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ESCLUSIVA CS – Silvio Brocco: “L’obbiettivo del Pineto è valorizzare i giovani. Playoff? Sarebbe un sogno”

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Le parole del presidente del Pineto Calcio Silvio Brocco rilasciate in esclusiva ai microfoni di Calciostyle, relative al suo club e non solo.

Pineto, le parole di Silvio Brocco

Pineto

Il presidente del Pineto Calcio, club cha attualmente milita in Serie C, Silvio Brocco ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni, nella quale fa il punto della situazione relativa al suo club e non solo.

Di seguito l’intervista integrale:

Cosa si aspetta in questo finale di stagione da parte del Pineto?

“Penso che abbiamo raggiunto quello che era il primo obbiettivo cioè quello di rimanere in questa categoria e quindi mi auguro che i ragazzi con queste tre partite possano acquisire ancora dei risultati positivi tali da aggiungere eventualmente dei playoff, che sarebbe un bellissimo traguardo per una società, per una squadra che ha affrontato per la prima volta un campionato professionistico.”

 

Per quanto riguarda invece il discorso relativo alle seconde squadre, lei è favorevole a farle giocare in Italia o servirebbe un ulteriore modifica alla regolamentazione?

“Io personalmente lascerei agli organi competenti questo tipo di cose, per me non c’è nessun problema nonostante diversi club abbiano espresso opinioni contrastanti, però oggi come oggi non posso esprimere un opinione.”

 

A cosa è dovuto il fatto che alcune squadre non riescono a iscriversi ai campionati nazionali soprattutto in Serie C?

“Io personalmente so che la Lega incentiva e dà degli incentivi economici sulla base dei minutaggio, cioè ai ragazzi del proprio settore giovanile o proveniente da altre squadre. Dovrebbe forse incentivare tutto questo, perchè se si fa un discorso di spesa, di acquisizione dei giocatori con contratti un pò pesanti è ovvio che poi le società vanno poi in difficoltà.

Se invece si finalizza un pò di più a l’utilizzo dei giovani locali perchè la federazione, lo stato stesso, spende moltissimo nonché le società a livello privatistico dei campionati di ogni genere dagli esordienti, dagli allievi , dagli Juniores. Questo per dire che noi società spendiamo tantissimo dai settori giovanili.”

 

Lei è d’accordo con me se le dico che il primo passo per far rinascere il campionato italiano e portarlo ad un certo livello bisogna partire dalle strutture per quanto riguarda i settori giovanili?

“Se vogliamo avere delle categorie maggiori più ricche di calciatori italiani sarebbe bello che le società di Serie A e di Serie B attingessero di più in tutti questi settori giovanili di una marea di società che però arrivano ad un certo punto senza giovani e quindi siamo costretti a prenderli all’estero.

Dietro a questo però c’è un investimento enorme da parte delle società per curare i vari settori giovanili, però dopo i risultati non ci sono, motivo per cui andrebbe rivisto questo concetto, poi ci sono società come Perugia e Pescara che con numeri di abitanti grandi e una storia calcistica di spicco devono fare degli investimenti enormi come ad esempio la stessa Spal, ma i risultati nonostante ciò non arrivano.”

 

Per quanto riguarda il Pescara, voi siete ancora sponsor?

“Io dò una mano come sponsor, perchè negli anni ho sempre fatto questo per il Pescara Calcio e continuerò con questo visto il rapporto che abbiamo tra le società, per me è solo che un piacere.”

 

Se io fossi un presidente di un club mi consiglierebbe di investire nel calcio di oggigiorno?

“Io faccio il presidente per passione, non c’è altro se poi qualcuno confonde questo per altre cose non so che dire.”

 

Cosà farà il prossimo anno, cercherà di emergere pian piano quindi sempre con il Pineto come ha fatto fino ad ora?

