Premier League
Premier League, stasera si riparte: tutto quello che c’è da sapere sulla nuova stagione
La Premier League, il campionato più affascinante e seguito al mondo è pronto a ripartire. Stasera in uno dei palcoscenici più evocativi del calcio d’oltremanica, l’Old Trafford, Manchester United e Fulham daranno ufficialmente il via alla stagione 2024-25.
Stagione che vai, cambiamento che trovi, però: infatti, in seguito alle innumerevoli polemiche inerenti l’utilizzo e l’efficacia del Var la Premier League ha deciso di adottare delle novità piuttosto rilevanti.
Il Var in tempo reale ed il nuovo sistema per il fuorigioco
Nel maggio scorso ben 19 club su 20 appartenenti alla massima divisione inglese si sono schierati a favore della tecnologia, confermando la ferma volontà di continuare a poter usufruire del Var (solo il Wolverhampton si era detto contrario).
Nonostante ciò la Premier League ha deciso di introdurre una sorta di “Var in tempo reale” per tutti i tifosi: sulla piattaforma “X” è stato creato un account dal nome “Premier League Match Centre” che permetterà a qualunque fan di venire a conoscenza delle decisioni prese tramite lo strumento praticamente in tempo reale. Tutto questo, ovviamente, avverrà in ogni singolo match.
“In assenza di trasmissione di un audio VAR, non permesso nel calcio, il Premier League Match Centre sarà in grado di trasmettere sui social media informazioni quasi in tempo reale durante le partite.” Questa la parte finale del comunicato ufficiale della Premier League in merito.
Ma non finisce qui: in autunno, infatti, dovrebbe essere introdotto il fuorigioco semiautomatico attraverso un’implementazione del sistema già adottato a Euro 2024: “Le telecamere computerizzate alimentate da Genius Sports saranno installate in ogni stadio della Premier League. Queste telecamere in tutto il campo seguiranno la palla e migliaia di punti dati per ogni giocatore e palla.
Quando si verifica un momento decisivo per una partita, come un rigore, un gol o un cartellino rosso, la tecnologia monitorerà se un giocatore in attacco coinvolto nella fase preparatoria dell’incidente era in fuorigioco. Se un giocatore riceve palla in posizione di fuorigioco, la tecnologia invierà un avviso agli ufficiali nel VAR Hub.” Il tutto, come sottolinea la Premier League stessa, per accelerare le tempistiche e ridurre il margine d’errore (ancora emblematico il gol annullato lo scorso anno a Luis Diaz in Tottenham-Liverpool per un fuorigioco inesistente).
Come sono cambiate le rose
ARSENAL: i Gunners sono ancora i principali candidati a recitare il ruolo di antagonista del Manchester City. L’ossatura della squadra è la stessa, con Merino che sembra avvicinarsi sempre di più. Acquisti: Calafiori (45 mln dal Bologna) . Cessioni: Smith Rowe (Fulham, 32 mln), Elneny (gratuito Al-Jazira) Sambi-Lokonga (prestito Siviglia), Nuno Tavares (prestito Lazio).
ASTON VILLA: Dopo 41 anni i Villans torneranno a giocare la Champions League. La rosa, però, ha subìto diverse variazioni. Riuscirà Emery a ripetersi? Acquisti: Onana (60 mln dall’Everton), Maatsen (45 mln dal Chelsea), Philogene (16 mln dall’Hull City), Iling Jr. (14 mln da Juventus), Dobbin (12 mln dall’Everton), Barrenechea (8 mln dalla Juventus), Barkley (6 mln dal Luton). Cessioni: Diaby (60 mln Al-Ittihad), Douglas Luiz (52 mln Juventus), Archer (15 mln Southampton) Iroegbunam (11 mln Everton), Sanson (4 mln Nizza), Coutinho (prestito Vasco da Gama).
BOURNEMOUTH: il record di punti messo a referto lo scorso anno sarà difficilmente raggiungibile senza Solanke, ma Iraola potrà contare su innesti di qualità. Acquisti: Evanilson (37 mln dal Porto), Sinisterra (24 mln dal Leeds), Unal (17 mln dal Getafe), Huijsen (15 mln dalla Juventus), J. Araujo (10 mln dal Barcellona), Paulsen (2 mln dal Wellington), Jebbison (gratuito dallo Sheffield United). Cessioni: Solanke (65 mln Tottenham), Moore (2 mln Sheffield United), Kelly (gratuito Newcastle).
BRENTFORD: per ora Ivan Toney è ancora a Londra. Ad oggi l’unica pretendente sembra essere l’Al-Ahli. Per sicurezza le Bees si sono coperte le spalle. Acquisti: Igor Thiago (33 mln dal Bruges), Fabio Carvalho (24 mln dal Liverpool). Cessioni: Strakosha (gratuito AEK Atene), Baptiste (gratuito Luton), Zanka (gratuito Anderlecht), Ghoddos (svincolato).
BRIGHTON: non c’è più De Zerbi, ma il mercato dei Seagulls trasuda ambizione. Senza coppe potrebbero tornare nelle zone alte della classifica. Acquisti: Minteh (35 mln dal Newcastle), Wieffer (30 mln dal Feyenoord), Gruda (30 mln dal Mainz), Osman (20 mln dal Nordsjaelland), Yalcouyé (7 mln Goteborg). Cessioni: Undav (27 mln Stoccarda), Gross (7 mln Borussia Dortmund), Leonard (590k Birmingham), Lallana (gratuito Southampton), Buonanotte (prestito Leicester).
