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Atalanta, Lookman e il rigore: il confine sottile tra eroismo ed egoismo

Il rigore di Lookman avrebbe potuto cambiare la storia di Atalanta-Club Brugge. Le dichiarazioni post-partita di Gasperini riaccendono il dibattito sui rigori.
C’è stato un momento, ieri sera, che avrebbe potuto riscrivere completamente la storia di Atalanta–Club Brugge. Al minuto 61, Ademola Lookman, entrato all’intervallo e subito autore del gol che aveva riacceso le speranze della Dea, si è preso la responsabilità di calciare il rigore conquistato da Cuadrado. Un’occasione perfetta per dare il via alla rimonta nerazzurra.
Ma il nigeriano ha fallito: tiro poco angolato e Mignolet ha spento ogni illusione atalantina, consegnando di fatto la qualificazione alla squadra belga. Nel post-partita, Gasperini non ha nascosto la delusione per la scelta dell’attaccante: “Lookman è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. Anche in allenamento ha una percentuale di realizzazione bassissima. In campo c’erano Retegui e De Ketelaere, che potevano tirarlo, ma lui, nell’euforia del gol appena segnato, ha preso il pallone. Questo gesto non mi è per niente piaciuto”.

ADEMOLA LOOKMAN SI FA IL SELFIE A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lookman, il confine sottile tra leadership ed egoismo
Come spesso accade in questi casi, il dibattito si è acceso subito dopo il match: i rigori devono essere calciati solo da chi è designato o da chi, in quel momento, sente di poterlo fare? Lookman, fino a quel punto l’unico in grado di dare una scossa alla squadra, ha scelto di prendersi la responsabilità, ma il suo errore è diventato fatale.
Un atto di leadership di chi voleva trascinare la squadra o un gesto egoista che ha ignorato le gerarchie? Il confine è sottilissimo. Se quel pallone fosse finito in rete, probabilmente oggi si parlerebbe di un’altra partita e di un Lookman ancora eroe della serata e decisivo in Europa. Purtroppo, però, con i se e con i ma non si va da nessuna parte: il gol non è arrivato e la sua scelta lo ha reso il simbolo di una serata amara per la Dea.

GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, una lezione per il futuro
La delusione è forte, ma l’Atalanta deve guardare avanti. L’eliminazione brucia perché, fino a qualche mese fa, questa squadra aveva dominato il Bayer Leverkusen campione di Germania e dimostrato di poter competere ad alti livelli. Ora il focus dovrà spostarsi sul campionato, dove c’è ancora molto in gioco.
E Lookman? Il suo errore pesa, ma fa parte del percorso di crescita di un giocatore che ha spesso dimostrato di essere decisivo. D’altronde, come sappiamo, i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. L’importante per lui sarà saper reagire, perché il calcio, così come sa essere crudele, offre sempre un’occasione per riscattarsi.
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Napoli, Meret pararigori: la rivincita di Alex

Il Napoli batte il Milan e tiene il passo dell’Inter. Tra i protagonisti del match, oltre i marcatori Politano e Lukaku, anche Alex Meret, ancora decisivo.
Il Napoli supera anche l’ostacolo Milan e tiene il passo dell’Inter nella corsa Scudetto. Al Maradona finisce 2-1 per gli azzurri in una sfida ad altissima tensione, insidiosa e decisiva per restare agganciati al treno di testa. A firmare la vittoria ci hanno pensato Politano e Lukaku, ma c’è un altro nome che merita la copertina: quello di Alex Meret. Il portiere friulano, troppo spesso sottovalutato, si è rivelato ancora una volta fondamentale per blindare i tre punti.

