Roberto Baggio, per tutti Roby. È stato uno dei migliori calciatori della storia del calcio. Riconosciuto da un fenomeno come Pele, come un artista del calcio. Gianni Agnelli lo soprannominò Raffaello, per lo stile unico e di enorme classe. Attaccante e trequartista, Baggio ha divertito e fatto innamorare numerose folle di tutto il mondo.
Roberto nasce a Caldogno il 18 febbraio 1967. Muove i primi calci al Caldogno, poi si trasferisce al Vicenza, squadra dove si mette in evidenza, ma dove rimedia il primo grave infortunio della sua carriera, falcidiata da questi eventi. Passa alla Fiorentina dove esplode a suon di giocate e gol. Passa alla Juve nel 1990 con una sorta di sommossa popolare che agita Firenze. A Torino 5 stagioni, tantissimi gol e qualche trofeo vinto, tra cui il Pallone d’oro e il Fifa World Player
. Passa poi al Milan, all’Inter e poi si sposta in “provincia”. Prima a Bologna e poi a Brescia, dove mette a segno caterve di gol, contrassegnati da giocate da stropicciarsi gli occhi. Per lui 205 gol in serie A.Questa maglia è stato il suo più grande amore. In 56 presenze 27 reti; univo calciatore italiano ad aver segnato in tre edizioni dei mondiali. Per lui un bronzo ed un argento nella competizione mondiale per Nazionali. Un talento unico e difficilmente ripetibile.
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