Europa League
Roma-Feyenoord, De Rossi: “A Roma mi sento a casa mia”
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In vista della sfida di Europa League Roma-Feyenoord, l’allenatore giallorossi De Rossi ha parlato ai microfoni del club.
Questa la premessa di De Rossi sulla sfida Roma-Feyenoord: “La partita è delicata, perché sicuramente una delle due squadre sarà fuori dall’Europa League dopodomani. Quindi dobbiamo prepararla con le giuste attenzioni, senza troppe paure, come facciamo sempre”.
Si preparano un po’ tutte allo stesso modo queste partite o si lavora anche molto sulla testa?
“I ragazzi sono esperti e hanno fatto grandi percorsi negli ultimi anni in Europa, quindi non c’è bisogno di attenzionarli più di tanto, di farli stare sul chi va là.
Sanno l’importanza, sanno la delicatezza e quanto queste partite si possano decidere in base agli episodi. Però nella partita ci prepariamo sempre per vincere, qualsiasi partita essa sia, quindi alla fine cambia poco”.
Cosa ci ha detto la partita d’andata in vista di questo ritorno?
“Che siamo due squadre a cui piace giocare a calcio e che potrebbero esserci diverse fasi all’interno della partita, momenti in cui prende il sopravvento il Feyenoord. Dovremmo cercare di farli durare il meno possibile. Momenti in cui la palla ce l’avremo più noi e in quei momenti dovremmo essere bravi a segnare.
Parole al miele di Bryan Cristante sull’uomo, l’allenatore. Anche sulla gestione di un momento difficile. Percepisci questo sentimento da parte del gruppo?
“Ci stiamo trovando bene onestamente. Penso che anche qualche risultato positivo che è arrivato all’inizio – quando quando siamo stati in bilico a Salerno potevamo aver pareggiato invece abbiamo vinto – ha aiutato a creare un po’ più di di fiducia, un po’ più di entusiasmo nel lavoro.
Però penso che è evidente che che si sta bene adesso, poi i risultati stanno venendo. Quindi quello magari lo analizzeremo, speriamo mai, ma quando le cose magari andranno peggio.
Però io dal punto di vista umano e professionale mi sto trovando a casa mia, non perché a Roma ci sono sono già stato ma perché l’ambiente che ho trovato è veramente confortevole. Stiamo bene, la società mi mette a disposizione forse più di quello di cui ho bisogno e quindi siamo contenti”.
Chiudiamo naturalmente con i 67.000 dell’Olimpico, dato recente. Un record assoluto, il più importante. Questo può fare la differenza?
“Speriamo che faccia la differenza. Quando avevo detto che lo stadio del Feyenoord non avrebbe segnato, non avrebbe difeso al posto dei propri giocatori, così sarà anche per noi.
Giocare con con questa con questa spinta potrebbe darci magari la forza per dare quell’1 per cento in più che magari farà la differenza. Sono contentissimo di questo”.
L’appuntamento con Roma-Feyenoord è allo Stadio Olimpico di Roma stasera alle ore 21.
Europa League
Ajax-Union Saint Gilloise, probabili formazioni e dove vederla
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Ajax-Union Saint Gilloise è il match di ritorno dei playoff di Europa League ed è in programma domani alle ore 21.
Il match di domani sera vedrà l’Ajax difendere la vittoria per 2-0 ottenuta all’andata, mentre l’Union avrà bisogno di un vero miracolo sportivo per conquistare la qualificazione
Qui Ajax
La squadra di Farioli scenderà in campo con il classico 4-3-3. In porta ci sarà Pasveer e avanti a lui la linea a 4 di difesa composta da Gaaei, Rugani, Baas e Hato. Il terzetto di centrocampo vedrà dal primo minuto Klassen, Henderson e Fitz-Jim. Il trio d’attacco infine vedrà protagonisti Edvardsen, Brobbey e Berghuis.
Qui Union Saint Gilloise
Il mister Pocognoli risponderà con lo stesso modulo con Moris a difesa dei pali e in difesa i vari Khalaili, Mac Allister, Burgess e Leysen. In mediana agiranno Vanhoutte, Van de Pierre e Sadiki, mentre l’attacco sarà composto da Machida, Promise e Ivanovic.
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PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Probabili formazioni Ajax-Union Saint Gilloise
AJAX(4-3-3): Pasveer; Gaaei, Rugani, Baas, Hato; Klassen, Henderson, Fitz-Jim; Edvardsen, Brobbey, Berghuis. All. Farioli
UNION ST GILLOISE(4-3-3): Moris; Khalaili, Mac Allister, Burgess, Leysen; Vanhoutte, Van de Pierre, Sadiki; Machida, Promise, Ivanovic. All. Pocognoli
Dove vedere Ajax-Union Saint Gilloise
Il match Ajax-Union Saint Gilloise, in programma domani, giovedì 20 febbraio alle ore 21, sarà visibile su Sky Sport.
