Competizioni
Inghilterra – Italia 3-1: analisi e commento
L’Inghilterra batte 3-1 l’Italia a Wembley e passano come primi il girone di qualificazione. Gli Azzurri devono battere la Macedonia del Nord per sperare.
L’Inghilterra batte tre a uno l’Italia nella penultima giornata del Gruppo C delle qualificazioni a Euro 2024.
Inglesi matematicamente qualificati e sicuri del primo posto, mentre gli azzurri saranno obbligati a battere la Macedonia del Nord allo Stadio Olimpico il prossimo 17 Novembre per poi giocarsi il tutto per tutto contro l’Ucraina a Leverkusen.Â
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Southgate sceglie ancora il 4-3-3. Manca però Bukayo Saka. Titolare inamovibile e giocatore fondamentale per gli equilibri di squadra, vista la sua capacità di giocare a tutta fascia e di dare ampiezza alla manovra quando Walker stringe assieme ai due centrali in fase di impostazione. Al suo posto Foden a destra, con Rashford (a sorpresa) a sinistra al posto di Maddison. Da laterale basso di sinistra viene adattato Trippier, vista l’indisponibilità di Shaw e Chilwell. Il fedelissimo Philipps rileva l’ormai ex capitano Henderson.
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Spalletti deve fare i conti con diverse assenze. Non ci sono Tonali e Zaniolo per la querelle scommesse. Chiesa e Retegui per infortunio. L’ex tecnico del Napoli affida la catena di sinistra a Udogie e Acerbi, preferiti a Di Marco e Bastoni. Cristante preferito a Locatelli in regia con Frattesi-Barella come coppia di corridori. Davanti El Shaarawy vince il ballottaggio con Kean e Raspadori.
Primo tempo: meglio l’Italia
La posizione di Bellingham è fondamentale per interpretare tatticamente l’assetto inglese. Southgate sceglie di far giocare l’ex Dortmund a ridosso di Kane. Il tecnico britannico studia per Bellingham una posizione simile a quella che nel Real Madrid lo sta consacrando come uno dei migliori centrocampisti al mondo, ma meno da trequartista e più da incursore.
La posizione ibrida di Bellingham, che disossa il canonico 4-3-3 degli inglesi verso una sorta di 4-2-3-1, mette in grande difficoltà la linea dell’Italia nei primi minuti. Tuttavia, la compagine di Spalletti interpreta meglio la gara e va meritatamente in vantaggio. Trippier a sinistra soffre terribilmente la catena formata da Di Lorenzo e Berardi. Messo costantemente in mezzo dal duo, poiché Rashford non garantisce adeguata copertura, e costretto a difendere sul piede non suo. E’ proprio una sua postura sbagliata a liberare la corsia per il terzino del Napoli, che serve l’accorrente Scamacca.
Il centrocampo muscolare di Spalletti funziona. Il know-how di Cristante, unito al dinamismo di Frattesi-Barella, rende complicata l’uscita da dietro dei padroni di casa.
L’Italia va a prendere alti gli inglesi nella loro prima costruzione, per poi rintanarsi sotto la linea del pallone, compattandosi in 35-40 metri, quando quest’ultimi riescono a eluderla. Le due linee molto strette dell’Italia rendono lento e prevedibile il palleggio inglese.
L’Italia la interpreta meglio, ma l’Inghilterra la riprende con i suoi campioni. La capacità di Kane di giocare spalle alla porta. I tempi di Bellingham. La connection fra i due porta al rigore del pareggio.
Di Lorenzo tenta un improvvido anticipo (e lo sbaglia) su Bellingham, permettendo al capitano degli inglesi di presentarsi sul dischetto e pareggiare i conti.
Inghilterra: superiorità pratica, non teorica
Una delle cose più difficili nel calcio è rendere pratici i valori teorici. Fare in modo che ciò che vale “sulla carta” valga anche in campo.
E’ la Spada di Damocle delle grandi squadre: tenute a far valere sempre e comunque la propria superiorità tecnica contro (quasi) tutte le altre.
