Europa League
Ajax vs Brighton 0-2: analisi e commento

Il Brighton di De Zerbi vince anche ad Amsterdam (2-0) e si porta in testa al Gruppo B della UEFA Europa League aspettando il Marsiglia di Gattuso.
Momenti agli antipodi
Con le ultime due vittorie in campionato, l’Ajax è tornato in superficie e si è tolto dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
Il neo-allenatore John van’t Schip ha vinto in due partite lo stesso numero di gare che Steijn e Maduro avevano vinto nelle precedenti tredici.
Il Brighton, invece, arriva a questa partita nel peggior momento della sua stagione e probabilmente dell’intera era De Zerbi.
I seagulls hanno vinto solo una delle ultime otto gare (4 pareggi, 3 sconfitte e 1 vittoria) e lo hanno fatto proprio all’andata contro l’Ajax.

Photo Source: Ajax Amsterdam Official Website.
Ajax vs Brighton: primo tempo
L’11 Ottobre 2023 se n’è andata Daniëlle Oonk, moglie di John. Si dice che durante la malattia, la donna, prima di passare a miglior vita, abbia espresso il desiderio di rivedere il marito lavorare per l’Ajax. E il 30 Ottobre 2023 John è stato nominato nuovo capo-allenatore del club.
La nomina di van’t Schip fa parte della “rivoluzione” voluta dal board ajacide in seguito al licenziamento del direttore sportivo Overmars per molestie sessuali. Prima il ritorno di Danny Blind, che nell’Ajax era stato sia giocatore che membro del Supervisory Board. E proprio Danny, pare, abbia fatto il nome di John per il posto lasciato vacante dalla premiata ditta Steijn-Maduro.
Narra la leggenda che van’t Schip, al suo arrivo al De Toekomst, abbia chiesto ai suoi ragazzi una sola cosa: di sorridere. Anzi, di tornare a sorridere. Il suo primo obiettivo era restituire loro quella gioia di giocare a calcio, e soprattutto di farlo come lavoro, e di farlo essendo onorati di giocare per l’Ajax.
Quello stesso sorriso che lui non aveva perso neppure dopo essere stato dal fato costretto a salutare anzitempo suo padre e sua moglie. Il tutto in pochi mesi. Se non ha perso il sorriso un uomo che ha vissuto una situazione familiare tanto delicata, possono forse perderlo un gruppo di calciatori?
E l’Ajax questa voglia di vivere la sta trasmettendo anche in campo. Tuttavia, il coefficiente di difficoltà imposto dall’affrontare il Brighton è molto più alto di quello che potevano offrire Volendam ed Heerenveen. I lancieri, per quanto volenterosi, nel primo tempo non riescono mai a calciare verso la porta di Verbruggen. Gli ospiti vanno in vantaggio alle idi del primo tempo.
Vos sbaglia un appoggio elementare e serve involontariamente Joao Pedro. Il brasiliano è bravo a trovare fra le linee Ansu Fati, che (15′) indirizza subito il match battendo Ramaj. L’Ajax rischia di nuovo di farsi male da solo. Quando Taylor (35′) prova a imitare il compagno di squadra mandando in porta sempre Joao Pedro. La sua personale fuga per la vittoria, però, finisce sopra la traversa.

