Le bombe di Vlad
Il punto sul campionato di Francesco Tripodi

La Serie A prosegue e arrivati alla ventiseiesima giornata è già tempo di fare i primi bilanci in vista del rush finale della stagione. In occasione del weekend di campionato abbiamo chiesto al Direttore editoriale di CalcioStyle, Francesco Tripodi, una sua attenta analisi sul nostro campionato.
Direttore come giudica il campionato della Juventus? Il secondo posto può soddisfare i bianconeri o può rappresentare un rimpianto?
“L’obbiettivo della Juventus era di tornare di nuovo in Champions League, al momento è al secondo posto quindi direi che sta ottenendo un ottimo risultato. E chiaro che con lo scontro diretto di qualche settimana fa contro l’Inter ci si poteva aspettare qualcosa in più, ma l’Inter ha dimostrato di essere nettamente più forte.”
A proposito di Inter, sembra davvero inarrestabile, con lo Scudetto ormai in tasca secondo lei può essere una seria candidata alla vittoria della Champions League?
“Ha dimostrato di saper vincere contro chiunque, grandi e piccole conquistando con merito la testa del campionato con un ottimo margine sulla Juventus e tutte le altre.
Sul fronte Champions League non vedendo grandi corazzate come quelle che hanno dominato gli anni scorsi tipo il Real Madrid, il Barcellona e Liverpool, è normale che adesso ci si possa aspettare che i neroazzurri possano dire la loro anche in Europa, non so se addirittura vincerla ma fare un grande cammino si.”
Capitolo Napoli: regna il caos in casa dei campioni d’Italia in carica. Alla luce delle parole del presidente azzurro di qualche settimana fa, siamo sicuri che sia solo ed esclusivamente colpa sua?
“Ma non credo che sia soltanto colpa del presidente partenopeo. Ci sono altre componenti fondamentali a mio avviso: Appagamento dei calciatori, addio di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli non sostituiti a dovere, un mercato estivo ed invernale poco chiaro perchè al momento non si è capito cosa si voleva fare.
E normale che alla luce dello scorso anno ci si aspettava qualcosa di più. Il cambio tecnico è stato sbagliato sia con Garcia che con Mazzarri. Francesco Calzona sarà un altro traghettatore. L’anno prossimo sarà cruciale visto che Osimhen andrà via, Kvaratskhelia sembra essere un pò nerovso magari con un nuovo allenatore come Gasperini o Italiano le cose potrebbero migliorare radicalmente”.
La Roma sembra rivitalizzata, e insieme ad Atalanta e Bologna è una seria candidata alla qualificazione alla prossima Champions League. Chi vede favorito per la corsa all’Europa che conta?
“Se fosse un gara di Formula uno ci sarebbe una bagarre davvero entusiasmante per il quarto posto.
L’Atalanta sembra la favorita, la Roma con De Rossi sembra essere in netta ripresa ma bisogna testarla in impegni più importanti visto che al momento hanno incontrato squadre non al loro livello tranne l’Inter, il Bologna sorprendente con un grandissimo Thiago Motta ma attenzione perchè l’Italia potrebbe prendere anche il quinto posto per la Champions League e a quel punto potremmo vederne delle belle.”
Lotta alla salvezza: la bagarre coinvolge molte squadre: esclusa la Salernitana che sembra ormai nel baratro, chi secondo lei si candida alla retrocessione diretta?
“Tolta la Salernitana prossima alla retrocessione, dal Lecce in giù tutte sono papabili retrocesse. Sembrava che il Verona dopo la disastrosa campagna cessioni potesse essere una delle candidate, ma sta vendendo cara la pelle ed è li a lottare.
Il Cagliari anche se penultimo ha una buona rosa ed è ad un punto dalla salvezza mentre il Sassuolo è in una posizione strana ma credo che dimostrerà di poterne uscire anche se non è abituato alle acque paludose della bassa classifica, poi abbiamo Frosinone, Udinese e Lecce che sembrano che a piccoli passi si stanno tirando fuori dalla zona pericolosa perchè hanno rose di livello superiore. Sarà comunque molto divertente.”

Sassuolo
Calciomercato
Napoli: Torna di moda il nome di Taylor

Il Napoli è tornato a seguire con attenzione Kenneth Taylor, centrocampista dell’Ajax tra i più promettenti del calcio olandese. Classe 2002, oggi compie 23 anni, ma vanta già numeri e qualità da giocatore maturo: 9 gol e 6 assist in Eredivisie, 6 presenze in Europa League con 2 assist decisivi, considerando anche i turni preliminari.
Chi è Taylor
Taylor è un centrocampista moderno e duttile, capace di giocare sia da regista davanti alla difesa – come fa Lobotka nel Napoli – sia da mezz’ala. Questa versatilità, unita a un costo contenuto (la valutazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro) e a un ingaggio abbordabile, lo rende un profilo molto interessante per il club azzurro, che a giugno potrebbe finalmente affondare il colpo dopo la scelta conservativa del mercato invernale, quando si era preferito puntare su un prestito low cost come Billing.
Il suo percorso all’Ajax non è stato semplice: promosso dalla squadra B, lo Jong Ajax, Taylor ha ereditato la maglia numero 8 che fu di Ryan Gravenberch, talento passato poi al Bayern Monaco. Un’eredità pesante, che però il giovane olandese sta onorando con prestazioni convincenti e un rendimento continuo. In totale, ha già messo insieme 15 gol e 8 assist in 51 presenze stagionali: numeri importanti per un centrocampista, che ricordano da vicino quelli registrati da Teun Koopmeiners nel suo ultimo anno all’AZ Alkmaar, prima del trasferimento all’Atalanta.
A gennaio, oltre a Taylor, il Napoli aveva messo nel mirino anche Devyne Rensch, ex compagno all’Ajax poi finito alla Roma sotto la guida di Claudio Ranieri. Ma ora il focus è tutto sul centrocampista classe 2002, che potrebbe rappresentare un investimento strategico per ringiovanire il reparto e dare nuova linfa al progetto tecnico partenopeo.
Con il mercato estivo alle porte, il nome di Kenneth Taylor torna prepotentemente sulla lista del Napoli: stavolta, però, le condizioni sembrano più favorevoli per chiudere l’operazione.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Napoli: Si decide tutto in tre settimane

