Focus
Khusanov, il difensore che fa impazzire (non solo) la Juve
La Juventus ha in mente un possibile innesto per la difesa, Abdukodir Khusanov del Lens. Il giocatore uzbeko è seguito anche da altri club europei.
La Juventus ha in mente un possibile innesto: quello Abdukodir Khusanov, difensore del Lens classe 2004. Giocatore poco conosciuto a grandi livelli, ma seguito da diversi club europei: dal Real Madrid al Manchester City, sino al Bayer Leverkusen. In Italia, oltre ai bianconeri, interessa pure al Napoli.
Juventus, per la difesa si pensa a Khusanov del Lens
La Juventus, dopo la delusione nella Supercoppa Italiana, sta cercando in sede di calciomercato possibili innesti per il tecnico Thiago Motta. Per la difesa i dirigenti bianconeri hanno gli occhi puntati su Abdukodir Khusanov,difensore classe 2004 in forza al Lens.
Khusanov è cresciuto in patria nel Bunyodkor, poi ha giocato in Bielorussia con il Ėnerhetyk-BDU di Minsk: con cui ha totalizzato 4 gol in 35 presenze. Dall’estate del 2023 è arrivato in Francia al Lens, dove ha totalizzato sino ad ora 11 presenze. Inoltre è nazionale uzbeko, con cui ha totalizzato 13 presenze con 1 gol.
Khusanov, pur essendo cresciuto in un paese con scarsa tradizione calcistica come l’Uzbekistan, si è affermato nel calcio mondiale anche perché possiede alcune qualità più ricercate nel calcio di oggi. E’ un centrale di difesa tosto, capace di vincere sia i duelli difensivi che i duelli aerei. Ecco perché il Lens, allenato da Still, è la seconda migliore difesa della Ligue 1.
La valutazione è di 25 milioni di sterline, poco più di 30 milioni di euro. Il difensore uzbeko ha avuto interessamenti dal Real Madrid e in Germania, da Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen. E’ però in Premier League che è fortemente voluto: Manchester City in primis ma anche Newcastle, Tottenham, Leicester e Wolverhampton.
In Italia, oltre la Juventus, c’è stato un interessamento da parte del Napoli, ma ora i bianconeri sono in pole: anche visto i numerosi infortuni e il rendimento non proprio brillante della squadra allenata da Thiago Motta. Serve un innesto soprattutto in difesa ed ecco che i bianconeri puntano su Khusanov, forte fisicamente e che potrebbe dare un apporto importante alla retroguardia juventina.
Focus
Juventus, segnali negativi dopo la sfida contro il Brugge
Juventus, dopo la vittoria convincente contro il Milan serviva una conferma che garantisse alla squadra di Motta una continuità di cui l’ambiente aveva bisogno.
Se da un lato la gara di ieri, finita 0-0, può far sorridere, dal momento che assicura matematicamente la qualificazione ai playoff, allo stesso tempo la partita contro il Brugge evidenzia una statistica che non piacerà agli uomini di Motta. Un dato che segna un considerevole passo indietro dopo le partite contro Milan e Atalanta, che avevano evidenziato un netto miglioramento nella proposta di gioco dei bianconeri.
Juventus, la statistica che fa rabbrividire
Il risultato finale per 0-0 porta con sé una prestazione sotto tono che si può riassumere con un solo tiro in porta nei 90 minuti, quello di Locatelli al minuto 85.
La statistica, rilanciata da Opta, fa notare che non si vedeva un dato simile in Champions Ligue da Lille-Bayern Monaco del 23 ottobre 2012.
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Borussia Dortmund, dalla Champions a una crisi senza fine
Solo pochi mesi fa il Borussia Dortmund affrontava il Real Madrid in finale di Champions, mentre adesso la classifica vede i gialloneri sprofondare.
Il Borussia Dortmund sta vivendo uno dei momenti più bui della sua storia recente. I numeri parlano chiaro: nelle ultime sette partite di Bundesliga, i gialloneri hanno raccolto una sola vittoria, con tre sconfitte consecutive contro Bayer Leverkusen, il modesto Holstein Kiel e l’ultima ieri sera contro l’Eintracht Francoforte. Una crisi di risultati che ha portato la squadra al decimo posto e lontanissima dalle prime posizioni.
Borussia Dortmund, esonero inevitabile per Sahin?
