In un caldo pomeriggio versiliese, davanti ad un buon caffè, abbiamo avuto il piacere di incontrare un grande protagonista di questa estate calcistica, Alessandro Remedi.
Abbigliamento sportivo e la felicità sul volto di chi è consapevole di aver contribuito a scrivere una pagina della storia di uno tra gli sport emergenti più affascinanti.
Si presenta così uno degli artefici dello straordinario successo europeo dell’Italia del Beach soccer, Alessandro Remedi.
La nostra chiacchierata non può che partire dal racconto delle sensazioni provate per l’impresa recentemente compiuta.
“È stata un’emozione indescrivibile! Alla mia terza partecipazione, ho vinto l’europeo. Un sogno che si avvera e che mi ripaga per tutti i sacrifici che ho dovuto sopportare”.
Le fasi finali del torneo si sono svolte in Sardegna, in un Alghero traboccante del grande entusiasmo del pubblico che ha accompagnato la squadra azzurra nell’arco di tutta la rassegna.
“Gli spalti erano sempre gremiti. Prima della finale eravamo tutti sbalorditi dalla fila chilometrica che si era creata per entrare allo stadio. Ogni giorno ci chiedevano autografi e selfie. Sono stati momenti davvero emozionanti”.
Cosa significa indossare quella maglia, quei colori? Percepire quel senso di appartenenza che solo la nazionale ti può offrire?
“Sentire tutto lo stadio cantare l’inno mi faceva venire la pelle d’oca. Se ci ripenso mi vengono i brividi…”
Gli azzurri hanno vinto il torneo da protagonisti assoluti, battendo nell’ordine Grecia, Moldavia, Bielorussia, Romania e le due superpotenze del Beach soccer, Portogallo, in semifinale, e Spagna, nella finalissima.
Un cammino prodigioso.
L’oro conquistato in Sardegna ha coronato un’estate, vissuta in maglia azzurra, già ricca di impegni e soddisfazioni.
“Prima della spedizione europea abbiamo partecipato ai Giochi del Mediterraneo a Creta e ai Giochi olimpici europei a Cracovia, chiusi con uno splendido secondo posto. Siamo anche riusciti
a staccare il pass per il mondiale di Dubai che si terrà a febbraio”.
Altro obiettivo per nulla scontato, considerando le tante squadre europee pretendenti a giocarsi il titolo iridato a Dubai e i soli quattro posti disponibili.
” Ormai ogni partita è complicata. Il divario tra le nazionali si sta sempre più affievolendo.
Le squadre sono diventate tutte forti, che si chiamino Grecia, Moldavia, Lituania o Estonia”.
Remedi, con i suoi 5 gol e le tante giocate preziose, è stato uno dei protagonisti del torneo europeo, vinto anche grazie al contributo fornito dai suoi compagni della Viareggio Beach soccer, Genovali, Carpita, Bertacca e Fazzini (il cui fratello, Jacopo, gioca in serie A con la maglia dell’Empoli).
“È bellissimo poter vincere con loro. Siamo come una grande famiglia molto affiatata e ho uno splendido rapporto con tutti”.
Una famiglia che ha avuto il merito, quest’estate, di trionfare, davanti al proprio pubblico, nelle finali del campionato di serie A.
“Altra emozione indescrivibile. Vincere in quel modo davanti alla mia cittá e ai miei amici è un qualcosa di indimenticabile. Lo stadio pieno che ci incitava ad ogni partita ci ha dato quella carica necessaria per conquistare il trofeo”.
Eh sí Alessandro ha ottenuto quel successo proprio nella sua città, proprio in quello stadio, calcando proprio quella sabbia da cui tutto è iniziato nel lontano 2014.
Nell’estate di quell’anno un giovane Remedi vinceva da protagonista – segnando il gol decisivo in finale – il prestigioso torneo cittadino di beach soccer, dedicato a Matteo Valenti, ragazzo venuto
a mancare a causa di un incidente sul luogo di lavoro (il cui fratello è stato compagno di squadra di Alessandro nella VBS ).
” Dopo il torneo il mister Santini (oggi direttore sportivo) mi chiamò e mi propose di far parte della squadra della Viareggio Beach Soccer”.
Fu l’inizio di una carriera ricca di successi e di soddisfazioni personali, impreziosita dal raggiungimento dello storico triplete.
“Dopo una breve parentesi a Pisa, nel 2016 tornai a Viareggio. Fu un anno splendido. Riuscimmo a vincere campionato, coppa Italia e Euro winners Cup (l’equivalente della Champions League nel calcio). Nessuno come noi”.
Altra gioia. Altra emozione indescrivibile.
Da quella gloriosa stagione, Alessandro non si è più mosso dal Viareggio, che non vuole certo privarsi di un calciatore come lui. Uno che non si risparmia mai quando gioca, correndo in ogni zona del campo, ma rimanendo lucido quando deve segnare. Come dimostrano i suoi 96 gol con la maglia bianconera, una buona parte dei quali siglati con Il pezzo forte della casa, la rovesciata.
