Premier League
Premier League: svelate le date delle due sessioni di mercato

La Premier League sta per volgere al termine. Con ormai solamente una giornata da disputare, le società sembrano già proiettate al prossimo calciomercato, di cui sono state svelate le date di inizio e di fine.
Le date
I venti club del campionato più bello del mondo avranno l’opportunità di apportare modifiche alle loro rose a partire dal 14 giugno fino al 30 agosto. La sessione invernale, invece, inizierà il 1 gennaio 2025 e terminerà il 3 febbraio 2025.
Premier League
Premier League, Tottenham disastroso: ecco i numeri

Il campionato del Tottenham è a dir poco drammatico. Andiamo a vedere le statistiche disastrose che vede i londinesi più vicini alla zona retrocessione.
E’ vero, il vero campionato disastroso finora è del Man Utd, ma quello degli Spurs non è da meno. Quindicesimo posto, 17 sconfitte, 37 punti: basta questo per far capire la situazione.
E pensare che 6 anni fa, gli Spurs erano clamorosamente in finale di Champions sotto la guida di Pochettino. E’ vero che la squadra di Londra è a secco di trofei da tanto (Coppa di Lega 2008), ma una stagione così nessuno se l’aspettava.
Tottenham, analisi del disastro
Questa è senza dubbio il peggior campionato degli Spurs negli ultimi 15 anni. Bisogna tornare indietro alla stagione 2008/09 con i londinesi che avevano collezionato all’epoca 42 punti in 32 partite. Ma anche la stagione precedente a quella fu difficile (39 punti in 32 partite).
Un altro problema della squadra di Postecoglou è la difesa. Sono 26 i gol subiti nei primi tempi, ma soprattutto 22 le partite passate in svantaggio su 32. Peggio di loro solo Wolverhampton, Southampton e Leicester.
I problemi in difesa però sono anche la causa di punti buttati per strada. Infatti, sono 19 le volte passate in vantaggio dai londinesi: i punti persi però sono 21. Peggio di loro solo Fulham, Southampton e Ipswich.
Premier League
L’Arsenal lavora ai rinnovi di Nwaneri e Lewis-Skelly

L’Arsenal ha avviato le trattative per rinnovare i contratti dei due gioielli dell’Academy, Ethan Nwaneri e Myles Lewis-Skelly.
Arsenal, focus sui Talenti del Futuro
L’Arsenal continua a investire nei suoi giovani promettenti, con Mikel Arteta che ha recentemente partecipato a una sessione di allenamento insieme a Ethan Nwaneri e Myles Lewis-Skelly. Questi due giovani calciatori rappresentano il futuro della squadra londinese e il club sta attivamente lavorando per assicurarsi la loro permanenza con nuovi contratti, dimostrando la fiducia nelle loro capacità e potenzialità.
Strategia di Crescita e Sviluppo
La dirigenza dell’Arsenal non si ferma solo agli allenamenti, ma sta anche avanzando con decisione nelle trattative per i nuovi accordi contrattuali dei due talenti. Questo approccio sottolinea una strategia chiara: puntare sulla crescita interna, valorizzando i giocatori del vivaio per costruire una squadra competitiva e sostenibile. Con la guida di Arteta, il club mira a consolidare una solida base di giovani capaci di fare la differenza nel panorama calcistico internazionale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano.
🔴⚪️ Mikel Arteta in training today with Ethan Nwaneri and Myles Lewis-Skelly 🤝🏻
…while Arsenal board keep working, advancing well in negotiations over new deals for both their talents. ⏳⭐️ pic.twitter.com/vBWDUdH9B6
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 15, 2025
Premier League
Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 32° turno 2024-25

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 32°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Trentaduesimo turno: “Ticket To Ride”
LIVERPOOL SEMPRE PIÙ VICINO AL TITOLO
Sesta vittoria interna consecutiva per il Liverpool che riscatta il 3-2 incassato dal Fulham nello scorso turno ottenendo tre punti che permettono l’allungo a +13 sull’Arsenal.
