Le interviste
ESCLUSIVA CS/OC – Fusco: “Balotelli? Non ci punto, ecco il perchè. E sul Napoli…”

L’ex difensore e capitano della Salernitana, Luca Fusco, è intervenuto durante la trasmissione di Massimiliano Bongarzoni “Officine Calcio” in collaborazione con Calcio Style.
Luca Fusco, ex difensore e capitano della Salernitana è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Massimiliano Bongarzoni “Officine Calcio” in collaborazione con la nostra redazione di Calcio Style.
Diversi i temi affrontati, dai big match dell’8° giornata di Serie A alle ultime mosse di mercato.
ESCLUSIVA CS/OC, le parole di Fusco
Il Genoa sta pensando di tesserare Balotelli. Può ancora essere un giocatore che può dire la sua, in maniera costante, e aiutare il Grifone?
“Io non punterei su Balotelli. Il Genoa ha una grossa necessità di prendere un attaccante, però non punterei su Mario per due motivi. Il primo è che non gioca nel campionato italiano e, in generale, da un pò di tempo. Il secondo riguarda soprattutto il fatto che ha dimostrato di non essere un giocatore affidabile.
Non tecnicamente, che non lo discuto, ma nei comportamenti e come persona. Non penso perciò che possa dare una grossa mano al Genoa. Spero, anche da ex giocatore del Grifone, che il Genoa possa rialzarsi da questa situazione ma non credo che Balotelli possa essere la soluzione.

MARIO BALOTELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Empoli – Napoli?
“L’Empoli è la relazione in questo campionato, molto più di Udinese e Torino, per il calcio che sta esprimendo. Anche domenica scorsa a Roma contro la Lazio ha fatto una grandissima partita. È una squadra che sta in salute, sta bene ed allenata molto bene da Aversa.
Per il Napoli invece Conte ha riportato entusiasmo. Sono convinto che il Napoli sia la sorpresa finale di questo campionato. L’acquisto più importante di tutto il mercato è stato proprio l’allenatore. Sono convinto di questo, quindi penso che il Napoli, nonostante la difficoltà nella partita, riesca ad andare ad Empoli e vince”.
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Chirico: “Tudor imposto da Elkann, torna Vlahovic dal 1′. Juventus, proverei Gasperini”

Marcello Chirico, noto giornalista sportivo e tifoso della Juventus, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.
Marcello Chirico, noto giornalista e opinionista legato alle vicissitudini della Juventus, è tornato a parlare del cambio Thiago Motta-Tudor, ma anche della corsa Champions, con i bianconeri che ora non possono più sbagliare.
Marcello Chirico: “Tudor andava fatto prima”
Sulla Juventus: che idea si è fatto sull’arrivo di Tudor? Ora si aspetta Vlahovic dal 1′? “Per come si erano messe le cose, un cambio in panchina era non solo auspicabile ma doveroso. Ed è stato fatto anche con ritardo, perché andava forse già fatto dopo lo 0- 4 con l’Atalanta, o perlomeno dopo Firenze. Tudor è stato contattato da intermediari di Giuntoli ma imposto poi da Elkann, che mi descrivono abbastanza infastidito per la piega negativa che ha preso la stagione della Juve. Di sicuro con Tudor troverà di nuovo spazio Vlahovic, perché è un giocatore che a Igor piace molto”.
A breve ci sarà Roma-Juventus. Che gara si aspetta? “Roma-Juve sarà un partita che la Juve non potrà perdere se vuole conquistare il 4 posto, ma la Roma è in un buon momento e non regalerà nulla, anche perché è tornata prepotentemente in corsa pure lei per l’Europa”.
Proprio su Roma e Juventus: Gasperini a oggi servirebbe più alla Juve o alla Roma? “Gasperini è un allenatore al quale va dato tempo per costruire un modello come quello atalantino. Lui sa lavorare sui giovani, ma i giovani vanno fatti crescere. Roma ha una piazza difficile, molto poco paziente, la Juventus è un club esigente,dove se non dimostri subito di valere vieni fatto fuori (vedi Motta). Personalmente Gasperini lo proverei, perché al momento è l’unico in Italia ad esprimere un gioco europeo, eppoi perché ambisce da anni alla panchina Juve (dove è cresciuto), resta comunque un profilo a rischio per i motivi che ho detto prima”.

THIAGO MOTTA PARLA CON MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le interviste
Francia, Varane: “In Qatar non eravamo trascinati come il 2018 in Russia”

L’ex difensore di Real Madrid e Manchester United, Raphael Varane, ha raccontato in un’intervista dei retroscena sulla finale di Qatar 2022: Francia-Argentina.
L’ex calciatore della Francia e di Manchester United e Real Madrid, ora membro del consiglio di amministrazione del Como, Raphael Varane, ha svelato alcuni retroscena sul Mondiale 2022 in Qatar.

ESULTANZA FRANCIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Francia, le parole di Varane
In seguito le parole del difensore francese:
Tifosi
“Quello che ho sentito io è che stavamo giocando una finale ma che non fosse l’ultimo match della mia vita. In quel momento, devi essere trascinato, stai giocando una finale di Coppa del Mondo. Giocavamo con la pressione dell’evento, ma non eravamo trascinati come nel 2018”
Differenze tra Russia 2018 e Qatar 2022
“Nel 2018, nell’approccio alla partita, lo sentivi, ci parlavamo tutti prima della partita, ci dicevamo: ‘Questa è la partita della nostra vita, non ci sono altre opzioni’. Non pensavamo a ‘se perdiamo’. No! Non c’erano altre strade, era ‘vincere e basta’. Ci ho pensato dopo la finale? Sì, mi sono detto ‘perché non abbiamo avuto quella marcia in più?’. Lo scenario è pazzesco, siamo tornati, abbiamo avuto alti e bassi. A livello emotivo, ci vuole del tempo per riprendersi e poi, quando analizzi la partita con distacco, ti dici: ‘Sì, è vero che l’approccio alla finale non era lo stesso”.
Le interviste
ESCLUSIVA – Canuti: “Germania-Italia, scelte obbligate per Spalletti. Allegri all’Inter? Terrei Inzaghi, cresce ogni anno”

Nazzareno Canuti, ex calciatore di Inter, Milan e Genoa, intervenuto ai nostri microfoni, ha parlato della sfida di Nations League di questa sera, ma anche dell’Inter e del futuro di Inzaghi, che a fine stagione potrebbe lasciare i nerazzurri.
Germania-Italia, ci siamo. Secondo lei che partita sarà? “Purtroppo siamo una Nazionale leggera e comunque sono scelte quasi obbligate per troppi stranieri nel nostro campionato e gli italiani questi sono( “Per Spalletti”)”.
Cosa non ha funzionato nella sfida di San Siro? “La difesa non mi è piaciuta! In area di rigore devi stare attaccato all’avversario e non a 1metro”
Invece sulla corsa scudetto dell’Inter e la Champions cosa si aspetta? “La vera Inter lotterà per tutti i traguardi e la squadra di Inzaghi è molto unita. C’è stato qualche infortunio di troppo ma credo in questo gruppo”.
Si parla del futuro di Inzaghi, secondo lei è finito il ciclo? Punterebbe su un allenatore come Allegri? “Assolutamente no, Inzaghi è preparatissimo e cresce ogni anno”.
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