Esteri
ten Hag in bilico, lui se la prende con Carragher: “Critiche pretestuose”
Erik ten Hag ha attaccato Jamie Carragher, noto opinionista di Sky Sports UK, nel corso della sua ultima conferenza stampa.
La sconfitta interna contro il Fulham ha fatto scivolare il Manchester United al sesto posto in classifica. A otto punti dall’obiettivo minimo stagionale, ovvero il quarto posto attualmente detenuto dall’Aston Villa, che pareva riavvicinato dopo la vittoria nello scontro diretto della scorsa settimana.
Eppure, i Red Devils hanno nuovamente evidenziato “gli stessi problemi visti e rivisti durante la stagione“. Jamie Carragher ipse dixit, dato che il noto opinionista di Sky Sports UK ha dedicato ben cinque minuti di analisi tattica alla sconfitta interna subita dalla squadra di ten Hag.
“Mi critica dal giorno uno“
Critiche che non sono passate inosservate a Manchester, con lo stesso tecnico olandese che nel corso dell’ultima conferenza stampa (quella che precede il match di F.A. Cup contro il Nottingham Forest) ha attaccato pubblicamente l’ex calciatore del Liverpool.
❝Prima di tutto ci tengo a precisare che molti analisti sono stati molto obiettivi nei propri commenti, dandomi anche preziosi consigli, ma ce ne sono stati altri che non lo sono stati: Jamie Carragher, per esempio.
Lui mi critica dal primo giorno che sono arrivato e ora sta cercando di capitalizzare. Se la partita fosse finita dopo mezz’ora avrebbe probabilmente avuto ragione lui. La disposizione del centrocampo del Fulham ci ha sorpreso e abbiamo dovuto trovare una soluzione, ma dopo la prima mezz’ora l’abbiamo trovata.❞
Queste le parole di Carragher a cui l’ex-Ajax fa riferimento:
Innanzitutto voglio fare i complimenti a Kobbie (Mainoo, n.d.r.) perché è stato fantastico sin dal primo momento in cui è stato chiamato in causa. Questa non è una critica rivolta a lui, ma mi è sembrato come se non sapesse cosa dovesse fare in campo. Non credo che la colpa sia la sua, quanto delle istruzioni che ha ricevuto e di chi gliele ha fornite.
I primi venti secondi della partita contro il Fulham sono stati lo specchio della stagione del Manchester United e di tutti i problemi che si porta dietro dall’inizio della stagione, ovvero lo spazio enorme che c’è fra la difesa e il centrocampo. Loro vorrebbero pressare alto e in avanti, gli attaccanti almeno, mentre il blocco difensivo rimane basso e bloccato.
Questa è la ragione per cui difendono così male e sono sempre esposti a dei contropiede, perché i difensori non sono abbastanza veloci e perché i centrocampisti non hanno una gamba sufficiente. Molti mi chiedono quale sia il gioco del Manchester United o quale sia la loro filosofia, e io loro rispondo che non ne hanno una. Giocano solo in contropiede e per di più affidandosi alle giocate degli attaccanti, che si trovano la posizione da soli.❞
ten Hag in bilico: spunta De Zerbi
Il nervosismo manifestato da ten Hag è probabilmente figlio della traballante situazione in cui il suo lavoro si trova da inizio stagione. L’allenatore olandese non ha mai del tutto convinto il board dirigenziale e le cose non sono cambiate con l’insediamento della nuova proprietà guidata da Jim Ratcliffe.
Infatti, stando a quanto riportano alcuni insider, il nuovo proprietario avrebbe seriamente valutato l’esonero di ten Hag dopo la sconfitta con il Fulham. Salvo colpi di scena non è previsto un esonero nelle prossime ore, ma la qualificazione alla prossima Champions League viene considerata una conditio sine qua non vitale dal club.
Al momento ten Hag non rischia, in quanto Ratcliffe ha recentemente dichiarato che il ripetuto fallimento tecnico del post-Ferguson è dovuto più all’ambiente che non agli allenatori, ma un’ulteriore crisi di risultati da qui a fine stagione potrebbe portare il board dirigenziale a optare per una decisione drastica nel tentativo di raddrizzare la stagione.