I Reds formato tipo eccezion fatta per i terzini e Jones approcciano meglio alla sfida mettendo le basi per il vantaggio già nei primi istanti con Bradley e Salah vicini al bersaglio grosso, centrato al 18′ da Luis Diaz, all’undicesimo centro in campionato, bravo nel raccogliere e finalizzare sul secondo palo l’assist dell’egiziano, il diciottesimo nel torneo che vale il 45esimo coinvolgimento diretto in gol stagionale (nuovo record in un campionato da 38 giornate).
In seguito all’1-0 la formazione di Slot abbassa baricentro e concentrazione, lasciando spazio alle scorribande del West Ham che batte un colpo verso la porta di Alisson con Kudus, il cui pallonetto si infrange sulla parte alta della traversa. Anche nella prima parte della ripresa sono gli ospiti a godere delle occasioni più ghiotte, prima con Bowen e poi nuovamente con Kudus, entrambi schermati da due super interventi dell’estremo difensore brasiliano. L’ex Roma non può, però, nulla all’86’ quando Wan-Bissaka lascia partire un cross teso da sinistra sui cui sviluppi Robertson e Van Dijk non si intendono, con lo scozzese che devia goffamente il pallone nella propria porta.
Giunti ormai in procinto del 90′ l’1-1 sembrava poter essere il risultato finale, quantomeno fino al corner calciato da destra qualche minuto dopo da Mac Allister e messo in porta dalla zuccata proprio di Van Dijk che riscatta il precedente errore di valutazione trovando il suo secondo centro nel torneo, il 24esimo in Premier League dal suo debutto del settembre 2015 (nessun difensore ha segnato di più nel periodo). L’incornata del capitano permette, dunque, ai Reds di avvicinarsi ulteriormente al titolo, mentre il West Ham scivola in diciassettesima posizione, seppur molto distante dal terzultimo posto.
ARSENAL: ENNESIMO PARI, L’EVERTON ESPUGNA CITY GROUND
Dopo il roboante 3-0 rifilato al Real Madrid nel segno di Rice l’Arsenal non riesce ad andare oltre l’1-1 nel match interno contro il Brentford, collezionando il quarto pareggio nelle ultime sei, nonché il dodicesimo in questo campionato, solo l’Everton ne ha messi a referto di più (14).
Uno dei tanti derby londinesi si apre con una super occasione cestinata da Ajer che a tu per tu centra in pieno l’ex di turno Raya, e prosegue sull’onda lunga emotiva con il vantaggio dei padroni di casa siglato di testa da Tierney, una delle tante seconde linee scelte da Arteta per questo match complici defezioni e impegni ravvicinati, ma annullato in un secondo momento per una posizione irregolare di partenza del terzino scozzese ravvisata dal fuorigioco semiautomatico. La prima frazione si chiude con due audaci tentativi di Martinelli e Trossard, prontamente sventati da Flekken che preserva uno 0-0 giusto per i valori espressi in questi 45 minuti.
Il vantaggio dei Gunners matura al 61′, insolitamente sugli sviluppi di un corner contro piuttosto che a favore: Raya abbranca il cross dalla bandierina di Damsgaard mettendo immediatamente in moto Rice che percorre circa 50 metri palla al piede prima di scaricare, in una situazione di tre contro tre, il pallone alla propria destra dove è appostato Thomas Partey che apre il piattone battendo Flekken, mettendo a referto il quarto centro nel torneo, il terzo in casa.
La formazione di Arteta tira, però, precocemente i remi in barca anche per preservare qualche energia in vista del ritorno dei quarti di Champions League al Bernabeu in programma mercoledì, esponendosi alle sempre temibili sortite offensive delle Bees che livellano il risultato al 74′ grazie allo sfondamento sulla destra dell’ex Fiorentina Kayode e alla conseguente sponda aerea arretrata di Collins che mette in moto Wissa, bravissimo nel finalizzare con una pregevole girata spalle alla porta, arrivando a toccare quota 15 in classifica marcatori (in carriera ci era riuscito solamente in Ligue 2 con il Lorient nel 2019-20), facendo diventare i biancorossi l’unico club di questa Premier League a poter godere di due calciatori con 15 o più centri stagionali, l’altro, ovviamente, è Mbeumo con 16.
