Esteri
Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla 23esima giornata di Ligue 1

Bentornati sulla prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.
Il Lione vince ancora, Metz in crisi
E’ senza dubbio un altro Lione quello uscito dal mercato di Gennaio. 10 vittorie in 14 partite sotto l’egida di Pierre Sage: 6 nelle ultime 7 e le ultime cinque consecutive. La zona europea adesso è (quasi) più vicina di quella rossa. Il settimo posto del Lens, che garantirebbe i playoff di Conference League qualora il PSG vincesse la Coupe de France, attualmente dista otto punti.
Il terzultimo posto del Montpellier, invece, ne dista sei. Una differenza di due punti minima, che però viene totalmente vanificata se ci si ferma a osservare il modo in cui questa squadra si esprime in campo. Il Lione ha ritrovato consapevolezza di sé e lo dimostra la rimonta arrivata sul campo del Metz, con i padroni di casa in vantaggio quasi subito grazie a Mikautadze.
Un match che vedeva coinvolte due squadre che stanno vivendo un momento di forma antitetico. Il Lione è la squadra più in forma della Ligue 1 (12 punti nelle ultime 5 partite, solo il Rennes con 15 e il PSG con 13 hanno fatto meglio) e il Metz è in assoluto quella più in difficoltà: con un solo punto conquistato nelle ultime 5 partite. Una disparità tale da lasciar presagire una gara senza storia, ma che Les Grenats hanno saputo complicare grazie alla forza della disperazione.
Les Gones prima l’hanno ripresa con il solito Lacazette, all’ultimo minuto del primo tempo, e poi l’hanno definitivamente vinta grazie al gol nella ripresa del neo-entrato Benrahma: un giocatore che assolutamente non può stare fuori in questa squadra. Virtualmente archiviata la pratica salvezza, obiettivo primario di una stagione così deficitaria, ora il Lione punta a tornare a giocare le coppe europee dopo sei anni di assenza e magari ad alzare un trofeo.

Photo Source: Olympique Lyonnais Official Website.
Colpo grosso del Monaco a Lens
Il Monaco rilancia la sua candidatura per la zona Champions, approfittando del pareggio del Nizza e della sconfitta del Lille, e assesta un duro colpe alle speranze di quarto posto del Lens vincendo tre a due al Bollaert-Delelis.
I monegaschi vanno in vantaggio per due a zero alla mezz’ora, grazie ai gol di Balogun e Minamino. I Sang Et Or accorciano subito con Wahi, prima di trovare il pareggio con Said nell’ultimo terzo di gara. La partita è pirotecnica e di certo non finisce qui, perché lo stesso Balogun si fa parare da Samba un calcio di rigore dopo che proprio il portiere francese lo aveva causato.
Il Monaco la vince al secondo minuto di recupero, uscendo da un finale di estrema sofferenza grazie alla doppietta di Minamino. Lens e Monaco sono due squadre che adottano un sistema di gioco speculare (tre difensori, quattro a centrocampo e poi lì davanti “fantasia” come si diceva ai tempi del Milan di Leonardo) e che giocano anche in una maniera molto simile.
Difesa altissima. Uomo contro uomo a tutto campo. Alta intensità e tantissimi duelli individuali. Una partita che si preannunciava spettacolare e che non ha deluso le attese. La squadra di Hutter sin qui è stata praticamente impeccabile negli scontri diretti fuori casa. Nelle ultime sei trasferte ha perso soltanto in casa del PSG, prossimo avversario dei monegaschi nell’anticipo della 24esima giornata, dopo le vittorie sui campi di Nizza, Rennes e il pareggio di Marsiglia.