Europa League
Real Sociedad-Midtjylland: probabili formazioni e dove vederla
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Di seguito le probabili formazioni di Real Sociedad-Midtjylland, gara di ritorno dei playoff di Europa League, in programma giovedì allo stadio Anoeta.
Nella giornata di giovedì presso lo stadio di Anoeta scenderanno in campo Real Sociedad e Midtjylland per la gara di ritorno dei Playoff di Europa League, con il risultato pendente a favore dei padroni di casa che si sono imposti per 2-1 nella gara in trasferta di andata. Tutti i pronostici sono a favore della Real, che farà di tutto per difendere il vantaggio a San Sebastián, mentre i biancorossi proveranno una complicatissima rimonta.
Qui Real Sociedad
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PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Real Sociedad sta attraversando una delle sue stagioni più difficili. In Liga, la squadra stenta a decollare e si trova lontana dalle posizioni che garantirebbero un posto in Europa. Nell’ultimo match, una pesante sconfitta per 3-0 contro il Betis ha accentuato le difficoltà. La qualificazione agli ottavi di Europa League rappresenta l’unica speranza per risollevare la stagione. Superato il turno, affronterebbero una tra Tottenham e Manchester United, squadre favorite per il titolo. Un eventuale passaggio, che non sembra poi così lontano, potrebbe ridare slancio alla squadra per affrontare al meglio le sfide future.
Qui Midtjylland
Situazione delicata per i danesi. I biancorossi stanno infatti lottando per il primo posto in campionato contro il Copenhagen, con entrambe le squadre a 36 punti. Domenica 23 febbraio si giocherà lo scontro diretto. La compagine guidata da Alguacil dovrà quindi gestire bene le energie per affrontare al meglio questi due match cruciali.
Proababili formazioni Real Sociedad-Midtjylland
Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Lopez, Aguerd, Elustondo, Munoz; Marin, Mendez, Zubeldia; Kubo, Oskarsson, Oyarzabal. All.: Alguacil.
FC Midtjylland (4-3-3): Lossl; Andersson, Diao, Bech, Paulinho; Byskov, Silva, Castillo; Osorio, Buksa, Simsir. All.: Thomasberg.
Dove vedere Real Sociedad-Midtjylland
La gara tra Real Sociedad e Midtjylland sarà visibile per gli abbonati SKY e NOW TV, anche tramite app.
Europa League
Roma, Ranieri: “Vorrei 25-26 leader. L’arbitro è un enfant prodige francese”
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Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della decisiva sfida di ritorno di Europa League contro il Porto.
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla gara più importante in questa prima parte di stagione per i giallorossi. Infatti, domani all’Olimpico andrà in scena la gara di ritorno dei playoffs di Europa League contro il Porto. Al Do Dragao è finita 1-1, rimandando tutto a domani.
Roma, le parole di Ranieri
Ha recuperato tutti i giocatori?
“Fino ad ora sì, ho recuperato tutti i giocatori e, come al solito, stasera domattina deciderò gli undici da mandare in campo”.
La Roma è realmente ciò che vale? Ha avuto notizie del reclamo alla UEFA?
“Allora, io non mi interesso di queste cose fuori dal calcio. L’arbitro è un enfant prodige francese, ha fatto la finale dell’Europeo, mi ha arbitrato, quando stavo in Ligue 1, due partite, per cui è un signor arbitro, bravissimo. Poi io avevo fatto 1.200 partite, 90 in UEFA, non ho mai detto niente sugli arbitri, per cui a me va sempre bene tutto, so che fanno un mestiere difficilissimo. Io dico sempre che ognuno alla fine ha quello che si merita. E dico sempre che i purosangue si vedono alla fine. Noi ancora abbiamo tanto da dire, tanto da lavorare, tanto da migliorare. Se io fossi arrivato prima, dopo, non conta. Conta quello che stanno facendo i ragazzi, come lo stanno facendo. Hanno recuperato autostima, si divertono, giocano, si aiutano l’uno con l’altro. Per me queste sono grandi cose. E credo che anche il nostro pubblico sia molto contento di questo”.
Lei ha alzato la guardia rispetto a quanto può essere difficile affrontare il Porto?
“Io la tengo sempre alzata contro qualsiasi avversario, perché il calcio è uno sport bellissimo, dove non c’è nulla di scritto prima, non è un altro sport dove normalmente il più forte vince. Ho detto alla fine della partita d’andata, ma anche prima è 50-50. Il Porto è una signora squadra, allenata da un giovane allenatore, ha fatto soltanto 5 partite e non ha mai perso. Andremo ad affrontare una buonissima squadra, molto giovane, con un tasso tecnico molto elevato, e sarà una gran bella partita”.
