Le interviste
Esclusiva CS – Barollo: “Infortunio? Non volevo più giocare dalla paura. Messi il mio idolo”

Per i lettori di CalcioStyle.it, abbiamo avuto il piacere di intervistare Aurora Barollo, una delle giovani promesse del calcio femminile italiano, che ringraziamo per la disponibilità con cui ha risposto alle nostre domande.
Bentrovata Aurora. Innanzitutto come stai? So che vieni da un brutto infortunio al crociato e non dev’essere stato per niente facile riprenderti… c’è un momento in cui hai pensato di smettere e se sì, c’è stato qualcuno che ti ha dato la spinta per continuare?
Bene grazie.
Sì, sinceramente al momento dell’accaduto non volevo più giocare dalla paura, ma col tempo vedevo che non riuscivo a stare senza il calcio e quindi, da un giorno all’altro, ho deciso, da sola, di voltare pagina tornando ad allenarmi più convinta che mai. In questo modo, quando calpesterò di nuovo il terreno di gioco, sarò al massimo del mio potenziale.
Qual è la posizione che ricopri in campo?
In un centrocampo a tre (per esempio, in un 4-3-3 o in un 3-5-2) vengo schierata come perno centrale davanti alla difesa e ho il compito di impostare il gioco: in poche parole, sarei quella che tutti oggi chiamano “regista”. Nel caso di una mediana a due (per esempio, in un 4-4-2 o in un 3-4-3), invece, agisco da centrale sinistro, in modo da poter rientrare con il mio piede preferito, il destro.
Riallacciandomi al discorso riguardante il tuo ruolo, in quale squadra giochi adesso? Mi piacerebbe molto se mi raccontassi anche il tuo percorso fatto fino ad ora.
Attualmente sono svincolata perché, come ho già detto, non volevo più giocare.
Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone con i maschi nel Pescia. La mia prima squadra femminile, però, è stata la RB Valdinievole, che successivamente si è fusa con i Giovani Granata Monsummano; da qui sono andata a giocare in prestito nella Florentia ma dopo, per vari motivi, dovetti smettere di giocare per 5 mesi, ricominciando poi dalla Real Aglianese, club in cui è avvenuta la “mia famosa tragedia”.
In quale squadra ti piacerebbe giocare?
Sinceramente non mi interessa la squadra, l’importante per me è ritornare in Serie A.
Hai un calciatore o una calciatrice a cui ti ispiravi da piccola? Il tuo numero preferito?
Sì da piccola avevo un idolo ed era Lionel Andrés Messi. Mi ispiravo tantissimo a lui, così tanto da arrivare a comprare anche le sue scarpe ogni volta che le cambiava.
Non a caso, proprio per questo motivo, il mio numero preferito è il 10.
Che squadra tifi?
Anni fa tifavo Juventus e già allora non mi è mai interessato molto guardare il calcio in generale, in quanto ho sempre amato solo praticarlo. Ora come ora, poi, non sono una fan di nessuna squadra.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Fiorentina, le dolci parole di Vlahovic: “A Firenze sto benissimo, mi amano”
Fare sacrifici e non sentirli
Quanti sacrifici hai fatto per arrivare a questi livelli? Hai un messaggio per le ragazze che, come te, desiderano arrivare fin qui?
Ho fatto tantissimi sacrifici, ma li facevo con così tanto amore e piacere che non li ho neanche sentiti.
Alle mie coetanee consiglio di non mollare mai perché devono ricordarsi che se vogliono davvero raggiungere un obiettivo con la forza e la volontà ci riusciranno sempre.
Concludiamo così: come pensi che possa crescere il calcio femminile in Italia? Purtroppo ancora oggi non ha l’attenzione che merita…
Io credo che non stia a noi donne migliorare o in generale fare un qualcosa in più per far sì che questo movimento venga considerato maggiormente, bensì alle persone che seguono questo sport considerarci importanti al pari degli uomini.
Io ti ringrazio e ti auguro i migliori successi professionali.
Io invece ringrazio te. Spero di risentirti presto e buon lavoro!
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Roma, Bonetti: “Spero Ranieri rimanga nei quadri dirigenziali”

L’ex calciatore di Roma e Juventus, Dario Bonetti, ha concesso un’intervista esclusiva ai nostri microfoni sulla gara di domani sera.
Alcune dichiarazioni inedite rilasciate da Dario Bonetti in vista della gara di domani all’Olimpico che vede concorrere Roma e Juventus: l’assenza di Dybala è significativa.

