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Esclusiva CS, Il Milanologo: “Klopp è il migliore, ma metterei la firma anche per un arrivo di Conte. Sul mercato…”

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Alessandro Carra, tifoso del Milan, noto come Il Milanologo” si racconta in esclusiva per la nostra redazione.

Serie A
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Se dovessi scegliere un allenatore sceglierei Klopp!

Il Milanologo Carra: "Ibrahimovic ha preso una decisione. Arnault-Elliott? Ecco la verità"

Milanologo

Alessandro Carra, perchè ti chiamano Il Milanologo?

“Mi chiamano Il Milanologo perchè dalle prime esperienze a Telelombardia eTopCalcio, dove ho fatto spesso trasmissioni con DodoLonghi che praticamente è uno dei massimi esperti di numeri, di statistiche e di ricordi non solo del Milan ma di Milan,Inter, Juventus, Napoli, e sa le date e sa tutto! Io gli ho detto parlando con lui che avevo questa particolare qualità di ricordarmi tutti i risultati del Milan dal ‘87-’88 ad oggi, ovvero da quando ho cominciato a capire un po’ di calcio (avevo 7-8 anni). Giocavamo e scommettavamo la birra post trasmissione su chi avrebbe sbagliato prima o dopo un ricordo o una statistica su queste partite qua e a volte pagavo io a volte pagava Dodo e allora mi ha ribattezzato IL MILANOLOGO che mi è rimasto in tutti questi anni tra i social e nelle trasmissioni. Quindi è un nomignolo che mi è piaciuto da subito, questo è il motivo particolare per cui mi è stato scelto. Le so tutte le partite dal ’87-’88 ad oggi, quindi una piccola enciclopedia o una malattia mentale, piò essere, però diciamo che funziona ancora”.

Quando è nato il tuo amore per il Milan?

“Penso che sia nato all’interno dei 9 mesi che ero nella pancia della mia mamma perchè vengo da una famiglia milanista, ma milanistissima! Mia mamma, mio papà, mio fratello, quindi non è che avessi molte alternative di scelta e onestamente non le volevo altre alternative. Sono stato fortunato, sono nato nell’anno che il Milan andò in Serie B per quel problema del calcio scommesse ma mi sono rifatto ampiamente negli anni dell’adolescenza negli anni d’oro del grande Milan, quindi diciamo che le 5 Champions mi hanno ripagato dell’onta della nascita dalla serie cadetta. Quindi non cambierei assolutamente la mia fede e ringrazio i miei genitori che mi hanno improntato su questa squadra e su questi colori”.

 

La prima partita che ricordi?

“Mah, mi ricordo proprio la prima partita che non fu un successone. Un Milan – Sampdoria del ‘86-’87 ! Un Milan che perse per 2-0 sotto un diluvio ed un San Siro scoperto, quindi l’acqua te la prendevi eccome! Segnarono Vialli e Cerezo e Galderisi sullo 0-0 sbagliò un calcio di rigore! Quindi non ero partito benissimo, quell’anno lì mio papà mi disse “stai un po’ in panchina”, perchè siamo un po’ scaramantici su queste cose, “torna l’anno dopo”! L’anno dopo era il Milan di Sacchi e vidi 4-5 partite tutte positive e quindi cominciai con i biglietti e gli abbonamenti. Quindi la prima partita è del ‘86-’87 con ancora “estintori Meteor”, i grandi estintori! Per chi era a San Siro in quegli anni se li ricorda sicuramente, quella pubblicità che passavano tra un tempo e l’altro”.

La partita invece peggiore che non dimenticherai mai ?

“Vabbè, ho visto tante partite vincenti ma diciamo che se ne posso dire 2 dove veramente sono uscito male diciamo il 6-1 della Juventus del ‘96 e poi la sconfitta nel derby per 4-0 nel 2010 dove ho rischiato una crisi matrimoniale… (ride)! E’ una storia un po’ lunga da raccontare, magari nel corso della trasmissione. Ha visto poi pochi derby la mia Signora e in una è stata salvata da Zapata al minuto ’97! Quindi i derby la mia Signora non li fa, non viene più allo stadio, quindi è così! Comunque diciamo che quelle due partite sono state le due peggiori che mi ricordo”.

Poco fa hai parlato di Sacchi, invece di Pioli cosa pensi di lui?

