Le interviste
Esclusiva CS: Nonna Interista: “L’Inter è…”
![Inter - nonna interista](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/05/2f1e771a-e367-4c04-9e1b-3d026171d973.jpeg)
Per Calciostyle abbiamo intervistato la Nonna Interista, tifosa dell’Inter dalla nascita. Ci racconta l’amore per l’Inter da oltre mezzo secolo.
La prima partita era quando l‘Inter ha giocato con il Porto
Giuseppina, 86 anni e super tifosa interista sta spopolando nel web. E’ diventata famosa grazie alla sua esultanza allo stadio Meazza di S.Siro durante la partita Inter contro Lazio. Grazie al canale YouTube Inter69 di Enrico Ribaudo l’abbiamo intervistata in esclusiva.
Giuseppina, lei è diventata all’improvviso famosa, la passione per l’Inter l’ha resa conosciuta, che sensazioni prova per tutta questa popolarità?
“La verità? Una sensazione che io non mi sarei mai aspettata perché mi trovavo nell’anello sotto e non sopra perché i biglietti sopra costavano troppo. I biglietti me li hanno regalati i miei nipoti per il mio compleanno e il mio lo conservo ancora, ma sotto o sopra io esulto sempre allo stesso modo tanto che i miei nipoti mi chiedono di stare zitta da tanto che urlo.
Anche a casa esulto, corro intorno al tavolo ed esulto a ogni gol. L’Inter? Non so neanche io come lo voglio dire, l’Inter è il mio cuore, il mio amore, tutti i giocatori e tutti tutti! Ho anche il biscione, non mi ricordo tutti i nomi ma li amo tutti i giocatori! Però sono sempre nel mio cuore, io sono interista e quelli che odio sono i juventini.
Io ho una nuora juventina però non bisticciamo mai, lei tifa per la Juve ed io tifo per la mia Inter. I miei nipoti sono juventini e milanisti però mi vogliono bene. Mio figlio vuole che vado a vedere la partita da lui perché lui ha quell’affare che vedi le partite ed io no ma io voglio stare da sola! Voglio saltare, gridare, tutto quello che mi viene da fare, sono così”.
L’ha contatta qualcuno della società Inter?
” Sì, abbiamo parlato con Marco Barzaghi e poi ci ha contattato l’Associazione Pupi per partecipare ad un evento sabato 13 maggio con Zanetti e Tramontana“.
Nonna Giuseppina come è nata la sua passione per l’Inter?
” Non lo so, io da quando sono nata sono sempre stata interista. Da quando ho iniziato a capire sono stata interista e mi sono portata dietro anche mio nipote, l’altro mio nipote e mio figlio che la moglie è juventina! Però non bisticciamo mai per le partite ma lei tifa la Juve ed io la mia Inter.
Poi mia sorella, mia nipote, l’altra mia figlia interiste. Poi disgraziatamente gli altri nipoti milanisti e juventini, ho un figlio juventino però non abbiamo mai bisticciato. Però l’Inter non me la deve toccare nessuno, non ce la fanno con me a fare dibattito, nessuno me la deve toccare, nessuno”.
Andrà a vedere la partita di Champions? Andata o ritorno?
“Il ritorno magari! Se mi danno il biglietto sì, però per tutti e 4 i miei nipoti e mio figlio. Io da sola non posso andare, non ho patente e sono da sola, sono loro che mi portano perché io da sola non ci posso andare, poi costano. Barzaghi sta cercando di farci avere i biglietti per il ritorno ma l’andata no.
Biglietti non ne posso comprare, dico la verità, sono una pensionata e sono da sola. Sono 4 persone ma mio figlio fa il muratore, l’altro lavora, l’altro ancora va a scuola e sono troppo cari ora non si può”.
Il giocatore che porta di più nel cuore chi è?
“Il giocatore? Zanetti, Matthaus, Ronaldo, tutti i giocatori! Poi mi piaceva Facchetti, non me li ricordo tutti ma li devo scrivere su un foglio e ricordarmeli”.
