Le interviste
Alessandro Remedi: “Vincere l’europeo è stata un’emozione indescrivibile! A febbraio faremo un gran mondiale.”

In un caldo pomeriggio versiliese, davanti ad un buon caffè, abbiamo avuto il piacere di incontrare un grande protagonista di questa estate calcistica, Alessandro Remedi.
Abbigliamento sportivo e la felicità sul volto di chi è consapevole di aver contribuito a scrivere una pagina della storia di uno tra gli sport emergenti più affascinanti.
Si presenta così uno degli artefici dello straordinario successo europeo dell’Italia del Beach soccer, Alessandro Remedi.

during EBSL Superfinal Alghero 2023 on September 21, 2023 in Catania, Italia. (Photo by Jose Manuel Alvarez/BSWW)
La nostra chiacchierata non può che partire dal racconto delle sensazioni provate per l’impresa recentemente compiuta.
“È stata un’emozione indescrivibile! Alla mia terza partecipazione, ho vinto l’europeo. Un sogno che si avvera e che mi ripaga per tutti i sacrifici che ho dovuto sopportare”.
Le fasi finali del torneo si sono svolte in Sardegna, in un Alghero traboccante del grande entusiasmo del pubblico che ha accompagnato la squadra azzurra nell’arco di tutta la rassegna.
“Gli spalti erano sempre gremiti. Prima della finale eravamo tutti sbalorditi dalla fila chilometrica che si era creata per entrare allo stadio. Ogni giorno ci chiedevano autografi e selfie. Sono stati momenti davvero emozionanti”.
Cosa significa indossare quella maglia, quei colori? Percepire quel senso di appartenenza che solo la nazionale ti può offrire?
“Sentire tutto lo stadio cantare l’inno mi faceva venire la pelle d’oca. Se ci ripenso mi vengono i brividi…”
Gli azzurri hanno vinto il torneo da protagonisti assoluti, battendo nell’ordine Grecia, Moldavia, Bielorussia, Romania e le due superpotenze del Beach soccer, Portogallo, in semifinale, e Spagna, nella finalissima.
Un cammino prodigioso.
L’oro conquistato in Sardegna ha coronato un’estate, vissuta in maglia azzurra, già ricca di impegni e soddisfazioni.
“Prima della spedizione europea abbiamo partecipato ai Giochi del Mediterraneo a Creta e ai Giochi olimpici europei a Cracovia, chiusi con uno splendido secondo posto. Siamo anche riusciti
a staccare il pass per il mondiale di Dubai che si terrà a febbraio”.
Altro obiettivo per nulla scontato, considerando le tante squadre europee pretendenti a giocarsi il titolo iridato a Dubai e i soli quattro posti disponibili.
” Ormai ogni partita è complicata. Il divario tra le nazionali si sta sempre più affievolendo.
Le squadre sono diventate tutte forti, che si chiamino Grecia, Moldavia, Lituania o Estonia”.
Remedi, con i suoi 5 gol e le tante giocate preziose, è stato uno dei protagonisti del torneo europeo, vinto anche grazie al contributo fornito dai suoi compagni della Viareggio Beach soccer, Genovali, Carpita, Bertacca e Fazzini (il cui fratello, Jacopo, gioca in serie A con la maglia dell’Empoli).
“È bellissimo poter vincere con loro. Siamo come una grande famiglia molto affiatata e ho uno splendido rapporto con tutti”.
Una famiglia che ha avuto il merito, quest’estate, di trionfare, davanti al proprio pubblico, nelle finali del campionato di serie A.
“Altra emozione indescrivibile. Vincere in quel modo davanti alla mia cittá e ai miei amici è un qualcosa di indimenticabile. Lo stadio pieno che ci incitava ad ogni partita ci ha dato quella carica necessaria per conquistare il trofeo”.
Eh sí Alessandro ha ottenuto quel successo proprio nella sua città, proprio in quello stadio, calcando proprio quella sabbia da cui tutto è iniziato nel lontano 2014.
