I nostri Social

Focus

Milan, a volte ritornano: il 3-4-3 non si vedeva da 28 anni

Pubblicato

il

Al Khaleej.

Il Milan visto contro l’Udinese ha vinto e convinto, rispolverando un modulo – il 3-4-3 – che non veniva usato dai rossoneri da ben 28 anni.

Una casualità, che forse non lo è, quella di cambiare e usare questo modulo nella città, quella di Udine, in cui è stato sdoganato  dall’allenatore che poi lo ha portato proprio al Milan: Alberto Zaccheroni.

Milan

Facciamo chiarezza

Il 3-4-3 si è sviluppato soprattutto per contrastare quel 4-4-2 di matrice sacchiana che in quegli anni usavano la maggior parte delle squadre.
Tutto parte da una partita di campionato fra Juventus e Udinese, al Delle Alpi di Torino. I bianconeri sono lanciati verso il titolo e i friulani galleggiano nella seconda metà di classifica, appena sopra la zona retrocessione.

I friulani utilizzavano anch’essi il 4-4-2. Passano solo tre minuti e Regis Genaux viene espulso. Il lampo di genio a Zaccheroni arriva proprio in quell’istante. Il tecnico sceglie di non rinunciare ai quattro centrocampisti e nemmeno alle due punte. Decide così di giocare a 3 in difesa, cogliendo di sorpresa la squadra campione d’Europa in carica. Facendo così espugna Torino vincendo con un clamoroso 0-3. A segno due volte Amoroso e una Bierhoff.

Entrambi, negli anni, indosseranno la maglia del Diavolo. Questa vittoria non sarà che la prima di un’esaltante serie di vittorie che porterà i friulani addirittura al quinto posto in classifica, qualificandosi per la prima volta in Coppa UEFA. Un’impresa, questa, mai arrivata neanche ai tempi di Zico.

Un Milan Zaccheroniano

Quando Zaccheroni approda al Milan nel 1998, la squadra non ha alle spalle un buon momento. Negli ultimi due anni solo un undicesimo e un decimo posto. Ma non arriva da solo. Il tecnico di Meldola porta con sé da Udine Thomas Helveg e Oliver Bierhoff. Avrebbe voluto anche Marcio Amoroso, ma la dirigenza friulana si era opposta.

Con il Milan applica gli stessi principi visti a Udine. All’esordio col 3-4-3, si presenta con Ganz e Weah larghi con Bierhoff punta. Il risultato è trionfante: finisce 3-0. Leonardo poi prenderà il posto di Ganz sulla destra, anche se la vera svolta arriverà passando al 3-4-1-2 con Boban dietro le due punte. Quella stagione 98/99 segnerà il ritorno alla vittoria dello Scudetto per la squadra rossonera di Milano.

Il Milan di oggi col 3-4-3

Il dato più incoraggiante dell’uscita al Bluenergy Stadium col nuovo modulo è stata sicuramente la prestazione di Theo Hernandez. Svincolato da ruoli difensivi, il terzino ha dimostrato di poter tornare ai fasti di qualche tempo non molto lontano. Ma di benefici ce ne sono anche altri, forse molti.

Per esempio Tijjani Reijnders, che ha avuto più facilità negli inserimenti. Dietro anche giocatori come Pavlovic hanno potuto permettersi qualche proiezione in avanti rischiando meno delle altre volte. Sull’out destro Jimenez è perfetto per il ruolo a tutta fascia.

Chukwueze e Leao come esterni puri d’attacco sono perfetti, Pulisic e Joao Felix possono trasformare il modulo in 3-4-2-1 o 3-4-1-2.

Kyle Walker, col passaggio al Manchester City della difesa a 3, si è reinventato ottimo centrale di destra di difesa. I prossimi impegni contro Atalanta e Inter, squadre che applicano da una vita la difesa a tre, saranno un vero banco di prova.

