Flavio Iacones più veloce del vento. Sir Flavio è pronto a lasciare il segno. Il noto press & talent agent italiano in queste settimane sembra essere in trattativa per ricoprire un ruolo di addetto alle pubbliche relazioni e ufficio stampa di una squadra di calcio di serie C. Avvezzo anche alla televisione, ha prestato le sue competenze anche all’ideazione e alla scrittura di vari programmi televisivi. Nei prossimi mesi sarà disponibile in tutte le librerie e in rete il suo libro di poesie Cuore di sabbia. Lo vedremo presto in Lega Pro? Glielo auguriamo. Intanto lo abbiamo incontrato per farci illustrare i segreti del suo cocktail esplosivo composto da tanta tv, spettacolo ma anche sport, in particolar modo calcio e volley.
FACE-TO-FACE CON FLAVIO IACONES
Flavio se si digita il tuo nome sul web si nota che ti destreggi con disinvoltura in molteplici ambiti dello spettacolo. Ci spieghi nella fattispecie di cosa ti occupi?
Io sono fondamentalmente un giornalista da oltre dieci anni, ma sono anche autore di due libri di poesie: “Frammenti d’anima” pubblicato dalla Diamond editrice, e Cuore di sabbia è il prossimo pronto per l’autunno. La scrittura mi ha sempre caratterizzati, sin da piccolo amavo “giocare” con le parole, più che con i giocattoli tipici dei bambini. Per me rappresentavano qualcosa di più dei segni convenzionali, erano il mondo in cui mi rifugiavo.
Quanto sacrifici hai dovuto fare per coltivare la tua carriera nel mondo dello show-biz?
Tantissimi. Sono una persona molto determinata e non mi accontento facilmente. Devo sempre competere con me stesso per affermarmi sempre di più. Per questo motivo non mi sono accontentato solo di fare il giornalista ma al contrario mi sono messo in discussione in vari settori. Per primo in quello della musica come producer, dello spettacolo come scouter di talenti emergenti, nella moda per alcuni brand noti come Richmond; e nello sport come Capo addetto stampa e pubbliche relazioni di una società di pallavolo e in questi giorni sono in trattativa per una società di calcio di serie C.
Come ti sei accorto di possedere queste qualità?
Inizialmente per le riviste nazionali per le quali avevo iniziato a lavorare curavo anche i servizi fotografici, e pian piano mi sono avvicinato anche alla moda che è diventato un mio secondo interesse. Ho iniziato a rappresentare modelli/e alla fashion week milanesi; ho avuto il ruolo di Presidente di giuria in diversi concorsi di bellezza nazionali; sono Direttore artistico di Mister Italia.it; sono patron di alcuni concorsi ideati da me ( Miss Milf Vip, Mister Toy boy, Il papà più bello d’Italia); e poi la rivista di settore moda Miss magazine mi ha voluto come Direttore; insegno moduli di comunicazione in accademie di spettacolo; alcuni personaggi richiedono le mie consulenze come fashion consultant per la loro immagine; e coordino le pagine moda della rivista internazionale DeAmina Magazine. Insomma di palestra ne ho fatta tanta.
E dalla moda invece sei finito anche alla televisione…
Si dal 2012 ho iniziato a ideare, scrivere format nazionali trasmessi da Canale Italia, e su alcune emittenti private. L’ultima mia creatura in ordine di creazione è il reality Affinity che è stato tramesso su un importante piattaforma di streaming view.. Nel frattempo firmo come autore televisivo il programma Il punto, un talk show che nonostante sia tramesso da una rete del Sud Italia, riusciamo ad avere risonanza anche a livello nazionale; e poi il format Backstage e Punti di vista di Go-tv- emittente televisiva del digitale terrestre.
È risaputo anche il tuo grande lavoro come talent scout.
Si ma quello fondamentalmente è un aspetto del mio lavoro che mi diverte di più, perché avendo scelto di ampliare e approfondire le mie conoscenze nel campo della comunicazione e dell’immagine, in qualità di Press Agent presto anche le mie conoscenze in ambito televisivo, e per tale ragione oltre a rappresentare alcune celebrities, mi piace tenere vivo il mio intuito per scovare talenti in vari campi.
In quali ambiti riscuoti maggiori consensi tra i talenti verso cui vai alla ricerca?
Sicuramente a livello televisivo mi piace trovare le personalità più originali e proporle in seguito ai programmi televisivi, senza dimenticare di volgere un occhio alla moda, e alla musica che da sempre è il mio pilastro.
Cosa pensi dei talent show?
Sono molto importanti nell’era attuale, soprattutto quelli televisivi. Talent come Amici per esempio svolgono un ruolo fondamentale per la discografia odierna, e per compagnie teatrali di grande respiro internazionale.
Hai detto di aver fatto il Presidente di giuria per dei concorsi di bellezza. Ti sei mai trovato a giudicare anche talenti musicali e/o altro?
Assolutamente si, e anche in questo a dire il vero mi diletto abbastanza. Partiamo dal presupposto che anche io sono un cantante, da adolescente fino a qualche anno fa ho fatto serate di pianobar, feste di piazza, ho fatto parte come solista di un coro gospel, pertanto qualcosa di musica ne capisco. Così ho composto la giuria del Roma Music Fest e alcuni ragazzi che ho premiato hanno poi preso parte a talent televisivi; ho fatto parte della giuria dello Speak easy Lab di Milano e sono direttore artistico del Top Talent show una vetrina importantissima per tutte le discipline artistiche.
Prossimamente su cosa sarai impegnato?
In autunno uscirà Cuore di sabbia la mia seconda silloge di poesia. Racconta un decennio di vita vissuta tra il 2010 e il 2020 un periodo in cui ho fatto delle scelte di vita importanti sotto più punti di vista e così mi è venuto naturale le mie emozioni nel corso di questi dieci anni.
Prima di questa raccolta cosa hai pubblicato?
Frammenti d’anima che invece racconta una prospettiva di vita completamente diversa e che si è sviluppata nel periodo che intercorre tra il 2000 e il 2010. Ma è un libro completamente diverso a livello emotivo. Cuore di Sabbia racconta un Flavio che ha raggiunto una completa consapevolezza di se stesso in relazione alla sua vita. Ma la vera particolarità di entrambi i libri è che ho abbinato loro due profumi di nicchia che portano rispettivamente lo stesso nome del libro.
E come ti è venuto in mente di realizzare una cosa del genere?
Di solito quando scrivo mi trovo a ricordare emozioni, sensazioni e di legarle a dei profumi specifici. Ecco, in quei due profumi ho riversato dentro i profumi che sentivo io quando provavo un emozione. E’ un concetto a tratti difficile da spiegare a parole, ma è esattamente così.
Sui social sei conosciuto come Sir Flavio. Come mai questo appellativo nobiliare?
Mi ha sempre affascinato l’araldica. Sono un grande fan della Regina Elisabetta, quindi non potrei desiderare diversamente che essere un suo signorotto ( Sir ndr ). Poi mia nonna in effetti mi ha raccontato da piccolo di essere discendente da una famiglia nobile calabrese, e così per identificazione personale mi sono dato l’appellativo di Sir ( ride ndr)
Grazie Flavio e buona giornata. Grazie a voi!
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