Premier League
Manchester United, Zirkzee, fuori dopo 33′: sarà addio?
Manchester United, Joshua Zirkzee è il simbolo delle difficoltà: tra fischi e sostituzioni, il nuovo tecnico Ruben Amorim non trova la soluzione e lo sostituisce dopo mezz’ora.
Il Manchester United vive una crisi che sembra non avere soluzione. Dopo l’esonero di Erik ten Hag, la guida tecnica di Ruben Amorim non sta riuscendo a invertire il trend negativo, anzi, il rendimento appare ancora più opaco. Un contesto che ha reso evidente l’incapacità di molti giocatori di reggere la pressione, e tra questi spicca Joshua Zirkzee, il colpo estivo da oltre 40 milioni di euro che finora ha deluso ogni aspettativa.
Manchester United, la sostituzione di Zirkzee
L’episodio più emblematico della crisi del giovane attaccante olandese si è verificato nell’ultima sconfitta di ieri sera, in casa, contro il Newcastle. Sotto di 2 reti dopo appena 20 minuti, con i gol di Isak e Joelinton, Amorim ha deciso di richiamare Zirkzee in panchina poco dopo la mezz’ora. Una scelta umiliante per il giocatore, aggravata dai fischi di Old Trafford che lo hanno costretto a rifugiarsi negli spogliatoi prima di tornare mestamente in panchina.
Sorprendentemente, il tecnico portoghese non ha sostituito Zirkzee con un altro attaccante, ma con Kobbie Mainoo, un centrocampista, segno evidente della totale sfiducia nel contributo dell’ex Bologna. Amorim ha poi spiegato così la decisione: “Josh è un ragazzo d’oro. È stato difficile per me farlo, ma c’era bisogno di mandare un messaggio chiaro alla squadra. Lo sosterremo e andremo avanti”.
Le parole del tecnico non hanno però mitigato l’imbarazzo per l’olandese, il cui impatto nel calcio inglese è stato fin qui marginale. Schierato titolare solo 2 volte in Premier League prima del Newcastle, Zirkzee è percepito più come un rincalzo che come una risorsa per la squadra.
A rincarare la dose è intervenuto Gary Neville, leggenda dello United, che ha commentato così la situazione: “Mi dispiace per lui. So che guadagna molti soldi, ma alla fine è un essere umano, e quella scena è stata dura da vedere”.
L’ipotesi di una cessione già a gennaio si fa sempre più concreta, con la Juventus che potrebbe rappresentare una possibile destinazione per un giocatore alla ricerca di riscatto. Intanto, però, il Manchester United continua a sprofondare, senza un leader in campo e senza una guida tecnica capace di risollevare le sorti di un club ormai irriconoscibile.
Premier League
Il Leicester si aggrappa a El Khannous: chi è il “nuovo Maddison” che ha stregato Guardiola
Le speranze di salvezza del Leicester sono tutte (o quasi) sul talento di Bilal El Khannous, prodigio arrivato in estate dal Genk.
Nella partita che ha vinto il Manchester City prevalere sul Leicester per 2-0, gli applausi sono stati tutti per la formazione di Van Nistelrooy e per Bilal El Khannous: migliore in campo per distacco.
Guardiola incensa El Khannous: il retroscena
Al fischio finale, le telecamere del King Power Stadium hanno pizzicato il tecnico catalano mentre era intento a parlare con alcuni giocatori delle Foxes. Questi erano Vestergaard, Winks e lo stesso El Khannous. Dopo esser stato sollecitato dai media belgi sull’argomento, il marocchino ha rivelato cosa gli avesse detto.
“Guardiola ha detto di esser stato impressionato dalla mia prestazione. Mi ha fatto certamente piacere, ma io non sono stupito. So di cosa sono capace, sono consapevole dei miei mezzi e spero di poter replicare questo genere di prestazione ogni settimana: sto lavorando per questo.”
