I nostri Social

Focus

Serie A, clean sheet: guida l’Inter, seguono Napoli e Roma

Pubblicato

il

Inter

Arrivati alla 3oesima giornata di Serie A, è tempo di fare il bilancio dei clean sheet prima del rush finale. Ecco la classifica con le prime posizioni.

Chiudere un match con la porta inviolata è segno di ottima solidità difensiva ma anche grande capacità di tenere il pallone. In questo è molto brava l’Inter che guida questa speciale classifica.

Clean sheet in Serie A, comanda l’Inter ma sono in 3 in agguato

“Se non prendi gol, non puoi perdere”, questo detto racchiude l’importanza del clean sheet nel calcio e per questo motivo durante un’intera stagione è fondamentale collezionarne tanti per raggiungere gli obiettivi prefissati.

È di questa filosofia l’Inter di Simone Inzaghi, che in 30 giornate ha chiuso 12 volte un match senza subire gol. Merito della linea difensiva ma anche di un ottimo Sommer. Una media quasi del 50% che lancia i nerazzurri dritti verso lo Scudetto.

Subito sotto però, a quota 11, ci sono JuventusNapoli Roma. I giallorossi di Ranieri hanno raccolto negli ultimi tempi diverse vittorie di misura per 1-0, incrementando il numero di clean sheet e punti allo stesso tempo. Discorso diverso per i bianconeri che a causa di diversi 0-0 a inizio stagione non sono riusciti a sfruttare a pieno la prestazione della difesa.

Juventus clean sheet

L’URLO DI MICHELE DI GREGORIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ultima del trittico ma non per importanza c’è la squadra di Conte che grazie anche all’ottimo Alex Meret sta lottando per lo Scudetto e con altre prestazioni di livello potrebbe non essere così impossibile.

Subito sotto, al 5° posto a pari merito, ci sono l’Atalanta di Gasperini e il Milan con 10 clean sheet. Entrambe però devono alcune di questi agli 0-0, soprattutto la Dea. Il merito però per i rossoneri va riconosciuto in gran parte a Mike Maignan, autore di veri e propri miracoli.

A sorprendere tutti però è il bottino conquistato da Leali del Genoa che da quando è diventato il titolare del Grifone ha chiuso ben 8 partite con la porta inviolata. Chiude questa speciale classifica Stefano Turati, con 2 soli match senza subire gol (contro Fiorentina Hellas Verona).

Focus

Inter-Auxerre 1997, il Fenomeno sbarca in Sicilia

Pubblicato

il

Palermo, Inzaghi

La fine dell’anno 1997 vide un match amichevole molto interessante, Inter-Auxerre che si disputò a Palermo allo Stadio della Favorita, in campo Ronaldo.

La fine dell’anno 1997 vide il 30 dicembre disputarsi un amichevole di lusso allo Stadio della Favorita di Palermo, che riaprì i battenti in quella occasione: Inter-Auxerre, con Ronaldo che sbarcò per la prima volta in Sicilia, con una cornice di pubblico degna di un match di Serie A.

Inter-Auxerre 1997, un amichevole di lusso alla Favorita di Palermo, in campo Ronaldo per la prima volta in Sicilia

PALERMO, ITALY – November 9, 2013 – US Citta di Palermo vs Trapani Calcio – Serie B

Inter-Auxerre 1997, amichevole di lusso alla Favorita con in campo Ronaldo, per la prima volta in Sicilia davanti 35000 spettatori

Per la vigilia di Natale, dedichiamo alla nostra rubrica sugli anni ’90 uno speciale riguardante un match amichevole di fine anno 1997, Inter-Auxerre. Un match che passa alla storia non tanto per la posta in palio, visto che si trattò di un amichevole, bensì per il luogo dove si disputò la partita, ovvero alla allora Stadio della Favorita di Palermo, che in quella occasione riaprì i battenti dopo le Universiadi di quella estate, con la compagine locale costretta giocare le partite interne al Velodromo Borsellino. Fu anche la prima volta che venne in Sicilia un certo Ronaldo Nazario de Lima, si proprio il Fenomeno, con l’impianto di Viale del Fante che ebbe una cornice di pubblico di ben 35ooo spettatori.

Ma la partita del  Fenomeno durò pochissimo: il tecnico Simoni, per preservarlo negli impegni di campionato e Coppa Italia ( derby con il Milan) decise di toglierlo dal terreno appena dopo 16 minuti, ma lasciò il segno, con la solita serie di serpentine che lasciarono ubriachi sia i difensori francesi che il pubblico della Favorita, segnando il gol anche del vantaggio nerazzurro.