Questo è un compito arduo. Soprattutto quando gli avversari, come l’Italia di questa sera, sono messi bene in campo e interpretano il match con diligenza tattica.
L’Italia, nella prima frazione, si fa preferire. Tiene meglio il campo e probabilmente crea anche più occasioni. Tuttavia, la maggiore qualità degli inglesi viene fuori tutta nel secondo tempo.
Avevo parlato nel primo tempo di come la posizione fra le linee di Bellingham fosse una delle chiavi della partita. Dopo aver procurato il rigore, poi trasformato da Kane, il centrocampista delle merengues entra anche nel secondo gol dei suoi.
Straordinaria percussione centrale, che isola Rashford nell’uno contro uno con Di Lorenzo. Altro errore del partenopeo, che concede l’interno all’ala del Manchester United e si consegna letteralmente al suo avversario con una postura totalmente errata.
Poi però bisogna metterla lì. E l’assolo straordinario di Rashford viene sublimato da una conclusione di destro che finisce all’angolino, dopo un doppio dribbling che ubriaca la difesa azzurra.
L’Inghilterra, trovato il vantaggio, si abbassa e gestisce. Tiene a bada la reazione dell’Italia, più di pancia che non di idee, senza far correre particolari patemi a Pickford. Nel finale c’è spazio anche per la doppietta di Kane.
Il centravanti del Bayern Monaco sfrutta una lettura sbagliata di Bastoni e un intervento troppo morbido di Scalvini per presentarsi solo davanti a Donnarumma e poi giustiziarlo con la freddezza dei più grandi.
Considerazioni a margine
L’Italia perde, ma nonostante ciò non è tutto da buttare. Il confronto fra le due squadre, fra andata e ritorno, è stato impietoso, certo, ma non poteva essere altrimenti.
Gli inglesi sono una delle Nazionali più forti del globo e attraversano quello che probabilmente è il loro momento di massimo fulgore.
L’Italia, invece, è appena all’inizio di un nuovo corso e non si può pretendere di essere subito al livello delle migliori.
Marco Palleschi Terzoli
Champions League
Champions League, la Super Diretta Gol è un successo: i numeri
La league phase della Champions League è terminata con alcuni colpi di scena. Il più grande però riguarda gli ascolti registrati da Sky Sport per l’occasione.
La maxi diretta gol andata in scena per seguire contemporaneamente tutte e 17 (l’Inter era esclusiva Prime Video) è stata un vero successo e ha fatto registrare grandi numeri.
Champions League, Diretta gol da record
Durante la serata di mercoledì infatti, con tutti match in contemporanea alle 21, l’emittente ha registrato oltre due milioni di spettatori medi per il programma di aggiornamenti live.
Un risultato incredibile che dimostra quanto il nuovo format della Champions League abbia attirato e incuriosito gli appassioanti, dando vita a un grande spettacolo ma anche a un gran finale.
Il Manchester City era fuori dalla competizione a 45′ dalla fine mentre le italiane, eccetto l’Inter, sono state rimandate ai playoff. La UEFA era sicura che sarebbe aumentata la componente sorpresa e così è stato, inoltre il post partita ha totalizzato 898.000 spettatori, registrando il miglior ascolto dal 2019.
Europa League
Roma, Ranieri: “Non bene la difesa a 4. Paredes ha giocato benissimo, spero rimanga…”
Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato al termine della gara che i giallorossi hanno vinto in casa contro il Francoforte.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. I tre punti conquistati stasera allo Stadio Olimpico (2-0 al Francoforte con le reti di Angelino nel primo tempo e di Shomurodov nel secondo) consentono alla Roma di guadagnarsi l’accesso ai playoff senza dipendere dal risultato degli altri campi. I giallorossi chiudono la League Phase dell’Europa League al 15esimo posto in classifica, con 12 punti conquistati dopo otto partite.
Roma, le parole di Ranieri
Claudio Ranieri ha poi parlato nella consueta conferenza stampa post-partita, commentando una vittoria fondamentale per la compagine capitolina. Di seguito le sue parole.