“L’obbiettivo del Pineto è quello di valorizzare i ragazzi, noi ne abbiamo diversi che abbiamo acquisito anche dalle società professionistiche più alte e cercheremo di ripetere quello. L’obbiettivo finale deve essere questo qui.”

 

Le faccio una domanda personale, quale è il suo hobby nella vita privata?

“Il mio hobby prima di tutto è lo sport quindi il calcio perchè ancora gioco con il mio gruppo amatoriale, poi è da una vita che io ho il mio gruppo musicale dove sono un batterista rock degli anni 6o/70 quindi ci divertiamo con il mio gruppo a fare concerti soprattutto estivi e in beneficenza aiutando bambini con disabilità.”

Mentre per quanto riguarda il suo vero lavoro?

“Io nasco come microbiologo clinico di laboratorio e mi sono sempre occupato di microbiologia clinica e da qui ho fatto nascere un’azienda che produce sistemi per test antibiogramma per l’isolamento degli agenti patogeni. Ho potuto fare questo anche grazie all’aiuto dei miei figli con cui abbiamo creato anche una sede in Danimarca, una in America dove diffondiamo prodotti che sono diventati nel nuovo standard per l’antibiogramma, che consiste nella scelta degli antibiotici per combattere i batteri più resistenti.

Concludendo diciamo che la mia è un’azienda proiettata a far vivere questo essere su questo pianeta a differenza invece di quello che vediamo tutti i giorni.”

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ESCLUSIVA CS – Dalmat: “All’Olimpico prestazione straordinaria dei nerazzurri. E se a gennaio arriva un grande attaccante…”

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Dalmat

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, Stéphane Dalmat, ex calciatore dell’Inter, ha commentato la vittoria di ieri dei nerazzurri dell’Olimpico e in vista dei prossimi due impegni, che chiuderanno il 2024.

La redazione di Calciostyle ha avuto il piacere di intervistare Stéphane Dalmat, ex centrocampista francese che tra il 2001 e il 2003 ha vestito la maglia dell’Inter.

Con lui abbiamo parlato della vittoria dei nerazzurri all’Olimpico e degli obiettivi del club.

La nostra intervista a Stéphane Dalmat

Cosa ci ha detto Lazio-Inter? Che partita è stata?

“È stata una partita straordinaria, mi aspettavo una partita molto aperta perché la Lazio aveva dimostrato tante cose buone dall’inizio della stagione anche se l’Inter con le sue qualità e con tutti i giocatori in forma che ha, ha fatto una gara stupenda”

È ancora l’Inter la squadra da battere per la Serie A?

“Si, l’ha dimostrato ieri che è ancora la squadra più forte, dopo una stagione passata lunga e difficile soprattutto quando hai la Champions, Coppa Italia,  Supercoppa e il  Mondiale per Club a fine stagione”.

Questa sconfitta ridimensiona la Lazio o fortifica l’Inter?

“La gara dell’ Olimpico fa vedere che l’Inter è  più forte delle sue avversarie, la Lazio invece è una buonissima squadra anche se ancora non è al livello dei nerazzurri”.

Secondo lei visti gli ultimi risultati l’Inter sta pensando più al campionato? O l’obiettivo è sempre la Champions?                                  

“L’Inter punta a tutti e due gli obiettivi. La sconfitta di Leverkusen difficile da digerire anche se società e calciatori sanno benissimo che i nerazzurri possono tranquillamente puntare ai due obiettivi”.

Si aspetta qualcosa a gennaio o l’Inter è già forte così?

“Per me serve solo un cambio davanti,  vendere Arnautovic e Correa, e se si ha l’opportunità di far venire un attaccante per almeno 6 mesi in prestito che ti dà garanzie di sostituire Thuram o Lautaro, che ben venga. I dirigenti nerazzurri hanno sicuramente più competenze di me”.

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Cruciani:”Fan di Lotito. Tavares un grande. Sullo scudetto Lazio..”