Nonna Giuseppina e Correa? Ne ha mai visto uno così scarso nell’Inter? (domanda ironica)
“Qualcuno forse ma non me lo ricordo però c’è stato! Perché ci sono sempre nelle squadre i giocatori che non giocano bene”. (ride imbarazzata)
Vorrebbe lasciare un messaggio per Correa o dargli un consiglio?
“Sì, io lo lascio perché non si paga e lo lascio. Correa fammelo un bel gioco qualche volta, mettila la palla nella porta, non fare sbagli, io ti voglio bene perché sei interista però datti da fare a infilare la palla nella porta oppure a dare la palla come si deve agli altri e fanno gol, non fate che arrivate davanti alla porta e vi mangiate il gol, avete fame che vi mangiate i gol?”
E invece un messaggio per Zanetti e Moratti?
“Io a Zanetti voglio un bene matto, Zanetti io gli voglio un bene matto! La sua associazione mi ha contattato, magari lo conosco! Moratti è sempre Moratti, è stato sempre un bravo. Lui e quell’altro che è morto, Prisco“.
Ti piace Lautaro?
“Sì, sabato se vado a vedere la partita mi deve dare la maglietta come me l’ha data Barella. Gli ho cercato la maglietta a Ferri che era sotto l’anello e gli ho detto che volevo la maglietta, a fine partita mi hanno fatto scendere negli spogliatoi e mi hanno dato la maglietta e mi hanno fatto salutare tutti i giocatori e così l’ho visti proprio vicini ai giocatori. Io a Barella lo chiamo prezzemolo sta sempre dappertutto“.
Quante partite ha visto dell’Inter?
“Tante, adesso non è che ci vado poi tanto perché i figli lavorano e come faccio ad andare?”
Quanti anni aveva la prima volta che è andata allo stadio?
“La prima volta avevo 50 anni perché con cinque figli dove vuoi che vada?”
La prima partita che ha visto che partita era?
“La prima partita era quando l‘Inter ha giocato con il Porto e aveva segnato cinque gol. Per esultare ho rotto anche la sedia, si era sfondata. Io sono così, salto e urlo e so che do’ fastidio, mettetevi i tappi alle orecchie”.
Cosa mangia per essere così carica?
“Io mangio di tutto soprattutto la verdura, faccio le orecchiette in casa. Avevo detto a Mourinho il giorno prima, Mouri facci vincere che ti faccio le orecchiette, ti faccio un pensiero”.
E le ha fatte poi?
“No, e che gli ho fatto? Lui ora sta alla Roma e gliele fa la Roma le orecchiette non io. Io le faccio solo agli interisti”.
Un pensiero per Inzaghi, al percorso che ci sta regalando…
“A Inzaghi? Questo che sta facendo, ha vinto la Coppa con il Milan e questo è già un pugno che ha dato al Milan. Siamo in finale di Coppa Italia, siamo in Champions, speriamo che Inzaghi ci porti su come Mourinho, più di questo? Gli faccio tanti auguri, che speriamo… ma basta che non metta… non faccio nomi che combina sempre guai quando lo mette”. (Correa)
Il ricordo più bello legato all’Inter e se ne ha uno triste?
“Il più triste quando abbiamo perso lo scudetto, il più bello quello legato al triplete di Mourinho“.
La differenza che nota fra la Grande Inter e quella di Mourinho?
“La Grande Inter era vissuta bene ma quella di Mourinho meglio perché ci ha fatto vincere il triplete, come Inzaghi speriamo adesso! Ci ha fatto perdere lo scudetto con il Bologna poi lo ha fatto vincere al Milan con quello là (Ibra) che parla parla ma non fa niente”.
Cosa pensa dei cori razzisti? Cosa pensi di quei tifosi li?
“Che sono dei deficienti, sono solo deficienti! Tutte le squadre hanno stranieri che poi se la sono presa con Lukaku che gli ha fatto segno di zittirsi e ora devono prendersela e portarsela a casa. Io non lo so perché devono rovinare le partite così, tu sei juventino hai perso e non fare storie, vai a vedere la partita per divertirti non per sentire quelle cose là”.
