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Esclusiva CS, Massimiliano Cappioli: “Il derby lo vincerà la Roma. Zaniolo deve crescere. Per Pellegrini troppe responsabilità.”

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In esclusiva ai microfoni di Calcio Style è intervenuto l’ex calciatore Massimiliano Cappioli, esplicitando pensieri ed idee riguardanti Roma, la Roma ed il derby che verrà.

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Face to face con Massimiliano Cappioli

Cappioli

Signor Cappioli, siamo ormai in prossimità del derby di Roma. Può raccontarci le sfumature, i colori e le emozioni di quello 0-3 che la vide protagonista nel 1994?

Il derby di domenica presenta numerose analogie con quella stracittadina del 1994. Anche in quel caso la Roma arrivava da sfavorita e speriamo che l’esito del match di dopodomani possa essere lo stesso di quello di 28 anni fa. L’ago della bilancia fu sicuramente Mazzone che per tutta la settimana precedente alla partita ci mostrò le prime pagine delle più importanti testate giornalistiche che ci ritraevano come sicuri sconfitti. Questo ci spronò a tal punto da riuscire a superare i nostri stessi limiti ed entrare nella storia del derby di Roma. Il tutto fu poi coronato anche dal mio gol: un sogno ad occhi aperti.

Come valuta l’operato di Mourinho?

La squadra sta facendo fatica e questo ha scaturito molte critiche nei confronti del mister portoghese. A parer mio la rosa pecca di qualità e spero che il prossimo anno lo Special One possa avere a disposizione giocatori di un certo calibro che garantiscano una tangibile inversione di rotta.

Su Pellegrini e Zaniolo?

Ha molte, forse troppe, responsabilità che gli gravano sulle spalle in qualità di capitano ed unico romano in rosa. Non so se abbia la stoffa per ricoprire quel ruolo. Spero che possa essere in grado di trasformarsi in un trascinatore, portatore sano di personalità.

Per quanto riguarda Zaniolo, come piace dire a me, porta in dote troppa potenza accompagnata da poco raziocinio. E’ un calciatore dalle grandi potenzialità, ma dovrà essere bravo a veicolare questa veemenza in un qualcosa che possa giovare alla squadra.

Un pensiero sui Friedkin?

Questo loro essere enigmatici sta facendo nascere qualche dubbio nei tifosi giallorossi. Raramente si sono esposti, ma già il fatto che facciano sentire la propria vicinanza alla squadra credo sia positivo.

Il calciatore che l’ha più impressionata nella sua carriera?

Beh, senza dubbio il “ragazzino”, Francesco Totti. Ci colpì subito per la sua personalità e poi per quella famigerata visione di gioco che con il tempo ha addirittura acuito.

Abbiamo tutti ammirato la veracità di Mazzone, può svelarci qualche aneddoto su di lui?

Mazzone è prima di tutto un uomo diretto, che se ha da comunicarti qualcosa, anche di spiacevole, lo fa senza scrupoli. In secondo luogo è un mister schietto, dalle idee chiare, che ha dato sempre possibilità a tutti di esprimersi.

Parlando anche della sua altra importante esperienza in Serie A, il Cagliari, come giudica la stagione dei rossoblu?

A mio modo di vedere il valore della rosa è alto, da metà classifica direi. E’ un dispiacere vederla invischiata nella lotta salvezza, non riuscendo a decollare ed esprimere il proprio potenziale. Dispiace soprattutto per l’ambiente, molto tranquillo e viscerale allo stesso tempo.

Ce la farà la Nazionale ad approdare al Mondiale?

Sicuramente ci andremo a giocare la finale con il Portogallo, senza dubbio l’avversario più ostico che potesse capitarci. Comparando il rendimento della Serie A e quello dei calciatori portoghesi nei vari campionati evinco grande disparità a loro favore e questo mi preoccupa.

Di cosa si occupa ora? C’è ancora Bali nel suo futuro?

Ora come ora mi godo la vita qui a Bali, in spiaggia, con la speranza che la pandemia possa terminare al più presto.