CHELSEA: l’era Maresca è iniziata. I soldi spesi sono (nuovamente) tanti, così come i problemi difensivi. La speranza Blues è quella di ricominciare da dove si era terminato. Continuano a tenere banco le questioni Gallagher e Joao Felix in uscita. Acquisti: Pedro Neto (60 mln dal Wolverhampton), Dewsbury–Hall (36 mln dal Leicester), Jorgensen (25 mln dal Villarreal), Kellyman (22,5 dall’Aston Villa U-21), Anselmino (16,5 dal Boca Juniors), Veiga (14 mln dal Basilea), Wiley (10 mln dall’Atlanta), Guiu (6 mln dal Barcellona) , Adarabioyo (gratuito dal Fulham). Cessioni: Maatsen (45 mln Aston Villa), Hall (33 mln Newcastle), Hutchinson (23,5 mln Ipswich), Diego Moreira (2 mln Strasburgo), Ziyech (gratuito Galatasaray), Sarr (gratuito Lens), Thiago Silva (gratuito Fluminense).
CRYSTAL PALACE: Glasner avrà l’opportunità di guidare il gruppo sin dall’inizio dopo l’ottimo finale di stagione. La perdita di Olise, per quanto annunciata, resta incolmabile. Acquisti: Sarr (15 mln dal Marsiglia), Riad (15 mln dal Betis), Kamada (gratis dalla Lazio). Cessioni: Olise (53 mln Bayern Monaco).
EVERTON: dopo la salvezza ottenuta con largo anticipo nonostante il -8 Dyche non ha paura più di nulla. Innesti mirati e addii remunerativi per i Toffees. Acquisti: O’Brien (20 mln dal Lione), Ndiaye (18 mln dal Marsiglia), Iroegbunam (11 mln dall’Aston Villa), Lindstrom (2 mln prestito dal Napoli), Maupay (fine prestito Brentford). Cessioni: Onana (60 mln Aston Villa), Godfrey (12 mln Atalanta), Dobbin (12 mln Aston Villa), André Gomes (svincolato), Alli (svincolato).
FULHAM: Marco Silva vuole proseguire sull’onda lunga della precedente annata. Qualche veterano ha detto addio, ma la qualità non manca. Acquisti. Smith Rowe (32 mln dall’Arsenal), Cuenca (7 mln dal Villarreal), Sessegnon (gratuito dal Tottenham), Mbabu (fine prestito Augusta), C. Vinicius (fine prestito Galatasaray). Cessioni: Palhinha (51 mln Bayern), Adarabioyo (gratuito Chelsea), Decordova-Reid (gratuito Leicester), Ream (gratuito Charlotte), Willian (svincolato).
IPSWICH: dopo ben 22 anni i Tractor Boys fanno ritorno nel massimo campionato inglese grazie alla splendida cavalcata della precedente stagione. Innesti di qualità ed esperienza per mister McKenna. Quasi definito l’acquisto di Cajuste. Acquisti: Hutchinson (23,5 mln dal Chelsea), Greaves (21,5 mln dall’Hull City), Delap (18 mln dal Manchester City U-21), Szmodics (11 mln dal Blackburn), Muric (10 mln dal Burnley), Townsend (590k dal West Brom), Johnson (gratuito dal West Ham), Phillips (prestito dal Manchester City). Cessioni: Ahadme (1 mln Charlton), El Mizouni 470k Oxford United), Hladky (gratuito Burnley).
LEICESTER: Steve Cooper riparte da una neopromossa dopo la separazione a metà annata con il Nottingham Forest. Le Foxes vogliono tornare grandi. Acquisti: Fatawu (17 mln dallo Sporting Lisbona), Okoli (14 mln dall’Atalanta), Golding (6 mln dal Chelsea U-21), Decordova-Reid (gratuito dal Fulham), Buonanotte (prestito dal Brighton), Kristiansen (fine prestito Bologna), Soumaré (fine prestito Siviglia). Cessioni: Dewsbury-Hall (36 mln Chelsea), Iheanacho (gratuito Siviglia), Souttar (prestito Sheffield United), Praet (svincolato), Albrighton (svincolato).
LIVERPOOL: ancora nessun rinforzo per il nuovo Liverpool di Slot che sembra essersi allontanato anche da Zubimendi. Ce la farà il tecnico olandese? Cessioni: Fabio Carvalho (24 mln Brentford), Adrian (gratuito Betis), Matip (svincolato).
MANCHESTER CITY: i Citizens alla caccia del quinto titolo consecutivo non hanno speso molto, ma saranno, probabilmente, chiamati a farlo visto il grave infortunio di Bobb e la cessione di Julian Alvarez. Acquisti: Savinho (25 mln dal Troyes), Cancelo (fine prestito Barcellona). Cessioni: J. Alvarez (75 mln Atletico Madrid), Harwood-Bells (23 mln Southampton), Sergio Gomez (9 mln Real Sociedad), Doyle (5 mln Wolverhampton), Yan Couto (4 mln prestito con diritto di riscatto Borussia Dortmund), Phillips (prestito Ipswich).
MANCHESTER UNITED: la sconfitta ai rigori nel Community Shield nel derby non ha contribuito ad alzare il morale, ma i successivi innesti di Mazraoui e De Ligt si. Il super acquisto Yoro resterà fuori tre mesi. Acquisti: Yoro (62 mln dal Lille), De Ligt (45 mln dal Bayern Monaco), Zirkzee (43 mln dal Bologna), Mazraoui (15 mln dal Bayern Monaco), Sancho (fine prestito Borussia Dortmund). Cessioni: Greenwood (26 mln Marsiglia), Wan-Bissaka (18 mln West Ham), Kambwala (10 mln Villarreal), Van de Beek (500k Girona), Varane (gratuito Como), Forson (gratuito Monza), Martial (svincolato), Amrabat (fine prestito Fiorentina).