Photo Source: Brighton & Hove Albion Official Website.
Ajax vs Brighton: secondo tempo
Nel primo tempo il possesso palla del Brighton ha raggiunto il suo minimo storico. Parliamo del 42% contro il 58% degli olandesi. Il record negativo in stagione della squadra di De Zerbi era stato il 46% con cui aveva terminato le gare di campionato contro Liverpool e Manchester City.
Non dovrebbe quindi stupire se il Brighton, per quanto sia paradossale vista la loro filosofia, abbia, nella prima frazione, sfiorato il gol per tre volte in contropiede. Nei minuti di recupero del primo tempo, Ansu Fati (45+1′) imbecca Adingra ma la conclusione dell’esterno viene parata da Ramaj.
Gli inglesi, però, nel secondo tempo entrano con un altro piglio. Alzano le linee. Tornano a palleggiare alla loro maniera e incominciano a creare occasioni anche tramite il gioco. Prima con una grande azione personale di Joao Pedro (51′) che termina sull’esterno della rete. Nemmeno un paio di giri di lancette dopo, una bella azione corale viene sublimata dal tocco del solito Fati (53′) a liberare sull’esterno Adringra per la conclusione che vale il raddoppio.
Il Brighton è padrone del campo quando Ramaj commette un altro errore con i piedi. Il giovane portiere tedesco sbaglia la costruzione dal basso e di fatto passa la palla a Mitoma. Il giapponese (63′) trova a centro area Ansu Fati. Solo un prodigioso recupero di Sutalo evita che la partita finisca qui.
L’Ajax si scuote soltanto nell’ultimo terzo di partita e lo fa soprattutto grazie alla elettricità portata dal subentrato Forbes. Fanno tutti i due neo-entrati. Akpom (66′) lavora il pallone e serve proprio Forbes. Il cross dalla fascia del prodotto dell’Accademy del Manchester City non trova Brobbey soltanto per l’ottima copertura di van Hecke. Il Brighton replica subito e lo fa sfruttando uno scivolone di Rensch, ma Mitoma (68′) calcia alto sopra la traversa.
Brobbey (74′) colpisce un doppio palo clamoroso che mi ha ricordato quello preso da Djordjevic in una finale di Coppa Italia fra Lazio e Juventus. I cambi hanno fatto bene all’Ajax, che torna a macinare gioco. Ancora Forbes (79′) viene imbeccato da Mikautadze (un altro subentro) ma Verbruggen si salva con la complicità di Igor. L’ultima occasione della partita è sempre per l’Ajax, con lo stesso Verbruggen (83′) che respinge un tiro centrale di Akpom dalla distanza.

Photo Source: Brighton & Hove Albion Official Website.
Conclusioni
Nonostante un leggero miglioramento nei risultati, dall’arrivo di van’t Schip in panchina, ci sia stato, era abbastanza difficile attenderne un altro questa sera. Il Brighton è probabilmente arrivato al suo punto di massima maturazione. Lo zenit di un progetto pluriennale iniziato da Potter (2019) e poi continuato da De Zerbi. L’Ajax, invece, è appena all’inizio di una vera e propria rifondazione ed è fisiologico che serva del tempo.
Un cambio pelle totale e radicale, per il quale sul banco degli imputati c’è finito l’ex-Re Mida del Borussia Dortmund Sven Mislintat. Finito nel mirino della critica (e non solo) per una campagna acquisti in cui si è incassato tanto e speso poco. E la sensazione, in quel di Amsterdam, è che i soldi non siano finiti unicamente nelle casse del club. Infatti, dall’Olanda riportano come le ragioni della separazione fra Mislintat e l’Ajax non siano solo tecniche.
L’ex-capo scout di Arsenal e BVB è infatti socio della Matchmetrics. Una società che raccoglie, analizza e processa dati su calciatori provenienti da tutto il mondo per agevolare il lavoro degli osservatori. Cosa c’entra questo con la campagna acquisti estiva dell’Ajax? Sotto la lente d’ingrandimento dei media olandesi è finita l’operazione che ha portato Borna Sosa a trasferirsi dallo Stoccarda all’Ajax. Infatti, il trasferimento sarebbe stato facilitato da una società di consulenze tedesca, tale AKA Global, che ha fatto da mediatore.
Ebbene, l’AKA Global ha una partecipazione proprio in Matchmetrics. L’Ajax ha prontamente smentito, affermando che alla base del licenziamento di Mislintat ci siano ragioni puramente tecniche, ma intanto si tratta dell’ennesimo scandalo che ha colpito il club di Amsterdam nel recente passato.
Il club questa estate ha dovuto incassare due perdite pesantissime. La prima (ne abbiamo già parlato) è quella di Overmars. La seconda è quella di van Der Sar per motivi di salute. Mislintat è stato sostituito proprio da Blind, come vi ho raccontato in apertura. Al netto di eventuali querelle giudiziarie di cui il pallone non deve occuparsi, io credo che Mislintat sia stato liquidato troppo velocemente e che il suo lavoro sarà giudicabile solo fra qualche anno.
In ogni caso, in un momento storico del genere, non c’è da stupirsi se l’Ajax non riesca a battere il Brighton. Fra le due squadre si è vista una differenza soprattutto a livello di impianto. Sia societario che di gioco. I tifosi dell’Ajax lo hanno capito e infatti (giustamente) non hanno mancato di applaudire la loro squadra prima e dopo la partita. Riconoscendo loro lo sforzo profuso e mostrando loro vicinanza in uno dei periodi più bui della storia dei lancieri.
L’Ajax ora deve pensare soltanto a concludere la stagione in Eredivisie in maniera tranquilla. La retrocessione sembra un’utopia ma nel calcio mai dire mai. Da tifoso del Leicester ne so qualcosa. Impossibile it’s nothing. Nel bene e nel male. Provare magari a levarsi qualche soddisfazione in KNVB Beker e provare quantomeno a garantirsi il terzo posto nel girone di Europa League.
Girone che, come ho detto parlando del Marsiglia di Gattuso, è il più difficile dell’intera competizione e per questo Ajax accontentarsi di giocare la Conference League non sarebbe certo indecoroso. Nonostante tutti i suoi problemi, la Conference è una competizione che comunque vedrebbe gli olandesi nel novero delle favorite per la vittoria finale.
Europa League
Tottenham, Postecoglou: “Vittoria facile? Alcuni temono lo sia e cercano di sminuire l’evento…ma essere in finale è un traguardo enorme”.