Nuri Sahin, intanto, è sempre più in bilico. Nonostante le dichiarazioni concilianti del tecnico, che chiede tempo per costruire un progetto solido, il suo esonero appare ormai inevitabile. “Capirei se il club decidesse di reagire ed esonerarmi” ha ammesso Sahin dopo l’ennesima sconfitta. D’altronde, nel calcio, il tempo si guadagna con le vittorie, e il Borussia sembra incapace di risalire.
Il declino in pochi mesi: dalla finale di Champions al caos
La crisi del Dortmund non è un fulmine a ciel sereno. Già nella scorsa stagione, la squadra aveva chiuso la Bundesliga al quinto posto, qualificandosi alla Champions League solo grazie al ranking UEFA della Germania.
Da allora, il club ha perso giocatori fondamentali come Hummels, Reus, Füllkrug, Sancho e Maatsen, privandosi di tantissima qualità ma soprattutto esperienza. La squadra, guidata in campo da un Emre Can visibilmente frustrato, manca di identità e di leader.
Borussia Dortmund, una squadra senz’anima
Quella che un tempo era una fucina di giovani promesse, ora sembra un terreno sterile. Ad eccezione di Jamie Bynoe-Gittens, il vivaio non produce più giocatori in grado di fare la differenza, mentre i big rimasti, come Brandt, faticano a trascinare il gruppo. La passione che infiammava il Signal Iduna Park si è spenta, e il Dortmund appare un’ombra della squadra capace di emozionare l’Europa.
Continuando così, il Borussia Dortmund rischia seriamente di restare fuori dalle competizioni europee. La mancanza di un progetto chiaro e di figure di riferimento in società contribuisce ad alimentare un senso di smarrimento che potrebbe costare caro al club giallonero.
Il Borussia Dortmund si trova davanti a un bivio: cambiare radicalmente o rischiare di sprofondare ulteriormente. La domanda è una sola: chi sarà in grado di risollevare una squadra ormai privata della propria anima?
Focus
Un talento da ritrovare: Gollini e il destino del secondo portiere
Sembra ormai questione di pochi giorni il passaggio di Pierluigi Gollini alla Roma. Il portiere si prepara a salutare il Genoa dopo soli 6 mesi.
La parabola di Pierluigi Gollini sembra aver intrapreso un percorso sempre più lontano dalla titolarità. Dopo l’esperienza da padrone tra i pali dell’Atalanta, il classe ’95 ha intrapreso una serie di esperienze che lo hanno visto spesso relegato al ruolo di secondo.
Prima al Tottenham, dove era la riserva di Lloris, poi alla Fiorentina, dove ha perso il posto a favore di Terracciano, e infine al Napoli, dove è stato spettatore della cavalcata Scudetto dietro Meret.
Gollini e l’illusione Genoa
L’approdo al Genoa l’estate scorsa sembrava rappresentare per Gollini una nuova opportunità per tornare protagonista. Le gerarchie iniziali lo vedevano titolare, ma un infortunio a ottobre ha cambiato le carte in tavola.
Nicola Leali ha sfruttato al massimo la chance, conquistando la fiducia di Gilardino prima e Vieira poi. Al rientro dall’infortunio, Gollini si è ritrovato nuovamente ai margini, una situazione che ha portato il Grifone a considerare la sua cessione.
Destinazione Roma: un altro ruolo da comprimario?
Con la Roma vicina alla cessione di Mathew Ryan, i giallorossi hanno individuato in Gollini la nuova alternativa a Mile Svilar. Per l’ex portiere dell’Atalanta è pronto un contratto fino al 2027, ma anche questa volta sembra destinato a un ruolo secondario.
Le immagini di Gollini ventenne, difendere con personalità la porta del Verona in Serie A, sono ancora vivide negli occhi degli appassionati. Il portiere sembrava destinato a una grande carriera, magari anche a un posto in Nazionale, ma qualcosa lungo il percorso sembra essersi incrinato. Errori, cambi di squadra e gerarchie sfavorevoli hanno frenato la sua ascesa, lasciando tanti interrogativi sul suo futuro.
Gollini, la speranza di una rinascita
Nonostante il destino sembri avverso, Gollini ha ancora 29 anni e tutto il tempo per riscrivere la sua carriera. Magari, il trasferimento alla Roma potrebbe essere il trampolino di lancio per ritrovare fiducia e continuità. Perché, in fondo, il talento di un portiere come lui, meriterebbe di essere protagonista.
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