“Ci alleniamo tantissimo con la palla alta, anche se ora il beach soccer si è modernizzato e si gioca molto anche palla a terra. Negli ultimi anni è diventato più tecnico”.
Alessandro è uno dei protagonisti di questo bellissimo sport sempre più in crescita, che ormai è degno di una maggiore visibilità.
“Mi rendo conto che il movimento sta crescendo e spero che possa aumentare la sua popolarità sempre di più. A Viareggio ho visto un notevole miglioramento. Di recente è stata creata anche l’accademy per i bimbi più piccoli che intendono avvicinarsi a questo splendido sport.
Nelle città che ospitano le squadre piú importanti, come Viareggio, Catania o San Benedetto, il beach soccer è diventato sport cittadino. Anche da un punto di vista mediatico ho notato una netta crescita.
Molte partite di campionato e di coppa sono state trasmesse su Dazn. Mi auguro che questo sia solo l’inizio”.
Se da un certo punto di vista il Beach sta crescendo in modo esponenziale, da un altro, quello strettamente contrattuale, è ancora molto indietro.
“Dovremmo prendere spunto dagli altri paesi come il Portogallo o il Brasile, dove i giocatori sono più tutelati. Loro praticano tutto l’anno solo questo sport, mentre da noi non funziona ancora così. Serve fare uno step ulteriore per migliorare il movimento”.
Le soddisfazioni di Remedi, in questa stagione, non si sono limitate solo alla spiaggia. Con i suoi 6 gol ha contribuito a far vincere al suo Cenaia il proprio girone del campionato di Eccellenza, conquistando una storica promozione in serie D.
“È stata una stagione indimenticabile anche nel calcio a 11. Abbiamo annientato il campionato, battendo la favorita per la promozione, il Frates Perignano, dopo essere stati in testa dall’inizio alla fine.”
Altro sogno che si avvera…
“Vincere un campionato di eccellenza era diventato il mio chiodo fisso. C’ero andato vicino a Pietrasanta e con la cuoiopelli. Finalmente ci sono riuscito”.
L’incommensurabile amore per il Beach soccer, però, lo ha portato a dover abbandonare la maglia arancio-verde.
“È stata una decisione difficile, ma, purtroppo gli impegni del campionato di serie D sono incompatibili con la stagione del beach soccer. Sono comunque contento della scelta che ho preso”.
Adesso Alessandro gioca nel San Miniato Basso in promozione.
Hanno iniziato molto bene il campionato e lui, nonostante le fatiche spese sulla sabbia fino a pochi giorni fa, ha già segnato 4 gol, tra cui una splendida tripletta nell’ultimo turno di campionato, che lo ha fatto balzare in
testa alla classifica dei capocannonieri.
Discreto inizio…
“Mi è piaciuto fin da subito il progetto. Ho trovato un bel gruppo con una grande mentalità.
Conosco bene l’ambiente, avendo già giocato qui qualche anno fa. A San Miniato ho ritrovato
alcuni miei vecchi compagni di squadra e ho la fortuna di giocare con due miei fratelli”.
Il calcio scorre forte nelle vene della numerosa famiglia Remedi.
I più piccoli Luca e Tommaso, giocano con Alessandro, nel San Miniato Basso, mentre il più grande Lorenzo, che vanta anche presenze in serie B con la maglia del Livorno, oggi gioca con il Ponsacco in serie D. Anche a San Miniato, l’obiettivo è solo uno.
“Il mio scopo è quello di riportare la società in Eccellenza, nella categoria che merita.”
Remedi, che il 2 novembre compirà 31 anni, vanta una grande esperienza sul rettangolo verde, avendo militato, a partire dal 2011, in tante squadre di differenti categorie. Dal Camaiore alla Pecciolese, dall’Astrea alla Cuoiopelli, calcando i campi della promozione fino a quelli della serie D, campionato in cui ha collezionato ben 110 presenze segnando 15 reti. Non male.
L’energia e la grinta che mette in campo, in ogni partita, su ogni terreno di gioco, sono il frutto di quella carica che la compagna Monica e i loro due bimbi riescono ad imprimergli in ogni momento della sua vita, calcistica e non.
“Mi danno una forza incredibile! Ad Alghero erano presenti in tribuna ed è stato un sogno vincere l’europeo davanti a loro. Sono sempre con me, prima e durante ogni match. Il 19, numero che porto in nazionale, rappresenta il giorno di nascita di mio figlio”.
Una stagione veramente fantastica sotto tutti i punti vista. Erba o sabbia. Per Alessandro non fa differenza. E non è ancora finita…
“Ora penso a fare bene con il San Miniato. Poi ovviamente il sogno è vincere il mondiale di beach che si terrà a Dubai nel mese di febbraio. Non vedo l’ora di confrontarmi con tutti i campioni. Sono sicuro che faremo un gran mondiale”.
E allora appuntamento a febbraio. Magari con qualcosa in più da raccontare…
A cura Niccolò Domenici.
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