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UFFICIALE: Munian riparte dall’Argentina, sarà un nuovo giocatore del San Lorenzo

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Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità. Il calciatore spagnolo Iker Munian lascia l’Athletic Bilbao, per approdare in Argentina al San Lorenzo.

Ora è ufficiale: Iker Munian lascia l’Atheltic Bilbao, club che lo ha cresciuto e in cui milita dalla stagione 2008/2009. Il centrocampista ripartirà dal campionato argentino, dove vestirà la maglia del San Lorenzo e seguirà gli ordini di mister Ruben Dario Insua.

Muniain

Munian-San Lorenzo, la situazione

Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità. Il simbolo dell’Athletic Bilbao Iker Munian lascia il club che gli ha fatto muovere i primi passi in questo sport e in cui milita dalla stagione 2008-2009.

Il centrocampista lascia così il club spagnolo dopo aver collezionato in biancorosso, dal 2009 al 2024, la bellezza di 560 partite, mettendo a referto 76 goal.

Il calciatore, da svincolato, ha deciso di accettare la corte del San Lorenzo, club argentino di cui è grande tifoso Papa Francesco.

Di seguito l’annuncio tramite social  del club argentino:

 

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Liga

Barcellona, Dani Olmo fuori 4-5 settimane

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Laliga

Il centrocampista del Barcellona ha riportato uno stiramento muscolare durante il derby catalano contro il Girona. L’infortunio è più serio del previsto.

Dani Olmo, protagonista nella vittoria del Barcellona contro il Girona, sarà costretto a rimanere lontano dal campo per un periodo prolungato.
L’ex Lipsia, autore del terzo gol nel successo blaugrana, era stato sostituito al minuto 60′ da Eric Garcia a causa di un fastidio muscolare.
Subito dopo la partita, il tecnico del Barcellona, Hans Flick, aveva manifestato preoccupazione per le condizioni fisiche del giocatore e gli esami medici svolti questa mattina hanno confermato un problema al bicipite femorale.

L’esito degli esami

Il centrocampista starà fuori per diverse settimane, complicando così i piani del club in vista dei prossimi impegni.
La nota: “Gli esami effettuati questo lunedì mattina su Dani Olmo hanno rivelato che l’attaccante del Barcellona si è infortunato al bicipite femorale destro. Si prevede che non sarà disponibile per le prossime quattro o cinque settimane“.
L’infortunio costringerà dunque il classe ’98 a saltare le prime due partite di Champions League e diverse gare di Liga.

Barcellona

 

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Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 4° turno di Premier League 2024-25

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Premier League

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 4°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Indice

Quarto turno: “Crumbs from your table”

All Eyes On Me

HAALAND LEAGUE

La Premier League ormai si sta sempre più trasformando in Haaland League. Dopo le due triplette consecutive contro Ipswich e West Ham il norvegese ne fa altri due (sfiorando il terzo nel secondo tempo) contro il Brentford, che bastano per ribaltare il risultato e garantire al Manchester City la tredicesima vittoria consecutiva in campionato.

Grazie a questi due centri Haaland sale a quota 9 in classifica marcatori diventando il primo calciatore nella storia della Premier League a toccare tale cifra nelle prime 4 gare (spodestato Rooney fermatosi a 8 nel 2011-12). Nel complesso il suo score arriva a contare 99 realizzazioni in 103 apparizioni con la maglia dei Citizens.

I ragazzi di Guardiola, dunque, restano da soli al comando dopo il grande spavento in apertura firmato Wissa (il suo gol dopo 22 secondi è il più rapido mai siglato contro i campioni in carica), anche grazie a Ederson che, oltre a blindare la porta in più occasioni sullo 0-1, fornisce l’assist per il 2-1, il quarto della propria carriera, portandosi così al secondo posto nella classifica degli estremi difensori con più passaggi vincenti a referto nel campionato inglese (davanti a lui solo Seaman con 5).

Le Bees, invece, restano a mani vuote in termini di punti, ma non di consapevolezza: i primi 20 minuti della gara dell’Etihad, infatti, rappresentano il manifesto del calcio verticale voluto da Frank, molto spesso coadiuvato e capitalizzato da Wissa o Mbeumo, perfettamente sincronizzati e abili nel non far rimpiangere Toney.

IL NOTTINGHAM ESPUGNA ANFIELD. L’ARSENAL SI PRENDE IL NORTH LONDON DERBY

La sorpresa di giornata arriva ad Anfield, dove il lampo di Hudson-Odoi al 72′ interrompe sia l’imbattibilità di Alisson (fermatasi dopo 342′) sia la striscia di vittorie del Liverpool, che aveva fatto en plein nelle prime tre gare.