Gli ospiti rischiano grosso qualche istante più tardi con l’avventata uscita fuori area sul rilancio di Raya da parte di Flekken che, nel tentativo di addomesticare la sfera con i piedi, spalanca la porta al subentrato Saka, a sua volta colpevole di attardarsi troppo nella conclusione venendo rimontato dal recupero disperato di Kayode. L’Arsenal arriva, dunque, a quota 16 punti persi da situazione di vantaggio in questa stagione, tanti quanti assemblati nelle precedenti due, spianando ulteriormente la strada al Liverpool in ottica titolo, mentre la formazione di Frank strappa un altro risultato utile di prestigio dopo lo 0-0 interno contro il Chelsea di settimana scorsa.
Continua a sorprendere l’Everton di Moyes, capace questa volta di mettere a referto il colpaccio di giornata espugnando di misura il City Ground di Nottingham.
Nonostante i padroni di casa riaccolgano a un mese di distanza dall’ultima volta bomber Wood il primo tempo scivola via sui binari dell’equilibrio con sporadiche e non propriamente significative occasioni, come da copione, da entrambe le parti, tant’è che Sels e Pickford devono sporcarsi i guanti solamente una volta a testa, il primo per respingere il tentativo ravvicinato di Garner, il secondo per neutralizzare quello di Jota Silva.
La ripresa risulta essere decisamente più frizzante, ma sorprendentemente non per merito dei padroni di casa, certamente quelli con maggiori necessità in termini di classifica. L’unico tiro verso la porta avversaria della formazione di Espirito Santo nei secondi 45 minuti arriva, infatti, al 54′ con Hudson-Odoi che non impensierisce particolarmente Pickford con il suo destro centrale, cosa che, invece, non si può dire per Sels, costretto agli straordinari qualche istante più tardi per sventare la minaccia Ndiaye presentatosi da solo in area di rigore.
I Toffees mettono il turbo nei quindici minuti finali, prima con Harrison che dal limite non trova di poco la porta e poi nuovamente con Garner, lesto nel proiettarsi per primo sulla corta respinta di Milenkovic, senza, però, centrare lo specchio. Proprio quando la sfida sembrava arenarsi sullo 0-0, però, Murillo, eroe nell’1-0 di due settimane fa con il Manchester United, si fa soffiare il pallone da McNeil all’altezza del centrocampo, permettendo al numero 7 ospite di imbucare per il solissimo Doucouré che batte Sels stringendo il destro piazzato sul primo palo, siglando il suo terzo centro nel torneo, il primo esterno, nonché il più tardivo in trasferta negli ultimi 20 anni (93:03) del club del Merseyside, mandando in estasi il settore ospiti.
L’Everton ottiene, così, il decimo risultato utile della gestione Moyes in dodici gare disputate, costringendo il Forest alla resa interna come non succedeva da novembre, oltre che a doversi seriamente guardare le spalle dalle inseguitrici in ottica Champions League.
VOLA ALTISSIMO IL NEWCASTLE, IL CHELSEA CONTINUA AD ARRANCARE
Quarto successo consecutivo per il Newcastle che asfalta il Manchester United a St. James’ Park garantendosi il momentaneo quarto posto con possibilità di scavalcare il Nottingham al terzo in caso di vittoria nel recupero di mercoledì contro il Crystal Palace.
Nonostante l’esito finale possa far pensare a un dominio assoluto da parte dei padroni di casa, sono gli ospiti a creare la prima opportunità da gol in seguito a una splendida combinazione al limite tra Zirkzee e Bruno Fernandes che porta al tiro l’olandese e alla conseguente parata Pope. Al 24′, però, i Magpies mettono la freccia grazie alla preziosa sponda di Isak e alla pregevole conclusione al volo di Tonali, terzo centro in campionato, il secondo di fila in casa, che supera Bayindir, il secondo di Onana. Nonostante le fatiche europee (2-2 in trasferta con il Lione nell’andata dei quarti di Europa League) i Red Devils riescono in qualche modo a livellare il risultato grazie al “puntazo” di Garnacho sul suggerimento di Dalot, che sorprende Pope e permette all’argentino di siglare il suo quinto acuto nel torneo.