NEWCASTLE: dopo aver rischiato di perdere Almiron, Howe è pronto a dare battaglia a tutti, complice anche l’impegno mono-settimanale. Tra i nuovi innesti c’è anche da considerare Tonali che tornerà a disposizione il 28 agosto. Acquisti: Hall (33 mln dal Chelsea), Vlachodimos (24 mln dal Nottingham Forest), Osula (12 mln dallo Sheffield United), Kelly (gratuito dal Bournemouth), Ruddy (gratuito Birmingham City). Cessioni: Anderson (41 mln Nottingham Forest), Minteh (35 mln Brighton), Ritchie (gratuito Portsmouth), Karius (svincolato), Dummett (svincolato).
NOTTINGHAM FOREST: la salvezza centrata all’ultimo respiro con un -4 sulle spalle ha aperto gli occhi ai Tricky Trees, decisi a puntare sulla linea verde, svecchiando la rosa a disposizione di Espirito Santo. Acquisti: Anderson (41 mln dal Newcastle), Milenkovic (14 mln dalla Fiorentina), Jota Silva (7 mln Vitoria Guimaraes), Stamenic (5,5 mln dalla Stella Rossa), Miguel (4 mln dal Corinthians), Eric (1,5 mln dal S.Pauli). Cessioni: Niakhaté (32 mln Lione), Vlachodimos (24 mln Newcastle), Mangala (24 mln Lione), McKenna (gratuito Las Palmas), Kouyaté (svincolato).
SOUTHAMPTON: un solo anno di purgatorio per i Saints tornati in Premier grazie alla finale playoff vinta di misura sul Leeds. Tanti acquisti, pochi addii per mister Martin che punta forte su bomber Armstrong e attende Ogochukwu dal Chelsea. Acquisti: Harwood-Bellis (23 mln dal Manchester City), Downes (18 mln dal West Ham), Archer (15 mln dall’Asto Villa), Brereton Diaz (9 mln dal Villarreal), Sugawara (7 mln dall’AZ Alkmaar), Wood (3,5 mln dallo Swansea), Edwards (3,5 mln dal Peterborough), Wellington (gratuito dal San Paolo), Taylor (gratuito dal Burnley), Lallana (gratuito dal Brighton). Cessioni: Lyanco (4,5 mln Atletico Mineiro), Caleta-Car (4 mln Lione), Perraud (3,5 mln Betis), Adams (gratuito Torino).
TOTTENHAM: dopo esserci andato vicino Postecoglou vuole far tornare in Champions League gli Spurs. L’arrivo di Solanke potrà dare una grossa mano. Acquisti: Solanke (65 mln dal Bournemouth), Gray (41 mln dal Norwich), Odobert (30 mln dal Burnley), Bergvall (10 mln dal Djurgarden), Min-hyeok Yang (4 mln dal Gangwon). Cessioni: Emerson Royal (15 mln Milan), Rodon (12 mln Norwich), Sessegnon (gratuito Fulham), Ndombélé (gratuito Nizza), Hojbjerg (prestito Marsiglia), Bryan Gil (prestito Girona).
WEST HAM: probabilmente quello degli Hammers è il miglior mercato effettuato in Premier League. Nuova linfa che va ad aggiungersi al talento del tridente Soucek, Bowen, Kudus. Lopetegui dovrà essere bravo a far rendere tutti al meglio. Acquisti: Kilman (48 mln dal Wolverhampton), Todibo (prestito con obbligo a 40 mln dal Nizza), Summerville (30 mln dal Leeds), Fullkrug (27 mln dal Borussia Dortmund), Luis Guilherme (23 mln dal Palmeiras), Wan-Bissaka (18 mln dal Manchester United), Guido Rodriguez (gratuito dal Betis), Foderingham (gratuito dallo Sheffield United). Cessioni: Downes (18 mln Southampton), Benrahma (14,5 mln Lione), Kehrer (11 mln Monaco), Johnson (gratuito Ipswich), Ogbonna (svincolato).
WOLVERHAMPTON: persi due pilastri come Pedro Neto e Kilman i Wolves proveranno a voltare pagina con Stand Larsen con il supporto di Matheus Cunha e Hwang Hee-Chan. Acquisti: Rodrigo Gomes (15 mln dal Braga), Pedro Lima (10 mln dallo Sport Recife), Doyle (5 mln dal Manchester City), Strand Larsen (prestito 3 mln dal Celta). Cessioni: Pedro Neto (60 mln Chelsea), Kilman (48 mln West Ham), Hugo Bueno (prestito Feyenoord).
Premier League
Liverpool, Chiesa: “Voglio dare il massimo. Giocare ad Anfield mi emoziona”
Federico Chiesa dichiara il suo amore per il Liverpool, entusiasta di giocare ad Anfield e sentirsi parte di uno dei club più grandi al mondo.
Chiesa: una nuova avventura a Liverpool
Federico Chiesa, noto attaccante italiano, ha espresso pubblicamente il suo entusiasmo per il trasferimento a Liverpool, uno dei club più prestigiosi del mondo. In una recente dichiarazione, Chiesa ha affermato: “Voglio giocare per il Liverpool! Voglio essere qui, voglio fare del mio meglio per questo club”. La passione e l’energia del giocatore sono palpabili, come dimostrano le sue parole che sottolineano il desiderio di contribuire al successo del club inglese.