Finì 3 a 0, altre reti nerazzurre di Fresi e West, un bel testo che chiuse un buon anno per l’Inter, che si accingeva al 1998 con speranza, con un Ronaldo che chiuse un anno monstre incantando un pubblico che restò strabiliato dalle sue giocate.

Continua a leggere

Focus

Trasferte vietate e criteri discutibili: l’ONMS ha davvero capito il tifo?

Pubblicato

il

Lazio

Divieti di trasferte, residenza come colpa e due pesi due misure: il tifo italiano tra ONMS, restrizioni e narrazione mediatica

Negli ultimi giorni, le proteste dei tifosi a Napoli hanno riportato al centro del dibattito un tema che nel calcio italiano non è mai stato realmente risolto: la gestione delle trasferte. Divieti comunicati all’ultimo momento, criteri poco chiari e decisioni che finiscono per colpire intere tifoserie in base alla provenienza geografica, più che ai comportamenti individuali.

In un sistema nato per studiare il fenomeno del tifo e prevenire la violenza, la sensazione è che si sia progressivamente smarrita la distinzione tra analisi e scorciatoia. La residenza diventa un filtro, il contesto viene semplificato e la complessità del tifo ridotta a un problema da contenere. Ma il calcio italiano è fatto di tifoserie nazionali, di appartenenze diffuse, di identità che non possono essere racchiuse in una mappa.

La domanda, allora, è inevitabile: il tifo viene ancora compreso e studiato, oppure gestito attraverso divieti comodi e generalizzati? Tralasciando i nessi storici e culturali, il punto resta evidente: da quando la tessera del tifoso è entrata in vigore nel 2009, il sistema dei divieti ha assunto contorni sempre più sbilanciati. Stesso problema, soluzioni diverse. Due pesi e due misure.

Inter

I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il criterio della residenza

Il Napoli, da questo punto di vista, rappresenta un caso emblematico, così come la Lazio. Tifoserie che da anni si trovano a convivere con provvedimenti più rigidi rispetto ad altre piazze. Oggi il tema è tornato d’attualità perché, nella restrizione in vigore, viene utilizzata la residenza come fattore discriminante, a prescindere da comportamenti individuali o responsabilità oggettive.

Per chiarire il punto, basta semplificare il concetto. La tessera del tifoso funziona come un documento d’identità: contiene dati personali, tra cui la residenza. Nel caso del Napoli, è proprio quel dato a diventare il discrimine. Non perché esista un reato, non perché vi sia un rischio concreto e dimostrabile, ma perché si appartiene a una determinata area geografica.

La mappa del tifo e i due pesi

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Mappa Italia (@mappaitalia)

A questo punto la mappa del tifo diventa uno strumento utile. Guardando alle squadre più tifate come prima scelta, emerge un dato chiaro: Juventus, Inter e Milan dominano gran parte del territorio nazionale. Sono tifoserie trasversali, diffuse, presenti ben oltre i confini delle città di origine.

Se si osservano invece le seconde squadre più tifate, il quadro si completa. Nelle aree storicamente bianconere, come seconda scelta emergono soprattutto Inter e Milan. In regioni come Campania e Toscana, dove l’appartenenza territoriale incide maggiormente, la seconda squadra più tifata resta proprio la Juventus.

Questo porta a una conclusione semplice ma spesso ignorata: esistono tifoserie nazionali che non possono essere colpite attraverso un criterio territoriale. Vietare le trasferte in base alla residenza è quindi un principio sbagliato alla radice. A Juventus, Inter e Milan non potrà mai essere realmente inibita una trasferta “per regione”, perché non esiste un territorio unico da colpire.

Con il Napoli, invece, questo meccanismo diventa applicabile. Ed è qui che il sistema mostra tutta la sua incoerenza. Non si entra nel merito della pericolosità, non si valutano i singoli comportamenti. Si sceglie la strada più semplice: colpire una tifoseria più concentrata perché è più facile farlo.

Trasferte vietate: da dove nasce il sistema

Cosenza

Per capire come si sia arrivati a questo punto è necessario fare un passo indietro. Dalla fine degli anni Settanta il calcio italiano è stato attraversato da una lunga scia di episodi violenti: morti negli stadi e fuori dagli stadi, accoltellamenti, scontri, incendi di treni. Eventi che hanno segnato profondamente il rapporto tra tifo e istituzioni.

