Le interviste
ESCLUSIVA CS – Leonetti: “L’Inter la più forte, Juventus outsider. A gennaio arriva…”
A pochi giorni da Juventus vs Inter la redazione Calciostyle ha intervistato Franco Leonetti, giornalista e grande esperto sulle vicissitudini dei bianconeri.
La Juventus arriva al big match a due punti dall’Inter, ma soprattutto con un vantaggio di nove punti sul quinto posto.
Secondo te, fa bene Allegri a dire che l’obiettivo stagionale della Juventus è conquistare almeno il quarto posto, oppure questa sfida potrà dire se i bianconeri saranno i rivali dei nerazzurri per vincere questo campionato
“Sfida importante per la stagione. La squadra dovrà essere brava ad ascoltare il suo allenatore e i dirigenti per affrontare questa partita che non ha bisogno di ulteriori stimoli visto l’avversario.
E’ importante, se non fondamentale, conquistare almeno il quarto posto sia per il prestigio della società, ma soprattutto per i benefici economici che la prossima Champions League avrà.
Secondo i media, ma anche secondo me, l’Inter parte come la favorita per vincere lo scudetto, ma in una partita secca tutto può succedere.
La Juventus dovrà essere pronta a sfruttare i passi falsi dei nerazzurri e se tra Febbraio e Marzo sarà lì aggrappata alla vetta, può cominciare un altro campionato.”
Franco Leonetti: “Su Chiesa e Vlahovic”
Chiesa e Vlahovic ormai non giocano titolari insieme dalla disfatta di Reggio Emilia.
Secondo te, potranno tornare a giocare insieme dal primo minuto contro l’Inter, oppure Allegri opterà qualche cambiamento con la riconferma di Kean o con un allegrata delle sue?
“Bisogna capire l’entità degli infortuni di Locatelli e Miretti, perché Allegri vorrebbe evitare di stravolgere il suo modulo.
In caso di assenze dei due centrocampisti si potrebbe passare ad un 3-4-3 provando un allegrata delle sue.
Sarebbe bello rivedere la coppia Chiesa e Vlahovic dall’inizio, che non hanno più giocato insieme da titolari, per vie delle condizioni precarie di entrambi.
Le prime giornate di campionato hanno fatto vedere che sono loro la coppia titolare facendo benissimo, prima della disfatta di Reggio Emilia, segnando quattro gol a testa.”
Chiesa uomo in più in nazionale, con la Juventus dopo un ottimo inizio di campionato sta trovando qualche difficoltà.
Secondo te, il modulo di Allegri penalizza notevolmente il numero 7 oppure è una questione di gestione per essere più continuo per tutta la partita?
“Il problema di Chiesa è sicuramente basato alle condizioni fisiche non ottimali dovute allo stop forzato durante la sosta delle nazionali di ottobre.
Oggi sta pian piano recuperando la condizioni migliore e come è successo per Vlahovic, entrambi quando stanno bene possono fare la differenza a prescindere dal modulo o il modo di giocare.”
Franco Leonetti sul Derby d’Italia
Danilo, probabilmente Locatelli e Miretti per i bianconeri, Pavard e Bastoni per i nerazzurri saranno i grandi assenti in questo derby d’Italia.
Secondo te, chi ha le assenze più pesanti in vista di domenica sera?
“Danilo sicuramente non ci sarà, come detto più volte da Allegri. L’infortunio non è una lesione grave, ma profonda e quindi si eviteranno ricadute.
In settimana torneranno a disposizione Weah e Alex Sandro e probabilmente potranno strappare una convocazione.
Secondo me tutto girerà intorno alle condizioni di Locatelli in quanto uno dei pochi insostituibili di Allegri.
Il problema esiste, ma sono fiducioso di una sua presenza, mancando ancora un paio di giorni alla sfida.
Se poi dovesse essere confermato il forfait, come detto in precedenza potrebbe esserci un cambio di modulo e la Juve perderebbe tanto.
Anche l’Inter ha due defezioni importanti difensive, ma alla fine entrambe le squadre riusciranno a trovare i sostituti all’altezza per giocare al meglio la partita di domenica.”
Fagioli e Pogba fuori causa, Giuntoli ha fatto capire che arriverà almeno un nuovo centrocampista.
Secondo te, qual è il profilo ideale per il modo di giocare di Allegri tra i vari Samardzic, Phillips, De Paul, Hojbjerg e l’ultimo nome fatto Fabian Ruiz?
“Sicuramente arriverà un centrocampista, però prima di arrivare al singolo, bisogna capire la possibilità economica e la modalità per acquistare quel giocatore che si possa subito assemblare nel gioco della Juventus.
Su Phillips non so nulla. Su Hojbjerg, la Juventus è molto interessata, ma risulta molto caro.
De Paul è diverso rispetto ai due citati in precedenza, è più duttile e fantasioso.
Samardzic è un gradino più indietro, ma ha dimostrato nonostante la giovane età che può far la differenza, il nodo può essere la classifica dell’Udinese.
Non dimentichiamoci che potrebbero uscire ulteriori nomi.
Anche Fabian Ruiz è un profilo che i bianconeri seguono con attenzione, ma non è facile trattare con il Psg.”
Franco Leonetti: “Arriverà un centrocampista e…”
Della rosa attuale Iling Junior potrebbe salutare a gennaio per lo scarso impiego.
Secondo te, la Juventus deve puntare ancora sull’esterno inglese, magari rinnovandogli il contratto e mandarlo in prestito per sei mesi come fatto con Soulè oppure è meglio fare cassa già nel prossimo mercato invernale?
“Iling non lo cederei, però già in estate ha fatto capire che vorrebbe ritornare in Premier League ed al momento non sembra troppo convinto di rinnovare.
Essendo in scadenza nel 2025, la Juventus dovrà evitare di tenerlo fino alla prossima estate senza avergli rinnovato il contratto.
In caso contrario si potrebbe optare per una cessione già nella prossima sessione di mercato e puntare su un nuovo esterno, magari più offensivo.”
Allegri ha un contratto fino al 2025.
Secondo te, ad oggi, quante possibilità ci sono che Allegri resti fino al termine del suo contratto?
“Tutto dipenderà da questa stagione. Lo scorso giugno, Scanavino voleva un gioco, ma soprattutto i risultati per questa stagione.
Quindi se la Juventus dovesse raggiungere obiettivi importante probabilmente sarà l’allenatore anche per la prossima stagione.
Anche per lui, dopo due annate non felicissime, quest’anno si giocherà tutto e tra fine Aprile ed inizio Maggio si capirà se i bianconeri punteranno ancora sul tecnico livornese oppure optare altrove per la prossima stagione.”
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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