L’emozione di giocare ad Anfield
Chiesa ha inoltre menzionato quanto sia speciale l’esperienza di giocare ad Anfield, il leggendario stadio del Liverpool. Ha detto: “Giocare ad Anfield mi dà i brividi”. L’attaccante italiano sembra entusiasta dell’opportunità di esibirsi davanti a una delle tifoserie più appassionate del calcio mondiale, sottolineando come la fanbase del Liverpool sia incredibile. Questa nuova avventura rappresenta un importante capitolo nella carriera di Chiesa, che sembra pronto a dare il massimo per il club e i suoi tifosi.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨❤️ Federico Chiesa: “I want to play for Liverpool! I want to be here, I want to do my best for this club”.
“I’m enjoying being at the club, Liverpool is one of the biggest clubs in the world… and the fanbase is amazing. Playing at Anfield gives me shivers”. pic.twitter.com/qKQqo23JbU
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Premier League
Aston Villa, Emery: “Watkins è il nostro attaccante e non voglio che vada via”
Unai Emery ribadisce che Ollie Watkins non è in vendita, malgrado le offerte di altri club. L’attaccante resta un pilastro dell’Aston Villa.
Emery e la Fiducia in Watkins
Unai Emery, allenatore dell’Aston Villa, ha chiarito la posizione del club riguardo al futuro di Ollie Watkins, dichiarando che l’attaccante non è sul mercato. Nonostante le offerte ricevute da altre squadre, Emery ha sottolineato l’importanza di Watkins per i piani sportivi del team. “Non vogliamo che Ollie Watkins lasci il club, è il nostro attaccante”, ha affermato Emery, evidenziando come le offerte siano un buon segnale ma che il club ha obiettivi sportivi ben definiti.
Le Ambizioni dell’Aston Villa
L’Aston Villa non solo intende mantenere Watkins nel suo organico, ma è anche determinato a raggiungere i propri obiettivi sportivi con lui in squadra. Emery ha dichiarato che il club sarà esigente nel trattare eventuali proposte, ribadendo che Watkins è centrale nel progetto dell’Aston Villa. Questo approccio evidenzia la volontà della società di costruire una squadra competitiva attorno ai suoi talenti chiave.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🟣🔵 Unai Emery: “I don’t want Ollie Watkins to leave, he’s our striker”.
“It is good news to have offers from other clubs, but we have our sporting targets. So to get this deal we’re gonna be demanding. Watkins is our striker”. pic.twitter.com/yRMbDbMDEP
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 23° turno di Premier League 2024-25
Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 23°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Ventitreesimo turno: “Cum On Feel The Noize”
LIVERPOOL SUL VELLUTO
Tutto troppo semplice per il Liverpool che infila la terza vittoria consecutiva considerando il 2-1 in Champions League al Lille, mantenendo invariati i sei punti di vantaggio sull’inseguitrice Arsenal.
I Reds impiegano appena 11 minuti a sbloccare la squilibrata sfida con l’Ipswich; merito di un risplendente Szoboszlai, al terzo centro nel torneo, che riceve palla sulla trequarti da Konaté per poi spostarsela sul sinistro e battere con un chirurgico mancino rasoterra l’incolpevole Walton. La formazione di Slot, al gran completo, sbriga definitivamente la pratica prima dell’intervallo: al 35′ Salah, in rete anche martedì, arriva a toccare quota 40 coinvolgimenti diretti stagionali in gol (23 centri e 17 passaggi vincenti) e 100 in Premier League ad Anfield capitalizzando sul secondo palo il cross profondo di Gakpo, mentre al 44′ è lo stesso olandese a trovare la via per il 3-0 ribadendo in porta la corta respinta di Walton sul tentativo ravvicinato di Szoboszlai, diventando il primo olandese ad andare a segno in sei match casalinghi consecutivi da titolare in campionato superando Van Nistelrooy e Van Persie.
L’ex PSV incrementa il proprio score e quello della squadra nella ripresa trasformando in oro lo splendido traversone di Alexander-Arnold, che successivamente sfiorerà il 5-0, con uno stacco di testa nel cuore dell’area. L’unica nota negativa per la capolista arriva nel finale con Greaves, prima gioia in carriera in Premier League, che cancella il nono clean sheet dei Reds mettendo di testa in porta il corner del neo arrivato in prestito dal Brighton Enciso.
Il Liverpool celebra, così, al meglio le 300 presenze di capitan Van Dijk, mentre i Tractor Boys incassano il terzo k.o. di fila restando terzultimi a pari merito con il Wolverhampton.
ARSENAL: CALAFIORI DA TRE, MANITA DEL BOURNEMOUTH
Tre punti sudati, pesanti e meritati per l’Arsenal che passa di misura al Molineux di Wolverhampton al termine di una gara arcigna e complessa in cui accade di tutto.
Il primo colpo della sfida lo battono i padroni di casa con Pablo Sarabia che con il sinistro al volo non inquadra di poco la porta sul traversone di Semedo. La risposta dei padroni di casa, affidatisi per la prima volta dal 1′ dal 1998 a due inglesi di 18 o meno anni, Nwaneri e Lewis-Skelly, arriva puntuale con Havertz, in gol nel 3-0 in Champions League contro la Dinamo Zagabria, che fallisce due ghiotte opportunità su altrettanti suggerimenti di Trossard prima non inquadrando lo specchio e poi centrando in pieno José Sà a pochi metri dalla porta.
