Premier League
Manchester United, quante pretendenti per Casemiro!
Il Manchester United si prepara ad essere letteralmente sommerso di richieste per Casemiro: il brasiliano, infatti, interessa a diversi club dello stesso Paese.
Il calciomercato sta già entrando nel vivo, e non è nemmeno giugno: al Manchester United, uno dei più richiesti è il brasiliano Casemiro, 32 anni, sotto contratto con il club inglese fino a giugno 2026.
Il centrocampista dei Red Devils, utilizzabile anche in difesa, è un profilo interessante con una bella esperienza internazionale alle spalle (prima dello United, il Real Madrid e il Porto).
Il suo cartellino vale 20 milioni di euro: una cifra, tutto sommato, accessibile per molti club.
Manchester United, chi vuole Casemiro?
Le pretendenti del giocatore brasiliano provengono tutte dalla stessa area geografia: l’Arabia Saudita.
I club che hanno manifestato forte interesse per lui, nel dettaglio, sono Al-Nassr, Al-Ahli e Al-Qadsiah. Stando a quanto riportato su twitter dall’esperto di calciomercato Ekrem Konur, il club al quale gioca Cristiano Ronaldo sarebbe pronto a offrire 40 milioni di euro ai Red Devils e un contratto triennale per Casemiro.
Di contro, Al-Ahli e Al-Qadsiah considerano il trasferimento del giocatore una proprietà e pare che avviano già avviato i negoziati con il club.
Uno stipendio monstre
Il grosso dell’esborso, si dice, riguarderà lo stipendio del centrocampista brasiliano: per 3 anni di stipendio, i club della Saudi Pro League sarebbero pronti a sborsare intorno agli 80-90 milioni di euro.
Fonti vicine al giocatore riferiscono la sua preferenza per un eventuale trasferirimento all’Al-Nassr. Inoltre, pare che Casemiro abbia parlato dei suoi futuri progetti con un compagno di squadra: il difensore Raphael Varane, che sembra intenzionato a seguire la stessa strada.
Premier League
Crisi Manchester City: il San Marino li prende in giro
Dopo l’ennesima sconfitta in Premier League del Manchester City la pagina ufficiale della Nazionale del San Marino ha voluto commentare in maniera ironica.
Il Manchester City non riesce ad uscire dalla crisi, anzi. Ieri sera all’Etihad i Citizens sono stati battuti per 4-0 dal Tottenham, in una gara che è stata a senso unico sin dall’inizio.
Per Guardiola si tratta della terza sconfitta consecutiva in Premier League. Un momento nero da cui, per il momento, non sembra esserci fine.
Il tweet della Nazionale di San Marino
La crisi di risultati del Manchester City sta sorprendendo in molti, e c’è chi chi ci ha voluto scherzare su. I Citizens hanno pubblicato un post sul loro profilo di X con il risultato del match (0-4). Subito dopo è arrivato il commento della Nazionale di San Marino che, come si direbbe in gergo, ha trollato il club inglese in questo modo:
Premier League
Haaland, la macchina di gol si è ingolfata: tutti i dati
La crisi del Manchester City sta anche nella scarsa vena realizzativa di Haaland, fermo dalla rete segnata all’Arsenal a Settembre.
C’è un pre e un post-infortunio di Rodri nella stagione del Manchester City e questo è sotto lo si sapeva già, è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, nel giorno dell’infortunio dello spagnolo (22 Settembre, nel pari casalingo 2-2 contro l’Arsenal) c’è stato anche un evento che però è passato quasi inosservato.
“Stay humble Erling, eh, stay humble“
Non in Inghilterra, però, dove “stay humble Erling, stay humble” è diventato quasi un mantra. Una frase che si riferisce all’alterco avuto da Mikel Arteta (tecnico dei Gunners) e lo stesso centravanti norvegese, al termine della sopracitata partita “decisa” da un colpo di testa di John Stones al 98esimo. In quell’occasione l’attaccante ex-Borussia Dortmund avrebbe rivolto la fatica frase (“Stay humble“, “rimani umile“) al tecnico spagnolo.
