Esclusiva Calcio Style Luca Serafini: ”Ho vissuto male l’esclusione al Mondiale, Maldini farà i suoi acquisti, sulla Premier League..”

Esclusiva Calcio Style – L’autore Luca Serafini, giornalista, scrittore e opinionista italiano, è intervenuto ai nostri microfoni.

I colpi di mercato italiani ed esteri, nonchè la delusione per i Mondiali falliti: di seguito le sue dichiarazioni.

Da tifoso del Milan, innanzitutto le chiedo: nel corso del campionato, quando sentiva l’acquolina in bocca per lo Scudetto?

Ci ho sempre creduto. Dopo la stagione 2020-21 con la qualificazione alla Champions, c’erano tutti i segnali di un campionato in prima fila e da protagonisti (nonostante i pronostici avversi).

Ieri, Lunedì 4 Luglio è iniziato il raduno a Milanello: secondo lei, per quale giocatore deve essere la stagione della conferma?
Chi invece deve dimostrarsi (una volta per tutte) all’altezza di indossare questa maglia?

Tutti i giovani devono confermarsi: come ha detto Pioli in conferenza, in molti hanno grandi margini di miglioramento.
All’altezza di indossare la maglia sono tutti, hanno vinto uno scudetto dando ognuno il suo contributo. Io sono un fan di Rebic: da lui mi aspetto una stagione leonina. 

L’obiettivo dichiarato da Maldini è ‘’Essere sempre più competitivi e migliorarsi di anno in anno’’: dal suo punto di vista, quali saranno le mosse giuste per arrivare lontano in Champions League?

Ho sempre negli occhi la partita di Manchester contro lo United in Europa League 2 anni fa; ci aggiungo quelle con l’Atletico lo scorso anno.
Con una mentalità e qualità del genere, si può fare strada. 

Il mercato del Milan non poteva partire prima dei rinnovi di Maldini-Massara: a firme avvenute, il ruolo di Paolo ne esce rafforzato?

Credo fosse normale chiedere maggiore autonomia, un raggio di azione più ampio: d’altronde, se lo è meritato.
Diciamo che Maldini e Massara ne escono solidi e sempre al centro del progetto, che con loro ha una certificazione garantita. 

Da Milanello più volte hanno citato l’ipotesi 4-3-3, varando dunque l’originario 4-2-3-1: lei attende simili novità tattiche da Pioli?

Spesso, durante i 90’, il Milan cambia modulo e sistema ma molti non se ne accorgono.
Pioli è saggio e duttile, sceglierà il meglio: lui è un’altra garanzia di successo.

In uno dei suoi articoli è stato molto pungente nei confronti delle dichiarazioni fatte da Chalanoglu: ecco, cosa l’ha infastidita di più in quell’intervista?

E’ un capitolo chiuso e stra-chiuso, già detto tutto.

Tema mercato: Lukaku-Inter e Pogba/Di Maria-Juventus.
Quale sarebbe (o sarebbero) gli innesti per Pioli che la farebbero impazzire, coi quali il Milan può conquistare la seconda stella in Serie A?

Acquisti funzionali alle idee di Pioli, che possono rinforzare la rosa qualitativamente. Non è una questione di nomi, ma di sostanza.

Dal suo punto di vista, su quale aspetto pecca il mercato delle big italiane rispetto alle concorrenti estere (su tutte, la Premier League)?

Sull’incapacità di spendere i soldi. Le inglesi ne hanno una montagna di più e possono anche sperperare senza vincere, come per esempio fanno Tottenham e Manchester (da anni) o adesso il modesto Newcastle con la nuova proprietà.
Il Milan è diventato un esempio e un modello, andrebbe imitato soprattutto da chi – nonostante debiti enormi – continua a scialacquare allegramente.

A novembre ci sarà il Mondiale in Qatar: come ha vissuto la seconda eliminazione dell’Italia, questa volta contro la Macedonia del Nord?

Fa molto male. Da bambino vidi una partita intera della Nazionale prima ancora che del Milan, erano i Mondiali in Messico.
Sono tifosissimo degli azzurri: una batosta che non meritavamo, doveva essere una lezione e invece ho la netta sensazione che non abbia insegnato niente a nessuno.