A inizio ripresa la formazione di Howe indirizza nuovamente il match a proprio favore con Barnes che capitalizza il decimo assist su azione in campionato di Murphy (il primo calciatore bianconero a riuscirci dopo Robert nel 2001-02), così come il clamoroso scivolone al 64′ di Mazraoui, punendo di nuovo Bayindir con un destro sotto la traversa, diventando il primo Magpie a realizzare una doppietta contro lo United dal dicembre 2000, Shearer in quel caso.
A completare l’opera di auto-distruzione ospite ci pensa proprio il secondo portiere sbagliando totalmente il rinvio spianando la strada al quarto centro nel torneo di Bruno Guimaraes: la ciliegina sulla torta di una prestazione pressoché perfetta. Per la prima volta dal 1931 il Newcastle riesce a vincere, dunque, entrambe le sfide stagionali con lo United, al quattordicesimo k.o. in campionato.
Secondo pari consecutivo per il Chelsea che continua a frenare, complice anche l’impegno di Conference League che lo ha visto trionfare 0-3 sul campo del Legia Varsavia nell’andata dei quarti di finale.
I Blues provano a indirizzare sin dalle prime battute il match interno contro l’Ipswich, ma prima il palo e poi Palmer (il portiere ospite) si frappongono fra loro e il vantaggio. A sbloccare il punteggio a sorpresa sono i Tractor Boys al 19′ grazie alla zampata di Enciso che torna a segnare dopo quasi due anni in campionato, così come Ben Johnson che al 31′ torna a sorridere dopo tre anni e mezzo con un notevole colpo di testa sul cross dello stesso Enciso.
La formazione di Maresca riesce a rientrare in gara al primo minuto della ripresa con il cross basso di Madueke deviato nella propria porta da Tuanzebe nel tentativo di anticipare Cucurella, e al 78′ a livellare la sfida, in seguito a una lunga fase di possesso palla sterile, con lo splendido destro a giro di Sancho, a secco dall’8 dicembre, che si insacca sotto la traversa. Nel recupero Palmer si deve superare per cancellare il 3-2 di Enzo Fernandez, assicurando ai suoi un punto che li tiene in vita, quantomeno aritmeticamente, in ottica salvezza, mentre i londinesi vengono scavalcati da Manchester City e Newcastle.
CITY: RIMONTA NEL SEGNO DI DE BRUYNE, TRIS DEL VILLA
Torna a ruggire in chiave quinto posto (ormai è ufficiale: l’Inghilterra potrà godere di una squadra in più nella prossima Champions League) il Manchester City che davanti al proprio pubblico supera non senza difficoltà un Crystal Palace reduce da ben sei vittorie nelle precedenti sette gare disputate tra campionato e coppa.
Le Eagles, infatti, confermano il loro ottimo momento di forma partendo fortissimo e mettendo la freccia all’8′ con il filtrante rasoterra di Munoz per Sarr che taglia completamente fuori la sguarnita difesa di casa con un cross teso spinto in porta sul secondo palo da Eze, che finalmente apre il conto personale in campionato nel 2025. Qualche minuto più tardi Henderson è bravissimo a schermare Marmoush mandato in porta da De Bruyne, e al 21′ il tabellone luminoso di Etihad si vede costretto ad aggiornarsi con un raggelante 0-2 in seguito alla svettata di Richards, schierato al posto dello squalificato capitan Guéhi e al primo centro nel torneo, sul corner calciato da Wharton che vale il 14esimo centro stagionale da palla inattiva per la squadra di Glasner, nessuno ha fatto meglio. Il tutto coadiuvato dalla complicità di Ederson, in evidente ritardo sullo spiovente nell’area piccola.
Gli ospiti siglerebbero addirittura lo 0-3 al 28′, certificando un avvio super per loro e da incubo per gli avversari, se non fosse per il leggero offside di partenza di Eze, poi catalizzatore, sul suggerimento di Munoz, ravvisato dal fuorigioco semiautomatico nella sua gara d’esordio in Premier League. L’episodio favorevole scuote i Citizens che al 33′ tornano in partita grazie al quinto gol in Premier League su calcio di punizione diretto di De Bruyne, a secco in campionato da dicembre, bravo a sorprendere Henderson sul primo palo dal limite dell’area, e immediatamente dopo vanno a un passo dal pareggio con il colpo di testa di McAtee di poco a lato.
