Intervistato in esclusiva dalla redazione di CalcioStyle.it, Massimo Moratti, presidente dell’Inter dal 1995 al 2015, ha parlato questa mattina ai nostri microfoni, facendo il punto sulla situazione che vige in casa nerazzurra.
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Esordisco con il chiederle cosa si aspetta dal futuro prossimo dell’Inter. I nerazzurri riusciranno ad avere la meglio per il vertice della classifica nella stagione corrente?
L’Inter è una squadra molto forte e concreta. Pur non avendo vinto il derby, la squadra timonata da Simone Inzaghi ha espresso un ottimo gioco, guidando il match per larghi frangenti nei 90 minuti. La Beneamata può vantare individualità illustri, oltre ad avere una rosa amplia e notevolmente qualitativa. Resto dunque fermamente convinto che ce la faranno, forti di una qualità di calciatori e di trame superiori ad ogni altro organico presente nel campionato nostrano.
All’orizzonte si prospetta una pirotecnica e affascinante sfida contro il Liverpool. I nerazzurri riusciranno a sconfiggere gli 11 di Klopp o la forza e la velocità degli inglesi risulta superiore?
Il Liverpool è una squadra molto forte, soprattutto sul versante offensivo. La squadra lombarda dovrà fare molta attenzione alle uscite dal basso, cercando di velocizzare la manovra di prima costruzione. Qualora questo non dovesse accadere, la rapidità degli uomini di punta dei Reds potrebbe avere la meglio. A regnare sovrano sarà tuttavia lo spettacolo, in un doppio confronto aperto ad ogni pronostico. La compagine interista dovrà inoltre prestare attenzione ed essere guardinga dal punto di vista mentale, discostandosi da ciò che è accaduto nel secondo tempo del derby e per determinati frangenti nella sfida con la Roma.
Il reparto offensivo interista vede un Lautaro Martinez in vistoso calo. In virtù delle ultime uscite, Alexis Sanchez può avere la meglio sull’argentino nell’organigramma e nelle gerarchie di Simone Inzaghi?
Sanchez è un calciatore dotato di notevole classe. Nelle ultime uscite si è reso artefice di grandissime giocate, unite ad una continuità di realizzazioni degna di nota. Lautaro, seppur lontano parente del “Toro” di inizio stagione, incarna ciononostante una pedina molto importante per l’attacco nerazzurro, in grado di alternarsi costantemente con il cileno. Al contempo è comunque chiaro che, qualora l’argentino non dovesse alzare il range del proprio rendimento, l’ex Udinese riuscirà a sovvertire definitivamente le gerarchie.
In Coppa Italia sarà nuovamente Inter-Milan. Chi avrà la meglio in questo doppio contenzioso? Riuscirà l’Inter ad invertire il trend dell’ultimo derby?
Il Milan è una squadra che mi piace molto. Gli uomini di Pioli giocano un grande calcio, fatto di coraggio e giovani talenti. A mio avviso l’Inter resta superiore, e qualora dovesse rimanere concentrata per tutto l’arco dei 180 minuti, avrà la meglio sui rossoneri. Mi aspetto due bellissime partite, giocate con classe da ambo le contendenti.
Spostando il focus su un allenatore che lei ha conosciuto e vissuto da vicino come Mourinho, cosa pensa stia accadendo alla Roma nell’ultimo periodo? Quanto sta incidendo la personalità dello Special One sul rendimento della squadra giallorossa?
Conoscendo il valore e la caratura del tecnico lusitano, mi viene veramente difficile trovare delle colpe nel rendimento sottotono della rosa capitolina. La squadra giallorossa attraversa un momento non particolarmente felice, ma dovuto ai nuovi innesti che sono stati molteplici. Il progetto di Mourinho ha bisogno di tempo, aspettando un allenatore che deve quotidianamente confrontarsi con pedine da poco arrivate nella capitale e che devono adattarsi al gioco richiesto dal portoghese. L’operato di quest’ultimo non può ancora esser giudicato, ma sono sicuro che la Roma avrà un futuro roseo.
In chiusura, le chiedo quanto le manca l’odore del rettangolo verde, vivere giorno dopo giorno l’andamento di una squadra da portare al trionfo.
Bisogna dire che non posso di certo lamentarmi: l’esperienza con l’Inter è stata veramente completa e duratura, rendendomi felice ed orgoglioso anno dopo anno. Ora mi godo i miei nerazzurri da spettatore, facendo il tifo per il mio successore.
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