“Allora, diciamo che non sono un fan del Mister già dagli albori di quando è arrivato al Milan, sappiamo tutti che non è stata la primissima scelta. E’ arrivato al Milan per un rifiuto di Spalletti per un discorso economico di una buona uscita con l‘Inter. Quello che ha fatto al Milan fino adesso? Mi devo togliere il cappello perchè Pioli ha lavorato bene ed è innegabile. Questi 3 anni e mezzo sono sicuramente di un percorso molto positivo che ha riportato al Milan uno scudetto, ha portato il Milan al secondo posto, comunque a lottare in Champions League. Diciamo che secondo me è un allenatore che ha tanti limiti e vorrei nel mio Milan, quando si farà lo step sucessivo per cercare di tornare grandi ina maniera non dico fissa ma diciamo che il quarto di finale di Champions League non deve essere un’impresa ma dev’essere una normalità, mi aspetto un allenatore un po’ migliore di Pioli che quest’anno, secondo me, oltre alla squadra che ha dei demeriti ci sono anche i demeriti dell’allenatore. Però questo, ovviamente, è un mio parere e nulla più”.

Questo Milan, questa rosa ti piace ?

“Piacere è una parola grossa, anche perchè abbiamo parlato del Milan di Sacchi e del Milan del passato! Abbiam visto fior fiori di Campioni, dire che mi piaccia questa rosa è un parolone, diciamo che me la faccio piacere perchè preferisco avere una squadra, una società (magari può non piacere la politica dei giovani e la politica del contenimento economico) che però è riuscita a costruire una squadra che è competitiva quantomeno in Italia per i primi 4 posti. Non ha debiti o comunque abbastanza bassi, perchè nel bilancio e nelle previsioni il Milan chiuderà con un solo -25. Quindi è una politica che mi faccio andar bene anche perchè, rapportata al calcio italiano di oggi, non si può fare altrimenti! Oramai i grandi magnate italiani come Berlusconi non ci sono più, ci sono gli arabi o i grandissimi proprietari della Premiere League che possono permettersi cifre che il calcio italiano non si può permettere. Quindi una rosa che non è sicuramente eccelsa ma me la faccio piacere, poi ragazzi la maglia è quella rossonera e vale sempre!”.

Ti faccio ultimare questa frase: “Il giocatore che vorrei…

“Un giocatore che vorrei? Mica facile! Non sono innamorato di un giocatore in particolare nel mondo, mi sarebbe piaciuto avere Messi ma è in fase calante. Dirti Mbappè è un po’ scontato… Un giocatore che mi esalta particolarmente , vediamo… Beh Halland! Al Milan manca un centroavanti, ti dico Halland! Non bellissimo da vedere, non esteticamente fantastico ma è come un pazzo, segna più goal delle partite che gioca. Cioè a me ricorda, ovviamente facendo le debite proporzioni perchè non c’entrano niente come giocatori, ma come giocatore non bello esteticamente mi ricorda Pippo Inzaghi che non era bello da vedere. Magari tecnicamente non era pari ai fenomeni che gli passavano la palla però quando c’era da segnare ti segnava sempre e c’era sempre nelle partite che contavano e non solo in quelle che non contavano. Quello vuol dire molto, il peso dei goal quando li fai! Quindi dico Halland, dai”.

Se Pioli è out, chi prenderebbe il suo posto o chi vorresti tu?

“Vorrei un allenatore che faccia giocare bene il Milan perchè il nostro DNA è anche questo, avere grossi risultati con un gioco comunque bello e divertente, un gioco europeo. Quindi se dovessi scegliere un allenatore sceglierei Klopp! Però secondo me è troppo distante e impossibile visto i soldi che guadagna. Chi vorrei? Io sono rimasto un po’ basito dalle parole di Antonio Conte dopo Milan-Totthenam dove ha fatto degli apprezzamenti al Milan, allo stadio Milan, ai tifosi Milan, e vi assicuro che in quella partita non è stato applaudito a San Siro. E’ stato anzi, purtroppo ahimè, insultato come sempre addirittura nel minuto di silenzio, cosa deprecabile! Mi è sembrato quasi un proporsi da parte di Conte verso il Milan e la cosa mi è suonata strana. La butto lì, Antonio Conte l’anno prossimo al Milan? Io ci metto la firma, ho qua la penna! Lo so che distruggerà lo spogliatoio in 2 anni ma io, intanto, l’anno prossimo vinco lo scudetto, alzo la seconda stella e sono contento così! Anche se è l’allenatore che non mi piace tantissimo però in questo momento prenderei lui!”

Questione Champions, come finirà ?

“Ci sono ottime possibilità per tutte le italiane di arrivare in finale, lo dice la matematica, siamo in 3 squadre su 4 quindi c’è il 75% di possibilità per le squadre italiane di poter andare in finale. Secondo me si equivalgono tutte, sopratutto in una competizione come la Champions dove è tutt’altra competizione rispetto al campionato. E’ chiaro che il Napoli, ad esempio parlo di Milan-Napoli in questo momento, è assolutamente più avanti del Milan. Ha fatto una stagione decisamente migliore di quella del Milan, però poi quando si gioca in Champions vedete la squadra come si trasforma, parlo per il Milan. Poi giocare in Champions da favorita per il Napoli è tutto un altro discorso, quindi secondo me i quarti di finale per le italiane le do al 50% e 50%, chi passerà il turno in semifinale gli do il 50% e 50%, quindi perchè no? Se volete fare un investimento comprate un biglietto aereo per Instambul e poi chi lo sa? Ti ritrovi magari a giocarti, a caso ma proprio a caso, la finale di Champions! A giocarci… non so neanche chi arriva di la, non so neanche se la giochi, però il pallone è rotondo!”