La redazione di Calciostyle.it  ringrazia il signor Massimiliano Cappioli per la gentilezza, simpatia e disponibilità mostrate nell’aver rilasciato questa intervista.

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ESCLUSIVA CS – Dino Marino: “Il mio obiettivo è dedicarmi ai ragazzi, aiutarli a creare un avvenire”

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Dino Marino

Dino Marino, ex calciatore dell’Inter, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni riguardo la sua nuova vita dopo l’aver appeso gli scarpini al chiodo.

L’ex giocatore di Inter e Arezzo, Dino Marino, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Diversi i temi affrontati, tra cui la sua nuova esperienza di formatore di giovani, dopo aver detto addio al calcio giocato.

Dino Marino

Esclusiva CS, le parole di Dino Marino

Con l’aver messo gli scarpini al chiodo, ora ti dedichi nelle polisportive di calcio all’insegnamento della voglia, della passione e del talento a questi ragazzi, giusto?

“Sì, cerco di aiutarli. Ci sono tanti ragazzi di prospettiva che se allenati in un certo modo, possono rendere tanto. Il mio obiettivo è dedicarmi ai ragazzi, aiutarli a creare un avvenire. Ho giocato nell’Inter, ho avuto molti allenatori, ma posso garantirvi che l’unico allenatore che mi ha insegnato tutto è stato mio padre. Voglio cercare di dare ai ragazzi quello che mio padre mi ha insegnato. Il mio obiettivo è lavorare sulla qualità, oramai nessuno ci lavora più: pensano tutti alla tattica”.

A proposito di ragazzi che segui, partiamo con Mattia Piciollo. Classe 2007, allenato da te nell’ultimo periodo.

“Ora Mattia è andato al Follonica in Serie D. Ho preferito farlo andare in una piazza di Serie D per farlo maturare prima. È un ragazzo di prospettiva, io l’ho allenato qualche mese, ma il lavoro più grosso l’ha fatto il nonno, perché l’allenato tantissimo. Ho notato in lui delle qualità importanti. Il fisico, l’altezza (1,87), usa entrambi i piedi, è elegante. È un giocatore da società professionistiche di un certo livello per le qualità che possiede.

Ho notato ciò e ho cercato di aiutarlo perché secondo me, partendo dalla Serie D e avendo a che fare con giocatori grandi ed esperti, può maturare prima. Questo anche grazie all’aiuto di Mauro Scarino, che me l’ha presentato e ha dato una grossa mano affinché possa far bene. È un giovane che può fare tanto perché ha delle qualità fisiche importanti. Ormai tutti guardano il fisico nelle società di Serie A, Serie B, Serie C. La prima cosa che guardano è il fisico e lui c’è l’ha. 

Deve soltanto lavorare con i grandi e capire che il calcio non è il settore giovanile, ma quello dove adesso si trova.

Vorrei ringraziare il mister Marco Masi, il direttore Marco Comparini e il direttore Paolo Giovannini che hanno creduto in lui e hanno preso subito il ragazzo”.

 

L’Intervista integrale sul nostro canale Youtube

 

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ESCLUSIVA CS – Rijeka, Djalovic: “Cannavaro e Gattuso grandi allenatori, ma noi puntiamo al titolo”

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La nostra redazione ha avuto l’onore e il piace di intervistare Radomir Djalovic, allenatore del Rijeka, attualmente primo in classifica in Croazia.

La redazione di Calciostyle ha avuto l’opportunità di intervistare Radomir Djalovic, ex attaccante montenegrino che, dopo due anni trascorsi da vice-allenatore, ad agosto scorso è stato scelto come guida tecnica del Rijeka.

Scelta che, almeno fino a questo momento, ha ampiamente ripagato, visto il primo posto in classifica nel campionato croato. Con lui abbiamo parlato del rendimento della squadra ma anche degli allenatori nostrani emigrati in Croazia.

Esclusiva CS – Rijeka, le parole di Djalovic

Il Rijeka occupa la posizione di leader nel campionato croato nonostante il fatto che si combattano due grandi allenatori italiani Gennaro Gattuso (Hajduk) e Fabio Cannavaro (Dinamo Zagabria). È vero che il budget annuale del Rijeka è di 15 milioni di euro, dell’Hajduk di 50 milioni e della Dinamo di 60 milioni? Come riesci a combatterli? 

