Categorie: Le interviste

Esclusiva Cs, Alessandro Bonan:” La peculiarità di questo campionato è l’equilibrio”

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Calciostyle.it, Alessandro Bonan, noto conduttore del celeberrimo programma “Calciomercato: L’originale” ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al campionato in corso, con un focus particolare su alcune squadre.

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Face to face con Alessandro Bonan

Parto con il chiederle un giudizio generale sull’avvio del campionato da poco iniziato, con un’attenzione particolare su chi vede favorito per la vittoria finale.

“Fatico a trovare una squadra favorita per la vittoria dello scudetto. La peculiarità di questo campionato è l’equilibrio, con quest’ultimo che si porta dietro una mole di spettacolo superiore agli anni passati. Non riesco ad individuare una prescelta in grado di essere la più quotata per la vittoria finale, ma penso che il divertimento sarà assicurato”.

Le domando ora chi, a parer suo, potrebbe essere la sorpresa di questa stagione, in grado di uscir fuori da outsiders e mantenersi in pianta stabile tra le prime posizioni della classifica.

“Ritengo che ci siano due allenatori, peraltro messisi in mostra nella passata annata, che possono far molto bene anche quest’anno. Il primo è Vincenzo Italiano, che con una squadra puntellata da qualche aggiustamento arrivato dal mercato, è riuscito a strutturare una Fiorentina caotica ed inconcludente lo scorso anno. Italiano ha inoltre organizzato una buonissima manovra d’attacco, riuscendo a plasmare una squadra viola che ora ha una sua identità.

L’altra Cenerentola può essere il Torino di Ivan Juric. L’allenatore croato sta cercando di smantellare un’ideologia tecnica radicata nei granata da tanti anni, invertendo la tendenza in una squadra che potrà regalare sorprese”.

Cosa pensa del repentino e talvolta precoce cambio di panchina che questa volta ha visto cadere Di Francesco e Semplici? I due allenatori sono le ennesime vittime di un sistema italiano che non concede tempo a sufficienza ai nuovi tecnici?

“Per quanto riguarda l’ormai ex tecnico del Cagliari, ritengo che l’anno scorso aveva condotto un ottimo lavoro da subentrato a Di Francesco. E’ chiaro però che le ambizioni dei rossoblù quest’anno sono ben diverse, con la società sarda che vuole evitare un’altra stagione sull’orlo della retrocessione. A succedere a Semplici è Walter Mazzarri, che io ritengo un bravo allenatore e dunque sono contento di rivedere in panchina.

Passando al Verona, quanto accaduto agli scaligeri è sicuramente strano, con Di Francesco colpevole di aver perso partite in cui meritava maggiormente. Nel successo dell’Hellas ai danni della Roma c’è però anche il suo lavoro, le sue idee. Mettendomi nei panni dell’ex allenatore giallorosso, penso sia molto difficile anche solamente poter pensare di andare avanti svolgendo il lavoro di tecnico calcistico, viste le numerose sciagure capitategli nel corso degli ultimi anni”.

Le chiedo infine una valutazione sull’avvio difficoltoso che sta avvolgendo la Juventus di Allegri. Cosa manca ai bianconeri per conquistare i primi tre punti in stagione?

“Quello di Allegri è un lavoro durissimo, molto lungo. La componente tempistica non giova sicuramente a suo favore, dal momento che la Juventus deve sempre vincere in maniera istantanea, sin da subito.

Il tecnico bianconero ha impostato i piemontesi cercando di imprimere anzitutto la solidità difensiva, sfruttando poi i giocatori da contropiede che può vantare in rosa. Nella partita con il Milan ha evidenziato una buonissima prestazione dal punto di vista difensivo, soprattutto nel primo tempo, cercando poi di ripartire nel secondo con gli attaccanti contropiedisti a sua disposizione. Allegri ha cercato di ripartire dalle certezze, non trovando però il risultato in un match basato sulle ripartenze bianconere, non in grado di scalfire un ottimo pacchetto arretrato rossonero.

Concludo dicendo che a me aveva molto sorpreso la scelta di Max di ritornare in bianconero, dal momento che è e sarà difficile fare meglio rispetto a quanto fatto nella sua prima esperienza nel capoluogo piemontese”.

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Pubblicato da
Luca Budini

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