Nell’estate di quell’anno un giovane Remedi vinceva da protagonista – segnando il gol decisivo in finale – il prestigioso torneo cittadino di beach soccer, dedicato a Matteo Valenti, ragazzo venuto
a mancare a causa di un incidente sul luogo di lavoro (il cui fratello è stato compagno di squadra di Alessandro nella VBS ).
” Dopo il torneo il mister Santini (oggi direttore sportivo) mi chiamò e mi propose di far parte della squadra della Viareggio Beach Soccer”.
Fu l’inizio di una carriera ricca di successi e di soddisfazioni personali, impreziosita dal raggiungimento dello storico triplete.
“Dopo una breve parentesi a Pisa, nel 2016 tornai a Viareggio. Fu un anno splendido. Riuscimmo a vincere campionato, coppa Italia e Euro winners Cup (l’equivalente della Champions League nel calcio). Nessuno come noi”.
Altra gioia. Altra emozione indescrivibile.
Da quella gloriosa stagione, Alessandro non si è più mosso dal Viareggio, che non vuole certo privarsi di un calciatore come lui. Uno che non si risparmia mai quando gioca, correndo in ogni zona del campo, ma rimanendo lucido quando deve segnare. Come dimostrano i suoi 96 gol con la maglia bianconera, una buona parte dei quali siglati con Il pezzo forte della casa, la rovesciata.
“Ci alleniamo tantissimo con la palla alta, anche se ora il beach soccer si è modernizzato e si gioca molto anche palla a terra. Negli ultimi anni è diventato più tecnico”.
Alessandro è uno dei protagonisti di questo bellissimo sport sempre più in crescita, che ormai è degno di una maggiore visibilità.
“Mi rendo conto che il movimento sta crescendo e spero che possa aumentare la sua popolarità sempre di più. A Viareggio ho visto un notevole miglioramento. Di recente è stata creata anche l’accademy per i bimbi più piccoli che intendono avvicinarsi a questo splendido sport.
Nelle città che ospitano le squadre piú importanti, come Viareggio, Catania o San Benedetto, il beach soccer è diventato sport cittadino. Anche da un punto di vista mediatico ho notato una netta crescita.
Molte partite di campionato e di coppa sono state trasmesse su Dazn. Mi auguro che questo sia solo l’inizio”.
Se da un certo punto di vista il Beach sta crescendo in modo esponenziale, da un altro, quello strettamente contrattuale, è ancora molto indietro.
“Dovremmo prendere spunto dagli altri paesi come il Portogallo o il Brasile, dove i giocatori sono più tutelati. Loro praticano tutto l’anno solo questo sport, mentre da noi non funziona ancora così. Serve fare uno step ulteriore per migliorare il movimento”.
Dalla sabbia al manto erboso

during day four of European Olympic Games 2023 at Tarnow Beach Arena on June 30, 2023 in Tarnow, Poland. (Photo by Jose Manuel Alvarez / BSWW)
Le soddisfazioni di Remedi, in questa stagione, non si sono limitate solo alla spiaggia. Con i suoi 6 gol ha contribuito a far vincere al suo Cenaia il proprio girone del campionato di Eccellenza, conquistando una storica promozione in serie D.
“È stata una stagione indimenticabile anche nel calcio a 11. Abbiamo annientato il campionato, battendo la favorita per la promozione, il Frates Perignano, dopo essere stati in testa dall’inizio alla fine.”
Altro sogno che si avvera…
“Vincere un campionato di eccellenza era diventato il mio chiodo fisso. C’ero andato vicino a Pietrasanta e con la cuoiopelli. Finalmente ci sono riuscito”.
L’incommensurabile amore per il Beach soccer, però, lo ha portato a dover abbandonare la maglia arancio-verde.
“È stata una decisione difficile, ma, purtroppo gli impegni del campionato di serie D sono incompatibili con la stagione del beach soccer. Sono comunque contento della scelta che ho preso”.
Adesso Alessandro gioca nel San Miniato Basso in promozione.