Un po’ l’imprecisione del tridente offensivo, un po’ le parate di Sels (5) e un pizzico di sfortuna condiscono una gara nervosa in cui i Reds (imbattuti in casa dal 14 aprile) non mettono in mostra la consueta fluidità di manovra, complice anche il sempre efficace e puntuale ostruzionismo del Forest, attento in non possesso e pungente con la palla tra i piedi.

Il Nottingham, grazie alla prima rete in campionato dell’esterno scuola Chelsea dopo le 8 dello scorso anno, porta, dunque, a casa il quarto successo consecutivo in trasferta per la prima volta dal 1995, nonché la prima vittoria nella tana del Liverpool dal febbraio 1969, stanziandosi a quota 8 punti dopo i due pareggi interni con Wolverhampton e Bournemouth e lo 0-1 sul campo del Southampton.

Torna a sorridere l’Arsenal dopo il pari con corposo strascico polemico contro il Brighton, e lo fa in una delle partite più sentite: il derby con il Tottenham.

I Gunners espugnano per la terza volta consecutiva lo stadio degli acerrimi rivali (dato che non si registrava dal 1988), nonostante la contemporanea assenza di Rice e Odegaard causa squalifica e infortunio (con Arteta costretto a rinunciare ad entrambe per la prima volta in assoluto), i soli 96 passaggi completati nella prima frazione (dato più basso degli ultimi due anni) e il 36,3% di possesso palla complessivo che supera il precedente record negativo (37,8), fatto registrare proprio nell’ultimo confronto con gli Spurs di fine aprile.

La gara, equilibrata, con poche occasioni da rete nitide e con ben 7 ammoniti nella prima frazione (record), viene decisa da Gabriel che al 64′ si esibisce nella specialità della casa: il colpo di testa. Gli ultimi sei gol del difensore brasiliano, infatti, sono arrivati tutti attraverso la frustata aerea, così come tre delle ultime quattro marcature dell’Arsenal nel derby.

Prima del fischio finale che sancisce la sesta vittoria esterna consecutiva dei Gunners (miglior dato dal 2013) arriva anche l’esordio di Sterling, primo calciatore del 21esmo secolo a debuttare nel North London Derby.

I ragazzi di Arteta si portano, dunque, al secondo posto a -2 dal City, mentre il Tottenham incassa il secondo ko di fila e resta a quota 4 al tredicesimo posto.

TRIS DELLO UNITED, RIMONTA AL CARDIOPALMA PER L’ASTON VILLA. TRE PUNTI PESANTI FIRMATI NKUNKU PER IL CHELSEA.

Rialza la testa il Manchester United dopo i due pesanti ko incassati con Brighton e Liverpool. I Red Devils rischiano grosso alla mezz’ora quando concedono un calcio di rigore al Southampton, calciato da Archer e neutralizzato da Onana (è soltanto il quarto penalty parato negli ultimi 7 anni da un portiere del Manchester United), e mettono la freccia esattamente due minuti dopo con il primo centro di Matthijs De Ligt che di testa batte Ramsdale capitalizzando il piazzato di Bruno Fernandes.

Il raddoppio arriva poco dopo con Marcus Rashford, a secco in campionato dal 9 marzo, che dopo due gare senza mettere a referto alcun tiro, ne fa registrare due in appena 54 secondi, scrollandosi di dosso un bel peso. Nel recupero della ripresa ci pensa Garnacho a mettere il punto esclamativo accentuando ancor di più la differenza tra le due squadre.

I ragazzi di Ten Hag salgono a quota 6 in classifica, mentre i Saints restano ancora a secco di punti e gol.

Pazzesca rimonta al Villa Park con i padroni di casa che ribaltano lo 0-2 iniziale dell’Everton centrando una vittoria tra le mura amiche che mancava dal 21 aprile.

McNeil (9 gol e 10 assist sotto la gestione Dyche, nessun calciatore dei Toffees ha fatto meglio) e Calvert-Lewin, al secondo centro consecutivo, portano il risultato sullo 0-2 al 27′, ma a rimettere a posto le cose a posto per l’undici di Emery ci pensa Watkins, a secco davanti al proprio pubblico in casa dal 6 aprile, con una doppietta tra il 36′ e il 58′, andando vicino anche al tris.

3-2 che comunque arriva ad un quarto d’ora dal termine e porta la firma dell’ormai solito Jhon Duran che dai 30 metri butta giù la porta di Pickford, arrivando a toccare già quota 3 reti in campionato. L’attaccante colombiano ritocca, così, i suoi già ottimi dati: ottavo centro da subentrato e media di 1,04 gol ogni 90 minuti (solo Haaland con 1,14 ne ha una superiore).

L’Aston Villa sfata, dunque, il tabù che non lo vedeva vincere una gara interna terminata in svantaggio all’intervallo da quattro anni, mentre l’Everton diventa la seconda squadra nella storia ad incassare due 2-0/2-3 consecutivi (prima della pausa il carnefice era stato il Bournemouth), registrando il peggior avvio di sempre (4 sconfitte nelle prime 4 gare).

