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Real Madrid, l’era Ancelotti ai titoli di coda?
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Il Real Madrid cade in casa dell’Arsenal e rischia di dover salutare la Champions. Questa stagione rischia di diventare fallimentare.
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Il Real Madrid cade malamente all’Emirates contro un Arsenal più affamato, più convinto e, semplicemente, più forte nei 90 minuti. Il 3-0 finale racconta perfettamente l’andamento di una partita dominata in lungo e in largo dai Gunners, che hanno avuto le occasioni migliori e che avrebbero potuto addirittura rendere il passivo più pesante, se non fosse stato per la solita prestazione superlativa di Courtois. Un KO pesante, che si somma al deludente cammino nella fase a campionato e che apre più di un interrogativo sul futuro.

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Real Madrid, stagione al bivio
La sconfitta contro l’Arsenal non è un episodio isolato, ma solo l’ennesimo segnale di una stagione fin qui ben al di sotto delle aspettative. Dopo la finale di Supercoppa persa a gennaio contro il Barcellona, il Real sta faticando anche in Liga, dove si trova ora a 4 punti proprio dai blaugrana a 8 giornate dalla fine.
Il calendario non aiuta e tra poco più di due settimane ci sarà la finale di Copa del Rey, ancora una volta contro il Barça, che potrebbe rappresentare l’ultima speranza per evitare un’annata senza titoli. E pensare che con l’arrivo di Mbappé in estate, molti avevano immaginato un Real pronto a dominare su tutti i fronti. Ora, invece, il rischio è quello di chiudere con un nulla di fatto.

Real Madrid President Florentino Perez delivers a speech at a press conference for the strategic cooperation between Real Madrid and Chinese e-commerce giant Alibaba in Guangzhou city, south China’s Guangdong province, 26 July 2015.
Real Madrid have struck a deal to sell merchandise online via the Chinese platform Alibaba, the club confirmed on Sunday (26 July 2015). “We have strengthened still more our bond with the country through this agreement with Alibaba, a globally recognised leader in online commerce,” Real president Florentino Perez said on the club website (www.realmadrid.com). “It allows us to launch the official Real Madrid shop in China for over 600 million Chinese consumers online.” Real are at the beginning of a pre-season tour of China where they will play friendlies against Inter Milan on Monday and AC Milan on Thursday.
Ancelotti verso l’addio?
In casa Madrid, intanto, la figura di Ancelotti è sempre più al centro delle critiche e i tifosi invocano il nome di Xabi Alonso per la panchina della prossima stagione. L’impressione è che, salvo miracoli, il ciclo del tecnico italiano sia davvero arrivato ai titoli di coda.
Certo, con il Real Madrid mai dire mai, soprattutto in Champions: tra una settimana si gioca il ritorno al Bernabeu, e l’impensabile potrebbe accadere di nuovo.
In caso contrario, però, il futuro sembra segnato. E la fine dell’era Ancelotti, che già sembrava scritta, potrebbe arrivare prima del previsto.

Poco affidabile come difensore, Bruno N’Gotty si è reso -in qualche modo- protagonista della rimonta Scudetto rossonera della stagione 1998/99.
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Il difensore francese, ex Milan e Venezia (che si affronteranno questa domenica alle 12:30), non ha lasciato un buon ricordo nella mente dei tifosi, se non che per un paio di episodi che hanno portato i rossoneri di Zaccheroni a rimontare la Lazio nella stagione 98/99.

