Esteri
Turchia, scoppia il caos arbitri: tutti i club coinvolti

Turchia, scoppiano le tensioni in campo tra Galatasaray e Adana Demirspor. Nell’occhio del ciclone un arbitraggio controverso.
Il calcio turco continua a essere scosso da tensioni arbitrali. L’ultimo episodio clamoroso è avvenuto durante la sfida tra Galatasaray e Adana Demirspor, quando la squadra ospite ha abbandonato il campo al trentacinquesimo minuto in segno di protesta contro un rigore concesso ai padroni di casa.
La decisione è arrivata dopo la penalità assegnata per simulazione a Dries Mertens, trasformato dall’ex Milan Álvaro Morata al 12′. La partita è proseguita fino alla decisione del capitano Semih Guler di guidare i suoi fuori dal campo, comunicando la scelta alla squadra arbitrale. L’arbitro Cüneyt Çakır non ha potuto far altro che sospendere l’incontro, ora in attesa di ratifica da parte della Federcalcio turca (TFF).
Fenerbahce all’attacco: durissimo comunicato contro il Galatasaray
Il Galatasaray, attualmente in vetta con tre punti di vantaggio sul Fenerbahce, è finito nel mirino dei rivali, che non hanno risparmiato accuse pesanti. Il Fenerbahce, allenato da José Mourinho, ha pubblicato un comunicato infuocato: “Con i vostri contratti illegali, la pubblicità di biglietti del mercato nero e le scommesse clandestine, continuate a ingannare il nostro Stato e la Federazione Calcistica della Turchia. Con i membri dei vostri media controllati e le dichiarazioni ipocrite, continuate a ingannare l’opinione pubblica. Grazie a voi, nel calcio turco non è rimasta né fiducia né giustizia!”
Anche Şekip Mosturoğlu, presidente del consiglio di amministrazione del Fenerbahce, ha rincarato la dose: “Finché le istituzioni non faranno il loro dovere, questo teatro andrà avanti. La TFF deve distruggere questo sistema corrotto senza pietà. Nessuno è indispensabile.”
Mourinho e Icardi, scintille sui social
Come prevedibile, anche José Mourinho ha voluto dire la sua. Il tecnico portoghese ha pubblicato su Instagram il replay dell’episodio incriminato, scatenando la furia dei tifosi del Fenerbahce. Non è la prima volta che attacca il Galatasaray e le istituzioni calcistiche turche:
Qualche settimana fa, commentando il distacco dalla vetta, aveva detto: “Perché avete paura di dire la verità? Ho imparato una parola nuova: ‘scandalo, scandalo, scandalo’. Ma sembra che a questo Paese piaccia”.
Pochi giorni fa, invece, aveva ironizzato su un fallo di mano non sanzionato di Davinson Sánchez, paragonandolo alla pallamano: “Congratulazioni alla Nazionale portoghese di pallamano”. Non si è fatta attendere la replica di Mauro Icardi, attaccante del Galatasaray, che ha risposto seccamente con un “The Crying One” (Il Piagnucolone).
Il Besiktas si smarca dalle polemiche
Di fronte a questa escalation, il Besiktas ha scelto di mantenere un profilo più distaccato. Sui canali ufficiali del club, al quale milita Ciro Immobile, è comparso un messaggio laconico: “Siamo felici di essere tifosi del Besiktas.”
Liga
Barcellona, Pedri: “Rodri un esempio, ha dimostrato che anche i centrocampisti possono vincere il Pallone d’Oro”

Pedri svela il suo sogno: vincere il Pallone d’Oro, ma il focus resta sui trofei di squadra. Al centro dell’attenzione c’è la vittoria di Rodri.
Pedri e l’ambizione del Pallone d’Oro
Il giovane talento del Barcellona, Pedri, ha recentemente condiviso le sue aspirazioni durante un’intervista. Mentre il mondo del calcio celebra Rodri per la sua vittoria del Pallone d’Oro, Pedri ha espresso il suo sogno di ottenere un giorno lo stesso prestigioso riconoscimento. “Da quando Rodri ha vinto il Pallone d’Oro, è diventato chiaro che un giocatore capace di controllare il centrocampo e dettare il ritmo del gioco può vincere questo premio”, ha dichiarato.
L’importanza dei trofei di squadra
Nonostante il desiderio personale di vincere il Pallone d’Oro, Pedri ha sottolineato che il suo obiettivo attuale è concentrarsi sui trofei di squadra. Questo approccio mette in luce la sua maturità e la dedizione verso il Barcellona, dimostrando che per lui il successo del team è prioritario rispetto ai riconoscimenti individuali. Con il talento e l’impegno mostrati finora, Pedri continua a essere uno dei giocatori più promettenti della sua generazione.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔵🔴 Pedri: “Since Rodri won the Ballon d’Or, it has become clear that a player who controls the midfield and dictates the tempo of the game can win this award”.
“It has always been my dream to win the Ballon d’Or, but right now my focus is on team trophies”. pic.twitter.com/AvH9FH9H7V
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 28, 2025
Premier League
Chiesa: Incredibile, potrebbe non ricevere la medaglia di campione