La prima sliding door della partita arriva al 43′: questa volta un corner a favore si rivela letale per gli stessi Gunners sui cui sviluppi perdono, infatti, Lewis-Skelly, che riceve dal direttore di gara Oliver un rosso diretto per il durissimo intervento con il piede a martello sulla caviglia di Doherty pronto a ripartire in contropiede. Il terzino classe 2006 diventa, così, all’età di 18 anni e 121 giorni il terzo calciatore più giovane dopo Rooney e Owen a venire espulso, inoltre la sua è la quarta espulsione incassata in questo campionato dalla squadra di Arteta, più di qualunque altro club.
Al rientro dagli spogliatoi il tecnico spagnolo lascia in panchina Nwaneri per dare spazio al rientrante Calafiori, così come Saliba, per coprire la porzione di campo lasciata scoperta da Lewis-Skelly, e in apertura di ripresa gli ospiti sfiorano il vantaggio con Rice e ancora Havertz, sui quali José Sà risponde alla grande. Con il passare dei minuti e complice la superiorità numerica i Wolves mettono con sempre più continuità il naso fuori dalla loro metà campo andando a un passo dall’1-0 con i due tentativi ravvicinati di Matheus Cunha che non producono l’effetto sperato. Nel momento migliore della squadra di Vitor Pereira, però, Joao Gomes, già ammonito, commette una clamorosa ingenuità intervenendo in ritardo su Timber a 80 metri dalla propria porta incassando il doppio giallo, ristabilendo la parità numerica.
Questo episodio regala nuova vigoria all’Arsenal che al 74′, quattro minuti più tardi del rosso al numero 8 dei padroni di casa, mette la freccia con il secondo centro in campionato proprio di Calafiori che mette in porta con un pulitissimo mancino di prima intenzione la corta respinta di Semedo sul cross di Martinelli. L’ultimo sussulto dell’incontro lo produce Ait Nouri che impegna Raya con il mancino, non riuscendo, però, a evitare la quarta sconfitta consecutiva in campionato, l’ottava in casa.
Sesto successo esterno, invece, per i Gunners che staccano di tre punti il Nottingham e provano a tenere aperta la lotta al titolo. Ora in calendario l’impegno con il Girona per blindare il terzo posto nella League Phase di Champions League e lo scontro all’Emirates con il Manchester City nel prossimo turno.
Lo scontro diretto tra le due più grandi sorprese della stagione si trasforma in un’autentica mattanza per il Nottingham, terza miglior difesa prima di questa giornata con soli 22 gol incassati, che ne prende addirittura cinque a Bournemouth.
Le Cherries concludono in vantaggio una prima frazione piuttosto equilibrata in cui accade poco grazie all’undicesimo centro in campionato di Kluivert che dopo averne fatti tre al Newcastle nel turno precedente si inventa un grande gol portando palla in solitaria dalla metà campo al limite dell’area di rigore, posizione da cui scaraventa in porta un destro tanto potente quanto angolato che lascia impietrito l’incolpevole Sels.
A inizio ripresa Espirito Santo prova a scombinare le carte inserendo Dominguez al posto di Yates, ma i padroni di casa sfoderano un cinismo senza precedenti chiudendo, di fatto, i giochi già al 61′. A prendersi la scena è Ouattara che ne fa due in sei minuti, prima mettendo di testa in porta il cross di Kluivert e poi capitalizzando il break a centrocampo di Adams che agevola la sua corsa verso l’area avversaria da dove incrocia il mancino trafiggendo nuovamente Sels.
Nel finale la squadra di Iraola esagera e irrobustisce ulteriormente il risultato nuovamente con l’11 burkinabé che sigla la sua prima tripletta in carriera mettendo in porta la corta respinta del portiere avversario sul tiro dalla distanza di Tavernier, e con Semenyo che fissa il definitivo 5-0 siglando il suo settimo gol in campionato aprendo deliziosamente l’interno destro per piazzare la palla sul secondo palo.
Undicesimo risultato utile consecutivo, dunque, per il Bournemouth che continua a volare agganciando il Chelsea al sesto posto e portandosi a -1 dalla zona Champions. Pesante, pesantissimo k.o., invece, per il Forest, sicuramente troppo largo per i valori espressi nel match, dopo aver raccolto ben 22 punti nelle ultime otto gare. I Tricky Trees restano, comunque, in terza posizione.
CITY: RIMONTA DAL SAPORE CHAMPIONS, AGEVOLE SUCCESSO ESTERNO DEL NEWCASTLE
Sesto risultato utile consecutivo per il Manchester City che fa da contraltare all’ennesima, incredibile rimonta subìta in Champions League per mano del PSG.
Il periodo di fuoco dei Citizens con ben sei big match in sequenza si apre in casa contro il Chelsea forte di due punti di vantaggio, ma con una sola vittoria nelle precedenti sei giornate. Guardiola si affida dal 1′ ai nuovi acquisti Khusanov e Marmoush, ma l’impatto con la Premier League del difensore uzbeko prelevato dal Lens per 40 milioni si rivela da incubo: dopo appena due minuti, infatti, nel tentativo di appoggiare la palla di testa a Ederson regala clamorosamente il pallone a Jackson che non ha difficoltà nel servire lo smarcato Madueke per lo 0-1 e il suo settimo centro in campionato. Poco dopo i Blues si presentano nuovamente davanti a Ederson con Palmer che, invece di calciare, serve Jackson prendendolo in controtempo perdendo l’opportunità di battere a rete, mentre la risposta dei padroni di casa è affidata a Foden che colpisce il palo con un violento destro dal limite.