Il 2-2 non tarda, comunque, ad arrivare: al 36′, infatti, lo stesso McAtee lascia partire un morbido cross sul secondo palo per la testa di De Bruyne che orienta il pallone all’indietro per la battuta di Gundogan, clamorosamente ciccata, al contrario di quanto fa Marmoush che di prepotenza irrompe sulla traiettoria battendo ancora Henderson portandosi a quota 6 in classifica marcatori. La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo, con gli arrembanti Sky Blues che impiegano appena due minuti per passare in vantaggio grazie a Kovacic, a segno dopo tre mesi in campionato, freddo nel finalizzare con un destro all’angolino una splendida trama iniziata sulla sinistra da Gundogan e rifinita da O’Reilly prima e De Bruyne poi.
Sulle ali dell’entusiasmo per un rimonta vecchio stile i ragazzi di Guardiola si portano addirittura a +2 con lo splendido assist di Ederson, il quarto stagionale, il settimo in carriera, nessun portiere meglio di lui nella storia della Premier League, che si riscatta pescando il solissimo McAtee, lucido nello scartare Henderson e depositare il pallone nella porta sguarnita per la terza gioia personale nel torneo. Nel finale c’è tempo anche per una prima volta, quella di O’Reilly, classe 2005 con già tre acuti all’attivo in FA Cup in questa stagione, bravissimo nel mettere in porta con un mancino al volo la corta respinta di Richards sul tentativo di cross di McAtee.
Nonostante una partenza da horror, dunque, il City si dimostra ancora vivo e competitivo per un posto nella prossima Champions League, costringendo il Palace alla sconfitta esterna che in campionato mancava da ottobre.
Quarta vittoria di fila in campionato per l’Aston Villa che riscatta il 3-1 incassato nell’andata dei quarti di Champions League dal PSG passando sul campo del fanalino di coda Southampton.
La prima frazione si rivela sorprendentemente equilibrata, con i Saints a un passo dal vantaggio con Onuachu schermato da Martinez a pochi metri dalla porta. I Villans si svegliano al rientro dagli spogliatoi, complice anche gli inserimenti in corso d’opera di Watkins e Malen: proprio il numero 11 al 69′ si guadagna un calcio di rigore in seguito a un intervento in ritardo di Bednarek, poi parato da Ramsdale ad Asensio. Lo 0-1, però, è rimandato di soli tre minuti, al 73′, infatti, Tielemans si inventa uno splendido lancio che premia l’inserimento di Watkins, bravissimo a scavalcare Ramsdale con tocco di prima, arrivando a toccare quota 14 in campionato.
L’opera la completano Malen, al terzo centro consecutivo grazie a un potente destro incrociato, al 78′ e McGinn, che apre finalmente il proprio conto in questa stagione ribadendo in porta un altro penalty parato da Ramsdale ad Asensio.
Con questi tre gol dalla panchina il Villa diventa la squadra con più gol all’attivo dai subentrati (17) in questo campionato restando a stretto contatto con la zona Champions, mentre i Saints incassano il ventiseiesimo k.o. nel torneo, nuovo record negativo nella storia del club.
IL BOURNEMOUTH TORNA A VINCERE, OCCASIONE PERSA PER IL BRIGHTON. WOLVES FORZA QUATTRO
Dopo aver raccolto appena due punti nelle ultime sei giornate torna a sorridere il Bournemouth che supera di misura il Fulham nel monday night agganciandolo all’ottavo posto in classifica.
Il gol decisivo viene siglato ad appena 53 secondi dal calcio d’inizio da Semenyo, bravo ad approfittare dell’incertezza di Robinson nel disimpegno piazzando la palla all’angolino sinistro con l’interno mancino dal limite dell’area. Il ghanese rientra, così, nella stretta cerchia di calciatori in grado di realizzare almeno 8 gol sia di destro che di sinistro in Premier League dall’inizio della scorsa stagione: oltre a lui presenti Mateta, Wissa e Wood.
