Esteri
Van Persie torna a casa: sarà il nuovo allenatore del Feyenoord

Robin Van Persie è pronto a tornare a casa. Il Feyenoord è a un passo dal nominare l’ex attaccante di Arsenal e Manchester United come nuovo allenatore.
Dopo aver maturato esperienza nel settore giovanile del club di Rotterdam, il 41enne ha iniziato la carriera tra i professionisti all’Heerenveen, squadra attualmente nona in Eredivisie, con cui aveva firmato un biennale lo scorso maggio.
Il suo ottimo lavoro non è passato inosservato e, secondo The Athletic, il Feyenoord sarebbe intenzionato a riportarlo subito a Rotterdam. Per Van Persie non si tratta solo di un ritorno professionale, ma anche sentimentale, visto che proprio nella città olandese ha mosso i primi passi da calciatore e chiuso la carriera. L’accordo tra le parti potrebbe essere ufficializzato già nelle prossime ore.
Van Persie-Feyenoord, la situazione
L’arrivo dell’ex giocatore olandese sarebbe pressochè imminente.
Dal 10 febbraio scorso infatti, il Feyenoord è senza un allenatore stabile. Dopo l’esonero di Brian Priske, la squadra è stata affidata temporaneamente a Pascal Bosschaart, che è stato comunque protagonista dell’eliminazione del Milan nei playoff di Champions League a San Siro due giorni fa.
Ora, Robin Van Persie è pronto a subentrare sulla panchina del De Kuip, a meno di un anno dall’inizio della sua carriera da tecnico. Secondo le ultime indiscrezioni, l’ex attaccante dovrebbe scegliere come vice René Hake, già membro dello staff di Erik ten Hag al Manchester United. Proseguiranno aggiornamenti.
Bundesliga
Bayern Monaco, Neuer senza limiti: vuole esserci per il ritorno con l’Inter

Il Bayern Monaco non è un club perditempo. La squadra già al lavoro in vista del match di venerdì con l’Augusta, con una gradita sorpresa.: Manuel Neuer.
Sotto la guida di mister Vincent Kompany è andato in scena l’allenamento in vista del match di venerdì in Bundesliga contro l’Augusta. Ma come rivelato dalla BILD, prima di altri compagni si è rivisto anche Manuel Neuer. Il portiere tedesco di 39 anni, reduce dall’infortunio muscolare al polpaccio, ha svolto una corsa individuale sul campo di una ventina di minuti.
Neuer: l’Inter nel mirino
Il ritorno di Neuer costituirebbe un passo importante. Il gigante tedesco sta lottando per riuscire a recuperare in tempo per il ritorno dei quarti di finale di Champions League contro l’Inter a San Siro. Secondo le informazioni del quotidiano tedesco, il capitano del Bayern non ce la farà per la gara d’andata all’Allianz Arena.
L’infortunio patito risale allo scorso 5 marzo, nel match di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayer Leverkusen. Durante il salto di gioia per il 2-0 di Jamal Musiala aveva contratto uno strappo muscolare e in seguito si è infortunato di nuovo al polpaccio destro durante la fase di riabilitazione. La cosa non è passata inosservata alla BILD: durante le corse in campo stamattina Neuer sembrava di buon umore. Un segnale di forza lanciato al Bayern e un avviso all’Inter di Inzaghi.
Liga
Raphinha: “Pedri è il cuore della nostra squadra”

Raphinha elogia Pedri: “È il cuore del nostro team”, nonostante le poche statistiche di assist e goal, è fondamentale per noi.
Nel mondo del calcio, le statistiche spesso dominano le discussioni, ma non per Raphinha, che ha recentemente espresso il suo apprezzamento per Pedri. Secondo Raphinha, nonostante il giovane talento del Barcellona non eccella in assist o goal, ha un impatto inestimabile sulla squadra. “Pedri non ha molti assist, non ha molti goal… ma per me, è il giocatore più importante della nostra squadra”, ha dichiarato Raphinha, sottolineando l’importanza di Pedri come cuore del team.
L’Importanza di Pedri nel Barcellona
Le parole di Raphinha mettono in luce un aspetto spesso trascurato nel calcio moderno: l’influenza di un giocatore al di là delle semplici statistiche. Pedri, con la sua visione di gioco e la capacità di dettare i ritmi sul campo, si è affermato come un elemento chiave per il Barcellona. La sua presenza, anche se non sempre evidente nei numeri, è cruciale per il successo della squadra.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
✨ Raphinha: “Pedri doesn’t have many assists, he doesn’t have a lot of goals… but for me, he’s the most important player on our team”.
“I think Pedri is the heart of the team”. pic.twitter.com/YLJoJDCryd
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 31, 2025
Ligue 1
Ibrahim Mbaye: chi è il 2008 lanciato da Luis Enrique

In quel di Parigi non si guardano i documenti. Ne è la prova Ibrahim Mbaye, 2008 francese, che contro il Saint Etienne ha messo a referto il suo primo gol.
La partita tra i parigini e la squadra della Loira è finita 6-1. Mbaye è entrato negli ultimi dieci minuti e al 90′ si è fatto trovare a centro area appoggiando in porta il pallone servito da Barcola (due assist in quella partita, 14 stagionali).
Ibrahim Mbaye: il nuovo che avanza?
Ma chi è Ibrahim Mbaye?. Per il classe 2008 sesta presenza in campionato, la settima considerando anche la Coppa di Francia. Stesso anno di nascita di Camarda, rispetto alla punta del Milan è un attaccante esterno che gioca prevalentemente a destra con la possibilità di spostarsi anche sull’altra fascia a piede invertito. Pescato a 10 anni nelle giovanili del Versailles, a febbraio scorso ha rinnovato il contratto fino al 2027. In questa stagione ha avuto un gran rendimento in Youth League: 2 gol e 4 assist in 4 partite. Al Bayern ancora se lo ricordano per una prestazione da protagonista con doppietta e un passaggio decisivo.
Mbaye è solo uno dei giovani talenti francesi (ha anche il passaporto senegalese) che Luis Enrique sta lanciando in prima squadra. Oltre a lui ed escludendo Zaire-Emery ormai già affermato, i riflettori sono accesi soprattutto sul centrocampista classe 2005 Desiré Doué (più di 40 partite stagionali).
Da non dimenticare anche Senny Mayulu (2006, anche lui centrocampista) e al difensore Yoram Zague, classe 2006. Una nuova generazione che sta crescendo per scrivere il futuro, il Psg ha cambiato strategia e dopo aver portato campioni d’esperienza come Messi e Sergio Ramos punta sul vivaio e su un allenatore che storicamente ha sempre saputo valorizzare i giovani.
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