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La Le Pen perde, i calciatori francesi esultano: “La democrazia è salva”
I calciatori della Nazionale Francese sembrano aver avuto un ruolo centrale nella sconfitta di Marine Le Pen alle presidenziali.
I calciatori della Nazionale Francese, in queste ultime settimane, hanno condotto una massiccia campagna politica tramite i loro seguitissimi profili social. Tanti sono stati i giocatori che, pur non dichiarandosi vicini a nessun partito in particolare, si sono schierati contro il Rassemblement National: partito di Marine Le Pen.
L’appello di Mbappé: “Non lasciamo la Francia a questa gente“
Uno su tutti ha preso posizione in maniera estremamente forte. E non uno a caso, ma il più famoso e “cliccato” di tutti: vale a dire Kylian Mbappé. Pochi giorni prima del secondo turno delle presidenziali, la stella del calcio francese, alla vigilia del quarto di finale di Euro2024 contro il Portogallo, si esprimeva così sul RN.
❝È urgente, bisogna andare a votare. Non possiamo lasciare il nostro Paese nelle mani di queste persone, davvero. I risultati li abbiamo visti, è catastrofico. Spero che tutti si mobilitino per votare dalla parte giusta.❞
Subito dopo le dichiarazioni del numero dieci della Francia, era arrivata la dura replica di Laurent Jacobelli: portavoce di RN:
❝Siamo stanchi di prendere lezioni di moralità da un miliardario. Io non andrò certo su un terreno di gioco a dare consigli da allenatore, quindi credo che ognuno dovrebbe rimanere al proprio posto. Il campo giusto per Kylian Mbappé, stasera, è la nazionale francese. Indossa la maglia della Francia e deve rappresentare tutti i francesi, a prescindere da quale sia il loro voto.❞
La victoire du Peuple 🙏🏾🇫🇷
— Tchouameni Aurélien (@atchouameni) July 7, 2024
Le Pen attacca Mbappé: “Nessuna lezione da un miliardario“
Il RN, in qualche modo, ha cercato di rappresentare l’ex-giocatore del PSG come una sorta di simbolo di quel famigerato establishment che il partito si era ripromesso di combattere. Non solo per il suo essere “parigino e miliardario“, che in qualche modo lo pone naturalmente in contrapposizione con le classi meno abbienti della Francia profonda che tendenzialmente votano per la La Pen, ma anche per i suoi rapporti personali con Macron.
Mbappé non ha indicato quale fosse per lui “la parte giusta“, ma il refrain della politica francese è da anni sempre lo stesso. Vanno bene tutti, ma non la Le Pen. L’appello del nuovo fuoriclasse del Real Madrid è stato accolto positivamente dall’elettorato francese, che ha fatto registrare un’affluenza record del 66,63%.
Era dal 1997 che in Francia non si registrava un’affluenza così alta alle urne e questo fiume di nuovi voti (che sarebbero stati impossibili da prevedere alla vigilia) ha ribaltato non solo i risultati del primo turno delle presidenziali ma anche quelli delle ultime elezioni europee, che vedevano il RN nettamente favorito.
Molti giocatori della Francia (Konate del Liverpool, Kounde del Barcellona, Tchouameni del Real Madrid ma anche tanti altri) hanno celebrato la sconfitta del RN con dei post sui propri profili social. Le didascalie a corredo recitano frasi del tipo “la democrazia è salva“, “questa è la vittoria del popolo” et similia.
Focus
Monza, Turati primo in Serie A: la statistica
Il Monza non ha cominciato al meglio la stagione ma c’è una statistica che riguarda il suo portiere che la eleva ai piani alti del nostro campionato.
Il Monza ci aveva abituato nelle ultime stagioni ad un campionato sempre molto al di sopra delle aspettative, quest’anno non si può dire lo stesso. I brianzoli hanno già cambiato allenatore e hanno pagato una campagna acquisti non all’altezza della Serie A.
Monza, la statistica di Turati
C’è però una nota positiva nei biancorossi e riguarda il proprio portiere, Stefano Turati, l’ex Frosinone non sta facendo rimpiangere la cessione di Di Gregorio ed in una statistica è addirittura il migliore nel nostro campionato. Si tratta dei rigori parati, infatti, dall’inizio della scorsa stagione (2023/24) solo Stefano Turati e Alex Meret hanno parato 3 rigori in Serie A.
