Raphinha during UEFA Champions League quarterfinal between Paris Saint-Germain FC and FC Barcelona at Parc des Princes, Paris, France (Maciej Rogowski)
Raphinha parla a France Football di Neymar e del suo futuro con il Brasile, tra ambizioni personali e il ruolo del fuoriclasse verdeoro.
Raphinha, leader tecnico e caratteriale del nuovo Barcellona, ha rilasciato un’intervista a France Football in cui ha parlato di Neymar. L’attaccante 28enne, protagonista di una stagione straordinaria, ha condiviso le sue ambizioni future con la Seleção e il ruolo che il fuoriclasse brasiliano può ancora avere nella squadra verdeoro.
Hai giocato il tuo primo Mondiale in Qatar nel 2022. Cosa ha significato l’eliminazione ai quarti contro la Croazia?
“E’ stato un momento molto triste. Per me è stato uno shock. Sinceramente, mi ci sono voluti più di due mesi per elaborare la delusione per questa eliminazione. Tutta la squadra era molto fiduciosa, eravamo convinti di poter andare oltre, che potevamo fare molto meglio. Essere eliminati in questo modo (la Croazia ha pareggiato ai supplementari, al 117° minuto) è stato molto doloroso. Ma credo che impariamo dai nostri errori. L’anno prossimo saremo più preparati e cercheremo di commettere meno errori possibili”.
C’è molto talento in questa squadra, ma non necessariamente sarete i favoriti al prossimo Mondiale. Cosa manca al Brasile per tornare al top?
“Penso che una rigenerazione, in generale, sia necessaria. Tutti i club stanno attraversando un processo di rigenerazione, con l’arrivo di nuovi giocatori e giovani calciatori. Mi sembra naturale che a un certo punto la nazionale attraversi un periodo difficile. Non sarà la prima volta, né l’ultima. Ma sono certo che saremo preparati molto bene per il prossimo Mondiale e combatteremo per ciò che pensiamo di meritare”.
Neymar, tornato al Santos, ha appena compiuto 33 anni. C’è ancora posto per lui nella Seleçao?
“Senza dubbio. Finché Neymar giocherà a calcio, avrà un posto nella nazionale e sarà importante. È una personalità che conta, dentro e fuori dal campo, un giocatore dalle qualità eccezionali, come ha dimostrato nel corso degli anni. Non c’è motivo per cui non dovrebbe tornare in nazionale. È una persona che, quando è in forma fisica, può portare cose meravigliose alla Seleçao. Possiamo aiutarci a vicenda a raggiungere grandi obiettivi”.
Aggiornato al 20/03/2025 11:49
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