Le Cherries legittimano il vantaggio al quarto d’ora con la traversa colpita da pochi passi da Evanilson, ma rischiano alla mezz’ora in seguito allo svarione di Huijsen che smarca Rodrigo Muniz, a cui manca il killer instinct per punire Kepa nel tu per tu. Nella ripresa accade poco, Leno e Kepa vengono impegnati solamente una volta a testa per neutralizzare i pericolosi tentativi di Adams e Iwobi e nulla più, certificando il tredicesimo successo in campionato della squadra di Iraola eguagliando con sei gare d’anticipo il record di punti nella storia del club messo a referto lo scorso anno. I Cottagers, invece, incassano il decimo k.o. nel torneo, il sesto in trasferta, non riuscendo a dare continuità alla pesante vittoria con il Liverpool di settimana scorsa.
Si allunga a quattro la striscia di gare senza vittoria del Brighton che in casa non riesce ad andare oltre il pareggio contro l’ormai spacciato Leicester.
I Seagulls partono in sordina, ma riescono a mettere la freccia al 31′ grazie al calcio di rigore provocato dal tocco di braccio in area di Coady sul tiro di Adingra e trasformato con freddezza da Joao Pedro. L’imprevedibile risposta delle Foxes arriva sette minuti più tardi con lo svarione di Dunk che spiana la strada a El Khannouss, bravo poi a servire Mavididi che al secondo tentativo riesce a bucare Verbruggen interrompendo una carestia di gol che si protraeva da ben otto partite per gli ospiti.
Al decimo della ripresa la formazione di Hurzeler torna in vantaggio attraverso un altro penalty, questa volta generato dalla vistosa trattenuta di Thomas ai danni di O’Riley, capitalizzato nuovamente da Joao Pedro che sale a quota 15 dal dischetto dall’inizio della scorsa stagione (solo Salah con 18 ha fatto meglio nel periodo). I padroni di casa tirano precocemente i remi in barca, però, e il Leicester ne approfitta al 74′ per pareggiare di nuovo i conti con l’incornata di Okoli, al primo centro in carriera in Premier League, sul piazzato di El Khannouss, che nel recupero prende anche un palo.
Il Brighton si allontana, dunque, dalla zona Europa, così come l’undici di Van Nistelrooy, al primo punto ottenuto dal 26 gennaio, dalla salvezza, distante ora 17 punti.
Quarta vittoria di fila per il Wolverhampton che blinda ulteriormente la salvezza rifilando un poker al sempre più sconclusionato Tottenham.
I Wolves impiegano appena 85 secondi (gol più veloce nella loro storia in Premier League) per passare in vantaggio con lo schiaffo di prima da fuori di Ait Nouri, quarto centro nel torneo, il primo nel 2025, concretizzando la corta respinta della difesa ospite sul piazzato di Bellegarde. Gli Spurs, come spesso è capitato sin qui, sono in giornata no difensivamente parlando e prima con un clamoroso errore di Vicario, graziato da Strand Larsen, per poi auto-punirsi con l’autogol di Spence, frutto di un mix di errori sul traversone smorzato di Ait Nouri tra marcature totalmente errate e uscita quasi senza pretese di Vicario.
La scossa in casa Tottenham prova a darla nella ripresa Tel, al secondo acuto consecutivo, bravo a sbucare sul secondo palo alle spalle di Semedo sul cross teso di Brennan Johnson, ma dopo appena cinque minuti ci pensa Romero a commettere un altro imperdonabile errore aprendo le porte della propria area a Ait Nouri che poi serve Strand Larsen che deposita nella porta sguarnita il dodicesimo acuto personale, il quinto nelle ultime quattro giornate.
Nel finale c’è spazio per altri due gol: all’85’ Richarlison accorcia nuovamente le distanze mettendo in porta la respinta di José Sà sul colpo di testa di Romero, mentre all’86’ Matheus Cunha, al rientro dopo quattro giornate di squalifica, approfitta di un altro incredibile svarione ospite, questa volta a opera di Bergvall, per presentarsi a tu per tu con Vicario, spiazzandolo e salendo a quota 14 in classifica marcatori.
I Wolves, dunque, agganciano in classifica il West Ham portandosi a +14 sulla zona rossa con ben 26 punti messi a referto dall’arrivo di Vitor Pereira, mentre il Tottenham, dopo l’1-1 interno nell’andata dei quarti di Europa League contro l’Eintracht, incassa la diciassettesima sconfitta del suo disastroso campionato.