Hanno iniziato molto bene il campionato e lui, nonostante le fatiche spese sulla sabbia fino a pochi giorni fa, ha già segnato 4 gol, tra cui una splendida tripletta nell’ultimo turno di campionato, che lo ha fatto balzare in
testa alla classifica dei capocannonieri.
Discreto inizio…
“Mi è piaciuto fin da subito il progetto. Ho trovato un bel gruppo con una grande mentalità.
Conosco bene l’ambiente, avendo già giocato qui qualche anno fa. A San Miniato ho ritrovato
alcuni miei vecchi compagni di squadra e ho la fortuna di giocare con due miei fratelli”.
Il calcio scorre forte nelle vene della numerosa famiglia Remedi.
I più piccoli Luca e Tommaso, giocano con Alessandro, nel San Miniato Basso, mentre il più grande Lorenzo, che vanta anche presenze in serie B con la maglia del Livorno, oggi gioca con il Ponsacco in serie D. Anche a San Miniato, l’obiettivo è solo uno.
“Il mio scopo è quello di riportare la società in Eccellenza, nella categoria che merita.”
Remedi, che il 2 novembre compirà 31 anni, vanta una grande esperienza sul rettangolo verde, avendo militato, a partire dal 2011, in tante squadre di differenti categorie. Dal Camaiore alla Pecciolese, dall’Astrea alla Cuoiopelli, calcando i campi della promozione fino a quelli della serie D, campionato in cui ha collezionato ben 110 presenze segnando 15 reti. Non male.
La forza di Alessandro Remedi
L’energia e la grinta che mette in campo, in ogni partita, su ogni terreno di gioco, sono il frutto di quella carica che la compagna Monica e i loro due bimbi riescono ad imprimergli in ogni momento della sua vita, calcistica e non.
“Mi danno una forza incredibile! Ad Alghero erano presenti in tribuna ed è stato un sogno vincere l’europeo davanti a loro. Sono sempre con me, prima e durante ogni match. Il 19, numero che porto in nazionale, rappresenta il giorno di nascita di mio figlio”.
Il sogno mondiale
Una stagione veramente fantastica sotto tutti i punti vista. Erba o sabbia. Per Alessandro non fa differenza. E non è ancora finita…
“Ora penso a fare bene con il San Miniato. Poi ovviamente il sogno è vincere il mondiale di beach che si terrà a Dubai nel mese di febbraio. Non vedo l’ora di confrontarmi con tutti i campioni. Sono sicuro che faremo un gran mondiale”.
E allora appuntamento a febbraio. Magari con qualcosa in più da raccontare…
A cura Niccolò Domenici.

during day five of European Olympic Games 2023 at Tarnow Beach Arena on July 01, 2023 in Tarnow, Poland. (Photo by Jose Manuel Alvarez / BSWW
Le interviste
Tafanelli (compagno Matilde Brandi): “Juve in cerca di identità”

“Juve in cerca di identità sicuramente. L’Inter? Simone Inzaghi penso sia un ottimo tecnico ma ha davvero una grande fortuna”. Senza peli sulla lingua il futuro marito della showgirl Matilde Brandi Francesco Tafanelli, noto tifoso bianconero. Francesco Tafanelli, ex promettente calciatore delle parti di San Severo (oggi noto manager nel mondo della moda), ha 54 anni. E’ uscito allo scoperto come compagno di Matilde Brandi esattamente a inizio 2023, quando i due raccontarono la loro relazione al noto talk show Verissimo (Mediaset).
