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Bologna, ti presento Dallinga: colpo da vera “big”
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Lo voleva tutta Europa, giocherà nel Bologna. Thijs Dallinga dimostra che il Bologna non è un fuoco di paglia, ma una delle “sorelle”.
Si sapeva che non sarebbe stata un’estate facile per il Bologna. La scorsa stagione aveva messo in luce giocatori che erano già sembrati di livello troppo alto per la piazza felsinea. Calafiori e Zirkzee hanno ceduto alle lusinghe di due dei migliori club del mondo, sposando la causa rispettivamente di Arsenal e Manchester United.
Thiago Motta, l’architetto del rinascimento rossoblù, ha deciso di ricostruire dalle ceneri della mediocrità un’altra squadra: vale a dire la Juventus. Si poteva quindi legittimamente pensare a un ridimensionamento degli emiliani. Un fuoco di paglia e niente di più, ma Sartori & Co. sono pronti a smentire gli scettici.
Bologna, presente virtuoso e futuro da big?
Quando in società hai professionisti che capiscono di calcio, allora lasciar andare via questo o quel pezzo pregiato fa meno paura. Sartori è uno dei migliori direttori tecnici del calcio italiano, nonché iniziatore del “miracolo” Atalanta. Di Vaio è uno splendido collante fra società e spogliatoio. Saputo ha i soldi e non li lesina, anzi.
Un mix perfetto per rinnovare i sogni dei tifosi del Bologna anche oltre la passata stagione. Una stagione forse irripetibile, ma che non condannerà gli emiliani a un ritrovato oblio. Anzi, ci sono ottime possibilità che il Bologna possa diventare un’habitué delle parti alte della classifica. Una squadra capace di insidiare Fiorentina, Lazio, Roma e la stessa Atalanta per la qualificazione all’Europa League o alla Conference.
Del resto anche la scorsa estate il Bologna perse due giocatori importantissimi, vale a dire Schouten e Nicolàs Dominguez. L’intero asse di centrocampo, il reparto più importante nel gioco del calcio, fu spezzato nel giro di pochi mesi. Eppure il Bologna non solo non ha incassato il colpo, ma si è addirittura migliorato.
Thijs Dallinga intègre le top 5 👏 pic.twitter.com/wDavEC0eeL
— Ligue 1 McDonald’s (@Ligue1) April 1, 2024
Dallinga meglio di Zirkzee: in due anni un top al mondo
I tifosi rossoblù possono dormire sonni tranquilli se al posto di Zirkzee viene acquistato un giocatore del livello di Thijs Dallinga. Un giocatore che sino a pochi mesi fa sarebbe stato impossibile pensare di poter portare a Bologna. Un giocatore che riporta indietro le lancette dell’orologio dei ricordi, ai tempi di Baggio e Signori.
Dallinga, nel suo biennio al Tolosa, aveva ampiamente dimostrato (con le sue prestazioni) che sotto le cime dei Pirenei non ci sarebbe rimasto a lungo. Sebbene con i Les Violets abbia vinto una Coupe de France e giocato l’Europa League, togliendosi anche la soddisfazione di battere il Liverpool con un suo gol, era evidente a tutti come il centravanti olandese fosse di un livello troppo alto per soggiornare ancora sulle rive del Garonna.
Dallinga è il prototipo del centravanti perfetto. Non a caso l’intera Europa sbavava per lui, in quanto gli ha riconosciuto le stigmate di colui che può diventare uno dei migliori in circolazione. Centravanti dalla struttura fisica imponente (alto 1,90), che abbina a una fisicità dirompente anche un’ottima qualità tecnico e senso del gol.
Sono 19 le reti segnate (fra tutte le competizioni) con la maglia del Tolosa lo scorso anno. E siccome i gol non si contano ma si pesano, queste sono (alcune) delle squadre a cui Thijs ha segnato. Due volte al Liverpool, di cui una ad Anfield; una volta al Parco dei Principi contro il PSG; una volta a Nizza e Lione; due volte al Lille.