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Giuseppe Cruciani carico e schietto come non mai, come sempre senza peli sulla lingua, anche alla vigilia del tanto atteso grande match tra Lazio e Inter. Il noto giornalista e conduttore radiofonico de ‘La Zanzara‘ (Radio 24 – Sole 24 Ore) ha partecipato ieri a una tappa assai interessante della rassegna culturale ‘Filosofarte‘ a Civitanova Marche (Macerata), ideata dal Consigliere Comunale Gianluca Crocetti. Davanti a un folto pubblico Giuseppe Cruciani (tifoso della Lazio) ha parlato del suo libro ‘Via Crux. Contro il politicamente corretto’, un volume certamente molto appassionante e appassionato.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Civitanova Marche abbiamo incontrato proprio in queste ore Giuseppe Cruciani. Gli abbiamo chiesto un breve commento sulla Lazio, sul campionato di Serie A e sulla Nazionale Azzurra del CT Luciano Spalletti. Scopriamo cosa ci ha detto, anche sulla Roma, su Roberto Mancini, su Mourinho e su Fonseca del Milan.

Buon pomeriggio Giuseppe. Siamo qui alla Rassegna Filosofarte di Civitanova Marche. Dalle nostre parti, nelle Marche, abbiamo tra i campioni un certo Roberto Mancini. Tu che oggi hai parlato, qui a Civitanova, di temi legati al Politicamente Corretto… senti la mancanza di Roberto Mancini in Nazionale? Giustifichi la scelta del Mancio di abbandonare la panchina della Nazionale Azzurra? In generale direi che non ho capito la situazione sinceramente. Mancini è andato via solo per soldi… per come la vedo io…”

Ora abbiamo Luciano Spalletti: secondo te è lui l’uomo giusto per la nostra Nazionale? Al momento mi limito a dire che Luciano Spalletti non ha fatto per niente bene all’ultimo campionato europeo...”

GIUSEPPE CRUCIANI VERSO LAZIO-INTER: “LAZIO ENTUSIASMANTE. SONO UN FAN DI LOTITO MA LO SCUDETTO…”

Tifi Lazio ma hai detto di recente (a Supernova, nella trasmissione di Cattelan) che la fidanzata è tifosa della Juve e che vieni osannato dai supporter bianconeri perché hai difeso la Juve durante Calciopoli. Il tutto continuando a pensare che abbia trionfato in maniera legittima… “No, io non simpatizzo Juventus. Io tifo Lazio tutta la vita. Forza biancocelesti!”

E allora… Ti ha colpito questa Lazio. E mister Baroni? “Più che colpito o stupito dai biancocelesti… è legittimo affermare che entusiasma vedere questa Lazio. E’ davvero esaltante…”

Ci stai dicendo che la Lazio vincerà lo scudetto? “Ma va…”Il Milan, invece, è spacciato secondo te o resta tra i favoriti, in chiave scudetto, magari se partisse Paulo Fonseca? Non faccio il dirigente del Milan ma direi, in linea di massima, che il gioco espresso dal Milan di Paulo Fonseca non mi piace”

CRUCIANI: “NUNO TAVARES GRANDE GIOCATORE. JOSE’ MOURINHO IN ITALIA? NON MI MANCA…”

Tu che sei un grande tifoso laziale… pensi che Nuno Taveres possa essere considerato il colpo dell’anno? “Podarsi, è un grande giocatore e sta facendo molto bene”In molti, in questi anni, hanno criticato Lotito. E’ invece lui, a tuo avviso, il vero artefice di questo straordinario momento? “Il vero artefice? Non saprei. Ma io sono un fan di Claudio Lotito, sempre forza Lazio”

Hai sostenuto ironicamente, in passato, che Emilio Fede sia passato dall’essere tifoso della Juventus all’essere tifoso del Milan solo per una questione di ‘grano’… “Io ho detto che i soldi hanno avuto la loro parte in tal senso“.