Ange Postecoglou risponde alle critiche sul Tottenham e l’Europa League, affermando che molti temono un successo degli Spurs.
Ange Postecoglou, allenatore del Tottenham, ha recentemente difeso la sua squadra dalle critiche riguardanti il potenziale successo in Europa League. Secondo Postecoglou, alcuni critici temono che gli Spurs possano realmente vincere la competizione e, per questo motivo, cercano di sminuirne l’importanza. L’allenatore ha sottolineato come essere in finale sia un risultato enorme per il club e non dovrebbe essere minimizzato.
Il suo intervento arriva in un momento cruciale della stagione, mentre il Tottenham si prepara per un’importante sfida in Europa. La determinazione di Postecoglou è chiara: vuole che la sua squadra sia riconosciuta per i successi raggiunti, nonostante le voci negative.
L’Importanza dell’Europa League per il Tottenham
La vittoria in Europa League rappresenterebbe un traguardo significativo per il Tottenham, un club che ha lottato per affermarsi a livello internazionale negli ultimi anni. Postecoglou crede fermamente che un successo in questa competizione possa consolidare la posizione degli Spurs nel calcio europeo e offrire un ulteriore slancio per le future stagioni.
Il dibattito intorno all’importanza delle competizioni europee continua, ma per il Tottenham, una vittoria significherebbe molto di più di un semplice trofeo. Sarebbe una conferma del duro lavoro e della dedizione di tutta la squadra e dello staff tecnico.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨👀 Ange Postecoglou on people trying to downplay the what it would mean if Spurs win the Europa League:
“Some people are fearing that it might actually happen… and because it might happen, saying, let’s see how we can tear it down. Being in the final, this is massive”. pic.twitter.com/3rNCct6bsL
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 8, 2025
Europa League
Europa League, finale tutta inglese al San Mamés

