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Milan, Conceição fa già la storia: trofeo record in tempi da record
Milan, si dice che chi ben comincia è già a metà dell’opera. È il caso di Sérgio Conceição che, con la vittoria della Supercoppa, ha stabilito un nuovo record.
Sérgio Conceição ha già scritto il suo nome nella storia del Milan. Il tecnico portoghese è diventato l’allenatore più veloce di sempre a conquistare un trofeo con i colori rossoneri, considerando tutte le competizioni dal 1929/30.
Milan, il record di Montella
Conceição ha infranto il precedente primato di Vincenzo Montella, che nel dicembre 2016 aveva sollevato la Supercoppa Italiana al suo 18° match sulla panchina milanista. Un traguardo significativo che testimonia la rapidità con cui il nuovo allenatore ha saputo calarsi nella realtà del club, trasmettendo idee, mentalità e determinazione.
Il successo di Conceição non è solo una statistica, ma un segnale forte per un Milan che punta a tornare stabilmente tra le grandi d’Europa. La sua capacità di ottenere risultati in tempi così brevi rafforza le ambizioni rossonere e consolida il legame con una tifoseria che già intravede in lui un leader capace di riportare il club ai fasti del passato.
Ora l’obiettivo è continuare su questa strada e trasformare questo inizio storico in una stagione memorabile per il club rossonero e i suoi tifosi.
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Skriniar, i soldi non sempre fanno la felicità
Tante voci, tanti accostami e un ritorno in Serie A che sembrava prossimo. Eppure, alla fine, Milan Skriniar sembra destinato al Galatasaray.
La parabola discendente di Milan Skriniar è una storia che, per molti versi, lascia l’amaro in bocca. Da capitano dell’Inter e uno dei difensori più forti e ambiti d’Europa, il centrale slovacco è diventato un esubero al Paris Saint-Germain, dove non è mai riuscito a guadagnare un posto da titolare inamovibile.
Luis Enrique non lo ha mai realmente apprezzato, e l’ha ormai relegato ai margini della rosa. Una situazione che stride con l’immagine del difensore insuperabile che guidava la retroguardia nerazzurra e attirava l’interesse di tutti i principali top club europei.
Skriniar, occasione mancata a gennaio?
In queste ultime settimane, diversi club italiani, su tutti Juventus e Napoli, avevano mostrato interesse per lo slovacco. Per il difensore sarebbe potuta essere un’opportunità di rivalsa, un’occasione per dimostrare che quel campione ammirato in maglia nerazzurra era ancora lì, pronto a tornare protagonista.
Tuttavia, questa chance sembra destinata a non concretizzarsi. Dopo tante voci e accostamenti, il futuro di Skriniar sembra ora dirigersi verso la Turchia, dove il Galatasaray è pronto ad accoglierlo in prestito fino a fine stagione. Un’operazione che, ancora una volta, appare guidata da motivazioni economiche più che da un progetto sportivo.
Cosa riserva il futuro?
Terminata la parentesi al Galatasaray, Skriniar probabilmente farà ritorno a Parigi, ma il suo futuro rimane un’incognita. Sarà in grado di ritrovare la fiducia e il livello che lo avevano reso uno dei migliori difensori al mondo? O sarà destinato a vivere ai margini, lontano dai riflettori che un tempo illuminavano le sue prestazioni?
I sorrisi e lo sconfinato affetto del popolo nerazzurro forse non riempivano il conto in banca, ma probabilmente avevano molto più valore di quanto lui potesse immaginare.
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Khusanov, il difensore che fa impazzire (non solo) la Juve
La Juventus ha in mente un possibile innesto per la difesa, Abdukodir Khusanov del Lens. Il giocatore uzbeko è seguito anche da altri club europei.
La Juventus ha in mente un possibile innesto: quello Abdukodir Khusanov, difensore del Lens classe 2004. Giocatore poco conosciuto a grandi livelli, ma seguito da diversi club europei: dal Real Madrid al Manchester City, sino al Bayer Leverkusen. In Italia, oltre ai bianconeri, interessa pure al Napoli.
Juventus, per la difesa si pensa a Khusanov del Lens
La Juventus, dopo la delusione nella Supercoppa Italiana, sta cercando in sede di calciomercato possibili innesti per il tecnico Thiago Motta. Per la difesa i dirigenti bianconeri hanno gli occhi puntati su Abdukodir Khusanov,difensore classe 2004 in forza al Lens.
Khusanov è cresciuto in patria nel Bunyodkor, poi ha giocato in Bielorussia con il Ėnerhetyk-BDU di Minsk: con cui ha totalizzato 4 gol in 35 presenze. Dall’estate del 2023 è arrivato in Francia al Lens, dove ha totalizzato sino ad ora 11 presenze. Inoltre è nazionale uzbeko, con cui ha totalizzato 13 presenze con 1 gol.
Khusanov, pur essendo cresciuto in un paese con scarsa tradizione calcistica come l’Uzbekistan, si è affermato nel calcio mondiale anche perché possiede alcune qualità più ricercate nel calcio di oggi. E’ un centrale di difesa tosto, capace di vincere sia i duelli difensivi che i duelli aerei. Ecco perché il Lens, allenato da Still, è la seconda migliore difesa della Ligue 1.