E allora, altra battuta, ti chiediamo: se la Roma ti offrisse dei soldi per diventare supporter accetteresti la proposta giallorossa? “Ma siete impazziti? Come ci pensate? Massima fede laziale. Mai con la Roma. Lazio tutta la vita...” Quindi non abbandoneresti proprio mai e poi mai la fede laziale? “Siete così pazzi? Mai e poi mai…”

Restando a Roma, ti manca José Mourinho ‘Special One’ in Italia, nel campionato di serie A? No, assolutamente. Mou non mi manca affatto“. E invece Roberto Mancini lo vedresti bene in Serie A? Ti piacerebbe vederlo, magari presto, sulla panchina della Roma al posto di Ranieri? “Se mi manca Mancini in A? Direi proprio di no. Come per José Mourinho non ho nostalgia di Roberto Mancini in Italia. Nel senso che in questo preciso istante direi che non mi manca nessuno, in particolar modo, nel nostro massimo campionato”.

Concludiamo con un pensiero sulla Nazionale Azzurra. Spalletti e ‘soci’ potranno davvero risollevarsi dall’ultima delusione europea, vincendo il prossimo Mondiale? Non lo so questo. Come si fa a dire, in questo momento, se gli azzurri vinceranno il Mondiale…”. Ringraziamo Giuseppe Cruciani per la disponibilità e facciamo i più sinceri complimenti a Gianluca Crocetti per la bella iniziativa Filosofarte, sempre ricca di ospiti e di spunti interessanti.

Cruciani nel post-evento ha fatto sapere: “Spero a Civitanova si riesca ad organizzare, magari per la prossima estate, un festival ovvero una tre giorni dedicata alla libertà con personaggi di varia estrazione politica e culturale, incentrato sul tema della libertà di espressione”, ha aggiunto Giuseppe Cruciani nel post-evento.  “7-8-10 ospiti in modo che Civitanova cominci a diventare, come già è, un centro culturale, di diffusione di idee per le Marche, come lo è anche per il turismo. Spero di poterlo fare presto e… grazie ancora per l’accoglienza di ieri. È stato sicuramente un pomeriggio intenso alla Sala Consiliare Comune Civitanova, in cui si è parlato di libertà di espressione, di multe, di no vax, di politicamente corretto e di politicamente scorretto, di quali sono i vincoli oggi in Italia e di altri temi estremamente interessanti.

Spero di essere invitato in comuni delle Marche, e non solo delle Marche, che hanno un’amministrazione diversa da quella del centro destra. Spesso oggi il centrodestra è più aperto ad accogliere idee diverse. Dal suo canto il centrosinistra mi pare un po’ chiuso rispetto all’accoglienza di idee diverse. Dunque non ci sono tanti posti dove si ospitano persone considerate di aree di centrodestra, anche se io poi non lo sono. Ecco, ripeto, spero di essere invitato anche in un comune delle Marche da amministrazioni di centrosinistra. Sarebbe una svolta e sarebbe anche molto interessante; d’altronde mi trovo meglio a combattere diciamo tra nemici, piuttosto che tra persone che su alcune cose la pensano come me”.

Si ringrazia ancora l’ideatore Rassegna Filosofarte Gianluca Crocetti, che si è espresso così ai nostri microfoni, subito dopo le dichiarazioni sul festival 2025 di Cruciani: “ L’Amministrazione di Civitanova Marche chiaramente è disponibile a organizzare una rassegna, un festival estivo con Giuseppe Cruciani, data la sua grandissima professionalità e competenza. Un festival che darà risalto alla città di Civitanova, chiaramente con dei relatori importanti nazionali. Ci sono molto nomi in gioco, vogliamo organizzare qualcosa di veramente interessante e di rilevanza nazionale, non solo per Civitanova ma per tutta la regione Marche e fuori regione, sempre sul pensiero liberale.