Photo Source: Racing Club de Lens.
Ligue 1, tutte le altre partite
Altra vittoria del Nantes di Gourvenecc. Altra vittoria in uno scontro diretto e altra vittoria fuori casa, stavolta sul campo del Lorient: ma soprattutto è stata un’altra prestazione di straordinaria solidità. 36% di possesso palla e un solo tiro nello specchio della porta concesso alla squadra bretone.
Che pure era in un ottimo momento, dopo tre vittorie nelle ultime quattro partite che l’avevano resa una delle squadre più in forma della Ligue 1, ma è stata rimandata al terzultimo posto della classifica da un gol di Castelletto.
Rischia anche lo Strasburgo: ora tredicesimo in classifica e con soli tre punti di margine sul Lorient. Gli alsaziani non vincono da sei partite (l’ultima volta nell’ultima gara del 2023, in casa contro il Lille) e sono passati da pindarici voli europei alla consapevolezza di dover lottare con le unghie per la salvezza.
La squadra di Vieira è crollata in casa contro il Brest (0-3) al termine di una partita senza storia. L’altra squadra della Bretagna è seconda in classifica nonostante sia stata una delle squadre che nel corso delle ultime due sessioni di mercato ha speso meno in Ligue 1: 3,5 milioni di euro.
Il Reims si avvicina a Rennes e Lens, che hanno rispettivamente pareggiato con il PSG e perso con il Monaco, e interrompe una striscia di cinque partite consecutive senza vittorie fra tutte le competizioni grazie al colpo esterno sul campo del Le Havre. Decisiva la doppietta di Daramy, che realizza il secondo gol all’ultimo minuto di recupero dopo che l’arbitro Florent Batta gli ha dato la possibilità di ripetere il calcio di rigore che aveva appena sbagliato.
Come detto, il Nizza di Farioli impatta all’Allianz Riviera contro il fanalino di coda Clermont. Continua la preoccupante sterilità offensiva dei rossoneri, che tornano a mantenere inviolata la porta di Bulka (che para anche un rigore a Nicholson nel recupero del primo tempo) ma che su ventitré tiri totali riescono a indirizzarne solo quattro nello specchio della porta difeso da Diaw.
Cade clamorosamente il Lille di Fonseca sul campo del Tolosa, che sta diventando una squadra estremamente efficace in contropiede nonostante sia stata chiaramente costruita per giocare in un altro modo. Les Dogues hanno tenuto il pallone per il 68% del tempo, tirando però solo due volte in porta e realizzando un tasso di xG dello 0,59%. I padroni di casa, invece, mandano in fondo alla rete tre dei quattro tiri indirizzati verso lo specchio con 2,16 di xG.