Chiesa-Liverpool: Incredibile: Chiesa rischia seriamente di non ricevere la medaglia di campione della Premier League. Ecco perchè:
Nella giornata di ieri, a seguito della netta vittoria per 5-1 sul Tottenham Hotspur ad Anfield, il Liverpool si è laureato campione d’Inghilterra per la 20ª volta nella sua storia. Un traguardo storico per i Reds, che hanno conquistato aritmeticamente il titolo con diverse giornate d’anticipo.
Tuttavia, tra i protagonisti assenti in campo figura Federico Chiesa. L’ex esterno di Fiorentina e Juventus, approdato al Liverpool nella sessione estiva di mercato, non è sceso in campo nella sfida contro gli Spurs. Un dettaglio che potrebbe pesare in vista della consegna delle medaglie di campione.
Infatti, il regolamento della massima competizione inglese prevede che, per essere insigniti della massima onorificenza — ovvero la medaglia da campione — è necessario aver preso parte ad almeno 5 partite durante tutta la stagione.
Chiesa, al momento, ha collezionato soltanto 4 presenze, tutte per pochi minuti, coprendo appena l’1% del totale dei minuti disputati in Premier League, per di più senza mai partire da titolare.
Tuttavia, rimane ancora una piccola speranza per l’esterno italiano: qualora dovesse scendere in campo in almeno una delle prossime quattro partite — contro Chelsea, Arsenal, Brighton e Crystal Palace — potrebbe ottenere il diritto alla medaglia da campione e concludere così la stagione con il massimo riconoscimento
Chiesa, chi come lui
Partendo dal presupposto che ogni club ha a disposizione 40 medaglie da assegnare tra giocatori e membri dello staff, solo chi ha totalizzato almeno cinque presenze in Premier League riceve automaticamente il riconoscimento. Attualmente, il Liverpool conta 21 giocatori che hanno già raggiunto questa soglia, il che significa che le restanti 19 medaglie saranno assegnate in parte allo staff e a a chi riuscirà a totalizzare il numero minimo di presenze.
La situazione di Federico Chiesa non sarebbe un unicum nella storia della Premier League. In passato, diversi giocatori non sono stati premiati con la medaglia di campione pur facendo parte della rosa del club vincitore. Tra questi, due hanno avuto giocato per un club italiano.
Micah Richards, ex difensore con un passato anche alla Fiorentina, nella stagione 2013/14 non ricevette la medaglia da campione con il Manchester City perché non raggiunse il numero minimo di presenze.
Mohamed Salah, oggi superstar mondiale, nella stagione 2014/15 — la stessa in cui si trasferì in prestito proprio alla Fiorentina — non riuscì a ottenere la medaglia con il Chelsea, rimanendo fermo a 3 presenze in campionato, insufficienti per il riconoscimento.
Infine, Wes Brown, colonna del Manchester United per anni e vincitore di 5 titoli nazionali, fu escluso dalla medaglia nella stagione 2008/09 a causa di un infortunio che lo tenne lontano dal campo per quasi tutta la stagione.
Premier League
Arsenal, Saka blindato: pronto un mega rinnovo di contratto

La stella dell’Arsenal, Bukayo Saka, è pronto a rinnovare il contratto con i Gunners. Cresciuto nelle giovanili del club, Saka diventerà il più pagato della rosa.
Alla vigilia dell’attesissima semifinale di andata di Champions League contro il Paris Saint Germain, arriva un importantissima indiscrezione in casa Arsenal. Secondo quanto riportato da addetti ai lavori inglesi e dall’esperto di mercato Ekrem Konur, i Gunners avrebbero trovato un accordo con Bukayo Saka per il rinnovo del contratto. L’esterno inglese, prodotto delle giovanili dell’Arsenal, è pronto a legarsi per molto tempo con il club di Londra.
Nonostante il contratto di Saka non scadesse prima del 2027, il rinnovo di Star Boy, l’idolo dei tifosi Gunners, è sempre stata una priorità per i proprietari del club inglese. Anche il calciatore ha sempre manifestato pubblicamente il suo amore per la squadra e la volontà di rimanere a Londra, nonostante il forte interesse di top club come Real Madrid e PSG. Vi era quindi il reciproco desiderio di arrivare presto ad un nuovo accordo. Come premio per la fedeltà e della costante crescita avuta in questi anni, il classe 2001 diventerà il calciatore più pagato della rosa dell’Arsenal.
Arsenal, Saka diventerà il più pagato in squadra
Secondo le indiscrezioni, passerà dall’attuale stipendio di 10 milioni di sterline ad un ingaggio intorno ai 15-16 milioni di pound. Con il nuovo accordo, Saka riceverà uno stipendio superiore a quelli dei tre attualmente più pagati nell’Arsenal: Gabriel Jesus, Martin Odegaard e Kai Havertz.
Il rinnovo di Saka rappresenta la prima grande operazione condotta dal nuovo direttore sportivo Andrea Berta. L’ex dirigente dell’Atletico Madrid, entrato in carica al posto di Edu nel mese di marzo, inaugura la sua avventura con i Gunners blindando la stella della squadra.
Nonostante l’infortunio al bicipite femorale che lo ha costretto ai box per oltre 3 mesi, Saka ha fatto registrare ottimi numeri: 11 gol e 14 assist in stagione per lui. Soprattutto in Champions League è stato spesso il trascinatore della squadra, grazie alle 5 reti realizzate in Europa. Prima di ufficializzare il suo rinnovo, lo Star Boy vuole condurre il suo Arsenal alla seconda finale di Champions League della sua storia.
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