Basterà ai rossoneri il nuovo modulo per rimanere attaccato al treno per l’Europa?

Focus

Napoli, accadde oggi: Raspadori beffa il Venezia

Pubblicato

il

Napoli

Oggi, 1 anno fa, il Napoli ospitava il Venezia per la 18a giornata della Serie A 2024/25. Una delle tante partite decise da Raspadori entrando dalla panchina.

Giacomo Raspadori è conosciuto a Napoli per essere l’uomo dei gol importanti. Vengono in mente alcuni dei suoi gol nella stagione del terzo Scudetto, come quelli in extremis contro Spezia e Juventus.

Tuttavia ha segnato diversi gol importanti anche nella stagione del quarto Scudetto, come quello in casa contro il Venezia. Un gol che sarà importante anche per il suo futuro con i Partenopei.

Napoli-Venezia, 29 dicembre 2024

Napoli

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La squadra di Conte è alla ricerca della terza vittoria consecutiva in campionato, e vuole superare l’Atalanta capolista. Il Venezia, invece, si trova al penultimo posto in classifica ma ha ottenuto 5 punti nelle ultime tre partite.

Conte schiera per la prima volta contemporaneamente dal primo minuto Kvaratskhelia e Neres, che affiancano Lukaku in attacco. Di Francesco, invece, lascia Pohjanpalo in panchina, affidandosi alla coppia d’attacco Yeboah-Oristanio.

I primi 15 minuti, vedono i padroni di casa rendersi più pericolosi in attacco. Dopo 20 minuti, anche il Venezia va vicino al gol con un tiro di Yeboah, parato da Meret.

A pochi minuti dall’intervallo la squadra di Conte riesce ad ottenere un calcio di rigore per un fallo di mano di Idzes: tuttavia, Stankovic para il tiro dal dischetto di Lukaku. Pochi minuti dopo, Anguissa riceve palla da Kvaratskhelia, e si trova davanti a Stankovic: ma il tiro del camerunense finisce alto.

Il secondo tempo inizia senza particolari emozioni, e con qualche errore nei passaggi da entrambe le parti. La prima vera occasione del secondo tempo capita al minuto 64, con Lukaku che entra in area di rigore con un tunnel, ma il suo tiro viene deviato da Stankovic, finendo sul palo.

A 20 minuti dal novantesimo, Conte fa entrare Raspadori dalla panchina, togliendo Anguissa. 9 minuti dopo il suo ingresso in campo, l’ex attaccante del Sassuolo segna il gol che decide la partita: cross basso di Neres deviato da Candela, la palla arriva a Raspadori che tira di prima intenzione, battendo Stankovic, e facendo esplodere di gioia il Maradona.

Con questa vittoria, la squadra Partenopea mette uno dei primi mattoncini per la vittoria del quarto Scudetto. Ma è una vittoria decisiva anche per Raspadori. Prima della partita le probabilità di una sua cessione a gennaio erano molto alte: la vittoria contro il Venezia farà cambiare idea a Conte.

Continua a leggere

Focus

Lazar Samardžić, è stata tutta un’illusione?

Pubblicato

il

Lazio

Occasione fallita contro l’Inter e un’altra prova opaca: Samardžić continua a deludere. Il talento c’è, ma il salto di qualità non arriva.

L’Atalanta è caduta ancora, questa volta contro un’Inter che per larghi tratti della gara ha dominato e che ha saputo sfruttare l’errore madornale di Berat Djimsiti per portare a casa i tre punti. La Dea, però, ha avuto l’occasione per pareggiare il match. Un’occasione enorme, capitata sui piedi di Lazar Samardžić, che però è arrivato sul pallone con troppa sufficienza, calciandolo clamorosamente fuori.

Ancora una volta, il serbo non è riuscito a incidere. Ancora una volta non ha dato alla squadra quel cambio di passo che ci si aspetterebbe da un giocatore con le sue qualità. È all’Atalanta da un anno e mezzo, ma le sue prestazioni davvero di alto livello si contano sulle dita di una mano. 

