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PSG, il nuovo re è Ousmane Dembélé

Nell’andata dei playoff di Champions, il PSG vince in casa del Brest grazie a un implacabile Ousmane Dembélé, goleador come mai prima d’ora.
Dopo anni di tentativi falliti, il Paris Saint-Germain sembrava ormai destinato a vedere la Champions League come una semplice illusione. L’addio di Kylian Mbappé la scorsa estate aveva fatto crollare ogni speranza tra i tifosi parigini, al punto da far credere a molti che il club avrebbe chiamato in causa Dante e il suo: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate” per descrivere la nuova campagna europea.
Perdere un giocatore simbolo come Mbappé, che per anni è stato la stella assoluta del progetto, sembrava il colpo di grazia definitivo per le ambizioni europee del PSG. Il calcio, però, sa sorprendere e ribaltare le aspettative.
Se un campione parte, può nascere qualcosa di nuovo, e oggi il protagonista assoluto è Ousmane Dembélé. Il francese, arrivato nell’estate del 2023 dal Barcellona per 50 milioni di euro, sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, con numeri da fuoriclasse assoluto.

Ousmane Dembele during UEFA Champions League quarterfinal between Paris Saint-Germain FC and FC Barcelona at Parc des Princes, Paris, France (Maciej Rogowski)
PSG, un Dembélé mai visto prima
Fino a pochi mesi fa, Dembélé veniva considerato un talento incompiuto. Capace di giocate straordinarie, dotato di una tecnica sopraffina e di una velocità impressionante, ma spesso incostante e poco incisivo sotto porta. Le sue stagioni tra Borussia Dortmund, Barcellona e PSG raccontavano di un giocatore da una decina di gol all’anno, lontano dai numeri dei grandi attaccanti.
Quest’anno, invece, tutto è cambiato. Luis Enrique ha deciso di affidargli le chiavi dell’attacco, concedendogli totale libertà di movimento e rendendolo il punto di riferimento offensivo della squadra.
Dembélé ha risposto con una stagione fenomenale: 23 gol e 6 assist in 28 partite stagionali, numeri che fanno impallidire il suo passato. L’ex Barcellona sta segnando con una continuità impressionante, e da inizio 2025 ha già messo a referto 15 reti in sole 8 partite.
Ieri sera, nell’andata dei playoff di Champions League, il PSG ha espugnato il campo del Brest trascinato, ancora una volta, da un Dembélé implacabile. Il classe ‘97 ha firmato una doppietta decisiva, bissando quella realizzata in campionato contro il Monaco appena quattro giorni prima.
Numeri alla mano, l’impatto del francese è devastante. Da gennaio, il PSG ha trovato in lui un terminale offensivo letale, capace di trasformare ogni occasione in oro. Il cambio di mentalità è evidente: il giocatore che in passato sembrava svogliato e incostante ora è un leader tecnico e mentale della squadra.
Il sogno Champions non è più una chimera
Con un Dembélé così, il PSG può davvero sognare. Se il francese manterrà questo ritmo fino a fine stagione, le speranze di arrivare in fondo alla Champions League non saranno più un’utopia.
Dopo anni di delusioni europee, Parigi potrebbe finalmente avere trovato il suo nuovo trascinatore. Il PSG non ha più Mbappé, ma ha un Dembélé in versione superstar. E chissà che quest’anno la storia non possa finalmente cambiare.
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Roma, Dovbyk risponde alle critiche regalando i tre punti ai giallorossi

L’attaccante della Roma, Artem Dovbyk, ha siglato il gol vittoria contro il Cagliari. Una rete importante per il centravanti ucraino e per la squadra giallorossa.
La Roma riparte battendo il Cagliari 1-0, dopo il ko del San Mamés che è costato l’eliminazione dall’Europa League. Un successo importante per i giallorossi, che proseguono il trend positivo degli ultimi mesi, dopo il disastroso avvio di stagione. Quella contro i sardi all’Olimpico è la sesta vittoria consecutiva per la squadra di Ranieri in campionato. Roma attualmente settima in classifica, in piena lotta per la qualificazione alle competizioni europee.
Il gol che ha deciso il match porta la firma di Artem Dovbyk. Per l’attaccante ucraino è una rete fondamentale, anche per ritrovare fiducia e consapevolezza: era stato pesantemente attacco dai media per le ultime prestazioni negative, soprattutto per la gara di Bilbao. Anche Ranieri, nella conferenza pre Roma-Cagliari, aveva punzecchiato l’ex Girona. Probabilmente l’allenatore giallorosso, dall’alto della sua esperienza, ha saputo toccare le corde giuste per spronare Dovbyk.