Photo Source: OGC Nice.
Rennes corsaro a Parigi, ma il PSG viene salvato (ancora) dal VAR
Il Rennes di Stephan continua il suo percorso (quasi) netto in questo primo scorcio di 2024. Un rendimento intaccato solo dalla sconfitta di San Siro e dallo sciagurato rigore che Bastien Dechepy ha concesso ai parigini nel recupero.
10 vittorie nelle ultime 12 partite che non sono passate inosservate nemmeno in Italia, tanto che lo ha sottolineato addirittura da Florenzi quando è stato intervistato da “Il Club di Sky” di Fabio Caressa nel post-partita della partita contro l’Atalanta, e che testimoniano quanto avessi ragione nel predicare calma circa il lavoro portato avanti dal tecnico francese.
I bretoni conducono una partita difensivamente perfetta, spaventando i padroni di casa ripetutamente nel primo tempo e passando in vantaggio grazie a uno straordinario assolo di Amine Gouiri. Il Rennes nella ripresa avrebbe anche la possibilità di portarsi sul due a zero e chiudere virtualmente la partita, ma Borigeuad è parso quasi sazio dopo la tripletta realizzata al Milan giovedì e manda incredibilmente al lato nonostante fosse tutto solo nell’area piccola.
Luis Enrique ha la brillante idea di iniziare a testare la life-after-Mbappé nel momento più difficile della partita, dimenticandosi che il suo non-gioco è nulla senza il fuoriclasse francese e infatti la pericolosità offensiva dei campioni di Francia si arena completamente al momento della sua sostituzione.
Quantomeno quella tecnico-tattica, perché la pericolosità in campo dei parigini è una bazzecola se comparata a quella politica. Il PSG si salva un’altra volta negli ultimi minuti, come successo con il Brest o in Champions con il Newcastle, e un’altra volta con un rigore inesistente concesso dal VAR.
VAR che, per la prima volta in questa stagione e probabilmente anche dal giorno della sua sciagurata implementazione, aveva aiutato l’arbitro a prendere una decisione corretta e a cancellare un rigore a favore dei parigini erroneamente assegnato dopo una simulazione di Ramos.
Tuttavia, al momento della On Field Review mancavano ancora una decina scarsa di minuti (più recupero) al termine della partita. Al quarto dei cinque minuti di recupero, però, è suonato l’allarme ai piani alti della FFF che sono intervenuti per assegnare un calcio di rigore al PSG per fallo di Ramos su Mandanda. E no, non è una battuta ma esattamente ciò che è successo. L’ex-centravanti del Benfica esegue magistralmente dal dischetto e la squadra della capitale francese rimanda ancora l’appuntamento con una sconfitta che, di questo passo, potrebbe anche non arrivare in questa Ligue 1.
Ligue 1, Gasset rialza il Marsiglia
Vittoria netta contro lo Shakhtar giovedì, che è valsa gli ottavi di Europa League contro il Villareal dell’ex-Marcelino, e vittoria netta ieri sera al Velodrome contro un Montpellier sempre più in crisi di identità e di risultati.
Gasset, senza voli pindarici e senza erigersi a rivoluzionario calcistico, ha fatto esattamente ciò che doveva fare: ossia vincere. E lo ha fatto facendo vestire al Marsiglia l’abito che gli calza meglio indosso, ovvero quel 3-4-1-2 che era stato varato da Gattuso in concomitanza con il periodo più brillante della sua gestione in Ligue 1 e che gli ha permesso di passare il girone di Europa League.
Gasset sembrerebbe aver trovato la quadratura del cerchio, quella più ovvio e logica oltreché quella che si confà meglio alle caratteristiche della rosa, con una impalcatura di squadra costruita su una difesa a tre in cui Mbemba e Gigot sono perni inamovibili mentre Balerdi e Meitè si contendono l’ultima maglia.
A centrocampo Merlin, uno dei laterali mancini più interessanti di Francia, e Clauss come fluidificanti, anche se ieri sera Gasset ha fatto un esperimento interessante adattando un’ala come Sarr a giocare a tutta fascia. In mezzo al campo Kondogbia torna a essere il basamento attorno al quale gira l’intera squadra, mentre al suo fianco Ounahi e Veretout si alternano in attesa che rientri l’infortunato Rongier. Harit è l’epicentro tecnico che gravita alle spalle di Aubameyang e del suo cavalier servente, che contro gli ucraini è stato il neo acquisto Moumbagna mentre contro il Montpellier ha giocato Ndiaye.
Il giovane attaccante francese è stato rimesso da Gasset nella posizione che aveva ricoperto allo Sheffield United, in cui aveva fatto così bene in Championship da convincere il Marsiglia questa estate a investire su di lui.
E proprio Ndiaye ha aperto la festa dell’OM, rispondendo all’iniziale vantaggio (arrivato dopo pochi minuti) del rientrante Al-Taamari. Poi si è scatenato il gabonese, che ha segnato il suo 18esimo gol in 34 partite stagionale. L’autogol di Sacko nel finale sublima una vittoria convincente e rilancia il Marsiglia, con la speranza che questo ennesimo cambio di guida tecnica abbia finalmente riportato nell’ambiente OM la serenità necessaria a finire bene la Ligue 1.
Liga
Barcellona, Flick su Ansu Fati: “Ogni giocatore deve dimostrare il suo valore ogni giorno e ogni settimana per meritare di giocare”

Hansi Flick esprime le sue aspettative su Ansu Fati: il talento deve dimostrare il suo valore ogni settimana per guadagnarsi un posto in squadra.
L’importanza dell’impegno quotidiano
Nel mondo del calcio, la competizione è spietata e il talento da solo non basta per assicurarsi un posto in squadra. Hansi Flick, parlando di Ansu Fati, ha sottolineato l’importanza di un impegno costante da parte dei giocatori. “Ogni giocatore deve dare il 100% ogni giorno, ogni settimana, per dimostrare a noi allenatori e a tutti gli altri che merita di giocare”, ha dichiarato Flick. Questa affermazione mette in luce come nel calcio moderno l’attitudine e la dedizione siano fondamentali quanto le abilità tecniche.