Alex Meret player of Napoli, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Cremonese final result, Napoli 3, Cremonese 0, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Napoli, Meret decisivo ancora una volta dagli undici metri
Il momento chiave della serata arriva al minuto 69, quando Santiago Gimenez si presenta sul dischetto. Meret resta freddo, intuisce e blocca: è l’episodio che cambia il destino della partita e tiene gli azzurri sul doppio vantaggio.
Per il portiere del Napoli non è una novità: su quattro rigori concessi contro gli azzurri in questa stagione, ne ha parati ben tre. Solo Bonny del Parma è riuscito a batterlo dal dischetto. Un dato che racconta più di tante parole il valore e la crescita di un portiere spesso messo in discussione, ma che quest’anno è diventato un vero fattore. Meret non ha dovuto compiere altri interventi complicati nel corso del match, ma ogni volta che è stato chiamato in causa ha risposto con sicurezza.
La sua stagione racconta di un portiere cresciuto enormemente, molto più solido e reattivo, che ormai è una vera e propria arma in più per Conte.
In passato criticato anche dai suoi stessi tifosi, oggi Meret sta dimostrando sul campo di meritare il rinnovo di contratto. Prima di pensare di lasciarlo andare, a Napoli farebbero bene a riflettere: uno così, ora, fa davvero la differenza.
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Inter, Dimarco re dei bonus: è sul podio europeo

Federico Dimarco è tornato al 100% e contro l’Udinese ha mostrato una forma smagliante. Doppio assist e 3 punti fondamentali per la corsa Scudetto.
L’esterno ha contribuito attivamente alla vittoria dei suoi per l’ennesima volta in questa stagione. I numeri di questa stagione parlano da soli e lo posizionano tra i primi in Europa.
Inter, con Dimarco è un’altra storia: Inzaghi si gode il suo talento
Un giocatore imprescindibile per Inzaghi e i compagni di squadra. La sua assenza si è fatta sentire nelle scorse settimane ma ora Dimarco è pronto per il finale di stagione. L’obiettivo Scudetto resta primario ma ci sarà da affrontare anche il Bayern Monaco in Champion League.
I tifosi faranno affidamento sopratutto sull’esterno ex Hellas Verona che in questa stagione, così come nella scorsa, sta facendo registrare numeri da capogiro. Il suo sinistro magico disegna traiettorie perfette per mettere i compagni in condizioni di segnare ma è anche capace di centrare la porta.

FEDERICO DIMARCO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per questo motivo i numeri lo vedono capeggiare sui top 5 campionati: con totale di 21, (9 reti e 12 assist) è uno dei tre difensori che ha partecipato a più di 20 gol nelle ultime due stagioni nei cinque maggiori campionati europei insieme a Álex Grimaldo (30) e Jeremie Frimpong (25).
In campo fa sempre la differenza sia difensivamente che offensivamente e la sua fede nerazzurra lo spinge a dare sempre di più per raggiungere traguardi importanti. In vista del finale dunque Inzaghi può contare su un grandissimo talento che per un po’ di tempo era mancato.
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Kean vs Retegui, la sfida dei bomber si colora di viola

La 30esima giornata di Serie A è stata caratterizzata anche dal duello tra i primi due capocannonieri della Serie A. Kean vs Retegui ha visto solo un vincitore.
Fiorentina-Atalanta era uno degli scontri più attesi in ottica europea. La viola ha trionfato grazie al gol di Moise Kean, che da solo ha saputo costruirsi l’azione decisiva.
Kean vs Retegui, l’Italia ha i suoi bomber: l’atalantino resta in vetta
Una vittoria schiacciante quella dell’ex Juventus, complici anche le condizioni fisiche di Retegui. L’attaccante viola ha giocato una partita praticamente perfetta, decidendola allo scadere della prima frazione.
Il 20 ha approfittato di un errore di Hien per rubare palla e involarsi verso la porta, arrivato davanti a Carnesecchi è stato facile piazzare in porta il pallone dell’1-0.
Dall’altra parte invece il 32 non ha mai avuto l’occasione di calciare verso la porta, così come la maggior parte dei compagni autori di una prestazione molto al di sotto delle aspettative.
I due però rappresentano il futuro della nazionale italiana e insieme hanno segnato quasi 40 gol in questa stagione. L’Italia sta ritrovando certezze là davanti e Spalletti può sorridere in vista delle qualificazioni ai Mondiali 2026. A questo punto della stagione però pare che Kean sia in grande forma e in vista del finale possa addirittura sopraffare l’ex Tigre.
La Fiorentina è ancora in corsa per vincere a Conference League e proverà con tutte le forze ad arrivare nuovamente in finale, l’apporto del classe 2000 sarà fondamentale.
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