In ogni caso, Champions o meno è improbabile che il tecnico olandese possa essere confermato a fine stagione e la stampa inglese ha già iniziato la caccia mediatica al nome del potenziale sostituto. Fra i nomi fatti c’è quello di Roberto De Zerbi, accostato anche al Barcellona.
Liga
Barcellona pronto a blindare Yamal: il retroscena sul PSG
Lamine Yamal è stato vicinissimo a lasciare il Barcellona, ma non se ne fece nulla grazie a Xavi. Ora i catalani vogliono blindarlo.
A 15 anni e 9 mesi (290 giorni per l’esattezza), Lamine Yamal è diventato il più giovane esordiente di sempre nella storia del Barcellona. Una fiducia dettata ovviamente dalle sue qualità e dalla sua straordinaria precocità, ma non solo. Alla base di quella scelta vi fu anche una “promessa” fatta dall’allora tecnico Xavi al ragazzo.
Yamal come Xavi Simons: il PSG ci ha (ri)provato
Tutti coloro che transitano dalla Masia sono obbligati a sopportare la Spada di Damocle dei costanti paragoni con Messi. Non è giusto e probabilmente è anche deleterio per la crescita dei ragazzi, ma non è un trend che è possibile invertire. Yamal è senza ombra di dubbio la cosa più vicina a Leo che si sia vista in Catalogna (e non solo) negli ultimi anni, ma nonostante ciò il Barcellona (due anni fa) è stato vicino a perdere il suo prodigio.
I calciatori, infatti, non vengono considerati professionisti fino ai 16 anni. Ciò implica che questi non possano essere messi legalmente sotto contratto da nessuno, facendo costantemente correre alle società il rischio concreto di perdere i giocatori valorizzati nelle proprie giovanili. Non essendo legato al club che lo ha svezzato da oneri contrattuali, al compimento del 16esimo anno di età possono firmare con chiunque vogliano.
Il PSG ha provato a replicare lo sgarbo fatto ai catalani con Xavi Simons, senza però riuscirci. Gran parte del merito lo si deve all’allora allenatore blaugrana Xavi Hernandez, la cui imponente figura si porta dietro una credibilità non indifferente nell’ambiente: grazie alla sua straordinaria carriera. Xavi è riuscito a convincere Yamal a rimanere al Barcellona, promettendogli un regolare impiego in prima squadra poi arrivato davvero.
Talento blindato: rinnovo sessennale e clausola da un miliardo
Il talento di Yamal ha attratto estimatori lungo tutto l’orbe terraqueo e non potrebbe essere altrimenti, data la portata di questo fenomeno generazionale. Tuttavia sono in poche, pochissime, le squadre in grado di poter anche solo sognare di strappare al Barcellona il suo talento più cristallino. Una di queste è sicuramente il PSG, che l’anno scorso riprovò il colpaccio: arrivando ad offrire una cifra superiore ai 200 milioni di euro.
Un’offerta confermata da Enric Masip, consigliere di Joan Laporta: “Il Presidente mi ha detto di aver ricevuto un’offerta di 200 milioni di euro per Yamal, ma di non averla nemmeno presa in considerazione. E’ arrivata dalla Francia, ma non posso dirvi da chi. Il PSG? Loro hanno i soldi e quando hai i soldi puoi sperare di ingaggiare grandi giocatori“. Il riferimento (seppur indiretto) ai campioni di Francia (che da canto loro però hanno sempre smentito) appare chiaro, dato che nessun’altra squadra di Ligue 1 potrebbe arrivare a tanto.
Sia come sia, sembra virtualmente impossibile strappare Yamal al Barcellona. Il fantasista spagnolo ha firmato un contratto con il club catalano sino al 30 Giugno del 2026, contratto che i vertici del club stanno già cercando di rinnovare: prolungandolo di sei anni. Le trattative procedono spedite e nessuno a Barcellona teme di perdere il ragazzo, legato al club che lo ha cresciuto da una clausola rescissoria da un miliardo di euro.
Bundesliga
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni e dove vederla
Borussia Dortmund-Friburgo è uno degli incontri di Bundesliga in programma alle 15:30 di sabato 23 novembre: padroni di casa a caccia del sorpasso sugli ospiti.