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Tafanelli (compagno Matilde Brandi): “Juve in cerca di identità”

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tafanelli francesco

“Juve in cerca di identità sicuramente. L’Inter? Simone Inzaghi penso sia un ottimo tecnico ma ha davvero una grande fortuna”. Senza peli sulla lingua il futuro marito della showgirl Matilde Brandi Francesco Tafanelli, noto tifoso bianconero. Francesco Tafanelli, ex promettente calciatore delle parti di San Severo (oggi noto manager nel mondo della moda), ha 54 anni. E’ uscito allo scoperto come compagno di Matilde Brandi esattamente a inizio 2023, quando i due raccontarono la loro relazione al noto talk show Verissimo (Mediaset).

“Devo ammettere con tutta onestà che, a qualche ora dall’inizio della partita di ritorno a San Siro contro il Barcellona, avevo dato l’Inter di Simone Inzaghi per spacciata: a mio avviso sarebbe passato più facilmente il Barcellona che avrebbe avuto anche un senso di rivalsa, visto che in casa propria aveva subito comunque sia una pressione molto forte da parte dell’Inter. I primi due gol nerazzurri mi avevano immediatamente fatto capire che mi sbagliavo; il 3 a 2 del Barcellona, invece, mi ha fatto rientrare in quei binari e dire forse non mi sbagliavo. Poi il calcio è fatto evidentemente di episodi…”

E’ legittimo considerare Acerbi l’uomo più carismatico di questa Inter? “Francesco Acerbi rimane sicuramente un buon giocatore ma… Sfido chiunque a dirmi che potesse pronosticare in Acerbi l’uomo che avrebbe risolto la semifinale di Champions… Ripeto, quei due episodi hanno poi caratterizzato la finale dell’Inter…”

Quindi tutto merito di Simone Inzaghi? “Ritengo che Inzaghi sia un ottimo tecnico ma dotato anche di grandissima fortuna…”. Sulla sua amata Juventus Tafanelli, futuro marito di Matilde Brandi (nota tifosa romanista), non ha dubbi: “La Juventus è una squadra a mio avviso in cerca di identità. Il cambio di gestione dovuto alla parte tecnica, quindi da Thiago Motta a Tudor, è molto poco significativo secondo me…Mi spiego meglio: Thiago Motta era un ottimo allenatore in una città in cui le aspettative e le pressioni non sono di certo quelle di Torino.

E probabilmente è stato o si è sopravvalutato sotto questo aspetto, rimanendo comunque un elemento di primo piano. Stesso discorso per Tudor…”. Quindi cosa vorresti dire Francesco?  “Sinceramente direi che non vedo in queste figure quella personalità, quel carisma, quell’autorevolezza che servono per gestire un gruppo come quello della Juventus. Occorre ribadirlo: al netto di giocatori come Yildiz, che per me è un fenomeno, piuttosto che Vlahovic e qualche altro calciatore come Thuram, non ci sono più dei riferimenti precisi anche in campo. E questo secondo me è fortemente penalizzante…”

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ESCLUSIVA – Tramontana: “Inter-Barca, posta in palio altissima. Anche con zero trofei Inzaghi resta intoccabile”

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Inter

Filippo Tramontana, giornalista, telecronista sportivo e opinionista de la 7 Gold, ha parlato in vista della partitissima di questa sera tra Inter e Barcellona, dove i nerazzurri si giocano tanto, forse tutto, visto che in palio c’è la finale di Champions League. Queste le parole del giornalista e tifoso nerazzurro:

Inter-Barcellona, che partita sarà? E cosa teme della squadra di Flick rispetto all’andata? “Sarà una partita molto tesa per entrambe le squadre, la posta in palio è altissima. Da una parte c’è una squadra molto giovane,talentuosa ma che pecca di esperienza. Hanno istinto, talento, ciò che ha meno l’Inter sicuramente ma più fisica e con più esperienza. Sarà una partita quindi decisa da qualche episodio. In palio c’è tanto, e presumo quindi che un po’ di pressione ci possa essere”. 