La formazione di Guardiola inizia a spingere seriamente rendendosi seriamente pericolosa con due tentativi di Gvardiol che si perdono di poco larghi, anche se poi il terzo si rivela essere quello giusto: Gundogan smarca Matheus Nunes davanti a Sanchez con uno splendido lancio, il portiere spagnolo si oppone come può, ma sulla respinta arriva proprio il croato per il suo quinto acuto in campionato, più di qualunque altro difensore.
La ripresa inizia sulla falsariga della seconda parte del primo tempo con gli Sky Blues che si rendono pericolosi a più riprese, specie con Marmoush che sfiora un super gol dal limite dell’area. Rete che, comunque, arriva al 68′ con Haaland che raccoglie il lunghissimo rinvio di Ederson eludendo la marcatura di Chalobah e punendo con un delizioso pallonetto mancino l’avventata uscita di Sanchez. Il norvegese sale, così, a quota 18 in classifica marcatori, mentre l’estremo difensore brasiliano mette a referto il quinto assist in carriera raggiungendo Paul Robinson in cima alla classifica dei portieri con più passaggi vincenti in carriera in Premier League.
Sugli sviluppi di un altro rinvio di Ederson arriva anche il definitivo 3-1: De Bruyne lo spizza in direzione Haaland che difende la sfera spalle alla porta per poi riciclarla per il puntuale inserimento di Foden che si invola verso la porta battendo Sanchez segnando il suo sesto gol nelle ultime quattro partite. Tre punti meritati per il Manchester City che scavalca proprio i Blues al quarto posto e si proiettano al meglio all’ultima e decisiva giornata di Champions League contro il Club Brugge, mentre la formazione di Maresca compie un tangibile passo indietro anche sotto l’aspetto della consapevolezza incassando la terza sconfitta nelle ultime sette giornate.
Torna a vincere il Newcastle dopo lo stop interno contro il Bournemouth dello scorso turno, riprendendo la propria marcia verso il quarto posto passando senza troppe difficoltà sul campo del Southampton.
I Saints si portano a sorpresa in vantaggio al 10′ con l’incornata di Bednarek, secondo gol consecutivo, lasciato liberissimo di svettare sul cross di Bree, ma sostanzialmente la loro produzione offensiva termina lì. I Magpies, praticamente al completo, reagiscono alla grande allo svantaggio costringendo gli avversari perennemente nella loro metà campo, raggiungendo il pareggio con il solito Isak che mette il timbro per la sesta trasferta consecutiva in tutte le competizioni guadagnandosi e trasformando un calcio di rigore in seguito all’intervento in ritardo di Aribo al 26′.
Quattro minuti più tardi è ancora l’ex Real Sociedad a prendersi le luci della ribalta addomesticando meravigliosamente con il mancino l’imbucata di Murphy e battendo Ramsdale con l’interno destro sul secondo palo raggiungendo i 17 centri in campionato, 48 totali in Premier League diventando insieme a Ljungberg il miglior marcatore svedese nella storia della Premier League. I Magpies arrotondano il risultato al 51′ con il primo gol dopo un anno e mezzo in campionato di Sandro Tonali, bravo a sfruttare l’assist di Gordon a sua volta messo in moto dalla sponda di Isak.
La formazione di Howe si mantiene, dunque, a pari punti con il Manchester City ottenendo il settimo successo nelle ultime otto. Sesta sconfitta interna consecutiva per la prima volta nella propria storia per il Southampton sempre più ultimo.
VILLA-WEST HAM: UN PUNTO CHE NON ACCONTENTA NESSUNO, COLPO DI CODA DELL’EVERTON
Secondo pareggio consecutivo in campionato per l’Aston Villa che riscatta solo parzialmente il k.o. di misura in Champions League contro il Monaco.
I Villans, ancora orfani di Pau Torres e con Mings uscito al 38′ per infortunio, approcciano meglio alla sfida contro il West Ham trovando subito il vantaggio con il primo acuto in campionato di Jacob Ramsey che incrocia perfettamente il mancino dopo aver dialogato a velocità supersonica con Watkins che raggiunge quota 100 coinvolgimenti diretti in gol in Premier League con l’Aston Villa, il secondo nella storia del club dopo Agbonlahor, in 169 presenze, il più rapido a raggiungere tale obiettivo dopo De Bruyne nel luglio 2020 con 155 apparizioni all’attivo.
La squadra di Emery domina la prima frazione sfiorando a più riprese il raddoppio, specie con Tielemans e Rogers che intorno alla mezz’ora lo troverebbe anche, ma il Var cancella tutto per una posizione irregolare di partenza di Watkins, assist-man anche in questo caso, sull’imbucata di Bailey. Lo stesso attaccante inglese va vicino alla gloria personale in altre due occasioni, accarezzando soltanto, però, i pali difesi da Areola.
I padroni di casa abbassano notevolmente il ritmo nella ripresa prestando il fianco agli Hammers, usciti totalmente rigenerati dagli spogliatoi. Paquetà spreca una doppia opportunità in area di rigore, mentre Carlos Soler vede negarsi il pareggio, in seguito a un clamoroso errore di Martinez in uscita, dal salvataggio sulla linea di Konsa. Il meritato 1-1 arriva al 70′ con l’incornata sul cross profondo di Edson Alvarez di Emerson Palmieri, secondo centro in campionato, imprendibile per il portiere avversario. Nell’ultimo minuto di recupero gli ospiti vanno addirittura a un passo dal colpaccio complice un nuovo errore di Martinez che non blocca il tiro centrale di Irving permettendo a Soucek di servire Paquetà per l’1-2, anche in questo caso annullato per il fuorigioco del centrocampista ceco sulla conclusione di quello scozzese.