Su Dovbyk.
“Sta migliorando, sta migliorando e deve lavorare molto, perché il nostro punto di riferimento là davanti è l’uomo che è il nostro goleador principe. Per cui, alcune volte è un punto di riferimento importante, alcune volte non riusciamo noi a dargli la palla giusta. Per cui è un processo che va sempre di più migliorato. Però io sono positivo, soltanto con il lavoro si possono limare queste imperfezioni”.
Come ha visto Hummels in questi giorni? Si è ripreso la forma migliore perché comunque c’è da affrontare una sfida importante contro un’attaccante importante come Omorodion. E poi una curiosità, se l’amico che le ha ricordato di Budapest è con Taylor è Mourinho?
“Che fantasia che avete (ride ndr)! No, per niente. È stato detto nello spogliatoio, non so da chi, per cui no, non è José. Hummels sta recuperando bene, lo vedo bene, ha di nuovo un altro passo, un passo più elegante, più esplosivo, per cui è un giocatore recuperato”.
Sul match.
“Mi hanno accettato come uno di loro e questo mi ha fatto molto piacere. Nella gara d’andata io sono contento di tutto. Hanno fatto veramente una grande prestazione, sia in 11 che in 10”.
Sull’assenza di Saelemaekers. Rensch è recuperato?
“Come dico sempre, stasera farò un po’ l’esamina di tutta la minisettimana e poi sceglierò chi penso che possa far bene su quella fascia.
Tutti possono essere… Soulé mi ha impressionato molto nella partita contro il Napoli, quando raddoppiava sul Neres, ha fatto veramente una gran partita in quella posizione, per cui potrebbe essere anche lui il designato”.
Nei calci piazzati, nei calci d’angolo, la Roma subisce un po’ troppo facilmente le ripartenze. Lei pensa che sia una cosa di casualità o state lavorando per risolvere qualche problema che magari agli occhi dei meno esperti è invisibile?
“No, lavoriamo sempre, ne parliamo sempre, però io credo che alcune volte, alcune, ci sia anche una certa casualità. Ci sono degli errori, sicuramente, però mi sembra che, levato il gol, abbiamo fatto molto bene contro il Porto e sappiamo che è una squadra che va sempre in verticale, come il Parma, insomma. Anche al Parma gli abbiamo tolto parecchio di questa verticalità, per cui io credo che alcune volte ci sia un periodo dove prendi gol in determinate situazioni. Ecco, domani con il Porto dobbiamo stare molto attenti perché, lo ripeto, è una squadra molto tecnica, di grande velocità, che gioca direttamente, vanno diretti alla porta avversaria, per cui dobbiamo stare sempre molto, molto attenti”.
Su Celik.
“Lui mi sembra più appunto un giocatore prettamente da difesa, voglio che quando si ha la palla uno si proponga e lui cerca di fare quello che è nelle sue corde, alcune volte sbaglia qualche passaggio di troppo, però la volontà di partecipare, di migliorare e avete visto che ha fatto gol a Oporto proprio per una sua percussione voluta, cercata, ognuno di noi ha dei difetti e anche lui sta lavorando molto”.
Come si allena questa difficoltà ad incentrare la porta con una squadra che ha un tasso tecnico comunque molto elevato. E se c’è qualcosa in particolare sulla quale lei preme maggiormente.
“Parma è stata una partita un po’ particolare perché loro giocando in 10 hanno chiuso tutti gli spazi, un po’ quello che è successo ieri all’Atalanta. Giravano, giravano e non riuscivano a trovare il varco giusto e questo può capitare in alcune partite. Però mi sembra che la squadra si stia ben comportando, sia per quanto riguarda i gol fatti, sia per quanto riguarda i gol subiti. Io non credo negli algoritmi, però le statistiche ti dicono che se tu hai determinati giocatori che sono abituati a fare un X gol, puoi trovare un anno che ne fanno di meno ma trovi anche l’anno che ne fanno di più. Per cui alcune volte è proprio questione di chi fa gol, quanti giocatori hai che possono permettersi di far gol”.
Signor Ranieri, lei è un uomo di calcio, penso che conosca la storia di Pinto da Costa con il presidente del Porto, il presidente storico che è venuto a mancare sabato scorso. In primo luogo, vorrei chiederle se ha qualche ricordo particolare con lui. La seconda domanda riguarda la partita di domani contro il Porto, considerando l’ambiente olimpico, se si aspetta un gioco più di attesa, o se punta a dominare il gioco?
“Mi dispiace tantissimo, era il Porto, perché se non ricordo male 42 anni da Presidente significa tantissimo. Per quanto mi riguarda, il Porto proverà a rifare la sua partita. È una squadra giovane per cui ama giocare in quella maniera. Sarà magari un pochino più attenta ma poi sarà sempre pronta a colpirci in contropiede”.
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