In una concezione karmica dell’universo, che appartiene più al misticismo calcistico che alla realtà, quella frase si è ritorta contro ad Haaland come un boomerang. Infatti, da quel momento in avanti, lo scandinavo ha segnato soltanto due reti in Premier League su sette partite disputate. Non sarebbe corretto dire che Haaland si sia fermato del tutto, ma è un rendimento che stride sicuramente con quello di inizio stagione.
Haaland aveva iniziato la stagione segnando 10 gol nelle prime 5 partite (media esatta di due reti a partita) ed era ovvio che non potesse continuare su questi ritmi per tutto il campionato, ma due soli reti segnati in sette partite (una media inferiore a 0,3 reti per partita) sono troppo pochi per un giocatore del suo calibro. Non è solo un discorso di cifre, ma anche di statistiche. Che, spesso e volentieri, trasformano la percezione in realtà.
Erling Haaland has scored 2 goals from 8.03(xG) in the Premier League since telling Mikel Arteta to stay humble.
— The xG Philosophy (@xGPhilosophy) November 23, 2024
Haaland, rendimento da incubo…ma solo nel City
Spesso e volentieri si sente dire di un centravanti che non segna che “non gli arrivano palloni giocabili“. Nel caso di Haaland, anche perché gioca in una delle squadre con la miglior produzione offensiva del mondo, non è certo vero. Le due sopracitate reti segnate dal norvegese sono arrivate con trentasei conclusioni, di cui quindici di queste dirette verso la porta. Inoltre, durante questo periodo, i suoi xG erano dello 8,03.
Il conto è presto fatto. Nelle ultime sette partite, il tasso di conversion rate (vale a dire la statistica che misura l’efficienza delle reti segnate in base alle occasioni avute) è stato del 75% inferiore alle aspettative. Chi guarda le partite degli Sky Blues si è reso conto che Haaland sbagli qualche gol di troppo, eppure il problema non sembra unicamente riconducibile al suo stato psico-forma ma alla salute della squadra.
Questo perché, durante la sosta per le nazionali, Haaland si è aggregato alla Norvegia e ha segnato quattro gol in due partite. Contro due avversari non irresistibili come Slovenia e Kazakistan, certo, ma anche in una squadra dalla produzione offensiva estremamente meno qualitativa di quella in cui gioca solitamente. Un dato che deve far riflettere, in vista del prossimo scontro diretto contro il Liverpool.
Premier League
Leicester, UFFICIALE esonero di Steve Cooper: il comunicato
Dopo la sconfitta di ieri con il Chelsea e soli 10 punti ottenuti in 12 partite, il Leicester ha preso la decisione di esonerare Steve Cooper.
Il Leicester City ha deciso di interrompere il rapporto con Steve Cooper, esonerandolo a seguito di un avvio di stagione disastroso. Le Foxes, attualmente 16° in Premier League con appena 10 punti in 12 partite, si trovano pericolosamente vicine alla zona retrocessione, distanti solo due lunghezze.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta di ieri contro il Chelsea per 2-1, un risultato che ha aggiunto un sapore amaro al confronto con l’ex allenatore Enzo Maresca, ora alla guida dei Blues. Ironia della sorte, proprio Maresca aveva guidato il Leicester alla storica promozione in Premier League la scorsa stagione, prima di essere sostituito in estate da Cooper.
“L’allenamento della prima squadra maschile sarà supervisionato dall’allenatore della prima squadra Ben Dawson, supportato dagli allenatori Danny Alcock e Andy Hughes”, si legge nel comunicato ufficiale del club.
We have parted company with Steve Cooper, who leaves his position as First Team Manager with immediate effect.
— Leicester City (@LCFC) November 24, 2024
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, altri contatti col Newcastle: offerto pure Loftus-Cheek | I dettagli
-
Calciomercato3 giorni fa
La Fiorentina piomba su un giocatore della Juventus
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Cardinale ed Elon Musk…altri importanti dettagli: si è parlato di cifre | La nostra esclusiva
-
Serie A5 giorni fa
Milan, rivoluzione in difesa: trovato il vice Calabria
-
Calciomercato6 giorni fa
Fiorentina, spunta un calciatore del Newcastle per l’attacco
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, ora è ufficiale: arriva un rinnovo importante
-
Serie A5 giorni fa
Hellas Verona a stelle e strisce? L’indiscrezione dagli USA
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, assalto Pulisic: il Liverpool cala la carta Chiesa