunio dello spagnolo (22 Settembre, nel pari casalingo 2-2 contro l’Arsenal) c’è stato anche un evento che però è passato quasi inosservato.
“Stay humble Erling, eh, stay humble“
Non in Inghilterra, però, dove “stay humble Erling, stay humble” è diventato quasi un mantra. Una frase che si riferisce all’alterco avuto da Mikel Arteta (tecnico dei Gunners) e lo stesso centravanti norvegese, al termine della sopracitata partita “decisa” da un colpo di testa di John Stones al 98esimo. In quell’occasione l’attaccante ex-Borussia Dortmund avrebbe rivolto la fatica frase (“Stay humble“, “rimani umile“) al tecnico spagnolo.
In una concezione karmica dell’universo, che appartiene più al misticismo calcistico che alla realtà, quella frase si è ritorta contro ad Haaland come un boomerang. Infatti, da quel momento in avanti, lo scandinavo ha segnato soltanto due reti in Premier League su sette partite disputate. Non sarebbe corretto dire che Haaland si sia fermato del tutto, ma è un rendimento che stride sicuramente con quello di inizio stagione.
Haaland aveva iniziato la stagione segnando 10 gol nelle prime 5 partite (media esatta di due reti a partita) ed era ovvio che non potesse continuare su questi ritmi per tutto il campionato, ma due soli reti segnati in sette partite (una media inferiore a 0,3 reti per partita) sono troppo pochi per un giocatore del suo calibro. Non è solo un discorso di cifre, ma anche di statistiche. Che, spesso e volentieri, trasformano la percezione in realtà.
Erling Haaland has scored 2 goals from 8.03(xG) in the Premier League since telling Mikel Arteta to stay humble.
— The xG Philosophy (@xGPhilosophy) November 23, 2024
Haaland, rendimento da incubo…ma solo nel City
Spesso e volentieri si sente dire di un centravanti che non segna che “non gli arrivano palloni giocabili“. Nel caso di Haaland, anche perché gioca in una delle squadre con la miglior produzione offensiva del mondo, non è certo vero. Le due sopracitate reti segnate dal norvegese sono arrivate con trentasei conclusioni, di cui quindici di queste dirette verso la porta. Inoltre, durante questo periodo, i suoi xG erano dello 8,03.
Il conto è presto fatto. Nelle ultime sette partite, il tasso di conversion rate (vale a dire la statistica che misura l’efficienza delle reti segnate in base alle occasioni avute) è stato del 75% inferiore alle aspettative. Chi guarda le partite degli Sky Blues si è reso conto che Haaland sbagli qualche gol di troppo, eppure il problema non sembra unicamente riconducibile al suo stato psico-forma ma alla salute della squadra.
Questo perché, durante la sosta per le nazionali, Haaland si è aggregato alla Norvegia e ha segnato quattro gol in due partite. Contro due avversari non irresistibili come Slovenia e Kazakistan, certo, ma anche in una squadra dalla produzione offensiva estremamente meno qualitativa di quella in cui gioca solitamente. Un dato che deve far riflettere, in vista del prossimo scontro diretto contro il Liverpool.
Premier League
Leicester, UFFICIALE esonero di Steve Cooper: il comunicato
Dopo la sconfitta di ieri con il Chelsea e soli 10 punti ottenuti in 12 partite, il Leicester ha preso la decisione di esonerare Steve Cooper.
Il Leicester City ha deciso di interrompere il rapporto con Steve Cooper, esonerandolo a seguito di un avvio di stagione disastroso. Le Foxes, attualmente 16° in Premier League con appena 10 punti in 12 partite, si trovano pericolosamente vicine alla zona retrocessione, distanti solo due lunghezze.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta di ieri contro il Chelsea per 2-1, un risultato che ha aggiunto un sapore amaro al confronto con l’ex allenatore Enzo Maresca, ora alla guida dei Blues. Ironia della sorte, proprio Maresca aveva guidato il Leicester alla storica promozione in Premier League la scorsa stagione, prima di essere sostituito in estate da Cooper.
“L’allenamento della prima squadra maschile sarà supervisionato dall’allenatore della prima squadra Ben Dawson, supportato dagli allenatori Danny Alcock e Andy Hughes”, si legge nel comunicato ufficiale del club.
We have parted company with Steve Cooper, who leaves his position as First Team Manager with immediate effect.
— Leicester City (@LCFC) November 24, 2024
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