Tornato dalle Maldive, Aurelio De Laurentiis si prepara a entrare nel vivo della programmazione del nuovo Napoli.
Tre settimane intense lo attendono, nelle quali si delineeranno i contorni del progetto azzurro per la prossima stagione, tra scelte dirigenziali, strategie di mercato e di infrastrutture.
Il piano: centro sportivo, stadio e visione tecnica
Il presidente del Napoli, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha in agenda una serie di appuntamenti cruciali. In primis, i briefing operativi per pianificare l’annata 2025, che vedrà il club partenopeo impegnato nella ricostruzione tecnica dopo una stagione deludente.
Un nodo fondamentale sarà anche il centro sportivo, che De Laurentiis intende avviare concretamente entro il primo settembre, per offrire al club una struttura all’altezza delle ambizioni europee.
C’è poi il tema stadio: il dialogo con il sindaco Gaetano Manfredi resta aperto, con la volontà di migliorare – o eventualmente trasformare – l’attuale impianto, per garantire alla squadra e ai tifosi una casa più moderna e funzionale.
L’attesa per Conte: incontro dopo Napoli-Genoa
Il nome che tiene banco, però, è quello di Antonio Conte. De Laurentiis ha intenzione di incontrarlo, ma solo dopo la sfida contro il Genoa. Il patron vuole concedere all’ex ct azzurro tutto il tempo necessario per riflettere, in attesa di confrontarsi su visioni e progetti futuri.
La sensazione è che i due si stimino, ma che debbano ancora trovare un terreno comune su cui costruire un’intesa duratura.
Mercato: primi nomi e riflessioni sul futuro
Per evitare di trovarsi spiazzati dalla concorrenza, il Napoli ha iniziato a muoversi. Piace Solet, difensore dell’Udinese, che avrebbe garantito una sorta di corsia preferenziale agli azzurri.
Occhi puntati anche su Montoro del Vélez, per cui esiste una parola data che potrebbe tradursi in un affare concreto.
A centrocampo, il ballottaggio è tra due profili molto diversi ma entrambi interessanti: Lewis Ferguson, protagonista della grande stagione del Bologna, e Davide Frattesi, che potrebbe lasciare l’Inter in cerca di maggiore continuità.
Per la fascia sinistra, invece, si valutano Paixao del Feyenoord e Noa Lang del PSV, due ali tecniche e creative.
(Foto: Depositphotos)
Le bombe di Vlad
Raspadori: L’uomo dei gol decisivi

Giacomo “Jack” Raspadori si conferma ancora una volta l’uomo dei gol pesanti. Con una punizione perfetta, forte e precisa, ha deciso la partita contro il Lecce che va ben oltre la semplice conquista dei tre punti.
Il suo tiro, infilatosi nell’angolino sul lato del portiere, proprio tra la barriera e il palo, ha avuto il sapore di un colpo da campione, di quelli che incidono una stagione.
Non è la prima volta che l’attaccante azzurro si prende la scena nei momenti cruciali: lo aveva già fatto contro la Juventus nel 2023, con un gol passato alla storia come simbolo dello Scudetto conquistato dal Napoli. Ma se in quell’occasione fu solo la ciliegina su un titolo già avviato, questa volta il suo sigillo ha un valore inestimabile: permette agli azzurri di restare a +3 sull’Inter, ma con una partita in meno da disputare.
Un vantaggio prezioso, maturato nel turno più ostico del calendario, in trasferta contro un Lecce in piena lotta per non retrocedere.
Ora mancano tre partite – contro Genoa, Parma e Cagliari – e il sogno Scudetto diventa sempre più concreto. Ma Antonio Conte invita alla cautela. Il tecnico del Napoli, nel post-partita, ha spento subito ogni entusiasmo e ha lanciato un messaggio chiaro, in diretta televisiva e in conferenza stampa:
“Scudetto capolavoro? Lo dirò solo quando sarà realtà. Ho vinto e perso titoli all’ultima giornata. Chi vince scrive la storia, gli altri la leggono.”
Un monito figlio dell’esperienza, ribadito con forza anche nello spogliatoio:
“Sarebbe bellissimo completare tutto, ma non è fatta. Se perdi, brucia per tanto tempo. Se vinci, te lo porti dietro per sempre.”
Parole che rispecchiano la mentalità di un allenatore abituato a lottare fino all’ultimo secondo, e che sa quanto pericoloso possa essere abbassare la guardia proprio adesso. Con tre gare ancora da affrontare, Conte resta il timoniere ideale per guidare il Napoli nella fase finale di questa corsa al titolo.
Lo Scudetto è lì, a portata di mano. Ma la storia, come ha detto il tecnico, va ancora scritta.
(Foto: Depositphotos)
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