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Juventus, chi è Jakirovic: il nuovo obiettivo dei bianconeri
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La Juventus ha messo gli occhi su un talento della Dinamo Zagabria, si tratta di Leon Jakirovic, classe 2008, esterno basso o centrale di difesa.
La Juventus non ha cominciato la stagione come in molti si aspettavano, un grande ostacolo fino ad adesso sono stati gli infortuni soprattutto nel reparto difensivo. Proprio per questo i bianconeri sono alla ricerca di un difensore centrale e sembra che il nome sia quello di Leon Jakirovic.
Juventus, offerta alla Dinamo Zagabria
La Vecchia Signora ha inviato un’offerta formale alla Dinamo Zagabria per il giovane 17enne Leon Jakirovic, esterno basso o centrale della difesa della squadra croata. Secondo quanto viene scritto, la proposta mandata si aggira intorno a un milione e mezzo di euro. Così i bianconeri sperano di portarsi a casa un talento molto promettente per sostituire gli infortunati: Gleison Bremer e Pierre Kalulu.
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THIAGO MOTTA PARLA CON MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Chi è Leon Jakirovic
Jakirovic nasce a Pozega, capoluogo della medesima regione, il 16 gennaio 2008. La sua carriera parte nelle giovanili del Seveste, dove approda sin dal compimento dalla tenera età. È una rapida ascesa da parte del ragazzo croato che, nell’estate del 2019, passa alle giovanili della Dinamo Zagabria. L’ora 17enne debutta in Prima Squadra nel corso della scorsa stagione. Nel corso di questa annata, Jakirovic ha giocato principalmente in Youth League, prima di debuttare nella sfida di ieri in Champions League contro il Milan. Il classe 2008 nasce terzino sinistro, ma sin dal suo esordio è stato adattato anche da difensore centrale, una duttilità che sarebbe funzionale agli schemi tattici di Thiago Motta.
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Atalanta, i numeri dal dischetto: male anche in A
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Il caso Lookman-Gasperini ha acceso i riflettori sulla percentuale di rigori segnati dai giocatori dell’Atalanta. Da inizio stagione c’è un problema.
L’Atalanta ha vissuto momenti intensi nelle ultime ore, a seguito della sconfitta subita contro il Club Brugge nei playoff di Champions League. Dopo la partita, le parole dell’allenatore Gasperini, che ha definito Lookman “pessimo rigorista”, hanno scatenato la risposta dell’attaccante nigeriano sui social. Questo ha dato vita al cosiddetto “caso rigori” nell’Atalanta. Ma qual è la reale situazione alla luce dei dati?
Atalanta, i problemi dal dischetto
L’Atalanta, per vari motivi, ha avuto diversi rigoristi da inizio stagione. Nei primi 25 turni di campionato, la squadra si è presentata dal dischetto 5 volte, con 3 rigoristi differenti. Mateo Retegui è stato il primo incaricato, segnando contro il Lecce, seguito da Pasalic, il cui tiro è stato parato contro il Torino. Poi è toccato a Lookman, che ha segnato contro il Como. Retegui ha poi segnato di nuovo contro il Genoa, per poi vedersi parare il rigore da Milinkovic-Savic nel ritorno contro il Torino. In totale, l’Atalanta ha segnato 3 rigori su 5, con una percentuale di realizzazione del 60%.
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il gol di Charles De Ketelaere (foto KEYPRESS)
I numeri nelle coppe
In Coppa Italia, l’Atalanta non ha mai battuto un rigore quest’anno. In Champions League, invece, sono stati 3 i tiri dal dischetto per i nerazzurri. Retegui ha visto ipnotizzare il suo tiro da David Raya dell’Arsenal, mentre De Ketelaere non ha sbagliato contro il Real Madrid. Poi c’è stato l’errore di Lookman contro il Club Brugge, che ha contribuito all’eliminazione della squadra da parte di Gasperini. In Europa, la percentuale di realizzazione è del 33%, con 2 rigori sbagliati su 3.
De Ketelaere è l’unico giocatore dell’Atalanta a avere il 100% di realizzazione dai rigori (1 su 1). Ora tocca a Gasperini gestire questa situazione, con il campionato come unica competizione rimasta e la corsa allo scudetto ancora aperta.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Atalanta, Lookman e il rigore: il confine sottile tra eroismo ed egoismo
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Il rigore di Lookman avrebbe potuto cambiare la storia di Atalanta-Club Brugge. Le dichiarazioni post-partita di Gasperini riaccendono il dibattito sui rigori.