Il punto a testa che ne consegue non soddisfa nessuno con i Villans, impegnati in settimana con il Celtic per assaltare la qualificazione diretta agli ottavi di Champions, che restano all’ottavo posto e gli Irons, a cui comunque il cambio modulo di Potter ha portato qualche beneficio, al quattordicesimo.
Seconda vittoria consecutiva per l’Everton, rigenerato dalla cura Moyes, che espugna l’American Express Stadium conquistando tre punti vitali in ottica salvezza.
Hurzeler esclude dall’undici iniziale Rutter e Minteh, mentre Moyes si affida ai suoi uomini migliori per contrastare la ragnatela di passaggi della formazione di casa che, però, nel primo tempo produce poco o nulla concedendo ai Toffees le occasioni migliori. Beto, entrato al 13′ al posto dell’infortunato Calvert-Lewin, va vicino al vantaggio intorno alla mezz’ora, mentre poco dopo il 40′ provoca il tocco di mano di Veltman in area dopo il quale il direttore di gara Robinson concede il rigore dopo revisione al Var, trasformato con freddezza da Ndiaye, al quinto centro in campionato, il secondo consecutivo, il quarto in un mese.
Nella ripresa gli ospiti si rintanano nella loro metà campo, concedendo 12 tiri totali ai Seagulls di solo uno, però, diretto verso la porta di Pickford, sostanzialmente inoperoso per gran parte dei 90 minuti. I blu di Liverpool celebrano, così, al meglio le 700 panchine in Premier League di Moyes il terzo ad averne collezionate di più dopo Ferguson e Wenger, tornando a vincere in trasferta dopo tre mesi, mentre i Seagulls tornano a perdere dopo sei giornate complicando la loro rincorsa all’Europa.
UNITED DI MISURA, BRENTFORD, ANCORA TRE PUNTI IN TRASFERTA. TOTTENHAM A PICCO
Torna a sorridere il Manchester United che passa a Craven Cottage con l’unico tiro in porta prodotto dando continuità al 2-1 inferto ai Rangers in Europa League.
Amorim si affida nuovamente a Maguire in difesa e al tridente Diallo, Garnacho, Hojlund in avanti, a cui comunque nella prima frazione arrivano pochissimi palloni giocabili, come testimoniato dal solo tiro prodotto in 45 minuti (peggior dato dello United dal 2021-22). Sono, infatti, i Cottagers ad andare sensibilmente vicini all’1-0: Iwobi ci prova per due volte, Jimenez e Smith Rowe una a testa ma peccano di precisione. Nella ripresa le due squadre perdono un elemento a testa per infortunio, Wilson sostituito da Adama Traoré e Ugarte rilevato da Collyer, ma il leitmotiv non sembra cambiare più di tanto.
Proprio lo spagnolo ex Barcellona cestina una grande opportunità in ripartenza non inquadrando la porta da posizione favorevole, mentre gli ospiti battono il primo colpo verso la porta avversaria al 57′ con la punizione di poco a lato di Bruno Fernandes. La sfida si sblocca in via definitiva al 78′ sugli sviluppi di un cross basso di Garnacho respinto da Berge e raccolto da Lisandro Martinez che non ci pensa due volte e calcia di mancino da fuori trovando il suo secondo gol in campionato, complice anche la decisiva deviazione di Lukic.
Nel finale i padroni di casa vanno vicinissimi al pareggio con la spizzata Andersen sul corner di Andreas Pereira respinta sulla linea di porta da Collyer, che garantisce ai Red Devils la seconda vittoria esterna da settembre, e conseguentemente il primo k.o. interno del Fulham dal 23 novembre.
Colpaccio del Brentford a Selhurst Park nel derby con il Crystal Palace, costretto alla resa dopo tre vittorie consecutive in tutte le competizioni e ben sei risultati utili di fila.
Tra le due squadre londinesi accade tutto nella ripresa dopo un primo tempo piuttosto soporifero: le Bees perdono per infortunio capitan Norgaard rilevato da Jensen al 54′, e poco dopo il 60′ guadagnano un prezioso penalty per l’intervento in ritardo di Lacroix ai danni di Collins, poi trasformato (in due tempi visto il palo colpito nel primo tentativo, cancellato dal Var per la precoce entrata in area di rigore dello stesso Lacroix) da Mbeumo che fa 9 su 9 in carriera dal dischetto confermandosi nella top 5 di coloro con il 100% di realizzazione dagli undici metri. Il raddoppio ospite arriva all’80’ grazie alla splendida incornata di Schade sul cross di Damsgaard che firma l’ottavo assist in campionato (record per un calciatore del Brentford, l’unico danese ad averne messi a referto di più in una singola stagione è Eriksen).
Le Eagles accorciano all’85’ con il primo tocco in carriera in Premier League del classe 2005 Esse, prelevato qualche giorno fa per 15 milioni dal Millwall, su assistenza di Munoz, non riuscendo però a rovinare la festa agli ospiti che infilano la seconda vittoria esterna consecutiva, più di quante ne avevano raccolte nelle precedenti 17.
Quarta sconfitta consecutiva in campionato per il Tottenham che, dopo aver vinto per 2-3 con l’Hoffenheim in Europa League, cade per la prima volta dal 1912 contro una squadra proveniente da sette k.o. di fila come il Leicester.