ARTEM DOVBYK IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dovbyk, i numeri della sua stagione con la Roma
Artem Dovbyk, arrivato alla Roma in estate dal Girona, è stato uno dei grandi colpi del mercato estivo dei giallorossi. Pagato 30 milioni più 5 di bonus, lo scorso anno si era assicurato il titolo di capocannoniere della Liga con il club catalano. Il passaggio ad un campionato storicamente più complicato per gli attaccanti rispetto a quello spagnolo, unito all’inizio difficile della squadra e al succedersi di tre diversi allenatori in pochi mesi, hanno inciso sul rendimento dell’ucraino.
Al fronte di qualche momento di black0ut totale e di prestazioni non sempre convincenti, i numeri della prima stagione di Dovbyk con la Roma sono di tutto rispetto: 15 gol e 4 assist in 38 presenze totali. Le ultime due marcature in ordine di tempo, contro Como e Cagliari, sono risultate decisive per ottenere i tre punti.
L’aver raggiunto la doppia cifra in Serie A a metà marzo, considerato che non è il primo rigorista come accadeva al Girona, sono un buon risultato. Considerati anche i problemi fisici accusati, probabilmente le tante critiche piovute addosso a Dovbyk sono esagerate: d’altronde a Roma si ricorda spesso la prima stagione di Edin Dzeko in maglia giallorossa, chiusa con soli 10 gol e una caterva di errori sottoporta. Magari l’ucraino non ripercorrerà quanto fatto dal bosniaco, ma gli va dato tempo.
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Bologna, Odgaard continua a segnare

Il trequartista del Bologna, Jens Odgaard, sta vivendo una stagione da sogno, sono già 6 i centri stagionali con il gol arrivato quest’oggi contro la Lazio.
E’ parso chiaramente rigenerato con Vincenzo Italiano, Jens Odgaard. Il danese sta vivendo una stagione da sogno anche grazie all’intuizione del suo allenatore che lo ha spostato nel ruolo di trequarti, e il Bologna se lo gode.

Jens Odgaard ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, chi è Jens Odgaard: carriera e statistiche
Carriera: Cresciuto nel settore giovanile del Lyngby, ha debuttato in prima squadra il 28 ottobre 2015, all’età di 16 anni. Il 5 luglio 2017 lo acquista l’Inter, con cui firma un quadriennale. Successivamente viene ceduto a titolo definitivo al Sassuolo per 5 milioni di euro con opzione di riacquisto a favore del club nerazzurro, nell’ambito dell’operazione che ha portato Matteo Politano a Milano. Il salto di qualità però avviene con la maglia dell’AZ Alkmaar. Nella sua prima stagione ad Alkmaar va in doppia cifra tra campionato e coppe; in tutto in un anno e mezzo colleziona 71 presenze e 14 gol. Il 1º febbraio 2024 firma per il Bologna, facendo così nuovamente ritorno in Italia.
Statistiche: Jens Odgaard, ha collezionato in carriera 55 reti in 226 partita tra club e nazionale. In maglia rossoblu il danese ha segnato 7 gol in 39 partite tra campionato e coppe. In questa stagione vanta uno stato di forma mai vissuto con già 6 gol a referto.
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Fiorentina, Kean si prende il Franchi e punta Vlahovic

Moise Kean è la vera rivelazione della squadra di Palladino, 15 gol e punta di riferimento dell’attacco viola. Le sue statistiche possono migliorare ancora.
Una stagione da protagonista quella dell’ex Juventus che in Toscana ha trovato la sua dimensione e grazie al gruppo coeso creato da mister Palladino sta trovando anche continuità realizzativa.
Fiorentina, Kean meglio di Simeone e Jovetic ma l’obiettivo è Vlahovic
Il bomber italiano ha ritrovato la miglior condizione in maglia viola e intende chiudere la stagione nella modo migliore. Gli obiettivi primari sono ovviamente il piazzamento europeo e la Conference League ma dal punto di vista personale potrebbe arrivare un’altra soddisfazione.
Infatti, lo score di Kean in Serie A ha raggiunto la cifra di 15 dopo 28 giornate e le partite rimanenti non possono che aiutare l’attaccante a incrementare questo dato. Allo stato attuale delle cose ha già superato il Cholito Simeone, alla prima stagione in viola (2017/2018 con 14 reti), e Stevan Jovetic (stagione 2011/2012 sempre con 14) e punta dritto a Dusan Vlahovic che nella Serie A 2020/2021 mise a referto 21 gol.

RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’investimento da quasi 20 milioni di euro operato dal club di Commisso in estate sta dando i frutti sperati ma il bilancio si farà alla fine della stagione. Resta però che un rendimento del genere non si vedeva proprio dai tempi del serbo, oggi alla Juventus, e Kean potrebbe addirittura fare meglio.
Un fiuto del gol raro e colpi atletici degni dei migliori attaccanti ne fanno una macchina da gol soprattutto in area piccola, capace di sobbarcarsi la Fiorentina sulle spalle anche nei momenti più difficili. Contro il Panathinaikos sarà la prima vera finale della stagione, e smaltito il brutto colpo alla testa rimediato a Verona, l’attaccante è pronto a regalare i quarti al popolo viola.
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