È vero che i budget di Dinamo e Hajduk sono 6, 7 volte più grandi dei nostri, ma a volte, anche se i soldi sono molto importanti, non sono decisivi. Cerchiamo con un grande lavoro di creare un clima familiare in cui i giocatori danno il massimo, insieme ai nostri tifosi, per lottare con loro, e per ora sta andando bene.

Rijeka

Chi è il tuo più grande rivale in questa stagione, Gennaro Gattuso o Fabio Cannavaro? 

Sono entrambi bravissimi allenatori, come dimostrano i loro risultati, ed entrambi sono rivali nella corsa al titolo, a pari merito si potrebbe dire.

Pensi che i due allenatori italiani abbiano portato lo stile di calcio italiano nei due più grandi club croati? 

Sì, entrambi hanno portato uno stile italiano riconoscibile in Croazia, e i loro risultati dimostrano che sono allenatori bravi e di grande successo.

Speri di poter ancora vincere il titolo? 

Lo spero. anche se questo è il mio primo lavoro da allenatore, ma sarebbe bellissimo riuscire a superare entrambi e riuscire a festeggiare alla fine. Noi ci crediamo, anche se ci siamo indeboliti perché abbiamo venduto 3 dei nostri migliori giocatori una settimana fa. Una cosa è certa: non ci arrenderemo e lotteremo fino alla fine.

Hai mai pensato di allenare un club italiano?

Certo. Sono ancora giovane, ma sarebbe un onore e un privilegio lavorare in Italia in futuro.

 

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ESCLUSIVA CS – Mauro Scarino: “Serata all’insegna del calciomercato, il Gran Galà del Calcio…”

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Mauro Scarino

Mauro Scarino, organizzatore dell’Adicosp, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni per l’ultimo giorno di calciomercato all’evento all’hotel Hilton di Roma.

Mauro Scarino è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni nell’ultima giornata di calciomercato direttamente dall’evento organizzato dall’Adicosp, associazione italiana direttori e collaboratori sportivi, all’hotel Hilton EUR La Lama proprio per le ultime trattative della sessione invernale.

Adicosp, Mauro Scarino

ESCLUSIVA CS – Le parole di Mauro Scarino

“Questa è una serata all’insegna del calciomercato, che comprende tutta la Serie A e anche il calcio internazionale. Questo tipo di evento all’Hilton comincia a prendere sempre più piede, vediamo una partecipazione sempre più ampia da parte delle persone persone. Una serata importante anche per il gruppo dell’Adicosp che si sacrifica ogni anno per organizzare questi eventi in cui siamo tutti presenti.”

Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi eventi Adicosp?

“Con il presidente Morrone si cercherà sempre di organizzare eventi importanti. La sua presenza è molto fondamentale in quanto è una persona che per impegno e per serietà non si trova facilmente in giro. Il gruppo continuerà ad andare avanti cercando di migliorare le situazioni in questi eventi in cui l’affluenza di pubblico è enorme.

Il Gran Galà del Calcio è un evento molto bello in cui partecipano anche persone, all’interno del mondo calcistico, di spicco. Dietro c’è sempre un’organizzazione fatta ai minimi dettagli, con accuratezza per tutte le situazioni. Ogni anno comunque si spera sempre di migliorare l’esperienza e di andare sempre avanti.”

Colpo del mercato?

“Sicuramente può essere quello di Joao Felix al Milan.”

Ranieri ha dato la scossa alla Roma?

“Ranieri ha sicuramente dato una scossa importante alla squadra giallorossa, in quanto il gruppo, rispetto a prima, ha acquisito più sicurezza. Lo abbiamo visto nella partita contro il Napoli in cui la Roma ha fatto una bellissima partita e, nonostante sia andato in svantaggio, è riuscita a recuperare facendo un bellissimo secondo tempo impegnando il Napoli in diverse azioni. Credo che la Roma punterà sul rinnovo in panchina di Ranieri.”

 

Intervista completa sul nostro canale Youtube

 

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