Cosa ne pensa dell’attuale proprietà di Zhang?
“Fino a che vanno avanti va bene quando non andranno avanti se ne trova un’altra”.
Lei chi metterebbe nella prossima partita di mercoledì, la coppia Dzeko- Lautaro o Lukaku?
“Io farei mezzo tempo con uno e l’altro mezzo con Lukaku, se poi vinciamo mamma mia! Se vinciamo con il Milan, mamma mia! Se vinciamo non ti dico cosa succede, però vinciamo 2-1 “.
Lo sa di essere diventata la nonna di tanti interisti? Come si sente ad essere la nonna del popolo interista?
“Mi sento acclamata e mi piace sentirmi amata così, mai successo, mai! Io quando morirò voglio mi venga messa la mia coperta dell’Inter“.
Odia di più la Juventus o il Milan?
“La Juve, io la picchierei sempre, gli romperei le gambe. I juventini più vanno via meglio è. A casa di mio nipote quando ci sono gli juventini meglio che non parlano. Tutte e due, ma di più la Juve“.
Cosa ne pensa della vittoria dello scudetto del Napoli?
“Lo hanno meritato! Che poi hanno rubato o non hanno rubato non arrivano a rubare a quanto ha rubato la Juve, maledetta!”
Chi vince mercoledì?
“La vince l’Inter, devono crepare!”
Un messaggio per i tifosi interisti..
“Auguro a tutti gli interisti che se la godono e che vinciamo, che facciamo una bella festa”.
Calciostyle ringrazia la Nonna Interista per questa intervista.
”
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ESCLUSIVA CS – Rijeka, Djalovic: “Cannavaro e Gattuso grandi allenatori, ma noi puntiamo al titolo”
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Radomir-Djalovic-Rijeka.jpeg)
La nostra redazione ha avuto l’onore e il piace di intervistare Radomir Djalovic, allenatore del Rijeka, attualmente primo in classifica in Croazia.
La redazione di Calciostyle ha avuto l’opportunità di intervistare Radomir Djalovic, ex attaccante montenegrino che, dopo due anni trascorsi da vice-allenatore, ad agosto scorso è stato scelto come guida tecnica del Rijeka.
Scelta che, almeno fino a questo momento, ha ampiamente ripagato, visto il primo posto in classifica nel campionato croato. Con lui abbiamo parlato del rendimento della squadra ma anche degli allenatori nostrani emigrati in Croazia.
Esclusiva CS – Rijeka, le parole di Djalovic
Il Rijeka occupa la posizione di leader nel campionato croato nonostante il fatto che si combattano due grandi allenatori italiani Gennaro Gattuso (Hajduk) e Fabio Cannavaro (Dinamo Zagabria). È vero che il budget annuale del Rijeka è di 15 milioni di euro, dell’Hajduk di 50 milioni e della Dinamo di 60 milioni? Come riesci a combatterli?
È vero che i budget di Dinamo e Hajduk sono 6, 7 volte più grandi dei nostri, ma a volte, anche se i soldi sono molto importanti, non sono decisivi. Cerchiamo con un grande lavoro di creare un clima familiare in cui i giocatori danno il massimo, insieme ai nostri tifosi, per lottare con loro, e per ora sta andando bene.
Chi è il tuo più grande rivale in questa stagione, Gennaro Gattuso o Fabio Cannavaro?
Sono entrambi bravissimi allenatori, come dimostrano i loro risultati, ed entrambi sono rivali nella corsa al titolo, a pari merito si potrebbe dire.
Pensi che i due allenatori italiani abbiano portato lo stile di calcio italiano nei due più grandi club croati?
Sì, entrambi hanno portato uno stile italiano riconoscibile in Croazia, e i loro risultati dimostrano che sono allenatori bravi e di grande successo.
Speri di poter ancora vincere il titolo?
Lo spero. anche se questo è il mio primo lavoro da allenatore, ma sarebbe bellissimo riuscire a superare entrambi e riuscire a festeggiare alla fine. Noi ci crediamo, anche se ci siamo indeboliti perché abbiamo venduto 3 dei nostri migliori giocatori una settimana fa. Una cosa è certa: non ci arrenderemo e lotteremo fino alla fine.