Seconda vittoria esterna consecutiva per il Chelsea che passa di misura al Vitality Stadium al termine di un match combattuto ed eccessivamente falloso (i 14 cartellini gialli estratti da Taylor rappresentano il record di ammonizioni in una singola partita di Premier League).

Robert Sanchez intercetta per la prima volta con la maglia dei Blues un calcio di rigore (l’ultimo risaliva al 26 dicembre 2022 quando era al Brighton), negando a Evanilson, arrivato in estate dal Porto per 37 milioni per sostituire Solanke, la prima gioia con la maglia del Bournemouth.

La sfida viene decisa all’86’ dal quarto gol in trasferta sui quattro realizzati con il Chelsea da Nkunku, bravissimo a capitalizzare l’imbucata dell’esordiente Sancho, battendo Travers (il secondo di Kepa) con un letale tocco di destro.

L’undici di Maresca sale, dunque, a quota 7 punti riscattando il pari interno con il Crystal Palace, e supera proprio le Cherries che restano a 5.

PASSA IL NEWCASTLE AL MOLINEUX

Vola il Newcastle che espugna in rimonta il Molineux e aggancia l’Arsenal al secondo posto bissando il 2-1 rifilato al Tottenham nell’ultimo turno.

L’ex Juve Lemina manda in vantaggio il Wolverhampton al 36′ trovando il suo primo centro in campionato nel 2024, ma nella ripresa i Magpies reagiscono e nonostante il doppio infortunio di Joelinton e Isak ribaltano il risultato in appena cinque minuti.

Al 75′ Schar torna a segnare in trasferta dopo sette mesi con un violento destro dal limite dell’area provvidenzialmente sporcato da Dawson, mentre all’80’ Harvey Barnes, subentrato proprio a Isak, si mette in proprio ed esplode un mortifero destro che si spegne all’incrocio dei pali mettendo totalmente fuori causa Johnstone per il suo secondo centro consecutivo. I Magpies tornano a siglare due reti da fuori area in una singola partita dopo ben 6 anni (aprile 2018 contro il Leicester l’ultima volta).

La formazione di Howe, come detto, centra la terza vittoria in quattro gare, mentre i Wolves restano inchiodati al terzultimo posto con un solo punto all’attivo.

BRIGHTON, CRYSTAL PALACE E WEST HAM: TUTTI SOTTO IL SEGNO X

Frena il Brighton in casa contro l’Ipswich dopo l’ottimo avvio di campionato che è valso a Hurzeler il premio di miglior allenatore del mese di agosto.

Nonostante le 21 conclusioni (dato interno più alto senza realizzazione dal febbraio 2023 nella partita contro il Fulham) i Seagulls non riescono a sfondare il muro erto da Muric, protagonista assoluto della gara.

I Tractor Boys ottengono il primo clean sheet esterno in Premier League dopo 23 anni (l’ultimo era datato novembre 2001 contro il Middlesbrough), oltre che il secondo pareggio consecutivo considerando quello contro il Fulham.

Nel prossimo turno il Brighton affronterà il Wolverhampton, mentre l’Ipswich volerà a Southampton.

Emozionante 2-2 tra Crystal Palace e Leicester che non riescono a trovare il primo sussulto stagionale.

Vardy sblocca la sfida al 21′ con il suo centro numero 192 con la maglia delle Foxes e Mavididi, alla prima gioia in carriera in Premier League, firma il raddoppio al 46′ mettendo la gara apparentemente in discesa.

La formazione di Cooper, però, non fa i conti con Mateta: il centravanti francese, ancora a secco dopo i 16 gol dello scorso anno, accorcia le distanze al 47′ e al 92′ trasforma il pesantissimo rigore del 2-2 provocato da un intervento di Coady su Ismaila Sarr.

Entrambe le squadre salgono, dunque a 2 punti in classifica, e nel prossimo turno affronteranno rispettivamente Manchester United e Everton.

1-1, invece, nell’altro derby di Londra andato in scena a Craven Cottage tra Fulham e West Ham. Raul Jimenez, a secco in casa dal 31 dicembre 2023, mette il timbro al 24′, dopodiché i Cottagers non sfruttano un paio di occasioni importanti prima con Iwobi e poi con Adama Traoré e incassano il pareggio all’ultimo respiro da Danny Ings, il cui unico gol nell’ultimo anno e mezzo complice l’infortunio era arrivato lo scorso 10 marzo.

Gli Hammers ottengono il quarto punto del loro campionato, mentre l’undici di Marco Silva sale a 5.