Dal punto di vista pratico per noi è stato un onore ospitare Cruciani, abbiamo con lui fatto visita alla città di Civitanova e gli è piaciuta molto. È una meta turistica che sta alzando l’asticella verso un polo culturale, perché Civitanova non è solo movida come si suol dire e un centro di turismo ricettivo, bensì un polo culturale. E con questo primo festival, che organizzeremo per la prima volta targato Amministrazione Comunale di Civitanova e Filosofarte, grazie chiaramente all’accoglienza del Sindaco Civitanova Marche Ciarapica che è anche assessore alla cultura, credo faremo grandi cose per Civitanova e per tutta la regione. Che altro dire, attenderemo molti ma molti turisti, perché crediamo davvero tanto nella cultura, strumento fondamentale per attrarre persone…”.  

lazio inter

Cruciani ieri a Civitanova, alla vigilia di Lazio-Inter

 

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ESCLUSIVA CS – Nela: “La Lazio? La vera sorpresa del campionato. Su Roma e Napoli…”

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ESCLUSIVA CS - La nostra intervista a Sebino Nela

In esclusiva abbiamo intervistato l’ex difensore Sebino Nela sulle imminenti sfide di campionato che attendono la sua Roma e il suo Napoli.

Tra gli ex giocatori della Roma Sebino Nela è uno dei più iconici: terzino di piede mancino ma in grado di ricoprire più ruoli, è stato tra i protagonisti dello scudetto giallorosso del 1982-1983.

Con lui abbiamo parlato della nuova Champions League, delle imminenti sfide di campionato di Roma e Napoli e della lotta scudetto in Serie A.

La nostra intervista a Sebino Nela

Sebino, nella tua carriera hai disputato partite in Serie A, Serie B, Coppa Italia, Supercoppa, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA, Coppa dei Campioni. Cosa ne pensi della nuova Champions League? Pensi che i giocatori della tua generazione sarebbero riusciti a reggere il ritmo sempre più incalzante delle partite?

“Se sai che ogni anno devi giocare 60-70 partite ti alleni per questo. Non mi piace questa nuova Champions, è chiaro che ci sono scontri interessanti ma c’erano anche nella vecchia. Preferisco la Champions a gironi com’era prima“.

Sei stato uno dei difensori più famosi della Roma, club al quale hai passato 11 anni della tua carriera calcistica. Cosa pensi della situazione terzini al club giallorosso?

“Ho giocato 11 anni di Roma, essendo mancino, ma ho giocato anche a destra nei due anni in cui abbiamo vinto lo scudetto, poi ho fatto il centrale: un po’ di ruoli li ho fatti. È da qualche anno che si parla dei terzini della Roma.

Ci si aspettava quest’anno di vedere nel mercato degli arrivi, di fatto non è arrivato nessuno. È arrivato Abdudlahmid (ride, ndr) che ieri sera è stato il protagonista della partita di coppa”.

E ha segnato il suo primo gol. Per te c’è qualche giocatore attualmente in rosa, oggi sottovalutato, che potrebbe crescere e stupire?

“Sottovalutati no, i terzini della Roma sono quelli che abbiamo visto. Mi fido delle parole di Ranieri, che ha visto in questo ragazzo un ragazzo serio, dotato di grande professionalità, che ha voglia di imparare. Ieri sera è stata la sua serata. Però non è che una singola partita decide se un giocatore sia pronto per fare chissà cosa.

È comunque importante che abbia fatto bene e che metta in difficoltà durante la settimana l’allenatore che deve fare delle scelte. Così hai acquisito un giocatore in più in rosa, il che non guasta con tutte le partite che ci sono da giocare: a breve ci sarà anche la Coppa Italia“.

Qual è il giocatore che la Roma potrebbe provare a prendere sul mercato che potrebbe sopperire ad eventuali carenze in quel reparto?

“Io non devo individuare nessuno. Guardo le partite un po’ per lavoro, un po’ per piacere, ma sinceramente non mi soffermo sui singoli. Nel mondo ci sono migliaia di giocatori, quindi penso che se la Roma ha bisogno non avrà problemi a trovarne. Il mercato è fatto di tanti fattori, non è così facile comprare e vendere”.