Hai mai pensato di allenare un club italiano?
Certo. Sono ancora giovane, ma sarebbe un onore e un privilegio lavorare in Italia in futuro.
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ESCLUSIVA CS – Mauro Scarino: “Serata all’insegna del calciomercato, il Gran Galà del Calcio…”
![Mauro Scarino](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Mauro-Scavino.jpg)
Mauro Scarino, organizzatore dell’Adicosp, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni per l’ultimo giorno di calciomercato all’evento all’hotel Hilton di Roma.
Mauro Scarino è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni nell’ultima giornata di calciomercato direttamente dall’evento organizzato dall’Adicosp, associazione italiana direttori e collaboratori sportivi, all’hotel Hilton EUR La Lama proprio per le ultime trattative della sessione invernale.
ESCLUSIVA CS – Le parole di Mauro Scarino
“Questa è una serata all’insegna del calciomercato, che comprende tutta la Serie A e anche il calcio internazionale. Questo tipo di evento all’Hilton comincia a prendere sempre più piede, vediamo una partecipazione sempre più ampia da parte delle persone persone. Una serata importante anche per il gruppo dell’Adicosp che si sacrifica ogni anno per organizzare questi eventi in cui siamo tutti presenti.”
Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi eventi Adicosp?
“Con il presidente Morrone si cercherà sempre di organizzare eventi importanti. La sua presenza è molto fondamentale in quanto è una persona che per impegno e per serietà non si trova facilmente in giro. Il gruppo continuerà ad andare avanti cercando di migliorare le situazioni in questi eventi in cui l’affluenza di pubblico è enorme.
Il Gran Galà del Calcio è un evento molto bello in cui partecipano anche persone, all’interno del mondo calcistico, di spicco. Dietro c’è sempre un’organizzazione fatta ai minimi dettagli, con accuratezza per tutte le situazioni. Ogni anno comunque si spera sempre di migliorare l’esperienza e di andare sempre avanti.”
Colpo del mercato?
“Sicuramente può essere quello di Joao Felix al Milan.”
Ranieri ha dato la scossa alla Roma?
“Ranieri ha sicuramente dato una scossa importante alla squadra giallorossa, in quanto il gruppo, rispetto a prima, ha acquisito più sicurezza. Lo abbiamo visto nella partita contro il Napoli in cui la Roma ha fatto una bellissima partita e, nonostante sia andato in svantaggio, è riuscita a recuperare facendo un bellissimo secondo tempo impegnando il Napoli in diverse azioni. Credo che la Roma punterà sul rinnovo in panchina di Ranieri.”
Intervista completa sul nostro canale Youtube
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ESCLUSIVA CS e OC – Repice: “Alla Roma Claudio Ranieri presidente o plenipotenziario”
![Roma](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/ranieri-europa-league.jpg)
In diretta su Officine Calcio abbiamo fatto una chiacchierata con Francesco Repice, uno dei radiocronisti più noti in Italia.
Con Francesco Repice abbiamo parlato della sua Roma e del valore della radiocronaca oggi.
Officine Calcio, l’intervento di Francesco Repice
Repice sull’arrivo di Claudio Ranieri e sul suo ruolo alla Roma
“Per quello che riguarda la Roma sono stati fatti degli errori che a Trigoria hanno ammesso: errori pacchiani mostruosi. La Roma ha pagato le conseguenze, il tributo, a questi errori.
Ora è arrivato Claudio Ranieri e tutti noi sappiamo quanto potesse risultare utile il suo arrivo a Trigoria in questa fase della stagione.
Il problema è che da lui ci si aspetta qualcosa di importante: non tanto da allenatore perché non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno, ma ci si aspetta qualcosa di importante da dirigente”.
Sul futuro allenatore giallorosso
“I tifosi della Roma quando sentono parlare di certi nomi in panchina rabbrividiscono e sperano invece che si possa chiudere nel più breve breve tempo possibile o che si possa arrivare ad allenatori che garantiscono un certo tipo di stagione, anche per come costruiscono le squadre.