Gli Spurs, sempre con i soliti problemi legati agli infortuni ma con i rientri di Bentancur e Davies, comandano le operazioni nel primo tempo con Pedro Porro e Son fermati rispettivamente da Stolarczyk e traversa, sbloccando il punteggio al 33′ con il secondo centro consecutivo di Richarlison, bravo a capitalizzare il cross teso del terzino destro spagnolo. Al rientro degli spogliatoi gli Spurs staccano totalmente la spina incassando per la prima volta dal 1997 due gol nei primi cinque minuti della ripresa: al 46′ Vardy sigla l’1-1 capitalizzando l’assist di Decordova-Reid e la tutt’altro che perfetta uscita di Kinsky e al 50′ El Khannous mira e indirizza perfettamente il suo interno destro nell’angolino alla sinistra del portiere avversario ribaltando il match con il suo secondo gol in campionato.
Nel finale Pedro Porro colpisce un altro legno su calcio di punizione, non riuscendo a sventare la sesta sconfitta nelle ultime sette gare, il peggior rendimento degli Spurs dal 2008, mentre le Foxes escono dalla relegation zone con il secondo successo della gestione Van Nistelrooy.
Top & Flop
TOP
1) Dango Ouattara – Prima tripletta in carriera, peraltro contro una delle squadre più in forma del campionato. In una squadra in cui tutto sembra funzionare a meraviglia quelli che giovano maggiormente sono sicuramente gli attaccanti.
2) Alexander Isak – Altro giro, altra doppietta. Dopo un turno di riposo il bomber svedese torna a fare ciò che gli riesce meglio: gonfiare le reti avversarie. Terzo in classifica marcatori dietro Salah e Haaland, prosegue nel suo cammino senza senso.
3) Riccardo Calafiori – Inserito nella Top 3 principalmente per l’enorme peso specifico della sua rete a Wolverhampton che, oltre a regalare nuova linfa all’Arsenal, tiene ancora semi-aperta la lotta al titolo. Il suo rientro in pianta stabile sarà sicuramente fondamentale.
Extra: Cody Gakpo: Due gol e un assist in una gara tutta in discesa per i Reds. Il suo rendimento casalingo è degno dei migliori attaccanti, così come quello complessivo del Liverpool in stagione.
FLOP
1) Joao Gomes – Rimediare il doppio giallo per un fallo all’altezza dell’area di rigore avversaria nel momento migliore della tua squadra, forte dell’uomo in più, è deprecabile. Una buona parte di responsabilità della sconfitta dei Wolves passa dalla sua espulsione.
2) Myles Lewis-Skelly – Fortunatamente per lui il suo rosso diretto rimediato nel primo tempo non ha conseguenze sul risultato finale. La prima, vera nota stonata della sua stagione d’esordio.
3) Abdukodir Khusanov – Un errore che conduce al gol avversario, un giallo e ben sette passaggi sbagliati in costruzione, forse esordio peggiore non ci poteva essere. Esce dal campo al 54′ e per sua fortuna il City riesce a ribaltare il risultato. Guardiola avrà molto da lavorare.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool* |
53 | 22 | 16 | 5 | 1 | 54:21 | +33 |
2 | Arsenal | 47 | 23 | 13 | 8 | 2 | 44:21 | +23 |
3 |
Nottingham Forest |
44 | 23 | 13 | 5 | 5 | 33:27 | +6 |
4 |
Manchester City |
41 | 23 | 12 | 5 | 6 | 47:30 | +17 |
5 |
Newcastle |
41 | 23 | 12 | 5 | 6 | 41:27 | +14 |
6 |
Chelsea |
40 | 23 | 11 | 7 | 5 | 45:30 | +15 |
7 |
Bournemouth |
40 | 23 | 11 | 7 | 5 | 41:26 | +15 |
8 | Aston Villa | 37 | 23 | 10 | 7 | 6 | 34:35 | -1 |
9 | Brighton | 34 | 23 | 8 | 10 | 5 | 35:31 | +4 |
10 | Fulham | 33 | 23 | 8 | 9 | 6 | 34:31 | +3 |
11 | Brentford | 31 | 23 | 9 | 4 | 10 | 42:40 | +2 |
12 |
Manchester United |
29 | 23 | 8 | 5 | 10 | 28:32 | -4 |
13 |
Crystal Palace |
27 | 23 | 6 | 9 | 8 | 26:30 | -4 |
14 | West Ham | 27 | 23 | 7 | 6 | 10 | 28:44 | -16 |
15 |
Tottenham |
24 | 23 | 7 | 3 | 13 | 46:37 | +9 |
16 |
Everton* |
23 | 22 | 5 | 8 | 9 | 19:28 | -9 |
17 |
Leicester |
17 | 23 | 4 | 5 | 14 | 25:49 | -24 |
18 |
Wolverhampton |
16 | 23 | 4 | 4 | 15 | 32:52 | -20 |
19 |
Ipswich Town |
16 | 23 | 3 | 7 | 13 | 21:47 | -26 |
20 |
Southampton |
6 | 23 | 1 | 3 | 19 | 16:53 | -37 |
* Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 1 febbraio
Nottingham Forest 13:30 Brighton
Newcastle 16:00 Fulham
Everton 16:00 Leicester
Ipswich 16:00 Southampton
Bournemouth 16:00 Liverpool
Wolverhampton 18:30 Aston Villa
Domenica 2 febbraio
Manchester United 15:00 Crystal Palace
Brentford 15:00 Tottenham
Arsenal 17:30 Manchester City
Lunedì 3 febbraio
Chelsea 21:00 West Ham
-
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