Sebbene avrà bisogno di un fisiologico periodo di ambientamento al calcio italiano, Dallinga è più “centravanti” di Zirkzee e nel gioco di Italiano potrebbe rappresentare ciò che è stato per lui Vlahovic a Firenze. Una vera e propria macchina da gol, che, se dovesse ripetere in Italia quando mostrato nel biennio a Tolosa, anche Bologna gli andrà stretta nel giro di due anni. Perché questo ragazzo ha tutto per diventare uno dei migliori al mondo.
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Milan, possibile ritorno di Tonali? Utopia o fattibile?
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Sandro Tonali si sa è sempre stato un tifoso del Milan. L’italiano dopo la squalifica sta brillando in Premier e non esclude un possibile ritorno in rossonero.
Il centrocampista italiano, Sandro Tonali, sta brillando in Premier League con la maglia del Newcastle, in una recente intervista Sandro ha parlato della sua avventura al Milan non nascondendo la sua fede per i rossoneri e, senza escludere un possibile ritorno a “casa”.
Milan, le parole di Tonali
“Non ho rimorsi. L’idea di tornare al Milan un giorno c’è, ma non è il pensiero quando mi sveglio al mattino”. Queste le parole che hanno fatto brillare gli occhi ai tifosi del Diavolo. Ma è davvero fattibile un ritorno di Tonali in Serie A? Operazione non impossibile, ma c’è da dire molto difficile ed improbabile, di certo i tifosi ci sperano.
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SANDRO TONALI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le possibili cifre dell’operazione
Il centrocampista è stato ceduto per 58,9 milioni di euro bonus esclusi, un affare che ha permesso di realizzare una plusvalenza da 48,4 milioni di euro anche se 4,278 milioni sono finiti nelle casse del Brescia come percentuale sulla futura rivendita. Il Newcastle non ha necessità di vendere e dunque, sarebbe necessario avvicinarsi alle cifre che i rossoneri hanno incassato la scorsa estate. Non meno di 50-55 milioni di euro come base di partenza per le discussioni, una somma chiaramente molto onerosa anche se i rossoneri hanno dimostrato soprattutto con l’ultima campagna acquisti invernale, di poter investire sui cartellini dei giocatori se ritenuti necessari.
I possibili intrecci che porterebbero ad un ritorno di Tonali al Milan
Un modo per abbassare la cifra da corrispondere al Newcastle c’è, il Diavolo potrebbe eventualmente ricavarla provando a ragionare su qualche profilo da inserire nell’operazione. Il nome più probabile è quello di Malick Thiaw, difensore che piace ai Magpies che i rossoneri valutano circa 35 milioni di euro. Insomma non è una trattativa facile ma nemmeno impossibile quella per riportare Tonali a SanSiro.
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Milano, Itayl. 19 September 2023 . Malick Thiaw of Ac Milan during the Uefa Champions League match beetween Ac Milan and the Newcastle United Fc.
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Torino, dietrofronte Ilic: c’è abbondanza a centrocampo
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Il mancato trasferimento di Ivan Ilic allo Spartak Mosca fa sì che ora ci sia molta abbondanza nel centrocampo del Torino. Ne ha parlato anche Gvidas Gineitis.
Il Torino sta vivendo un momento positivo dal punto di vista dei risultati. Nelle ultime 10 gare di campionato sono arrivate solo 2 sconfitte con il Bologna. Nel mezzo anche i pari esterni contro Fiorentina (nonostante l’inferiorità numerica) e Atalanta, oltre ad aver fermato la Juventus nel derby e aver sconfitto il Milan nell’ultimo turno di campionato. Sicuramente hanno dato il loro contributo i nuovi acquisti a gennaio, che saranno fondamentali in questo finale di stagione. Ma è stato determinante anche Vanja Milinkovic-Savic con 2 rigori parati.
