Premier League
Premier League: rendimento horror per Juric
Juric-Southampton. Da quando l’ex tecnico giallorosso è arrivato in Premier League tanti Ko. dalla prima con il West Ham all’ultima contro il Crystal Palace.
Ivan Juric dopo la brutta parentesi con la Roma avrebbe certamente voluto ripartire con il piede gusto con la sua nuova esperienza in Inghilterra alla guida del Southampton. Evidentemente però il tecnico croato non è ancora riuscito a mettersi alle spalle il flop con i giallorossi, date le prime sconfitte arrivate in Premier League.
Le prime partite in Premier League
La prima volta su una panchina inglese per Juric avviene non appena le autorità inglesi gli concedono il visto lavorativo. La prima partita, che coincide anche con la prima sconfitta viene giocata nel giorno del famoso Boxing Day contro il West Ham. Dove Juric e i suoi, escono sconfitti dal campo per 1-0, grazie al goal di Jarrod Bowen.
Ancora una volta contro una squadra di Londra, e ancora una volta una sconfitta. Questa volta ad avere la meglio sul Southampton è il Crystal Palace che vince sul campo di casa per 2-1. La squadra di Juric riesce a passare in vantaggio grazie al gioiellino 2006 Dibling, salvo poi farsi rimontare da Eze pima e Chalobah poi. Coronando al peggio la disastrosa stagione dei Saints, orami sprofondati all’ultimo posto della Premier League.
Ivan Juric è chiamato ancora una volta ad un compito difficilissimo. Ovvero cercare in tutti i modi di risollevare una squadra che dopo 18 giornate di campionato è riuscita a mettere assieme solamente 6 punti, a seguito di 14 sconfitte ed un unica vittoria.
Premier League
Il Leicester si aggrappa a El Khannous: chi è il “nuovo Maddison” che ha stregato Guardiola
Le speranze di salvezza del Leicester sono tutte (o quasi) sul talento di Bilal El Khannous, prodigio arrivato in estate dal Genk.
Nella partita che ha vinto il Manchester City prevalere sul Leicester per 2-0, gli applausi sono stati tutti per la formazione di Van Nistelrooy e per Bilal El Khannous: migliore in campo per distacco.
Guardiola incensa El Khannous: il retroscena
Al fischio finale, le telecamere del King Power Stadium hanno pizzicato il tecnico catalano mentre era intento a parlare con alcuni giocatori delle Foxes. Questi erano Vestergaard, Winks e lo stesso El Khannous. Dopo esser stato sollecitato dai media belgi sull’argomento, il marocchino ha rivelato cosa gli avesse detto.
“Guardiola ha detto di esser stato impressionato dalla mia prestazione. Mi ha fatto certamente piacere, ma io non sono stupito. So di cosa sono capace, sono consapevole dei miei mezzi e spero di poter replicare questo genere di prestazione ogni settimana: sto lavorando per questo.”
Lo stesso Guardiola, in un’intervista concessa alla BBC nel post-partita, ha ammesso: “Non è stata la nostra miglior prestazione, ma sono contento per il risultato. Il Leicester ha giocato bene. Probabilmente meglio di noi, soprattutto nella ripresa“. Parole che non arrivano a caso, in quanto quella contro il Leicester è stata la prima volta in stagione in cui i Citizens sono scesi sotto il 50% di possesso palla.
Le Foxes hanno tenuto il pallone per il 54% del tempo. Non accadeva da esattamente 100 partite ad un avversario dei Citizens, per la precisione dall’Aprile del 2023: in una gara di Champions League contro il Bayern Monaco. Un possesso non sterile, dato che ha 11 tiri (di cui 4 nello specchio) e un xG di 1,30 contro l’1,27 degli ospiti. Una prestazione resa possibile soprattutto grazie alla prestazione del marocchino ex-Genk.
Arrivato in estate dalla formazione belga per circa 20 milioni di euro, il classe 2004 ha faticato ad imporsi sotto Cooper ma sta sbocciando con Van Nistelrooy. Titolare in tutte e sei le partite del tecnico olandese, dove ha trovato il suo primo gol in Premier League contro il West Ham. Il Leicester se lo tiene stretto, consapevole di avere fra le mani il “nuovo Maddison“, e si aggrappa al suo talento per tentare di centrare la salvezza.
Premier League
Arsenal, momento d’oro per Gabriel Jesus: 6 gol nelle ultime 4 partite
Gabriel Jesus è tornato in forma smagliante con 6 gol nelle ultime 4 partite, segnalando un momento di rinascita per l’attaccante brasiliano.
Dopo un periodo di alti e bassi, Gabriel Jesus sembra aver ritrovato la sua forma migliore. L’attaccante brasiliano ha messo a segno ben 6 gol nelle ultime 4 partite, dimostrando una ritrovata fiducia e un’efficienza sotto porta che mancavano da tempo. Questa rinascita potrebbe essere un segnale positivo non solo per l’Arsenal, ma anche per la nazionale brasiliana, in vista delle prossime competizioni internazionali.
Arsenal, Gabriel Jesus cambia il mercato?
L’eccezionale rendimento di Gabriel Jesus non passa inosservato e potrebbe influenzare le strategie di mercato del suo club. Con una tale capacità di realizzare gol, l’attaccante diventa un elemento cruciale per il successo della squadra. La sua prestazione potrebbe attirare l’attenzione di altri club, aprendo a possibili scenari di trasferimento nel prossimo mercato.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴⚪️🇧🇷 6 goals in the last 4 games in all competitions for Gabriel Jesus. Back. 📞 pic.twitter.com/2WZ1SuUGHQ
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 1, 2025
Premier League
Manchester City, Rodri: “Il margine per recuperare c’è. La squadra deve…”
Il centrocampista del Manchester City Rodri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AS in merito al momento negativo della squadra e non solo.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Rodri sul momento difficile del City
“Dico sempre che quando ci sono assenze in determinate posizioni, la squadra ne risente. Lo abbiamo vissuto anche negli anni passati con De Bruyne o con altri giocatori che sono stati a lungo assenti. È un momento in cui la squadra deve restare unita. So che stiamo attraversando un periodo difficile, un periodo dove forse fatichiamo ad assimilare e in cui non ci sentiamo bene, ma alla fine questo fa parte dello sport. Bisogna rialzarsi.
La cosa positiva è che c’è margine per il resto della stagione. Le cose possono cambiare molto. Il calcio cambia. Non credo che alla fine questo momento sarà particolarmente significativo, né per il bene né per il male. Si attraversano diverse fasi durante l’anno. Le stagioni ora sono più lunghe e la maturità e la tranquillità sono importanti. Evidentemente, non bisogna rilassarsi né credere che tutto cambierà da un giorno all’altro. Questo non succede nel calcio. Deve migliorare gradualmente. Siamo in una situazione che definirei un po’ limite. Bisogna cercare di vincere, ma senza panico.”
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