Le interviste
Giubilato a CS – “Mihajlovic è un guerriero. Europa? Vi svelo un retroscena”
David Giubilato, ex difensore tra le tante di Napoli, Bologna, Perugia ed ex dirigente sportivo della Salernitana, è intervenuto ai microfoni di CalcioStyle.it per affrontare vari temi che vanno dalla ripresa dei giochi alla possibile qualificazione in Europa League del Bologna.
“Mihajlovic è un guerriero”
Cosa ricordi dell’esperienza al Perugia?
L’avventura al Perugia, per me, è stata un’esperienza negativa perché il presidente Gaucci era un personaggio molto particolare: ti dava il mondo un minuto prima e te lo toglieva un minuto dopo. Il posto era molto bello, la società era seria ma, a livello personale non l’ho vissuta bene.
Che tipo di giocatore era Nakata?
Nakata è una persona splendida e non posso far altro che spendere belle parole nei suoi confronti. Uomo di una cultura esagerata,, persona vera e vero professionista oltre che ad essere un grandissimo giocatore. Difficoltà nel parlarci? No. I primi tempi aveva un interprete ma in soli due mesi riuscì a parlare benissimo l’italiano.
Del Napoli che ricordi conservi?
Con questa maglia ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Dal primo giorno in cui misi piede nella città del Vesuvio capii subito cosa vuol dire Napoli per i napoletani e devo dire che questa maglia è un po’ la mia seconda pelle. De Laurentis? Ho avuto il piacere di conoscerlo e devo dire che ha avuto una grande evoluzione calcistica. I primi anni era affiancato da gente esperta come Pierpaolo Marino, perché per era la prima volta che si affacciava nel mondo del calcio ma devo ammettere che oggi è diventato un bravissimo presidente.
Soddisfatto della ripresa della Serie A?
Non poteva essere altrimenti perché se si ferma il calcio si blocca l’intero motore dell’economia italiana. Insieme alla Serie A, però, dovrebbero riprendere a giocare anche gli altri campionati come i settori giovanili e le serie minori: il calcio dovrebbe essere uguale a tutte le latitudini e le serie minori andrebbero aiutate.
A proposito di squadre minori, la Salernitana può tornare in Seria A con Lotito?
Lotito è l’uomo giusto perché è un grande uomo. La Salernitana è partita dalla Serie D e il presidente ha già dimostrato a tutti il suo indiscusso valore all’interno di questo club. È una persona con un carattere un po’ particolare, ma ha un cuore grande e farà il bene della Salernitana portandola più in alto possibile.
Perché i tifosi criticano sempre il presidente biancoceleste?
I tifosi sono fatti così, vivo a Roma e conosco l’ambiente però posso dire che un presidente come Lotito me lo terrei stretto. È uno che non sfora nei bilanci, le casse della società sono sane e i risultati – come testimonia la classifica – li ottiene. Forse ai tifosi non può piacere il suo lato caratteriale o il suo modo di essere, a volte può anche sembrare antipatico, ma io da tifoso non lo cambierei con nessuno. Se i tifosi si aspettano investimenti in stile Juve è ovvio che se la prendono, però ribadisco che Lotito è il presidente che tutti vorrebbero avere.
Chi vincerà lo scudetto?
Il cuore mi dice Lazio. Bisognerà vedere però come hanno lavorato in tutto questo tempo i giocatori e in che modo ritorneranno in campo ma credo che i biancocelesti abbiano tutte le carte in regola per classificarsi campioni d’Italia. Inoltre Simone Inzaghi ha svolto un lavoro eccezionale e, questo non è il mio punto di vista ma la realtà, lui è l’allenatore più richiesto nel mondo.
Cosa pensi del lavoro svolto da Sinisa Mihajlovic?
Mihajlovic è un guerriero ed è un bene che si trovi ad allenare il Bologna. Quest’anno i rossoblù stanno giocando un bel calcio e sono felice per loro. Io ho giocato in questo club e posso dire che una volta che arrivi in questa città non vuoi più andar via. Quando indossi la maglia di questa grandissima squadra ti sembra di essere in paradiso.
Il Bologna può centrare l’obiettivo Europa?
Assolutamente sì, però non credo sia un obiettivo l’Europa. Ho una sensazione e questo presentimento mi dice che i ragazzi stiano dando il massimo per centrare la qualificazione in Europa League per un semplice motivo: fare un regalo al loro mister. Un esempio? Palacio va per i trentotto e corre come un ventenne. Non è un caso questo. Rodrigo è un grande professionista e in questo momento si sta impegnando al massimo per rendere felice il proprio allenatore. Mi auguro sia per loro che per Sinisa che la favola abbia un lieto fine.
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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