Ansu Fati of Brighton & Hove Albion during the warm-up ahead of the Emirates FA Cup 5th Round match Wolverhampton Wanderers vs Brighton and Hove Albion at Molineux, Wolverhampton, United Kingdom, 28th February 2024
(Photo by Conor Molloy/News Images)
Un messaggio chiaro per Ansu Fati
Flick, noto per la sua capacità di gestire giovani talenti, invia un messaggio chiaro a Fati e a tutti i giocatori. È essenziale che ogni atleta comprenda che il suo lavoro non si limita al terreno di gioco, ma si estende anche a tutto ciò che accade negli allenamenti quotidiani. “Questo è il compito che i giocatori devono svolgere. E questo è tutto ciò che ho da dire al riguardo”, ha concluso Flick, lasciando intendere che il futuro di Fati dipenderà in gran parte dalla sua capacità di cogliere questa opportunità e di dimostrare il suo valore con costanza.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Hansi Flick on Ansu Fati’s situation: “Each player has to give his 100% every day, every week, to give and show us, the coaches and everyone else, that they deserve to play”.
“That’s the job the players have to do. And that’s all I have to say about that”. pic.twitter.com/FgAcWQy8vL
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 29, 2025
Premier League
Newcastle, Tonali: “L’obiettivo è la Champions League al 100%”

Il centrocampista della nazionale italiana e del Newcastle, Sandro Tonali, fissa l’obiettivo dei Magpies. Per l’italiano l’obiettivo è la qualificazione in UCL.
Sandro Tonali ha lasciato il segno nella vittoria del Newcastle in finale di Carabao Cup contro il Liverpool, regalando ai Magpies un trofeo che mancava da ben 70 anni. Queste le parole dell’italiano.

SANDRO TONALI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Newcastle, le parole di Tonali
In seguito le parole del centrocampista italiano:
Emozione dopo la vittoria della Carabao Cup
“La finale è stata fantastica. Vincere il trofeo dopo 70 anni è stato incredibile, forse la prima volta per molti tifosi presenti a Wembley. Questo successo è speciale per tutta la città, perché qui ogni partita è vissuta con passione, ogni persona sostiene con amore i giocatori, lo staff e ogni membro del club”
Obiettivo Champions League
“Ci aspetta un periodo difficile, perché ogni partita è complicata, ma dobbiamo qualificarci al 100% per la Champions. Con cinque squadre che possono accedere alla competizione è un’opportunità in più, ma resta una missione tutt’altro che semplice. Abbiamo solo una strada: dobbiamo esserci”
Premier League
Manchester City, De Bruyne cercato dal River: obiettivo Mondiale per Club

Il futuro di Kevin De Bruyne è ancora in bilico. Al Manchester City arrivano richieste anche dall’Argentina, il River Plate ci pensa.
Secondo quanto riportato da TyC Sports, il River Plate starebbe preparando un’offerta per acquistare il trequartista, con l’obiettivo di averlo a disposizione per il prossimo Mondiale per Club, competizione con inizio a Giugno.

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Manchester City, il River Plate ci pensa
Il club argentino vuole fare sul serio, con l’obiettivo di creare un roster internazionale per il Mondiale per Club.
Con il contratto in scadenza a giugno e nessun segnale di rinnovo con il Manchester City, il belga è seguito da diversi club, dalla MLS all’Arabia Saudita.
In una recente intervista, Pep Guardiola ha preferito non sbilanciarsi: “È una questione tra il club, Kevin e il suo agente. Io mi concentro solo sulla stagione in corso.”
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