Il mancato addio di Ilic genera abbondanza nel centrocampo del Torino
Nell’ultima sessione invernale di mercato, il Torino ha aggiunto due elementi di assoluto valore al proprio centrocampo: Eljif Elmas e Cesare Casadei. Il primo è arrivato in prestito dal Lipsia, dove ha trovato pochissimo spazio fin dal suo arrivo dal Napoli a gennaio 2024. Il secondo è stato acquistato per 13 milioni dal Chelsea dopo una lunghissima concorrenza, durata praticamente per tutto il mese di gennaio, con la Lazio, che alla fine ha optato per Belahyane dell’Hellas Verona. I due sono già diventati punti fermi nel centrocampo granata: l’italiano in mediana, il macedone sulla trequarti.
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L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
C’è un motivo se il presidente Urbano Cairo ha regalato questi due rinforzi al tecnico Paolo Vanoli: sembrava tutto fatto per la cessione di Ivan Ilic allo Spartak Mosca per 20 milioni. E’ di questi ultimi giorni però la notizia che il trasferimento è saltato, con il giocatore che ha già fatto rientro a Torino e ha ripreso ad allenarsi coi compagni, mettendosi a disposizione dell’allenatore. Vanoli si troverà a gestire quindi una sorta di nuovo acquisto, che sembrava a un passo dall’addio ma alla fine è rimasto alla base. Il serbo non è mai riuscito a brillare del tutto nei suoi 2 anni in granata: sta al mister rigenerarlo anche alla luce di tutto ciò che è accaduto a gennaio.
Gli arrivi di Elmas e Casadei avevano lo scopo di sostituire il partente Ilic, invece il Toro si ritrova ora un centrocampo abbondante e ricco di soluzioni. Nelle ultime partite la squadra sta scendendo in campo col 4-2-3-1, con Ricci e Casadei davanti alla difesa, Lazaro a destra, Elmas a sinistra e Vlasic sulla trequarti alle spalle della punta. Dalla panchina non mancano le alternative, come Linetty e Gineitis in mediana, così come Tameze che è fuori per infortunio. Una soluzione ulteriore sarà a questo punto anche Ilic: da capire come starà fisicamente e mentalmente, ma di certo un elemento in più non può che fare comodo.
Proprio della grande concorrenza in mezzo al campo ne ha parlato Gvidas Gineitis, autore del gol vittoria contro il Milan: “Sono tutti contenti per il mio gol di sabato: contro il Milan avevo segnato anche al mio esordio, evidentemente c’è qualcosa contro di loro e mi porta bene. E’ bella la concorrenza a centrocampo, ti porta ad andare più forte in allenamento e a fare esperienza, io cerco di rubare qualcosa a ogni mio compagno e poi decide il mister chi fare giocare. Questo è uno stimolo molto forte“.
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Juventus, dal disastro si salva Thuram: un giocatore totale
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La Juventus fallisce un altro obiettivo stagionale e saluta anche la Coppa Italia ai quarti di finale. C’è però una nota lieta di nome Khephren Thuram.
Il francese ha segnato un gran gol che è valso il pareggio contro i toscani ma non è bastato a mandare i suoi in semifinale. Tuttavia la sua prestazione non ha deluso.
Juventus, la Champions passa anche da Khephren Thuram
L’investimento di 20 milioni di euro operato in estate per portare a Torino il fratello di Marcus, attaccante dell’Inter, sta col tempo portando i risultati sperati. Anche se la situazione al di fuori della Serie A è disastrosa, il centrocampista ha comunque dimostrato di essersi adattato totalmente al calcio italiano.
Il bottino personale recita 3 gol e 4 assist tra tutte le competizioni ma per giudicare la sua stagione finora non basta guardare alla fase realizzativa. Infatti tra le statistiche più interessanti che lo contraddistinguono si trova quella relativa ai passaggi progessivi (quando il pallone si avvicina verso la porta e l’area avversaria) che ha raggiunto quota 2,67 a partita con una percentuale di successo del 93%.
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L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le sue caratteristiche però comprendono anche grande fisicità e capacità di dribbling che si legano alla perfezione quando Thuram sceglie di sfondare centralmente e trasformare l’azione da difensiva a offensiva.
Il gol di ieri sera è un misto tra intelligenza tattica e tecnica sopraffina, che ne fanno un centrocampista completo pronto a imporsi in Serie A nei prossimi anni anche nel segno del padre Lilian.
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