View of Stadio Giuseppe Meazza also known as San Siro Stadium, is a football stadium of A.C. Milan and Inter Milan in Milan, Italy.
Bruno N’Gotty: da meteora a eroe…per caso
Nel Milan esterofilo della seconda metà degli anni Novanta, il difensore Bruno N’Gotty, arriva dal PSG nell’estate del 1998 grazie al duo Galliani-Braida per 7 miliardi di Lire. Dopo un girone di andata da titolare nel 3-4-3 di Zaccheroni accanto a Costacurta e Maldini, in cui aveva dimostrato scarsa affidabilità difensiva e numerosi svarioni, sembra destinato ad essere l’ennesimo difensore a non lasciare il segno con i rossoneri.
Il francese di origini camerunensi, a dispetto delle sue credenziali, non convince Zac e al termine del girone di andata lo relega in panchina in favore del lombardo Luigi Sala. Sembra il viale del tramonto per il possente Bruno, soprannominato “Barracuda nero“. Ma la vita però, riserva sempre delle sorprese.
I rossoneri di Zaccheroni, occupano il 4° posto in classifica con 30 punti. Davanti a loro la partita contro il Bologna di Carlo Mazzone, ottavi a quota 25. N’Gotty, come nell’ultima gara in casa con il Perugia, siede nuovamente in panchina. La partita si mette subito male per il Diavolo, che subisce -dopo il gol annullato a Bierhoff per fuorigioco- il vantaggio del felsinei grazie alla rete di Beppe Signori.
I rossoneri reagiscono e pareggiano grazie a Guglielminpietro (complice il velo di Morfeo che trae in inganno la difesa avversaria). Ma il Bologna non sembra volersi accontentare del pari e raddoppia ancora con Signori, grazie ad una girata al volo di sinistro.
Cammino in salita per i rossoneri, che rischiano di perdere definitivamente il treno per lo Scudetto. Ma nel momento più difficile del match, la squadra di Zaccheroni ha una reazione d’orgoglio. Il secondo pareggio arriva al 53′, in maniera fortuita: conclusione al volo, da posizione defilata, di Morfeo, la palla colpisce Magoni e si impenna, infilandosi alle spalle di Antonioli.
Gara aperta, anzi apertissima. Occasioni da una parte all’altra. Zaccheroni fa esordire anche il sedicenne nigeriano Aliyu al 77esimo. Abbiati salva su Kennet Anderson.
Ma è qui che entra in gioco N’Gotty: il tecnico rossonero, al minuto 86, lo fa entrare al posto di Ambrosini. Sembra un cambio normale, ma proprio al 90′ l’arbitro Borriello di Mantova concede una punizione da oltre 20 metri ai rossoneri. Morfeo tocca leggermente il pallone per N’Gotty, che con un destro rasoterra violento e preciso infila Antonioli, mandando il pallone a insaccarsi nell’angolino alla sua sinistra.
È il 2-3, la rimonta del Milan è compiuta e il Bologna, dopo aver accarezzato anche i 3 punti, non riuscirà più a pareggiare. Al fischio finale i giocatori del Milan esultano sotto la Curva dei propri tifosi, e di colpo N’Gotty si ritrova a vestire i panni dell’eroe.
Quella vittoria così rocambolesca è la scintilla che fa accendere la fiamma in seno alla squadra rossonera: seguiranno infatti 11 vittorie nelle successive 16 gare, di cui 7 nelle ultime 7 giornate, che consentiranno ai rossoneri di compiere un’eccezionale rimonta sulla Lazio e di vincere uno storico Scudetto a Perugia il 23 maggio 1999.
Unica gioia italiana per Bruno
Quel gol però non ha cancellato il resto dell’avventura di N’Gotty in rossonero. Infatti, uno dei ricordi che i tifosi rossoneri non dimenticheranno è quell’incredibile autogol di tacco contro la Roma. Seguito poi anche da un altro autogol, molto goffo contro l’Inter, che Abbiati ancora ricorda benissimo. Tutti questi fattori portano il francese via da Milano. L’anno successivo infatti andrà a giocare nel Venezia di Spalletti: poche presenze e tanta panchina.
Finita in calando la sua esperienza in Italia, il francese tornò prima nella madre patria e poi andò a giocare in Inghilterra, nel Bolton e poi in altre squadre. Non contento, dopo i 40 anni giocherà ancora, nel Villefranche-Beaujolais, squadra di Villefranche-sur-Saône, nella 6ª divisione francese.
Comunque sia nella sua esperienza calcistica può fregiarsi di: 1 Coppa delle Coppe (1996, Paris S.G.), 1 Coppa di Francia (1998, Paris S.G.) e, appunto, lo Scudetto del 98/99. Non male si potrebbe dire.

Dopo 51 anni, il Bologna torna a giocarsi un trofeo: il 14 maggio all’Olimpico la sfida al Milan per scrivere un nuovo capitolo della propria storia.
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Il Bologna è finale di Coppa Italia. Non che ci fossero tanti dubbi, visto che i felsinei avevano già ipotecato la finale all’andata con il netto 3-0 in casa dell’Empoli. Il ritorno non ha fatto altro che confermare il grandissimo stato di forma dei rossoblù, che anche ieri hanno battuto i toscani e che il prossimo 14 maggio si giocheranno il trofeo contro il Milan.
Una finale che il club emiliano ritrova dopo ben 51 anni, l’ultima volta era il 23 maggio 1974, quando il Bologna vinse ai rigori contro il Palermo la sua ultima Coppa Italia.
Un traguardo storico, che conferma la bontà del lavoro di Vincenzo Italiano, capace di dare una nuova identità e nuove ambizioni a una squadra che in estate aveva salutato due colonne come Zirkzee e Calafiori.