In risposta a quella stagione, tra anni Ottanta e Novanta, lo Stato costruisce un impianto normativo sempre più articolato: nasce la legge 401 del 1989, poi più volte inasprita, prende forma il DASPO e, dopo la tragedia del treno dei tifosi salernitani del 1999, viene istituito l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS), con il compito di studiare il fenomeno del tifo, analizzarne le dinamiche e prevenire la violenza.

Sulla carta, tutto appare chiaro: studi, relazioni, strategie pluriennali. Nella pratica, però, il risultato è spesso diverso. Decisioni generalizzate, criteri semplificati, provvedimenti che non distinguono. Ed è qui che la distanza tra missione e realtà diventa evidente.

Il racconto che semplifica tutto

A completare il quadro c’è il racconto mediatico. La protesta diventa notizia, ma il problema resta sullo sfondo. A parlarne sono spesso testate che di sport si occupano marginalmente, e il messaggio si riduce a una formula semplice: “in strada per una partita di calcio”.

Ma non è solo una partita. È il diritto di vivere il calcio senza essere trattati come un problema. Il tifo, nella sua dimensione moderna e lontana dall’hooliganismo, è anche condivisione, amicizia, appartenenza. In una società sempre più frammentata, lo stadio è uno degli ultimi spazi e sprazi di socialità reale in una società che corre veloce, dove i social promettono connessione ma spesso producono isolamento, bolle algoritmiche e polarizzazione continua.

Quando tutto questo (trasferte) viene ridotto a un problema da contenere, il punto non sono i tifosi.

Il punto è il modo in cui si sceglie di gestirli e raccontarli.

Continua a leggere

Focus

Serie B: quando si giocava anche la vigilia di Natale

Pubblicato

il

Nocerina

Tra il 2014 e il 2016 le partite di Serie B si giocarono anche il 24 dicembre. Spesso tutte le partite di quella giornata di campionato si giocavano il 24.

Come sappiamo le partite di Serie B non si fermano durante le vacanze. Come in Premier League c’è il consueto Boxing Day di Serie B. Tuttavia, quest’anno ci sarà solo una partita di Serie B in programma il 26 dicembre: le altre si giocheranno il 27.

La Serie B non si ferma mai durante le feste: Immacolata, Santo Stefano, Festa Della Liberazione, Pasquetta, Festa Dei Lavoratori. Sono tutti giorni dedicati interamente alla Serie B. Tuttavia, tra il 2014 e il 2016 le partite si giocarono anche il 24 dicembre, la vigilia di Natale.

Serie B, in campo il 24 dicembre: dal 2014 al 2016

Serie B

Siamo alla 20a giornata (penultima d’andata di Serie B), e si gioca il 24 dicembre, invece che il 26 dicembre. La giornata di campionato si apre alle 12:30 con l’anticipo tra Crotone e Frosinone. La partita finirà 2-0 per i Pitagorici grazie alle reti di Maiello (19′) e Ricci (89′).

Alle 15 si giocano tutte le altre partite: Bologna-Pro Vercelli 3-0, Brescia-Bari 2-1, Carpi-Perugia 4-0, Cittadella-Catania 3-2, Latina-Virtus Entella 1-1, Pescara-Varese 2-0, Spezia-Lanciano 3-3, Ternana-Modena 1-0, Trapani-Avellino 4-1, Vicenza-Livorno 0-0. Alla fine della giornata, sono Carpi e Frosinone tra le prime due (ci andranno loro in Serie A). In zona playoff, invece, si trovano Livorno, Bologna (salirà in A), Virtus Lanciano, Spezia, Trapani e Avellino.

Nella stagione successiva (2015/16) sarà solo una partita a giocarsi il 24 dicembre. Siamo alla 20a giornata e, dopo l’anticipo giocato il 22 dicembre (Avellino-Virtus Entella 2-0) e tutte le altre partite giocate il 23, il posticipo tra Salernitana e Cagliari si gioca il 24. La partita terminerà 0-2 per la squadra sarda grazie alle reti di Giannetti (29′) e Tello (84′). A fine stagione, la squadra allenata da Rastelli salirà in Serie A insieme al Crotone e al Pescara.