Focus
Bayern Monaco, chi è Jonas Urbig, il nuovo portiere dei bavaresi
Un focus sul nuovo portiere del Bayern Monaco, Jonas Urbig, uno dei migliori giovani in circolazione per sostituire una leggenda del club come Manuel Neuer.
Scopriamo insieme il nuovo acquisto del Bayern Monaco, Jonas Urbig, arrivato dal Colonia per 7 milioni di euro e già titolare dell’Under 21 tedesca.
Bayern Monaco, chi è Jonas Urbig
Oggi il titolare è ancora Neuer che ha il contratto in scadenza a giugno ma c’è già un accordo verbale per il rinnovo fino al 2026; Urbig è stato preso per crescere dietro di lui, per poi lanciarlo titolare quando sarà considerato pronto. Nato e cresciuto calcisticamente nel Colonia, finora ha giocato solo in seconda divisione: 10 presenze, 20 gol subiti e 2 clean sheet nella prima parte di questa stagione. Il ragazzo ha bisogno di crescere per diventare più affidabile, il Bayern non ha fretta e lo fa lavorare insieme a uno dei migliori nel suo ruolo. E’ considerato uno dei maggiori prospetti del calcio tedesco, vedremo se i bavaresi ci avranno visto lungo oppure non sarà all’altezza.
Le caratteristiche
Urbig è un portiere bravo nei riflessi e a impostare il gioco da dietro, ha un gran lancio, gioca con entrambi i piedi e nella scorsa stagione in prestito al Fürth ha dimostrato di saperci fare anche nelle uscite (ha registrato uno dei dati più alti sulle respinte fuori dall’area). Retroscena: tra i portieri che il Bayern aveva inserito in lista c’era anche Zion Suzuki del Parma, che gli osservatori tedeschi erano venuti a vedere più volte in Italia. La scelta però poi è ricaduta sul tedesco classe 2003 che si è sicuramente messo in mostra negli ultimi anni.
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Juventus, rimpianto Huijsen: i tob club già lo corteggiano
La Juventus accoglie Renato Veiga, ma il rimpianto cresce: Huijsen brilla al Bournemouth e i top club già si muovono per il giovane difensore.
La Juventus si prepara ad accogliere Renato Veiga, arrivato questa mattina al J-Medical per le visite mediche prima della firma. Nel frattempo, Giuntoli è impegnato nella ricerca di un altro difensore centrale per completare il reparto arretrato entro la fine del mercato.
Tra i numerosi nomi circolati in queste settimane ci sono stati Antonio Silva e Ronald Araujo, entrambi obiettivi sfumati, oltre al lungo corteggiamento per Hancko, alla voce Skriniar e il recente ritorno di fiamma per Todibo.
Tuttavia, guardando indietro, la Juventus potrebbe già aver avuto in casa il difensore del futuro: Dean Huijsen.
Juventus, un errore lasciar partire Huijsen
In un momento di difficoltà numerica e mentale del reparto difensivo, il pensiero torna inevitabilmente al classe 2005, ceduto al Bournemouth in estate per 15 milioni di euro.
Il giovane difensore spagnolo sta brillando in Premier League. Dopo un periodo di adattamento iniziale, Huijsen è diventato titolare, anche grazie all’infortunio di Marcos Senesi, e finora ha collezionato 17 presenze in campionato, condite da 2 gol contro Tottenham e Manchester United.
Non sorprende che i top club abbiano iniziato a interessarsi al classe 2005. Il Real Madrid lo seguiva già quando era nelle giovanili bianconere, mentre Chelsea e Bayern Monaco hanno manifestato il loro interesse di recente.
A partire dalla prossima estate, scatterà una clausola nel suo contratto, il cui valore rimane al momento ignoto. Alla Juventus spetterà il 10% della futura rivendita, ma la sensazione è che la Vecchia Signora abbia agito con troppa fretta in estate.
Le necessità economiche hanno portato a una cessione che garantiva una plusvalenza immediata, ma considerando il suo potenziale e il rendimento attuale, Huijsen sembra già essere un rimpianto.
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