Lo stesso Guardiola, in un’intervista concessa alla BBC nel post-partita, ha ammesso: “Non è stata la nostra miglior prestazione, ma sono contento per il risultato. Il Leicester ha giocato bene. Probabilmente meglio di noi, soprattutto nella ripresa“. Parole che non arrivano a caso, in quanto quella contro il Leicester è stata la prima volta in stagione in cui i Citizens sono scesi sotto il 50% di possesso palla.
Le Foxes hanno tenuto il pallone per il 54% del tempo. Non accadeva da esattamente 100 partite ad un avversario dei Citizens, per la precisione dall’Aprile del 2023: in una gara di Champions League contro il Bayern Monaco. Un possesso non sterile, dato che ha 11 tiri (di cui 4 nello specchio) e un xG di 1,30 contro l’1,27 degli ospiti. Una prestazione resa possibile soprattutto grazie alla prestazione del marocchino ex-Genk.
Arrivato in estate dalla formazione belga per circa 20 milioni di euro, il classe 2004 ha faticato ad imporsi sotto Cooper ma sta sbocciando con Van Nistelrooy. Titolare in tutte e sei le partite del tecnico olandese, dove ha trovato il suo primo gol in Premier League contro il West Ham. Il Leicester se lo tiene stretto, consapevole di avere fra le mani il “nuovo Maddison“, e si aggrappa al suo talento per tentare di centrare la salvezza.
Premier League
Arsenal, momento d’oro per Gabriel Jesus: 6 gol nelle ultime 4 partite
Gabriel Jesus è tornato in forma smagliante con 6 gol nelle ultime 4 partite, segnalando un momento di rinascita per l’attaccante brasiliano.
Dopo un periodo di alti e bassi, Gabriel Jesus sembra aver ritrovato la sua forma migliore. L’attaccante brasiliano ha messo a segno ben 6 gol nelle ultime 4 partite, dimostrando una ritrovata fiducia e un’efficienza sotto porta che mancavano da tempo. Questa rinascita potrebbe essere un segnale positivo non solo per l’Arsenal, ma anche per la nazionale brasiliana, in vista delle prossime competizioni internazionali.
Arsenal, Gabriel Jesus cambia il mercato?
L’eccezionale rendimento di Gabriel Jesus non passa inosservato e potrebbe influenzare le strategie di mercato del suo club. Con una tale capacità di realizzare gol, l’attaccante diventa un elemento cruciale per il successo della squadra. La sua prestazione potrebbe attirare l’attenzione di altri club, aprendo a possibili scenari di trasferimento nel prossimo mercato.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴⚪️🇧🇷 6 goals in the last 4 games in all competitions for Gabriel Jesus. Back. 📞 pic.twitter.com/2WZ1SuUGHQ
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 1, 2025
Premier League
Manchester City, Rodri: “Il margine per recuperare c’è. La squadra deve…”
Il centrocampista del Manchester City Rodri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AS in merito al momento negativo della squadra e non solo.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Rodri sul momento difficile del City
“Dico sempre che quando ci sono assenze in determinate posizioni, la squadra ne risente. Lo abbiamo vissuto anche negli anni passati con De Bruyne o con altri giocatori che sono stati a lungo assenti. È un momento in cui la squadra deve restare unita. So che stiamo attraversando un periodo difficile, un periodo dove forse fatichiamo ad assimilare e in cui non ci sentiamo bene, ma alla fine questo fa parte dello sport. Bisogna rialzarsi.
La cosa positiva è che c’è margine per il resto della stagione. Le cose possono cambiare molto. Il calcio cambia. Non credo che alla fine questo momento sarà particolarmente significativo, né per il bene né per il male. Si attraversano diverse fasi durante l’anno. Le stagioni ora sono più lunghe e la maturità e la tranquillità sono importanti. Evidentemente, non bisogna rilassarsi né credere che tutto cambierà da un giorno all’altro. Questo non succede nel calcio. Deve migliorare gradualmente. Siamo in una situazione che definirei un po’ limite. Bisogna cercare di vincere, ma senza panico.”
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