Non è mai riuscito a conquistare la titolarità né con Gasperini, né con Jurić, né ora con Raffaele Palladino. Un dato che pesa, soprattutto se si guarda alle aspettative che lo accompagnavano.

Samardžić

Lazar Samardzic player of Udinese, during the match of the Italian Serie A seriea between Napoli vs Udinese final result, Napli 2, Udinese 1, match played at the Diego Armando Maradona stadium.

Samardžić, un talento fragile

Il paradosso è evidente. Solo un paio di stagioni fa Samardžić era uno dei centrocampisti più corteggiati della Serie A: l’Inter lo aveva praticamente acquistato nell’estate 2023, salvo poi fare marcia indietro per le richieste del padre, mentre il Napoli lo ha inseguito a lungo nel gennaio 2024. Alla fine è stata l’Atalanta a spuntarla, con molti convinti che il contesto bergamasco fosse quello ideale per la sua definitiva esplosione.

Finora, però, il talento si è visto solo a sprazzi. E non è una novità: già all’Udinese Samardžić alternava lampi a lunghe pause e veniva spesso relegato in panchina anche per una certa indolenza in fase difensiva, un limite che in Italia difficilmente viene perdonato. Ma il problema sembra più profondo: manca lo step mentale, la leadership, la personalità per diventare davvero decisivo. È troppo incostante.

Non è un caso che ora l’Atalanta stia valutando anche una sua cessione, con Fiorentina e Lazio che hanno già chiesto informazioni. Samardžić ha solo 23 anni e tutto il tempo per imporsi, ma il tempo, nel calcio, corre veloce. 

Qualche anno fa in molti avrebbero scommesso su di lui in un top club europeo; oggi resta la sensazione di trovarsi davanti all’ennesimo “what if”. 

Che sia a Bergamo o altrove, ora serve una svolta per dimostrare che non è stata solo un’illusione.

Continua a leggere

Focus

Roma: Dybala cerca il gol all’Olimpico in campionato che manca da più di un anno

Pubblicato

il

Contro il Genoa l’argentino della Roma vuole ritrovare la rete in campionato davanti ai propri tifosi e mandare un segnale alla società per il rinnovo.

Toccherà ancora una volta a Paulo Dybala guidare l’attacco della Roma, Anche contro il Genoa l’argentino va verso la conferma da titolare nel tridente offensivo.

Complice l’assenza di Pellegrini per infortunio, un Dovbyk non ancora a disposizione ed un Ferguson non ancora capace di dare le giuste garanzie, molto probabilmente contro i rossoblù Gian Piero Gasperini schiererà ancora una volta la Joya da centravanti.

Roma, Dybala

L’ultimo gol in campionato all’Olimpico contro l’Udinese

Fino ad oggi la stagione di Paulo Dybala non è stata all’altezza delle aspettative. I soliti infortuni ed un rendimento spesso non all’altezza delle ultime stagioni hanno fatto sì che la Joya non fosse incisivo come molti si attendevano, a partire dallo stesso tecnico di Grugliasco, che pure ha sempre speso parole di elogio sul punto di vista tecnico per il n.21 giallorosso.

Contro il Genoa Dybala va a caccia della rete in campionato all’Olimpico che manca da più di un anno. L’ultima volta fu nel novembre 2024 contro l’Udinese, nella prima gara di Juric da allenatore giallorosso dopo l’esonero di De Rossi (che domani affronterà per la prima volta da avversario proprio i giallorossi. Nel 3-0 contro i friulani Dybala segnò la rete del 2-0 su rigore.