VINCENZO ITALIANO PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, testa già al campionato
L’arrivo di Italiano ha portato fiducia, gioco e compattezza. Il Bologna oggi è una squadra in cui tutti si aiutano, nessuno si risparmia, e ogni partita viene affrontata come una finale. Dopo un avvio di stagione difficile, in pochi avrebbero scommesso su una squadra che ora si trova al quarto posto in classifica, pienamente in corsa per la seconda qualificazione consecutiva in Champions League.
Merito di un gruppo unito e di un allenatore che ha imparato dai propri errori, soprattutto quelli nelle finali: dopo le tre perse con la Fiorentina, Italiano ha un conto in sospeso con la Coppa e ora vuole scrivere una nuova storia a Bologna. La finale è conquistata, ma non c’è tempo per distrazioni: le prossime tre sfide di campionato contro Udinese, Juventus e Milan saranno decisive per il futuro europeo dei rossoblù.
Poi, sarà il momento di pensare al grande appuntamento dell’Olimpico, per provare a riportare a casa un trofeo che manca da oltre mezzo secolo.
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Inter, dietro la ThuLa il nulla: riserve d’attacco inadeguate
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24/04/2025
Uno dei problemi dell’Inter in stagione è stato il rendimento negativo degli attaccanti di riserva. Proprio il reparto d’attacco sarà rivoluzionato in estate.
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All’indomani della netta sconfitta per 3-0 nel derby di Coppa Italia contro il Milan, è tempo di riflessioni in casa Inter. L’eliminazione nella semifinale della coppa nazionale, oltre a porre fine al sogno Triplete, ha messo ancor di più in evidenza un grande problema della rosa nerazzurra. Dietro la ThuLa, la coppia d’attacco titolare, c’è un enorme vuoto.
Le punte di riserva a disposizione di Simone Inzaghi, quando chiamate in causa, si sono dimostrate in varie occasioni inadeguate al livello che è richiesto in un top club come l’Inter. Solo Marko Arnautovic, autore di gol importanti nel 2025, soprattutto in campionato, ha dato il proprio contributo alla stagione nerazzurra.
Specialmente Mehdi Taremi, arrivato con l’aspettativa di essere una valida alternativa a Thuram e Lautaro, è da considerarsi un flop assoluto. La stagione dell’ex centravanti del Porto è stata pessima. Oltre ai pochi gol realizzati, appena 3 in stagione di cui 2 su rigore in oltre 1500 minuti di gioco, Taremi si è rivelato un pesce fuori dall’acqua nel sistema di Inzaghi. Tanto che l’ennesima prestazione negativa offerta nel derby potrebbe aver posto definitivamente la parola fine sulla sua esperienza a Milano, nonostante un contratto fino al 2027. Arrivato in estate a parametro zero, la dirigenza nerazzurra spera che l’iraniano possa attrarre acquirenti in Arabia Saudita.
Inter, impietoso il confronto con gli attaccanti del Milan

LA FORMAZIONE DELL’INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Proprio nei tre derby stagionali di Coppa contro il Milan si è vista l’incapacità di Taremi e quella di Correa, la quinta e ultima punta dell’Inter, di rendersi utile. Questo perché il tecnico Simone Inzaghi non ha potuto quasi mai schierare nella stracittadina insieme Thuram e Martinez. L’attaccante francese era out nella finale di Supercoppa italiana e nel derby di ieri sera, lo stesso Lautaro era ai box nella semifinale di andata di Coppa Italia.
Sia l’iraniano che l’argentino hanno offerto delle prestazioni opache. Ancor di più se il loro contributo viene comparato con quanto fatto da da Jovic e Abraham, sulla carta non titolari nei rossoneri, che hanno messo a referto quattro gol in tre derby, tutti decisivi.
Inter, i nomi per l’attacco del prossimo anno
In estate l’Inter saluterà certamente Joaquin Correa, in scadenza di contratto e Mehdi Taremi, al quale andrà trovata una sistemazione. Arnautovic visto il buon rendimento avuto quando chiamato in causa, nutre ancora qualche speranza di rinnovo, visto anche la sua importanza all’interno dello spogliatoio. I nerazzurri quindi andranno sicuramente alla ricerca di 2 nuovi attaccanti per la prossima stagione.
È auspicabile quindi che la società nerazzurra non commetta gli stessi errori per il secondo anno di fila, e investa una parte importante del budget estivo su una 3° punta di livello. I parametri fissati dalla nuova proprietà Oaktree impongono ai dirigenti del club di cercare profili pronti, ma anche futuribili. Le principali piste portano a Jonathan David del Lille e Santiago Castro del Bologna. Entrambi restano affari complicati: il canadese per le alte richieste d’ingaggio e commissioni agli agenti, l’argentino per l’alta valutazione fatta dalla società emiliana. Per abbassare le richieste del Bologna i nerazzurri potrebbero inserire qualche contropartita tecnica, come Francesco Pio Esposito.
Le alternative ai primi due nomi sono rappresentati da due attaccanti che giocano in Italia, e che conoscono bene la Serie A, come: Nikola Krstovic del Lecce e Lorenzo Lucca dell’Udinese.
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