Le interviste
Esclusiva CS, Delio Rossi: “La Juventus, l’inter e il Napoli sono favorite per lo scudetto”
Delio Rossi, ex allenatore tra le altre di Lazio, Fiorentina, Palermo e Foggia, è stato intervistato dalla redazione di CalcioStyle.it. Il mister ha parlato del campionato che verrà, delle squadre favorite per la vittoria finale e tanto altro ancora.
Face to face con Delio Rossi
Salve mister che campionato di serie A si aspetta?
“È presto per dirlo, siamo all’inizio di Agosto. Purtroppo la crisi economica dovuta alla pandemia che i club di Serie A stanno affrontando, farà si che se ci dovessero essere colpi, saranno fatti nelle ultime giornate di calciomercato, addirittura a campionato in corso, per questo quindi è presto dire che Serie A ci sarà. Credo sicuramente che le squadre che l’anno scorso sono arrivate nelle prime posizioni hanno più possibilità rispetto alle altre”.
Quali saranno le squadre che potranno lottare per il titolo?
“La Juventus, l’inter e anche il Napoli, se dovesse tenere la stessa squadra. Anche l’Atalanta credo che sarà una conferma nei prossimi anni, però ripeto, stiamo parlando del nulla perchè in questo momento le squadre sono in preparazione, non sono ancora complete considerato pure che non tutti sono tornati dagli Europei e alcuni probabilmente sono in partenza”.
Parlando appunto di partenze, l’Inter ha perso Antonio Conte e Hakimi, probabilmente a breve perderà anche Lukaku. La squadra nerazzurra ha intenzione di rimpiazzare quest’ultimo con Duvan Zapata, secondo lei il colombiano potrà raccogliere l’eredità del belga?
“Lukaku è stato secondo me il giocatore più importante dell’Inter quest’anno. Con tutto il rispetto per Hakimi, non è facile sostituire il belga, Zapata è un ottimo giocatore ma Lukaku mi sembra che ha dimostrato di essere qualcosina in più”.
Se da una parte l’Inter sta perdendo pedine importanti, dall’altra la Juventus sta risalendo la china, il ruolo di Cristiano Ronaldo nella nuova Juve targata Massimiliano Allegri, quale sarà?
“Questa è una situazione un po’ particolare perchè Cristiano Ronaldo è una prima punta quando hanno la palla gli altri ma è una punta esterna quando ce l’ hai tu, quindi non è facile. Questo significa che crea qualche problema di equilibrio, soprattutto non permette di giocare con costanza con Dybala perchè entrambi tendono ad allargarsi verso l’esterno e quindi molte volte l’area di rigore rimane vuota”.
Parlando di equilibrio, per caratteristiche tecniche chi vede meglio come playmaker nel gioco di Massimiliano Allegri: Locatelli o Pjanic, i due obiettivi del mercato della Juventus?
“Devo dire che Pjanic è l’usato sicuro e sai che cosa ti può dare, mentre Locatelli è il nuovo che avanza. Io ho molta stima di tutti e due però penso che il futuro sia Locatelli”.
Ritornando alle milanesi, Il Milan ha acquistato da poco Giroud e ha preso anche Maignan, si sta quindi costruendo un Milan alla francese. A lei convince questo nuovo Milan?
“Il Milan forse è stata la sorpresa più bella dell’anno scorso perchè nessuno pensava che potesse arrivare tra le prime quattro. Penso che se lo merita soprattutto per il buon calcio espresso e per un periodo è stata anche davanti. Il discorso è questo: hanno perso un campione perchè sicuramente Donnarumma ha dimostrato che era l’unico fenomeno della squadra italiana. Detto questo, penso che nel momento stesso che hai un giocatore che non vuole rimanere e ti chiede oltre 10 milioni, se glieli dai devi pensare che allo stesso tempo, altri giocatori della stessa caratura o che si avvicinano, per forza di cose ti chiederanno di più facendo salire gli ingaggi. comunque a me il Milan convince perchè penso che sia una squadra interessante; ha perso dei pezzi importanti ma sono stati sostituiti con altri giocatori interessante, a parte Donnarumma che nessuno evidentemente potrà rimpiazzarlo”.
Parlando di Roma, con Jose Mourinho alla guida della panchina, l’allenatore portoghese potrà dare il suo contributo e se si, potrebbe replicare il triplete del 2010 con l’Inter?
“Sicuramente è stato un’ ottimo colpo, comunque penso che se l’anno scorso ci fosse stato il Portoghese, la Roma non sarebbe arrivata settima, sarebbe forse arrivata quinta ma sicuramente non avrebbe vinto il campionato. Lo stesso discorso vale per quest’anno e quindi se la Roma non riuscirà a colmare il gap con le altre squadre, l’acquisto di Mourinho, da solo, non basterà”.
Restando a Roma, sponda Laziale, La lazio era una squadra rodata con Simone Inzaghi con la difesa a 3, ad oggi con Maurizio Sarri si passa a una difesa a 4, con questo modulo c’è la mancanza di un regista puro. secondo lei la Lazio potrà essere svantaggiata?
“La Lazio in casa possiede già un regista con ottime qualità come Lucas Leiva, ma considerato che il giocatore trentaduenne potrebbe non giocare tutte le partite delle competizioni dove sarà impegnata la squadra, servirebbe anche un suo sostituto. Poi c’è da dire che la Lazio sicuramente ha cambiato strada affidandosi ad un allenatore importante che porta un gioco abbastanza codificato. Per questo, in un certo senso, è necessario che l’allenatore sia anche aiutato condividendo la scelta e mettendolo in condizioni di avere i giocatori adatti a quel sistema di gioco. E’ chiaro infatti che se avessero voluto giocare con il 3-5-2 non sarebbe stato necessario andare a prendere Sarri”.
Come cambierà la Fiorentina con Vincenzo Italiano, secondo lei potrebbero esserci problemi con alcuni giocatori, le faccio un esempio: Gaetano Castrovilli?
“Castrovilli è un giocatore che secondo me si adatta bene al gioco di Italiano, è un centrocampista importante che può giocare sia a destra che a sinistra. L’anno scorso non ha fatto benissimo, però il gioco di Italiano sicuramente dovrebbe aiutare Castrovili anzi potrebbe diventarne uno dei migliori interpreti”.
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
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ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
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Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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