Qualora l’Inter dovesse uscire a mani vuote, che stagione sarebbe? E se secondo lei Inzaghi potrebbe andare via sia nel caso di una vittoria della Champions che nel caso di un’uscita in semifinale..“Se l’Inter dovesse essere eliminata sarebbe comunque una grande stagione perchè i nerazzurri avrebbero giocato comunque una grande stagione con la Regular Season a pari merito con Arsenal e Psg, vincendo con la squadra di Arteta e pareggiando contro il City di Guardiola. La squadra di Inzaghi ha fatto così 19 punti subendo un gol irregolare tra l’altro ma questo è un dettaglio. Per non parlare degli ottavi dove si è vinto contro Bayern e Feyenoord così come a Barcellona dove tutti prendono 5 gol e l’Inter poteva uscire vittoriosa 4-3 se non avessero annullato il gol a Mkhitaryan. Sarebbe quindi una grande stagione con Inzaghi che è l’artefice di questi anni dove l’Inter ha alzato il livello in Italia ma soprattutto in Europa, senza fare mercati faraonici. Inzaghi a mio avviso è intoccabile”. 

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ESCLUSIVA – Nina Mamukadze-Sordini: “Amo Napoli, Juve ancora in corsa per la Champions. Mikautadze? Vi dico perchè ha rifiutato la Roma”

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Nina Mamukadze-Sordini, giornalista e direttrice di Ermes TV, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni del campionato di Serie A, tra Scudetto e Champions ma anche in vista degli affari estivi per la prossima stagione.

Queste le sue parole:

1) Volata scudetto: cosa ti aspetti? “La corsa scudetto è più viva che mai, ma il mio cuore batte sempre per il Napoli. Non si tratta solo di una semplice passione sportiva: ho seguito questa squadra per più di due anni, partita dopo partita, quando c’era Kvaratskhelia, e nel frattempo mi sono innamorata del Napoli, della città e dei napoletani. Oltre al legame affettivo, sono convinta che il Napoli meriti davvero questo scudetto. L’Inter è ancora leggermente avanti, ma il Napoli ha un calendario più favorevole e sta vivendo un ottimo momento di forma, sognare il quarto tricolore non è affatto un’illusione. Con Antonio Conte alla guida, la squadra ha trovato grande compattezza, e il contributo di Scott McTominay si è rivelato determinante. Occhio anche all’Atalanta, è più indietro, ma resta un outsider capace di sorprendere fino all’ultimo”.

2) Secondo te chi è favorito per un posto in Champions e chi per restare in Serie A?Per la Champions vedo favorite Inter, Napoli e Atalanta: sono le squadre più complete e continue, con un’identità di gioco ben definita. Juventus e Lazio restano in corsa, ma per loro servirà un finale davvero impeccabile. Quanto alla salvezza, lo ammetto, sono di parte: tifo apertamente per l’Empoli, anche per via del difensore georgiano Saba Goglitchidze, ma soprattutto perché credo che questa squadra meriti davvero di restare in Serie A. Ha vissuto alti e bassi, è vero, ma ha sempre mostrato cuore e spirito di sacrificio. Se continua a combattere così, può farcela. A mio parere, Venezia ed Empoli sono quelle che hanno più possibilità di risalire, mentre il Monza, invece, sembra più in difficoltà”.

3) Goglichidze-Roma… cosa non è andato nella trattativa? “La trattativa tra la Roma e l’Empoli per il trasferimento di Saba Goglichidze, come è stato riportato, è fallita a causa di divergenze economiche, che le parti non sono riuscite a trovare un accordo sul prezzo e sulle modalità di pagamento del riscatto. Tuttavia, sono sempre dell’opinione che, quando si tratta di trattative, ciò che accade dietro le porte chiuse è difficile da sapere con certezza”.

4) Può esserci un ritorno di fiamma invece per Mikautadze alla Roma? “Al momento, non ci sono segnali di un ritorno di Mikautadze alla Roma. Nonostante sia stato monitorato in passato, l’attaccante georgiano ha preferito rimanere al Lione, anzi per Mikautadze questa è la squadra del cuore. Personalmente, non mi aspetto un suo arrivo in giallorosso”.

5) Dobbiamo aspettarci qualche altro calciatore georgiano in Italia? “Sì, è probabile che vedremo altri calciatori georgiani in Italia, soprattutto in Serie A. Negli ultimi anni, il campionato italiano ha mostrato un crescente interesse per i talenti provenienti dalla Georgia, grazie anche al successo di giocatori come Khvicha Kvaratskhelia, Giorgi Mamardashvili, Giorgi Mikautadze e altri. È molto probabile vedere Dachi Lordkipanidze in una squadra di Serie A. Attualmente capitano della Cremonese Primavera, è un giovane che si distingue per determinazione e talento. Dietro le quinte si parla anche del giovanissimo Andria Bartishvili, che a soli 16 anni è già definito un fenomeno. In ogni caso, ci aspetta un calciomercato molto interessante, con i calciatori georgiani sempre più nel mirino degli scout italiani”.

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