C’è stato un momento, ieri sera, che avrebbe potuto riscrivere completamente la storia di Atalanta–Club Brugge. Al minuto 61, Ademola Lookman, entrato all’intervallo e subito autore del gol che aveva riacceso le speranze della Dea, si è preso la responsabilità di calciare il rigore conquistato da Cuadrado. Un’occasione perfetta per dare il via alla rimonta nerazzurra.
Ma il nigeriano ha fallito: tiro poco angolato e Mignolet ha spento ogni illusione atalantina, consegnando di fatto la qualificazione alla squadra belga. Nel post-partita, Gasperini non ha nascosto la delusione per la scelta dell’attaccante: “Lookman è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. Anche in allenamento ha una percentuale di realizzazione bassissima. In campo c’erano Retegui e De Ketelaere, che potevano tirarlo, ma lui, nell’euforia del gol appena segnato, ha preso il pallone. Questo gesto non mi è per niente piaciuto”.
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ADEMOLA LOOKMAN SI FA IL SELFIE A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lookman, il confine sottile tra leadership ed egoismo
Come spesso accade in questi casi, il dibattito si è acceso subito dopo il match: i rigori devono essere calciati solo da chi è designato o da chi, in quel momento, sente di poterlo fare? Lookman, fino a quel punto l’unico in grado di dare una scossa alla squadra, ha scelto di prendersi la responsabilità, ma il suo errore è diventato fatale.
Un atto di leadership di chi voleva trascinare la squadra o un gesto egoista che ha ignorato le gerarchie? Il confine è sottilissimo. Se quel pallone fosse finito in rete, probabilmente oggi si parlerebbe di un’altra partita e di un Lookman ancora eroe della serata e decisivo in Europa. Purtroppo, però, con i se e con i ma non si va da nessuna parte: il gol non è arrivato e la sua scelta lo ha reso il simbolo di una serata amara per la Dea.
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GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, una lezione per il futuro
La delusione è forte, ma l’Atalanta deve guardare avanti. L’eliminazione brucia perché, fino a qualche mese fa, questa squadra aveva dominato il Bayer Leverkusen campione di Germania e dimostrato di poter competere ad alti livelli. Ora il focus dovrà spostarsi sul campionato, dove c’è ancora molto in gioco.
E Lookman? Il suo errore pesa, ma fa parte del percorso di crescita di un giocatore che ha spesso dimostrato di essere decisivo. D’altronde, come sappiamo, i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. L’importante per lui sarà saper reagire, perché il calcio, così come sa essere crudele, offre sempre un’occasione per riscattarsi.
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Galatasaray, i numeri di Osimhen finora
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Victor Osimhen continua a brillare al Galatasaray con prestazioni incredibili e numeri da capogiro, conquistando rapidamente l’attenzione del mercato.
Victor Osimhen, attaccante nigeriano in prestito dal Napoli, sta vivendo una stagione da sogno con il Galatasaray. In appena 24 partite, Osimhen ha accumulato un impressionante totale di 24 partecipazioni a gol, tra reti segnate e assist forniti. Questa prestazione straordinaria non solo ha consolidato il suo ruolo di leader in campo, ma ha anche attirato l’attenzione dei club europei in vista del prossimo calciomercato estivo.
Galatasaray, una clausola rescissoria da monitorare
La clausola rescissoria di circa 75 milioni di euro fissata per la prossima estate rende Osimhen uno dei calciatori più appetibili sul mercato. Il suo periodo al Galatasaray non solo ha migliorato le sue statistiche personali, ma ha anche aumentato il suo valore sul mercato, rendendolo un obiettivo primario per le squadre in cerca di un attaccante prolifico. La sua capacità di adattarsi rapidamente e di incidere in un campionato competitivo è un ulteriore punto a favore per chi dovrà valutare un investimento su di lui.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🟡🔴🇳🇬 Victor Osimhen has now reached 24 G/A in 24 games as Galatasaray player since joining on loan from Napoli.
Release clause in the summer around €75m. pic.twitter.com/pN4QHcWbje
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) February 18, 2025
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