La finale di Europa League, in programma mercoledì 21 maggio, sarà tra Tottenham e Manchester United. I due club inglesi si contenderanno il trofeo allo stadio San Mamés di Bilbao.
Sarà Tottenham-Manchester United la finale di Europa League. I due club inglesi hanno rispettato il pronostico dell’andata, e hanno guadagnato il pass per lo stadio San Mamés di Bilbao, che ospiterà l’ultimo atto della competizione. La gara si disputerà il prossimo 21 maggio. Considerata anche la Coppa UEFA, antenata dell’odierna Europa League, quella tra Tottenham e Manchester United sarà la terza finale tra due squadre inglesi. Era già capitato nel lontano 1972, quando proprio il Tottenham sconfisse il Wolverhampton, e nel 2019, quando il Chelsea batte l’Arsenal a Baku.
Gli Spurs inseguono il 3º successo nella competizione, dopo quello sopracitato del 1972, e quello del 1984. I Red Devils, alla terza finale da quando la competizione ha cambiato denominazione, vogliono portare a Manchester la 2º coppa della loro storia. Oltre al trofeo, la finale di Bilbao mette in palio per le due squadre l’accesso alla prossima Champions League. Entrambe le squadre possono riscattare una stagione che non ha visto nessuna delle due protagoniste in Premier League. Prima finale europea raggiunta sia per Postecoglu che per Amorim. A sorridere è il calcio inglese: il prossimo anno saranno 6 i club d’oltremanica in Champions League.

Bruno Fernandes of Manchester United reacts to a decision during the Carabao Cup Last 16 match Manchester United vs Leicester City at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 30th October 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)
Europa League, il Manchester United infrange il sogno dell’Athletic
I Red Devils accedono alla finale di Europa League dopo aver eliminato l’Athletic Club. Grande delusione per il club basco, che deve dire addio al sogno di giocare la finale del torneo al nel proprio stadio, al San Mamès. Dopo lo 0-3 dell’andata in favore del Manchester United, gli inglesi dilagano anche ad Old Trafford e blindano il posto in finale. l’Athletic, privo dei fratelli Williams assenti per infortunio, s’illude con il gol del vantaggio di Jauregizar. Nella ripresa dilagano i Red Devils: Casemiro, Hojlund e la doppietta di Mount ribaltano il risultato, fissando il match sul definitivo 4-1. Sarà il Manchester United a giocarsi il trofeo nello stadio dei baschi il prossimo 21 maggio.

Dominic Solanke of Tottenham Hotspur in action during the Premier League match Tottenham Hotspur vs Ipswich Town at Tottenham Hotspur Stadium, London, United Kingdom, 10th November 2024
(Photo by Izzy Poles/News Images)
Il Tottenham elimina la favola Bodo Glimt
L’altra finalista, il Tottenham, arriva all’ultimo atto del torneo dopo aver eliminato in semifinale i norvegesi del Bodo Glimt. La squadra di Knutesen, vera e propria sorpresa del torneo, era arrivata a giocarsi la semifinale dopo aver eliminato la Lazio nei quarti di finale. Dopo aver perso 3-1 la gara di Londra, il Bodo cade anche all’Aspmyra Stadion, davanti ai propri tifosi. Gli inglesi vincono 2-0 grazie alle reti nella ripresa di Solanke e Pedro Porro. Al Bodo Glimt resta la gloria per essere stato il primo club norvegese a raggiungere una semifinale europea.
Europa League
Bodo Glimt-Tottenham, le formazioni ufficiali

Bodo Glimt-Tottenham, incontro valido per il ritorno delle semifinali di Europa League 2024/2025: le scelte ufficiali di Knutsen e Postecoglou.
Bodo Glimt-Tottenham-Bodo Glimt vale l’accesso alla finale del 21 maggio di Europa League.
Gli Spurs si stanno riscattando in Europa League a discapito di una Premier League disastrosa. Un percorso virtuoso in coppa che però nell’andata contro il Bodo/Glimt poteva rappresentare un’ipoteca sulla qualificazione e invece l’ha soltanto sensibilmente avvicinata.
Di seguito le formazioni ufficiali.

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Bodo Glimt-Tottenham, le formazioni ufficiali
Bodo–Glimt (4-3-3): Haikin, Bjorkan, Gundersen, Moe, Sjovold, Saltnes, Berg, Evjen, Hauge, Blomberg, Hogh
Tottenham (4-2-3-1): Vicario, Udogie, van de Ven, Romero, Porro, Bentancur, Bissouma, Kulusevski, Richarlison, Johnson, Solanke
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