Se in trasferta ha collezionato 4 sconfitte, un pareggio ed è ancora a secco di vittorie, in casa il Borussia Dortmund è fin qui l’unica squadra a punteggio pieno con 5 successi su 5. I gialloneri cercano i 3 punti contro un Friburgo che viene da 2 pareggi consecutivi per 0-0 con il Mainz e l’Union Berlino, e che ha un punto di vantaggio in classifica.
Sfida solitamente ricca di gol, gli ultimi 5 precedenti hanno visto prevalere sempre il Dortmund, che l’anno scorso si è imposto per 4-2 in trasferta e per 3-0 in casa. L’ultima affermazione del Friburgo risale al 21 agosto 2021: 2-1 con le reti di Grifo, Sallai e l’autogol di Keitel.
Qui Borussia Dortmund
L’allenatore Nuri Sahin dovrà fare a meno dello squalificato Emre Can e degli infortunati Sule, Watjen e Adeyemi. Rispetto alla sconfitta per 3-1 contro il Mainz nell’ultimo turno di campionato, sono previste alcune novità nell’11 titolare. A cominciare dalla porta, dove dovrebbe tornare Kobel per sostituire Meyer.
Anton (al posto dello squalificato Can) e Schlotterbeck da centrali di difesa, con Ryerson a destra e il rientro dalla squalifica di Bensebaini a sinistra. Gross, che nell’ultima ha giocato terzino destro, è atteso in mediana accanto a Nmecha. L’esterno destro sarà Beier, sulla corsia opposta Bynoe-Gittens. Brandt agirà da trequartista alle spalle del centravanti Guirassy.
Qui Friburgo
L’unica assenza certa è quella dell’infortunato Kyereh, mentre sono in dubbio Rohl e Dinkci. Il tecnico Julian Schuster potrebbe confermare quasi per intero l’11 sceso in campo contro l’Union Berlino. Tra i pali Atubolu. Linea difensiva a 4 con Kubler terzino destro, Gunter terzino sinistro, Ginter e Lienhart centrali.
Maximilian Eggestein e Osterhage come perni di centrocampo. Davanti a loro la novità potrebbe essere la fantasia di Holer, favorito su Dinkci per il ruolo di trequartista, con Doan sulla fascia destra e Grifo a sinistra. In attacco atteso il bomber Adamu.
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Anton, Schlotterbeck, Bensebaini; Gross, Nmecha; Beier, Brandt, Bynoe-Gittens; Guirassy. All. Sahin.
Friburgo (4-2-3-1): Atubolu; Kubler, Ginter, Lienhart, Gunter; Eggestein, Osterhage; Doan, Holer, Grifo; Adamu. All. Schuster.
Borussia Dortmund-Friburgo, dove vederla
La partita in programma sabato 23 novembre alle 15:30 non sarà trasmessa in Italia. Sky, che possiede i diritti della Bundesliga, non l’ha inserita nel palinsesto di domani.
Ligue 1
PSG, Al-Khelaifi: “Senza un nuovo stadio siamo morti. Il Parco dei Principi…”
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi, ha parlato ieri ad una radio locale della necessità del suo club di dotarsi di un nuovo stadio.
Al-Khelaifi ci riprova. Dopo aver tentato, suo malgrado senza successo, di privatizzare un bene pubblico di importanza straordinaria per la Francia come il Parco dei Principi, il Presidente del PSG è tornato alla carica.
PSG, le parole di Al-Khelaifi
Il plenipotenziario del club campione di Francia ha parlato, nella giornata di ieri, ad una radio locale. Le sue parole sono poi state riprese dall’agenzia di stampa francese AFP. Di seguito le sue parole.
“A me piace molto il Parco dei Principi, a tutti piace. Se ascoltassi soltanto il mio cuore, il PSG non lascerebbe mai questo stadio. Tuttavia, in Europa tutte le principali squadre hanno stadi da 80/90 mila posti. Anche noi ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno il prima possibile, altrimenti moriremo.
“Ho provato anche a comprare il Parco dei Principi e a ristrutturarlo, ma non me lo hanno permesso. Non ci danno una possibilità, non solo in Francia ma anche in Europa. Io non faccio il politico e non ho intenzione di farlo, ma è evidente che ci serva un nuovo impianto entro 3-4 anni. Non abbiamo tempo da perdere o rischiamo di restare troppo indietro rispetto ai principali club europei.”
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