La stagione 2016/17 è l’ultima volta che la Serie B si è giocata la vigilia di Natale. Come nella stagione 2014/15, tutte le partite si giocano il 24 dicembre. Anche in questo caso ci troviamo alla 20a giornata, e come due stagioni fa si inizia con un anticipo di mezzogiorno, mentre tutte le altre partite si giocano alle 15.

Si comincia, dunque, alle 12:30 con l’anticipo tra Pisa e Spezia che terminerà senza reti. Dopodiché, la giornata prosegue con queste partite: Ascoli-Bari 1-1, Avellino-Salernitana 3-2, Brescia-Pro Vercelli 2-1, Carpi-Verona 1-1, Cesena-Trapani 3-1, Frosinone-Benevento 3-2, Perugia-Latina 1-1, SPAL-Ternana 4-0, Vicenza-Cittadella 2-0, Virtus Entella-Novara 4-1.

Al termine della giornata sono il Verona ed il Frosinone ad essere tra le prime due: in zona playoff, invece, si trovano SPAL, Benevento, Carpi, Cittadella, Perugia e Virtus Entella. A salire in Serie A saranno il Verona, la SPAL e il Benevento (via playoff). Tra le ultime tre, invece, si trovano Ternana, Avellino e Trapani, con Pisa e Pro Vercelli in zona playout. Alla fine a retrocedere saranno il Trapani, il Vicenza, il Latina ed il Pisa: non si disputeranno i playout.

Continua a leggere

Ultime Notizie

Palermo, Inzaghi Palermo, Inzaghi
Focus1 minuto fa

Inter-Auxerre 1997, il Fenomeno sbarca in Sicilia

Visualizzazioni: 1 La fine dell’anno 1997 vide un match amichevole molto interessante, Inter-Auxerre che si disputò a Palermo allo Stadio...

Fiorentina Fiorentina
Calciomercato22 minuti fa

Fiorentina, in porta si punta ad un ex Palermo

Visualizzazioni: 58 La Fiorentina, per riuscire nell’impresa salvezza, per il mercato di gennaio sta puntando rinforzarsi con un portiere ex...

Bologna Bologna
Calciomercato31 minuti fa

Calciomercato Bologna: il nome giusto per la difesa

Visualizzazioni: 80 Calciomercato Bologna, nella sessione invernale potrebbe arrivare per Italiano un nuovo difensore centrale: i dettagli. Forze fresche per...

Palmer Palmer
Premier League41 minuti fa

Chelsea, Maresca: “Palmer ora può giocare tutta la partita”

Visualizzazioni: 40 Il tecnico del Chelsea, Enzo Maresca, ha parlato in vista della gara casalinga del Chelsea contro l’Aston Villa:...

Lazio Lazio
Focus1 ora fa

Trasferte vietate e criteri discutibili: l’ONMS ha davvero capito il tifo?

Visualizzazioni: 46 Divieti di trasferte, residenza come colpa e due pesi due misure: il tifo italiano tra ONMS, restrizioni e...

Notizie1 ora fa

A Natale arriva l’AS Roma Christmas Express

Visualizzazioni: 79 La bella iniziativa della Roma che riunisce tifosi ed ex giocatori per un’esperienza unica, tra decorazioni e attività...

Cagliari Cagliari
Calciomercato2 ore fa

Napoli, gennaio di prudenza: mercato a saldo zero

Visualizzazioni: 49 Dopo l’estate dei grandi investimenti, la Commissione di vigilanza frena il Napoli: possibili uscite per ridurre il monte...

Inter, Atalanta Inter, Atalanta
Calciomercato2 ore fa

Inter, si punta Palestra: l’Atalanta pronta a “risarcire” il Cagliari

Visualizzazioni: 174 L’Inter di Chivu ha messo gli occhi su Palestra, giovane esterno dell’Atalanta che in questi mesi, in prestito...

Serie A2 ore fa

Roma, Ghilardi e Ziolkowski: il futuro è adesso

Visualizzazioni: 56 Con la partenza di N’Dicka per la Coppa d’Africa i due difensori avranno la possibilità di dimostrare le...

Juventus, Zirkzee Juventus, Zirkzee
Calciomercato2 ore fa

Roma, avanti tutta per Raspadori e Zirkzee: le ultime

Visualizzazioni: 93 La Roma ha avviato trattative con l’Atlético Madrid per Giacomo Raspadori, mentre continua a lavorare sull’affare Zirkzee. Le...

Le Squadre

le più cliccate

📱 Scarica la nostra App!
Disponibile su iOS e Android