L’URLO DI IGOR TUDOR E CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, l’intervista a Dario Bonetti
Il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni inedite, che fanno luce su problematiche relative alla dirigenza e alla composizione della rosa. Fra i temi toccati da Bonetti spiccano l’assenza di Dybala e l’entrata di Pellegrini, l’addio di Ranieri a fine stagione e l’arrivo di Tudor sulla panchina bianconera.
Volevo semplicemente chiederle cosa si aspetta dalla gara dell’Olimpico?
“Mi aspetto una partita dinamica, dove tutte e due le squadre vogliono vincere perciò una partita dove la gente si può divertire. pressing e giocate verticale.”
Dybala assenza pesante, punterebbe su Pellegrini? E dall’altra parte su Vlahovic o Kolo Muani?
“Da parte della Roma è sicuramente un assenza pesante quella di Dybala. Per quanto riguarda la Juventus io giocherei sempre con due attaccanti – prosegue – poi gli attaccanti giocano in linea, verticale, diagonale ma due giocatori come Vlahovic o Muani rischierei sicuramente.”
Ranieri ha già detto che lascerà, Tudor è appena arrivato. Chi vede sulle panchine per il prossimo anno? Si parla di Pioli o Montella per la Roma e Gasperini o Conte per la Juventus
“Spero che Ranieri per quanto riguarda la Roma comunque rimanga nei quadri dirigenziali perché potrebbe essere il personaggio giusto per riempire i vuoti che danno un grande aiuto dai punti di vista tecnici per quanto riguarda questa stagione – prosegue – sinceramente non sono interessato, mi piace più uno che l’altro, per me è indifferente. La cosa più importante è che si hanno gli allenatori che semplici e non complicano le cose perché Ranieri quando è arrivato quest’anno ha cambiato la squadra da un punto di vista mentale, tattico e ha dato risultati. Ci vogliono allenatori che abbiano esperienza e determinate caratteristiche su una piazza come Roma. Per farla breve, vorrei dire su quanto bisogna prendere gli allenatori concreti e che sappiano gestire come ha gestito Ranieri.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Chirico: “Tudor imposto da Elkann, torna Vlahovic dal 1′. Juventus, proverei Gasperini”

Marcello Chirico, noto giornalista sportivo e tifoso della Juventus, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.
Marcello Chirico, noto giornalista e opinionista legato alle vicissitudini della Juventus, è tornato a parlare del cambio Thiago Motta-Tudor, ma anche della corsa Champions, con i bianconeri che ora non possono più sbagliare.
Marcello Chirico: “Tudor andava fatto prima”
Sulla Juventus: che idea si è fatto sull’arrivo di Tudor? Ora si aspetta Vlahovic dal 1′? “Per come si erano messe le cose, un cambio in panchina era non solo auspicabile ma doveroso. Ed è stato fatto anche con ritardo, perché andava forse già fatto dopo lo 0- 4 con l’Atalanta, o perlomeno dopo Firenze. Tudor è stato contattato da intermediari di Giuntoli ma imposto poi da Elkann, che mi descrivono abbastanza infastidito per la piega negativa che ha preso la stagione della Juve. Di sicuro con Tudor troverà di nuovo spazio Vlahovic, perché è un giocatore che a Igor piace molto”.
A breve ci sarà Roma-Juventus. Che gara si aspetta? “Roma-Juve sarà un partita che la Juve non potrà perdere se vuole conquistare il 4 posto, ma la Roma è in un buon momento e non regalerà nulla, anche perché è tornata prepotentemente in corsa pure lei per l’Europa”.
Proprio su Roma e Juventus: Gasperini a oggi servirebbe più alla Juve o alla Roma? “Gasperini è un allenatore al quale va dato tempo per costruire un modello come quello atalantino. Lui sa lavorare sui giovani, ma i giovani vanno fatti crescere. Roma ha una piazza difficile, molto poco paziente, la Juventus è un club esigente,dove se non dimostri subito di valere vieni fatto fuori (vedi Motta). Personalmente Gasperini lo proverei, perché al momento è l’unico in Italia ad esprimere un gioco europeo, eppoi perché ambisce da anni alla panchina Juve (dove è cresciuto), resta comunque un profilo a rischio per i motivi che ho detto prima”.

THIAGO MOTTA PARLA CON MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le interviste
ESCLUSIVA – Canuti: “Germania-Italia, scelte obbligate per Spalletti. Allegri all’Inter? Terrei Inzaghi, cresce ogni anno”

Nazzareno Canuti, ex calciatore di Inter, Milan e Genoa, intervenuto ai nostri microfoni, ha parlato della sfida di Nations League di questa sera, ma anche dell’Inter e del futuro di Inzaghi, che a fine stagione potrebbe lasciare i nerazzurri.
Germania-Italia, ci siamo. Secondo lei che partita sarà? “Purtroppo siamo una Nazionale leggera e comunque sono scelte quasi obbligate per troppi stranieri nel nostro campionato e gli italiani questi sono( “Per Spalletti”)”.
Cosa non ha funzionato nella sfida di San Siro? “La difesa non mi è piaciuta! In area di rigore devi stare attaccato all’avversario e non a 1metro”
Invece sulla corsa scudetto dell’Inter e la Champions cosa si aspetta? “La vera Inter lotterà per tutti i traguardi e la squadra di Inzaghi è molto unita. C’è stato qualche infortunio di troppo ma credo in questo gruppo”.
Si parla del futuro di Inzaghi, secondo lei è finito il ciclo? Punterebbe su un allenatore come Allegri? “Assolutamente no, Inzaghi è preparatissimo e cresce ogni anno”.
-
Calciomercato6 giorni fa
Hellas Verona, occhi sul Re(gista) della B: regalo da Presidio?
-
Notizie6 giorni fa
Antonio Conte, dalle liti con De Laurentiis agli eventuali punti di penalizzazione: potrebbe lasciare il Napoli
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Paratici scalza Moncada e propone uno dei suoi uomini
-
Ligue 16 giorni fa
Clamoroso, DAZN vuole rescindere l’accordo con il massimo campionato!
-
Serie A3 giorni fa
Milan, Conceicao: “Sbagliamo tanto, non solo in difesa. Sul cambio di Musah…”
-
Notizie4 giorni fa
Ultim’ora Milan, ancora distanze con Paratici: due i veri motivi
-
Serie A4 giorni fa
Milan, Schira: “Ecco perché manca l’accordo con Paratici”
-
Serie A3 giorni fa
Juventus: no gol italiani e patriottizzazione della squadra