Dopo la vittoria netta in Europa League contro il Braga all’Olimpico, la Roma ha davanti a sé una sfida fuori casa: quella contro il Como, attualmente posizionato al 17esimo posto della classifica di Serie A. Ci fornisci un pronostico?

“Domanda difficilissima: i pronostici sono fatti per essere sbagliati. Sulla carta ora si presentano 3 partite che danno alla Roma la possibilità di recuperare in classifica. Con il Lecce è andata bene, con Como e Parma certamente cercheranno di fare punteggio pieno e vincendo anche le prossime due partite si sta decisamente meglio.

Il Como aveva cominciato bene: è una squadra veloce, che sa giocare anche un discreto calcio, però prendono sempre gol. Non è da sottovalutare, ma la Roma deve cercare di fare risultato pieno”.

Si potrebbe verificare, come già avvenuto con Zaniolo nella sfida contro l’Atalanta, un “gol dell’ex” con una rete di Andrea Belotti?

“Se gli verrà data la maglia da titolare, cercherà di fare il suo dovere come giocatore del Como. Non tutti gli ex vanno in gol, la Roma può stare tranquilla: i numeri dicono questo. Non lo sappiamo, vediamo come andrà la partita, vedremo quali saranno gli schieramenti iniziali.

È una partita che va giocata con la testa giusta. Ogni partita, ormai, dura 95 minuti. Bisogna avere anche pazienza. E giocare con giudizio, equilibrio e organizzazione”.

Hai chiuso la tua carriera a Napoli nel 1994. Qual è la tua opinione sul Napoli di Conte? C’è un giocatore che a tuo avviso è imprescindibile, al momento?

“Il Napoli lo abbiamo visto: ci aspettavamo tutti qualcosa di più. Non è spettacolare, non gioca un grande calcio, ma è caratterialmente forte, perché i giocatori hanno assorbito il pensiero del proprio allenatore.

È una squadra che martella, difende, attacca, si è liberata della Coppa Italia visto che Conte ha schierato 11 dalla panchina. Adesso vediamo come va a finire. Secondo me il Napoli può competere fino alla fine per il campionato. Vedremo chi saranno le avversarie: l’Inter, la Juventus, la Fiorentina

Ci si aspettava qualcosa di più da Lukaku e Kvaratskhelia ma stanno ancora lì, quindi sicuramente lotteranno anche loro per lo scudetto fino alla fine. Non sarà facile. Mai come quest’anno gli scontri diretti potrebbero fare la differenza”.

Come vedi la sfida fuori casa del Napoli contro l’Udinese di domani sera? Una squadra che può essere ostica…

Il Napoli è in grado di vincere contro tutte le squadre del nostro campionato. L’Udinese aveva cominciato benissimo, poi ha avuto un ‘momento di assestamento’, però è una squadra fisica, tecnica. Ha numeri da poter mettere in campo. Questa è una gara da giocare al massimo delle proprie potenzialità”.

Per lo scudetto hai già fatto i nomi di tante squadre. Ci potrebbero essere sorprese, come la Lazio?

“La Lazio è forse la vera sorpresa di questo campionato: con la Fiorentina stanno facendo cose straordinarie. Forse più la Lazio, perché c’è stato un restyling pesante, sono andati via tutti i big. Baroni è stato davvero molto molto bravo, i grandi meriti di questa classifica sono dell’allenatore.

Certo, anche la società ha lavorato bene sul mercato, ma la squadra gioca un bel calcio, e per questo il merito va dato all’allenatore. Insomma, il campionato è aperto, vediamo cosa ci diranno gli scontri diretti e potrebbero fare la differenza.

Non credo che ci sia una squadra che può scappare, prendersi 8-10 punti sulla seconda classificata. Il campionato sarà bello da seguire fino alla fine”.

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