Top & Flop

TOP

1) Erling Haaland – Una piacevole consuetudine. Altra doppietta, altri tre punti in cascina per il Manchester City. Dei suoi dati irreali abbiamo parlato in precedenza, del suo apporto alla manovra anche. Cos’altro aggiungere?

2) Ollie Watkins – Nelle prime tre gare era il calciatore ad aver prodotto più xG (1,58) senza andare a segno. L’Aston Villa ha un disperato bisogno del suo killer instinct e il match con l’Everton ne è la prova più lampante.

3) Arijanet Muric – 6 parate, 2,45 gol evitati. Il portiere kosovaro riscatta alla grande la prestazione disastrosa fornita nella seconda giornata contro il Manchester City salvando a più riprese l’Ipswich nella trasferta di Brighton.

FLOP

1) Jack Stephens – Per la seconda giornata consecutiva il difensore del Southampton rientra nei flop. Bissa la prova negativa contro il Brentford di settimana scorsa incassando un rosso diretto al 79′ che taglia definitivamente le gambe ai suoi nel lunch match con il Manchester United.

2) Diogo Jota – Parte ancora dal primo minuto, ma questa volta non incide. In 60 minuti conclude solamente una volta in porta, perde 10 possessi e sbaglia 6 passaggi sui 13 tentati. La giornata no del Liverpool si riflette perfettamente sull’attaccante portoghese.

3) Conor Coady – Entra all’83’ al posto di Ayew per dare maggior consistenza al reparto arretrato, ma riesce a mettersi in luce solamente provocando il rigore che porta al pari del Crystal Palace nel finale. Esordio peggiore non poteva esserci.

Classifica e prossimo turno

1

Manchester City

12 4 4 0 0  11:3 +8
2 Arsenal 10 4 3 1 0  6:1 +7
3

Newcastle

10 4 3 1 0  6:3 +3
4

Liverpool

9 4 3 0 1 7:1 +6
5

Aston Villa

9 4 3 1 0 7:6 +1
6

Brighton

8 4 2 2 0 6:2 +4
7

Nottingham Forest

8 4 2 2 0 4:2 +2
8

Chelsea

7 4 2 1 1 8:5  +3
9 Brentford 6 4 2 0 2 6:6 0
10 Manchester United 6 4 2 0 2 5:5 0
11 Bournemouth 5 4 1 2 1 5:5 0
12

Fulham

5 4 1 2 1 4:4 0
13

Tottenham

4 4 1 1 2 6:4 +2
14

West Ham

4 4 1 1 2 5:6 -1
15

Leicester

2 4 0 2 2 5:7 -2
16

Crystal Palace

2 4 0 2 2 4:7 -3
17

Ipswich Town

2 4 0 2 2 2:7 -5
18

Wolverhampton

1 4 0 1 3 4:11 -7
19

Southampton

0 4 0 0 4 1:8 -7
20

Everton

0 4 0 0 4 4:13 -9

Prossimo turno:

Sabato 21 settembre

West Ham 13:30 Chelsea

Aston Villa 16:00 Wolverhampton

Fulham 16:00 Newcastle

Southampton 16:00 Ipswich Town

Tottenham 16:00 Brentford

Leicester 16:00 Everton

Liverpool 16:00 Bournemouth

Crystal Palace 18:30 Manchester United

Domenica 22 settembre

Brighton 15:00 Nottingham Forest

Manchester City 17:30 Arsenal

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Liga

Atlético Madrid, primo gol per Alvarez e Gallagher

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Con la vittoria sul Valencia, l’Atlético Madrid ha raggiunto il Real Madrid e il Villareal al secondo posto. Decisivi i primi gol di Gallagher e Alvarez.

L’Atlético Madrid chiude la serata di domenica con una convincente vittoria per 3-0 sul Valencia. Un successo che permette agli uomini di Simeone di agganciare il Real Madrid e il Villareal al secondo posto in classifica, con 11 punti.

Decisivi i gol del solito Griezmann e dei due neoacquisti: Conor Gallagher e Julian Alvarez, entrambi al primo centro con la maglia biancorossa.

Alvarez-Gallagher, la coppia tanto attesa dall’Atletico Madrid

L’attenzione della serata era rivolta in particolare ai nuovi super acquisti su cui la società ha puntato molto in estate. Da un lato c’è stato Julian Alvarez, arrivato quest’estate dal Manchester City per 94 milioni di euro, che non ha deluso le aspettative siglando il terzo gol della partita.

A sbloccare il risultato è stato però Conor Gallagher, arrivato in estate dal Chelsea per circa 40 milioni di euro. Con il suo gol l’inglese è diventato il terzo calciatore britannico più giovane a segnare in Liga nel XXI secolo, unendosi a Jude Bellingham e Mason Greenwood.

La vittoria fa ben sperare i tifosi dell’Atletico Madrid in vista dell’esordio in Champions League di giovedì sera contro il Lipsia.

Atletico Madrid

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