Categorie: Le interviste

Esclusiva CS – Bonolis: “Inter da scudetto, Mourinho un idolo. E su Lukaku…”

Paolo Bonolis, conduttore televisivo, showman e autore televisivo, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Di seguito le sue parole.

Il noto showman italiano Paolo Bonolis è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Il conduttore televisivo si è soffermato sulla gara di domenica tra la sua Inter e la Roma dell’ex Mourinho.

Paolo Bonolis, l’intervista

Inter – Roma, come vede la squadra di Inzaghi?

“Bene, l’Inter è stata impegnata in Champions League, la Roma in Europa League, quindi entrambe le squadre risentiranno nelle gambe queste partite, perciò dipenderà dalla reazione della formazione di Inzaghi”.

L’assenza di Mourinho?

“Mourinho è stato espulso nell’ultima giornata, probabilmente sarà in tribuna, parlerà con la panchina tramite i mille meccanismi tecnologici a disposizione, sarà comunque ben presente. A Milano sarà un idolo per sempre, dopo quello che ha fatto con noi nel 2010”.

Il ritorno di Lukaku a San Siro?

“Lukaku è un discorso differente rispetto allo Special One. La situazione è stata particolarmente complessa, francamente non carina, e i tifosi sfogheranno la loro delusione”.

Milan – Juventus della scorsa giornata?

“La gara di San Siro non è stata bella, sinceramente a me non è piaciuta molto, probabilmente perchè non sono tifoso né dell’una né dell’altra squadra, quindi ho guardato solamente il gioco e mi è sembrata una partita piuttosto noiosetta.

Però sono due squadre molto toste, molto buone, che, nonostante le molte assenze da entrambe le parti, possono serenamente lottare per il titolo. Una perché ha una rosa formidabile, l’altra perché, oltre ad un ottimo organico, ha dalla sua anche l’assenza dalle coppe, quindi ci sono tutte le variabili a disposizione per poter far bene”.

Coppia Lu-La o Thu-La?

“Beh, la coppia Lukaku-Lautaro non c’è, c’è stata. Attualmente Thuram-Lautaro sono ottimi insieme ma reggono in funzione dei 9 dietro che gli danno sostegno. Senza i nove dietro, che praticano un gioco importante per la coppia, ogni coppia scoppia, c’è poco da fare”.

Un aggettivo per Frattesi?

“Mi piace tantissimo… incandescente”.

Merita più spazio nelle rotazioni di Inzaghi?

“Gli verrà dato lo spazio che riterrà più opportuno in base ai meccanismi della squadra. Non credo sia solamente il sostituto di Barella o viceversa.

Sono giocatori che possono anche giocare in chiave complementare, insieme, ma dipende dalle partite e dalle circostanze, dalla condizione fisica e da tutte quelle variabili che noi, seduti sul divano, possiamo solamente presumere ma che loro, dai campi d’allenamento, conoscono molto bene.

Quindi Simone (Inzaghi, ndr) sa quello che fa e le rotazioni sono una cosa importante se devi affrontare tre competizioni (Coppa Italia, Serie A e Champions League). Inzaghi saprà fare bene come ha sempre fatto fino ad adesso”.

L’Inter è la candidata principale a vincere lo scudetto?

“L’Inter è doverosamente candidata al successo, come lo sono le altre società che hanno investito molto e che hanno delle rose ottime.

Alla fine una prevarrà e le altre verranno accusate di fallimento, mentre si tratta solamente di partecipare ad una corsa fino alla fine cercando di ottenere il massimo possibile.

Alcune squadre non è che devono darselo come obiettivo, ce l’hanno nello statuto. Sono talmente importanti gli investimenti, le rose, la storia e la tradizione che li precede, che non possono esimersi dal dover lottare per il titolo.

Questo vale anche per l’ultima in classifica: una squadra che entra in campo entra per vincere, poi chiaramente ci sono squadre che riescono a farlo molto spesso e altre che lo fanno molto meno.

Nel calcio si va a giocare per poter vincere, poi si usano strategie differenti e ci sono rose differenti, c’è poco da fare”.

ROME, Italy – 11.05.2022: in action during the football match Italy Cup Final 2022 Trophy between FC JUVENTUS TURIN VS FC INTERNAZIONALE MILAN at Olympic stadium in Rome.

Caso scommesse?

“C’è una normativa per chi pratica quella professione che prevede di non poter fare delle scommesse nei campionati di calcio. Se lo hanno fatto, sono andati contro una norma ben precisa.

Però, in tutto il mondo, la facilità di utilizzo quotidiano di questi sistemi di comunicazione (smartphone, computer, ecc) rende il gioco tremendamente “ingolosente” per le nuove generazioni.

C’è, senza dubbio, una responsabilità concreta da parte dei ragazzi che hanno scommesso, ma ci sono anche altre responsabilità che il mercato della tecnologia dovrebbe assumersi”.

Aggiornato al 27/10/2023 11:37

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Pubblicato da
Pietro Sciamplicotti

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