“Devo ammettere con tutta onestà che, a qualche ora dall’inizio della partita di ritorno a San Siro contro il Barcellona, avevo dato l’Inter di Simone Inzaghi per spacciata: a mio avviso sarebbe passato più facilmente il Barcellona che avrebbe avuto anche un senso di rivalsa, visto che in casa propria aveva subito comunque sia una pressione molto forte da parte dell’Inter. I primi due gol nerazzurri mi avevano immediatamente fatto capire che mi sbagliavo; il 3 a 2 del Barcellona, invece, mi ha fatto rientrare in quei binari e dire forse non mi sbagliavo. Poi il calcio è fatto evidentemente di episodi…”
E’ legittimo considerare Acerbi l’uomo più carismatico di questa Inter? “Francesco Acerbi rimane sicuramente un buon giocatore ma… Sfido chiunque a dirmi che potesse pronosticare in Acerbi l’uomo che avrebbe risolto la semifinale di Champions… Ripeto, quei due episodi hanno poi caratterizzato la finale dell’Inter…”
Quindi tutto merito di Simone Inzaghi? “Ritengo che Inzaghi sia un ottimo tecnico ma dotato anche di grandissima fortuna…”. Sulla sua amata Juventus Tafanelli, futuro marito di Matilde Brandi (nota tifosa romanista), non ha dubbi: “La Juventus è una squadra a mio avviso in cerca di identità. Il cambio di gestione dovuto alla parte tecnica, quindi da Thiago Motta a Tudor, è molto poco significativo secondo me…Mi spiego meglio: Thiago Motta era un ottimo allenatore in una città in cui le aspettative e le pressioni non sono di certo quelle di Torino.
E probabilmente è stato o si è sopravvalutato sotto questo aspetto, rimanendo comunque un elemento di primo piano. Stesso discorso per Tudor…”. Quindi cosa vorresti dire Francesco? “Sinceramente direi che non vedo in queste figure quella personalità, quel carisma, quell’autorevolezza che servono per gestire un gruppo come quello della Juventus. Occorre ribadirlo: al netto di giocatori come Yildiz, che per me è un fenomeno, piuttosto che Vlahovic e qualche altro calciatore come Thuram, non ci sono più dei riferimenti precisi anche in campo. E questo secondo me è fortemente penalizzante…”
Le interviste
ESCLUSIVA – Tramontana: “Inter-Barca, posta in palio altissima. Anche con zero trofei Inzaghi resta intoccabile”

Filippo Tramontana, giornalista, telecronista sportivo e opinionista de la 7 Gold, ha parlato in vista della partitissima di questa sera tra Inter e Barcellona, dove i nerazzurri si giocano tanto, forse tutto, visto che in palio c’è la finale di Champions League. Queste le parole del giornalista e tifoso nerazzurro:
Inter-Barcellona, che partita sarà? E cosa teme della squadra di Flick rispetto all’andata? “Sarà una partita molto tesa per entrambe le squadre, la posta in palio è altissima. Da una parte c’è una squadra molto giovane,talentuosa ma che pecca di esperienza. Hanno istinto, talento, ciò che ha meno l’Inter sicuramente ma più fisica e con più esperienza. Sarà una partita quindi decisa da qualche episodio. In palio c’è tanto, e presumo quindi che un po’ di pressione ci possa essere”.
Qualora l’Inter dovesse uscire a mani vuote, che stagione sarebbe? E se secondo lei Inzaghi potrebbe andare via sia nel caso di una vittoria della Champions che nel caso di un’uscita in semifinale..“Se l’Inter dovesse essere eliminata sarebbe comunque una grande stagione perchè i nerazzurri avrebbero giocato comunque una grande stagione con la Regular Season a pari merito con Arsenal e Psg, vincendo con la squadra di Arteta e pareggiando contro il City di Guardiola. La squadra di Inzaghi ha fatto così 19 punti subendo un gol irregolare tra l’altro ma questo è un dettaglio. Per non parlare degli ottavi dove si è vinto contro Bayern e Feyenoord così come a Barcellona dove tutti prendono 5 gol e l’Inter poteva uscire vittoriosa 4-3 se non avessero annullato il gol a Mkhitaryan. Sarebbe quindi una grande stagione con Inzaghi che è l’artefice di questi anni dove l’Inter ha alzato il livello in Italia ma soprattutto in Europa, senza fare mercati faraonici. Inzaghi a mio avviso è intoccabile”.