Paredes
“Era deluso, voleva continuare a giocare. Non ho più parlato con lui del Boca. Io sono molto contento se resta. Ho stima di lui e mi dispiacerebbe se andasse via. Ragazzo incredibile, che anche quando non giocava si allenava a a 1000 all’ora, ma capisco anche le esigenze di famiglia e del ragazzo“.
A specchio
“Anche il primo tempo avevo chiesto di fare il 442, ma non ci siamo riusciti benissimo. Poi Saelemaekers ha capito, Konè e Paredes hanno fatto un ottimo lavoro. Devo elogiarli perchè sono riusciti a correre il doppio“.
Vittoria
“Andiamo avanti passo dopo passo. Quando sono arrivato c’era molta delusione. Per cui abbiamo avuto necessità di prendere un po’ di continuità . A me non piace prendere in giro i tifosi. Sono abituato a lavorare e a parlare poco. Vittoria importante e lottata. I ragazzi sono stati bravi, perchè hanno interpretato bene la gara. Tra poco ci aspetta la capolista, il Napoli, e sappiamo cosa ci attende. Dopo una sconfitta o una vittoria bisogno ripulire la testa. Ora vedremo di capire chi affronteremo e cercheremo di fare la nostra partita“.
Eintracht
“L’ho detto anche prima di entrare in campo. Mi piace molto come gioca l’Eintracht, in velocità e con pochi tocchi, per cui sono contento della partita che abbiamo fatto, proprio per la stima che ho dell’Eintracht”.
Miglioramenti
“Io sono contento di tutti ii ragazzi che ho a disposizione. Soulè ha fatto una buona gara. Sono contento per Shomurodov, lo stimo tantissimo. Chi metto dentro dà sempre il massimo per la squadra. Vedo che tutti stanno crescendo di tono. Vorrei che la mentalità cambiasse e ci fosse un giropalla veloce. Li martello dall’inizio alla fine su questo aspetto. Io non mollo“.
Europa League
Lazio, Baroni: “Ottimo primo tempo, la classifica non ci ha condizionati. Sul mercato…”
Sconfitta indolore per la Lazio di Marco Baroni, che nonostante la sconfitta (1-0) a Braga termina la League Phase al primo posto.
L’Athletic Bilbao ha vinto 3-1 contro il Plzen. Un risultato non sufficiente, in quanto la Lazio di Marco Baroni (nonostante la sconfitta per 1-0 sul campo del Braga) rimane saldamente al primo posto nella classifica della League Phase dell’Europa League. Per superare i biancocelesti, infatti, i baschi avrebbero dovuto vincere con un parziale minimo di 7-0, in modo da superare la differenza reti (+12) dei capitolini.
Lazio, le parole di Baroni
Baroni ha poi parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita, commentando la prestazione dei suoi.
Di seguito le sue parole.
Roma agli ottavi?
“Credo che questa sia una competizione meravigliosa. Troveremo solo squadre di altissimo livello, ci batteremo forte dagli ottavi con qualsiasi avversario“.
“Non mi preoccupa l’atteggiamento, però l’errore alla prima azione subita ci fa riflettere. Dobbiamo lavorare sugli esterni in pressione, non possiamo concedere metri. La squadra lo sa, dobbiamo concedere meno palloni. Mi dispiace, ma dobbiamo migliorare questo aspetto. Comunque Gila si è dato da fare in un ruolo non suo. Il nostro modo di costruire non è stato semplice da seguire, vista l’assenza del centrocampo titolare“.
Impegno
“Ci tenevo particolarmente a tenere alta la testa dopo aver raggiunto l’obiettivo. Abbiamo cercato il gol, il loro portiere ha fatto dei buoni interventi. Si sono visti in campo anche due giovani e Pedro in mediana è l’ennesima meraviglia della sua carriera. Troveremo coesione solo dopo altre settimane di lavoro“.
Mercato
“Io sono qui per lavorare, la società cerca di fare il massimo. Io voglio lavorare sui ragazzi. Questi giocatori stanno lavorando bene e hanno raggiunto un livello importante. D’ora in avanti dovremo essere bravi a superare i limiti e ad alzare il livello, perché da ora in poi le partite saranno più complicate“.
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