Ogni riferimento a Massimiliano Allegri non è puramente casuale”.
Sulle ultime dichiarazioni di Claudio Ranieri
“Secondo me ha voluto dire due cose: la prima è che la Roma in campionato, se succede un miracolo, può conquistare una posizione di Europa League. Quindi deve arrivare in Europa da un’altra porta, dalle coppe, e in questo momento io credo che la partita con il Milan sia più importante della partita con il Napoli.
La seconda cosa, forse ancora più importante, è che ha voluto dimostrare a tutti che questa è la squadra che ha a disposizione. La vera domanda è: si viaggia ancora d’amore d’accordo o perlomeno si viaggia ancora con i medesimi obiettivi, la società e Claudio Ranieri? Perché questa è la vera domanda.
Dopodiché la Roma ha una proprietà ricchissima, potrebbe comprare giocatori stratosferici e quindi ci si aspetta che non arrivino soluzioni strane.
Ecco io quando sento parlare gli allenatori che parlano del ‘mio calcio, il calcio propositivo’, ho i brividi.
Sull’evoluzione e il valore della radiocronaca oggi
“Noi credevamo che le nuove tecnologie avrebbero ucciso il mezzo radiofonico. Quando si è imposta la rete noi credevamo che la radio sarebbe finita lì.
In realtà è successo l’esatto contrario: la radio ha moltiplicato la sua capacità di diffusione proprio grazie alle nuove tecnologie. Faccio un esempio: se io sono a Newport in Nuova Zelanda e voglio ascoltare una partita del Cosenza, la squadra della città in cui sono nato, posso benissimo farlo attraverso la rete.
C’è un altro aspetto: la televisione ti costringe a star seduto a farti lobotomizzare dalle immagini e da suoni e da parole sette giorni alla settimana 24 ore al giorno 365 giorni l’anno. La radio no: la radio ti insegue, ti consente di farti una vita, di portare a cena a tua moglie, di portare a giocare i tuoi figli, di uscire con gli amici e di fare tantissime cose.
Perché la radio ti insegue. Il metodo, e quindi la tecnica, della radiocronaca è cambiato perché dobbiamo essere, non dico competitivi perché questo è assolutamente impossibile con le piattaforme televisive, ma dobbiamo affascinare chi ci ascolta.
Io ho scelto di sudamericanizzarmi, quindi di raccontare le partite in una certa maniera ben sapendo che che chi ascolta le partite di calcio vuole disegnare nella sua mente una fotografia vuole avere un’immagine ben precisa vuole dipingere addirittura un e io cerco di farlo e la radiocronaca per questo secondo me non perderà mai il suo fascino ormai la sua potenza”.
Sulla gestione della dirigenza giallorossa
“Per me già la scelta di tornare a Claudio Ranieri è una scelta importante, che significa: ‘Guardate, noi abbiamo sbagliato, adesso cerchiamo di correre di pari’. Bisogna proseguire su quella via.
Per me la posizione di presidenza dell’AS Roma ideale sarebbe quella di Claudio Ranieri come faceva la famiglia Agnelli con Boniperti, come fece Cragnotti con Zoff.
Mettere lì qualcuno che sappia di che cosa si parla, che sappia di calcio. Poi fate scegliere a Ranieri, fate scegliere a lui. La grande intelligenza di Oaktree è stata mettere Marotta alla presidenza dell’Inter e quindi far decidere a lui.
Quando i grandi uomini dell’impresa americana, tra cui i Friedkin, che quest’anno hanno fatturato solo con la loro prima attività 15 miliardi di dollari, capiranno e si convinceranno che un uomo come Claudio Ranieri deve avere tutto in mano, allora può darsi che ritornerà qualcuno.
Può darsi che si possano fare scelte, visto che si parla più di direttori sportivi, ad esempio di Pantaleo Corvino. E se salva la squadra bisogna inginocchiarsi e inchinarsi”.
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