Le interviste
ESCLUSIVA – Nina Mamukadze-Sordini: “Amo Napoli, Juve ancora in corsa per la Champions. Mikautadze? Vi dico perchè ha rifiutato la Roma”

Nina Mamukadze-Sordini, giornalista e direttrice di Ermes TV, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni del campionato di Serie A, tra Scudetto e Champions ma anche in vista degli affari estivi per la prossima stagione.
Queste le sue parole:
1) Volata scudetto: cosa ti aspetti? “La corsa scudetto è più viva che mai, ma il mio cuore batte sempre per il Napoli. Non si tratta solo di una semplice passione sportiva: ho seguito questa squadra per più di due anni, partita dopo partita, quando c’era Kvaratskhelia, e nel frattempo mi sono innamorata del Napoli, della città e dei napoletani. Oltre al legame affettivo, sono convinta che il Napoli meriti davvero questo scudetto. L’Inter è ancora leggermente avanti, ma il Napoli ha un calendario più favorevole e sta vivendo un ottimo momento di forma, sognare il quarto tricolore non è affatto un’illusione. Con Antonio Conte alla guida, la squadra ha trovato grande compattezza, e il contributo di Scott McTominay si è rivelato determinante. Occhio anche all’Atalanta, è più indietro, ma resta un outsider capace di sorprendere fino all’ultimo”.
2) Secondo te chi è favorito per un posto in Champions e chi per restare in Serie A? “Per la Champions vedo favorite Inter, Napoli e Atalanta: sono le squadre più complete e continue, con un’identità di gioco ben definita. Juventus e Lazio restano in corsa, ma per loro servirà un finale davvero impeccabile. Quanto alla salvezza, lo ammetto, sono di parte: tifo apertamente per l’Empoli, anche per via del difensore georgiano Saba Goglitchidze, ma soprattutto perché credo che questa squadra meriti davvero di restare in Serie A. Ha vissuto alti e bassi, è vero, ma ha sempre mostrato cuore e spirito di sacrificio. Se continua a combattere così, può farcela. A mio parere, Venezia ed Empoli sono quelle che hanno più possibilità di risalire, mentre il Monza, invece, sembra più in difficoltà”.
3) Goglichidze-Roma… cosa non è andato nella trattativa? “La trattativa tra la Roma e l’Empoli per il trasferimento di Saba Goglichidze, come è stato riportato, è fallita a causa di divergenze economiche, che le parti non sono riuscite a trovare un accordo sul prezzo e sulle modalità di pagamento del riscatto. Tuttavia, sono sempre dell’opinione che, quando si tratta di trattative, ciò che accade dietro le porte chiuse è difficile da sapere con certezza”.
4) Può esserci un ritorno di fiamma invece per Mikautadze alla Roma? “Al momento, non ci sono segnali di un ritorno di Mikautadze alla Roma. Nonostante sia stato monitorato in passato, l’attaccante georgiano ha preferito rimanere al Lione, anzi per Mikautadze questa è la squadra del cuore. Personalmente, non mi aspetto un suo arrivo in giallorosso”.
5) Dobbiamo aspettarci qualche altro calciatore georgiano in Italia? “Sì, è probabile che vedremo altri calciatori georgiani in Italia, soprattutto in Serie A. Negli ultimi anni, il campionato italiano ha mostrato un crescente interesse per i talenti provenienti dalla Georgia, grazie anche al successo di giocatori come Khvicha Kvaratskhelia, Giorgi Mamardashvili, Giorgi Mikautadze e altri. È molto probabile vedere Dachi Lordkipanidze in una squadra di Serie A. Attualmente capitano della Cremonese Primavera, è un giovane che si distingue per determinazione e talento. Dietro le quinte si parla anche del giovanissimo Andria Bartishvili, che a soli 16 anni è già definito un fenomeno. In ogni caso, ci aspetta un calciomercato molto interessante, con i calciatori georgiani sempre più nel mirino degli scout italiani”.
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