Top & Flop
TOP
1) Harvey Barnes – Doppietta di prestigio contro il Manchester United che manda in orbita il Newcastle. Schierato al posto di Gordon non patisce il peso della responsabilità prolungando ulteriormente il periodo magico dei suoi.
2) Kevin De Bruyne – In uno dei momenti più critici di una stagione negativa, da capitano onora il suo “Farewell Tour” rimettendo in partita i suoi con un calcio di punizione ed entrando attivamente sia nel 2-2 che nel 3-2. La tenuta fisica non è più quella di una volta, ma la classe resta intatta.
3) Rayan Ait Nouri – Entra in tre dei quattro gol che il Wolverhampton rifila al Tottenham. Sigla l’1-0, provoca il 2-0 e serve su un piatto d’argento il 3-1 a Strand Larsen. Grande prova di cinismo e duttilità per il terzino dei Wolves.
FLOP
1) Murillo – Buona parte di responsabilità nello sviluppo che porta allo 0-1 dell’Everton è da attribuire a lui. Un errore che, di certo, non macchia l’ottima stagione disputata, ma che non lo risparmia dall’inserimento in questa Flop 3.
2) Marco Asensio – Sbagliare due calci di rigore in una singola partita non capita tutti i giorni, specie a uno con la sua qualità, in grado di incidere sin dal giorno uno dalle parti di Birmingham. Per sua fortuna il Villa riesce comunque a incamerare i tre punti.
3) Dean Henderson – Si lascia sorprendere sul suo palo sulla punizione di De Bruyne che riapre la partita ed è tutt’altro che perfetto anche in occasione del 4-2 e del 5-2. Come per gli altri due qui sopra una prova negativa che, sicuramente, non compromette la valutazione più che positiva della sua annata.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool |
76 | 32 | 23 | 7 | 2 | 74:31 | +43 |
2 | Arsenal | 63 | 32 | 17 | 12 | 3 | 57:27 | +30 |
3 |
Nottingham Forest |
57 | 32 | 17 | 6 | 9 | 51:38 | +13 |
4 | Newcastle* | 56 | 31 | 17 | 5 | 9 | 56:40 | +16 |
5 |
Manchester City |
55 | 32 | 16 | 7 | 9 | 62:42 | +20 |
6 |
Chelsea |
54 | 32 | 15 | 9 | 8 | 56:39 | +17 |
7 |
Aston Villa |
54 | 32 | 15 | 9 | 8 | 49:46 | +3 |
8 | Bournemouth | 48 | 32 | 13 | 9 | 10 | 52:40 | +12 |
9 | Fulham | 48 | 32 | 13 | 9 | 10 | 47:43 | +4 |
10 | Brighton | 48 | 32 | 12 | 12 | 8 | 51:49 | +2 |
11 | Brentford | 43 | 32 | 12 | 7 | 13 | 52:48 | +4 |
12 |
Crystal Palace* |
43 | 31 | 11 | 10 | 10 | 41:40 | +1 |
13 |
Everton |
38 | 32 | 8 | 14 | 10 | 34:38 | -4 |
14 | Manchester United | 38 | 32 | 10 | 8 | 14 | 38:45 | -7 |
15 |
Tottenham |
37 | 32 | 11 | 4 | 17 | 60:49 | +11 |
16 |
Wolverhampton |
35 | 32 | 10 | 5 | 17 | 47:61 | -14 |
17 |
West Ham |
35 | 32 | 9 | 8 | 15 | 36:54 | -18 |
18 |
Ipswich Town |
21 | 32 | 4 | 9 | 19 | 33:67 | -34 |
19 |
Leicester |
18 | 32 | 4 | 6 | 22 | 27:72 | -45 |
20 |
Southampton |
10 | 32 | 2 | 4 | 26 | 23:77 | -54 |
*Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 19 aprile
Brentford 16:00 Brighton
West Ham 16:00 Southampton
Everton 16:00 Manchester City
Crystal Palace 16:00 Bournemouth
Aston Villa 18:30 Aston Villa
Domenica 20 aprile
Ipswich 15:00 Arsenal
Manchester United 15:00 Wolverhampton
Fulham 15:00 Chelsea
Leicester 17:30 Liverpool
Lunedì 21 aprile
Tottenham 21:00 Nottingham Forest
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