Esclusiva Calcio Style – Maurizio Compagnoni, noto giornalista e telecronista sportivo italiano di SkySport ha parlato ai nostri microfoni.
Le numerose emozioni in telecronaca, le favorite per la prossima stagione di Serie A ed un consiglio ai giovani aspiranti telecronisti.
Riportiamo di seguite le sue risposte.
- L’emozione della prima telecronaca in assoluto: quanto tempo prima ha iniziato a preparare la partita?
E’ stato sciolto sin da subito o ci ha messo del tempo per carburare in diretta live?
”La prima telecronaca televisiva l’ho fatta a livello locale, prima di andare a Milano: una partita di pallamano (sorride, ndr).
Tutto sommato, non dico fosse semplice ma neanche così complicato”.
- C’è qualche episodio o rete che l’ha emozionata di più in telecronaca, anche europea?
In tanti ricorderanno il “timbro del fuoriclasse” e “ancora l’extraterrestre” riferendosi alla superlativa prestazione di Kakà nella Champions League 2007 contro il Manchester United, o qualcos’altro?
”Ce ne sono tantissime, me ne scorderò sicuramente alcune: quelle di Kakà col Manchester, Maicon vs Barcellona, Del Piero vs Real Madrid, Cavani a Manchester, la rete di Lucas Moura all’ultimo minuto in semifinale di Champions contro l’Ajax”.
- Nel corso della sua esperienza, ci sono stati momenti difficili o non idilliaci da gestire? Se sì, come li ha risolti?
”C’è stato un episodio: il derby di Champions nei quarti di finale 2005 quando la partita fu sospesa poiché Dida fu colpito da un petardo.
Non fu semplicissimo da gestire anche per l’importanza del match, ma credo che alla fine ce la siamo cavati (ride, ndr).
- Serie A, chi vede favorita in questo campionato: Napoli Campione, il Milan rivoluzionario, l’Inter che ha puntellato la squadra o altre?
”Fare adesso un pronostico sul campionato è basato su quello che è accaduto fin adesso, poi da qui a fine mercato accade di tutto..
Se resta così vedo il Napoli decisamente favorito e da battere, però se Osimhen va via cade tutto il discorso: ha un enorme potenziale offensivo e delle soluzioni interne.
La partenza di Kim lo indebolisce, ma ritengo sia ancora la formazione più forte”. - Champions League: dopo il cammino dell’Inter culminato con la finale dello scorso anno, crede che qualche italiana (o di nuovo l’Inter) possa ambire a vincerla?
”In Champions dipende dalla prestazione delle nostre ma anche dal calendario: difficile qui fare pronostici.
Intanto vediamo i sorteggi dei gironi come vanno: dagli ottavi in pi dipende da come ti sei piazzato nel girone, chi incontri; subito un Manchester City, Barcellona, Arsenal, Bayern Monaco con un buon centravanti..
Devo dire che, quest’anno, vedo il Real Madrid indebolito così come il Paris Saint-Germain, perciò qualche concorrente storica sembra meno forte rispetto al passato”.
- Al giorno d’oggi, tanti giovani aspiranti giornalisti e telecronisti sportivi iniziano ad approcciare in questo settore: qual è il miglior consiglio da rivolger loro?
”Esercitarsi più possibile, migliorare sempre, non copiare cronisti più conosciuti perché ognuno deve avere una sua identità e non andare alla ricerca esasperata della caratterizzazione.
La caratterizzazione vera è sulla personalità, ritmo; a volte c’è la frasetta simpatica più da social ”ben venga”, ma la differenza è data dalla lettura della partita, la lucidità nel commentare.
Tutto si acquisisce col talento, esperienza e voglia di migliorarsi”.
Aggiornato al 07/08/2023 20:20