L’ultimo gol di Dybala quest’anno risale alla vittoria in trasferta contro il Sassuolo di ottobre, quando il suo sigillo decise il match contro i neroverdi. Sono passati due mesi, troppo per un giocatore come lui. Per la prima volta nel corso della sua esperienza con la Roma la centralità di Dybala è diventata un argomento di discussione anche tra i suoi più accaniti sostenitori: i troppi infortuni e la poca incidenza in questa stagione cominciano a pesare, e molti si chiedono se sia opportuno rinnovare il suo contratto, in scadenza a giugno 2026.

La gara contro il Genoa per Dybala sarà l’occasione per sbloccarsi davanti ai propri tifosi e per mandare un chiaro segnale alla dirigenza giallorossa, ma soprattutto, per riprendersi la Roma. Come prima, e più di prima.

 

Continua a leggere

Ultime Notizie

Fiorentina, Edin Dzeko Fiorentina, Edin Dzeko
Calciomercato6 minuti fa

Fiorentina, Dzeko ai saluti: due pretendenti per lui

Visualizzazioni: 28 In casa Fiorentina sarà un gennaio caldissimo di operazioni di mercato: l’avventura di Dzeko in viola è già...

Venezia Venezia
Calciomercato16 minuti fa

Venezia, Bohinen in uscita: lo Spezia ci prova, ma il giocatore preferisce l’estero

Visualizzazioni: 44 Lo Spezia e il Venezia potrebbero presto trovare un accordo per Emil Bohinen, ma il centrocampista sembra preferire...

Serie A36 minuti fa

Roma, ecco il tanto desiderato gol di Koné: se trova continuità può diventare un giocatore di altra categoria

Visualizzazioni: 39 Il centrocampista della Roma Manu Koné ha trovato contro il Genoa il suo primo gol stagionale, richiesto a...

Milan Milan
Calciomercato56 minuti fa

Calciomercato Milan: Nkunku via già a gennaio?

Visualizzazioni: 150 Nonostante la doppietta contro il Verona domenica, il futuro di Nkunku potrebbe essere lontano dal Milan. Su di...

Inter Inter
Calciomercato1 ora fa

Inter, contatti con il Sassuolo per Muharemovic: obiettivo per l’estate

Visualizzazioni: 138 L’Inter guarda in casa Sassuolo per rinforzare la sua difesa in vista della prossima estate. Piace molto Muharemovic,...

Monza, Atalanta, Maldini Monza, Atalanta, Maldini
Calciomercato1 ora fa

Calciomercato Atalanta, una big interessata a Maldini

Visualizzazioni: 116 Calciomercato Atalanta, per gennaio c’è aria di cambiamenti nel reparto avanzato. Oltre a Samardzic e Bresciani, anche Maldini potrebbe...

Serie A Serie A
Serie A2 ore fa

Serie A, le designazioni arbitrali della 18° giornata

Visualizzazioni: 184 L’AIA ha diramato le designazioni arbitrali della 18° giornata di Serie A. Lazio-Napoli affidata a Massa, Inter-Bologna a...

Udinese-Cagliari Udinese-Cagliari
Calciomercato2 ore fa

Udinese, Razvan Sava prolunga il contratto fino al 2030

Visualizzazioni: 65 L’estremo difensore rumeno dell’Udinese, Razvan Sava, rinnova il suo contratto fino al 2030: un chiaro segnale di fiducia...

Europa League Europa League
Notizie2 ore fa

Le nuove metodologie dopanti e i marginal gains: i nuovi rischi nello sport

Visualizzazioni: 134 Le nuove metodologie dopanti e i marginal gains: i nuovi rischi nello sport. Ne parla il dott. Luca...

Lazio Lazio
Calciomercato2 ore fa

Lazio, spunta un nome per il post Castellanos

Visualizzazioni: 108 Il Flamengo sta spingendo sull’acceleratore per avere già a gennaio l’attaccante della Lazio Castellanos. La società non chiude...

Le Squadre

le più cliccate

📱 Scarica la nostra App!
Disponibile su iOS e Android