La valutazione è di 25 milioni di sterline, poco più di 30 milioni di euro. Il difensore uzbeko ha avuto interessamenti dal Real Madrid e in Germania, da Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen. E’ però in Premier League che è fortemente voluto: Manchester City in primis ma anche Newcastle, Tottenham, Leicester e Wolverhampton.
In Italia, oltre la Juventus, c’è stato un interessamento da parte del Napoli, ma ora i bianconeri sono in pole: anche visto i numerosi infortuni e il rendimento non proprio brillante della squadra allenata da Thiago Motta. Serve un innesto soprattutto in difesa ed ecco che i bianconeri puntano su Khusanov, forte fisicamente e che potrebbe dare un apporto importante alla retroguardia juventina.
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Fiorentina: Luiz Henrique il sogno viola
Calciomercato-Fiorentina: Luiz Henrique, fresco pallone d’oro, sudamericano è il sogno velato della dirigenza viola, ma prima bisogna convincere il Botafogo.
Luiz Henrique, classe 2001 del Botafogo, vince il corrispettivo del Pallone d’Oro del Sudamerica dopo aver concluso una stagione oltre che da campione anche da assoluto protagonista.
In 59 partite giocate Henrique ha segnato 12 goal e servito 6 assist, scacciando quelle voci che vedevano il suo ritorno in Brasile, dopo una parentesi sfortunata con il Betis Siviglia, come un fallimento.
Il sogno viola si prospetta molto complicato. Infatti, la dirigenza aveva già sondato il terreno con una prima offerta di 30 milioni. Cifra che il Botafogo aveva rispedito al mittente, giudicandola troppo bassa.
La squadra brasiliana, che nella stagione appena conclusa è riuscita a prendersi tutto quello che poteva – vincendo il campionato ( che mancava dal ’95) e la prima Copa Libertadores della sua storia – è a conoscenza del grande valore del giocatore che forse più di tutti ha permesso tutto ciò.
Il talento verde-oro, infatti, con un goal in finale contro l’Atletico Mineiro mise da subito in chiaro che il premio di MVP e la Copa sarebbero stati entrambi suoi.
Chi è Luiz Henrique
Il mattatore della finale di Libertadores si è guadagnato in piena regola il titolo di pallone di Sudamericano. Beffando il suo compagno di squadra Jefferson Savarino, che ha ottenuto solo 25 voti, a differenza di Henrique che con i suoi 128 sui 244 votanti ha accumulato il 52% dei consensi .
Il premio che viene assegno El Pais (testata giornalistica uruguaiana) fa il paio con quello di “Craque do Brasileirao” (miglior giocatore del campionato brasiliano) rendendo al massimo il motivo per cui il Botafogo abbia speso 16 milioni di euro per riportare Henqrique in Brasile dopo una non facile prima esperienza in Europa.
“O pantera” è il soprannome che si è guadagnato con l’esultanza nella partita contro Fluminense (sua ex squadra) ad aprile, nel primo turno del Brasileirão. Dove dopo aver aperto le marcature del match ha tirato fuori una maschera che richiama il celebre personaggio Marvel Black Panther.
Cosa potrebbe dare alla Fiorentina
Lo stile di gioco del giocatore non lascia molto spazio a diverse interpretazioni. Si tratta di un’ala versatile di piede mancino, che può giocare su entrambe le fasce ma che si esprime meglio schierato a piede invertito. Per rendere al meglio l’idea tattica del giocatore basti pensare a lui come ad una versione brasiliana di Nico Gonzalez.
Nel calcio di Palladino si inserirebbe perfettamente, non dovendosi adattare ad uno schema a lui sconosciuto e lasciando aperta la questione di adattamento solo al nuovo campionato. Nel 4-2-3-1 viola potrebbe ricoprire un infinità di ruoli, a partire dalle 2 ali fino alla punta centrale, ma comunque il ruolo prediletto sarebbe quello di ala destra, che gli darebbe l’opportunità di accentrarsi e di sfruttare il suo sinistro.
Ai tempi della Fluminense, squadra in cui è cresciuto, era solito ricoprire il ruolo di ala offensiva all’interno di un 4-3-3. Schema che gli valse la chiamata europea del Betis Sevilla.
La dirigenza della Fiorentina pensa a lui come un possibile nuovo innesto al posto di Andrea Colpani, in grado di dare maggiore imprevedibilità alla squadra e andando a formare un tandem tutto brasiliano sulla fascia destra con Dodò. Tuttavia, la Fiorentina, togliendo un facilitatore come Colpani dal campo, perderebbe un importante uomo squadra, che, seppur non stia rispettando troppo quelle che erano le premesse di inizio campionato, riesce sempre a creare qualcosa per i compagni.
L’idea di poter vedere alle spalle di Moise Kean un trio formato da Gudmusson-Beltran-Luiz Henrique esalta e non di poco il pubblico viola, che dopo il grande avvio di stagione si è guadagnata il diritto di poter sognare in grande.
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